Con la sentenza n. 2156 del 27 aprile 2015 il Consiglio di Stato affronta il tema dei limiti allo sfruttamento dei diritti audiovisivi sportivi per i soggetti non concessionari.
La sentenza origina da fatti così riassumibili. Una rete televisiva regionale trasmette, in più di un’occasione e in diverse fasce orarie, immagini di alcuni incontri di calcio del campionato di Serie A in violazione del divieto di diffusione una volta decorse 48 ore dalla conclusione dell’evento.
Accertata l’infrazione, l’AGCOM adotta provvedimento di irrogazione di sanzione per inosservanza dell’art. 5, 3° comma, del d.lgs. 9 gennaio 2008, n. 9 e dell’art. 3, 2° e 3° comma, del Regolamento per l’esercizio del diritto di cronaca audiovisiva allegato alla delibera AGCOM n. 405/09/CONS del 17 luglio 2009.