Titolo

Dichiarazioni a mezzo stampa e diritto di critica

Indicazione estremi del provvedimento annotato

Decisione del Tribunale Federale FIR (Decisione n. 12 s.s. 2017/2018 del 15/5/2018)

Massima

Non costituiscono diffamazione e, pertanto, non vi è violazione dell’art. 20, comma 1, del Regolamento di Giustizia FIR, le dichiarazioni a mezzo stampa di un tesserato rivolte ad un Organo Federale o ad altro membro della Federazione, se le medesime, pur veicolate attraverso espressioni pungenti e polemiche, non valichino il limite della continenza ed appaiono correttamente riferite a fatti veri e di interesse diffuso.

Keywords

dichiarazioni a mezzo stampa, diritto di critica, diffamazione, principi lealtà e correttezza.

Commento

Nel caso in esame, il Tribunale Federale della FIR assolveva un tesserato non ritenendo che ci fossero i presupposti per inquadrare la sua condotta nell’alveo della diffamazione e che, quindi, non avesse violato alcuna norma del Regolamento di Giustizia.

In particolare, l’Organo federale riteneva che le frasi pronunciate dall’incolpato e riportate su un quotidiano locale, che erano state oggetto di esposto del Presidente di un Comitato Regionale perché ritenute lesive dell’onorabilità del Comitato stesso e dei membri che lo compongono, fossero inquadrabili nel libero esercizio del diritto di critica, costituzionalmente garantito ad ogni soggetto dell’Ordinamento (sportivo e statale). Invero, nonostante il tesserato avesse utilizzato espressioni pungenti e polemiche nell’esprimere il proprio pensiero, le stesse, secondo il Tribunale Federale, non avevano superato il limite della continenza, perché considerate proporzionali e funzionali all’opinione del tutto legittima di dissenso verso la gestione dirigenziale di un Comitato Regionale.

Pertanto, la condotta dell’incolpato non costituiva violazione dei principi di lealtà, correttezza e probità di cui all’art. 20, comma 1, del Regolamento di Giustizia, né di altra norma federale.

Autore

Cristiano Novazio, Avvocato in Milano