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POGGI Dario

Milano 13.05.1909 / Milano 09.12.1977

1936. Bob a Due. 11° (con Vaghi)

1948. Bob a Due. 6° (con Vitali)

1952. Bob a Quattro. 10° (con Della Beffa, Colombi, Rasini)

È il frenatore del pilota Vaghi. I due si segnalano inizialmente nelle gare riservate agli Universitari, ma ottengono il primo alloro importante nella metà di febbraio del 1935 quando a Cortina si aggiudicano il titolo italiano nel bob a quattro[1], con l’equipaggio del GUF Milano. Nel bob a due invece chiudono al terzo posto, battuti da Gillarduzzi-Franceschi e Gillarduzzi-Angeli. Risultati che consentono a Poggi di essere inserito nella lista azzurra per i Giochi di Garmisch dove, col pilota Vaghi, è a bordo di “Italia II”. Le gare olimpiche di bob subiscono un rinvio, rispetto al programma originario, per maltempo. Il bob a due inizia il 14 febbraio e vi partecipano 23 equipaggi di 13 nazioni. La pista misura 1525m, ha 17 curve ed un dislivello di 790m. Nella prima manche Vaghi-Poggi chiudono al decimo posto, nettamente attardati (otto secondi) dai vincitori di “USA I” che precedono, di oltre due secondi, “USA II” e “Svizzera I”. Poche ore dopo si svolge la seconda prova e gli azzurri vanno peggio, finendo tredicesimi, a cinque secondi dai vincitori di “Svizzera II” mentre gli equipaggi statunitensi, col secondo e terzo posto, consolidano le prime posizioni. Il giorno seguente altre due manches, con “Italia II” ancora a navigare lontano dai primi.

Nella prima prova finisce undicesima, nella seconda va ancora peggio (14a) mentre brilla “Svizzera II” che si impone in entrambe le discese, ma con gli americani sempre in scia. Fatti i conti, con la somma dei tempi impiegati nelle 4 manches, l’oro è di “USA I” (Brown-Washbond) col tempo complessivo di 5’29”29, argento per “Svizzera II” (Feierabend-Beerli, 5’30”64) che paga a caro prezzo una pessima prima prova, bronzo a “USA II” (Colgate-Lawrence, 5’33”96). Vaghi-Poggi terminano undicesimi, col tempo totale di 5’51”02”: i 17 secondi di distacco dal podio testimoniano a dovere il livello di una prova non molto soddisfacente. Per pochi centesimi comunque riescono a far meglio dell’altra coppia azzurra (Brivio Sforza-Soldini): magra consolazione. Vaghi continua a salire sui bob per tre lustri anche se primeggia raramente, ma la sua esperienza si rivela utile per molti piloti che lo vogliono a bordo. Tra questi Mario Vitali con cui nel 1948 partecipa ad un’altra edizione dei Giochi, stavolta a St. Moritz: chiudono sesti nel bob a due[2]. Poggi, nonostante i 40 anni suonati, non molla: nel 1952 torna per la terza volta ai Giochi, ad Oslo[3], nel bob a quattro, con Della Beffa, Colombi e Rasini. Chiudono decimi. L’anno successivo, a 43 anni, lo stesso equipaggio si aggiudica il titolo italiano: per Poggi è l’ultimo grande alloro di una bella carriera.


[1] Con loro gareggiano il pilota Della Beffa e Menardi. Il bob è battezzato “Tiremm Innanz”

[2] L’oro va a Svizzera II che precede Svizzera I e USA II

[3] Con i suoi 42 anni, Poggi è il “meno giovane” dell’intera spedizione azzurra