Il principio di autosufficienza degli atti processuali. Decisione del Collegio di Garanzia – Terza Sezione (Decisione n. 115 – Anno 2021, del 13.7.2021 e depositata il 20.12.2021)
Titolo |
Il principio di autosufficienza degli atti processuali |
Indicazione estremi del provvedimento annotato |
Decisione del Collegio di Garanzia – Terza Sezione (Decisione n. 115 – Anno 2021, del 13.7.2021 e depositata il 20.12.2021) |
Massima |
Il ricorso al Collegio di Garanzia dello Sport deve indicare specificamente, a pena di inammissibilità, tutti gli elementi e le ragioni su cui si fondano le pretese di parte. |
Keywords |
Principio di autosufficienza, contenuto degli atti processuali |
Commento |
Con la decisione in oggetto, il Collegio di Garanzia dello Sport ha respinto un ricorso, dichiarandolo inammissibile per diversi motivi, non ultimo per il fatto che risultava carente dei requisiti minimi.
Nel caso di specie, il Collegio rilevava come non fossero indicate in maniera specifica le ragioni addotte a fondamento delle censure svolte, oltre a non essere indicato dove queste fossero rinvenibili nei precedenti gradi di giudizio.
Tale mancanza faceva sì che l’atto non fosse di per sé sufficiente ad offrire all’Organo Collegiale gli strumenti per potersi pronunciare sulle pretese di parte, costringendolo a cercare tra gli atti dei gradi precedenti per ritrovare le ragioni sottese alle domande avanzate.
Il Collegio di Garanzia dello Sport ha, quindi, colto l’occasione per stabilire che ogni ricorso presentato davanti ad un organo giudicante deve essere corredato, sia nella forma che nel contenuto, da tutti gli elementi che si intende porre a fondamento delle proprie ragioni, siano essi contenuti dell’atto o ad esso allegati.
Quello appena enunciato è il c.d. “principio di autosufficienza”, sviluppatosi nella più recente ed autorevole giurisprudenza di legittimità sia del Collegio che della Suprema Corte di Cassazione, e richiamato puntualmente nella decisione in oggetto.
Tale principio, va detto, si inserisce in maniera oltremodo rilevante nella realtà processuale odierna, rispondendo ad alcune tra le esigenze più attuali tra quelle avvertite nel recente sistema delle riforme del processo, tra cui quella di snellimento delle procedure giudiziarie e quella volta a garantire il diritto di difesa di parte avversaria.
Entrambi gli aspetti vengono tutelati, se si pensa che un atto rispettoso del suddetto principio, da un lato, evita al giudice di dilungarsi nella lettura di atti non strettamente inerenti al procedimento posto alla sua attenzione, accorciando i tempi necessari per addivenire a decisione, e, dall’altro, garantisce anche la difesa di controparte, la quale può avere un’immediata ed organica contezza di quali siano i fondamenti, in fatto ed in diritto, delle pretese di parte avversa. |
Autore |
Cristiano Novazio, Avvocato in Milano |
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