OBEXER Lodovico
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Vipiteno (BZ) 1900 / deceduto
1924. Bob a Quattro/Cinque. Ritirato
Grande pilota originario di Vipiteno dove la tradizione per il bob è molto radicata fin dagli anni ’10 anche se l’attività di questo sport in Italia inizia in Cadore, in particolare a Tai e Calalzo, sin dal 1903. A Vipiteno non esiste una pista, ma si gareggia sulla strada che dal Passo di Monte Giovo porta a Gasteig, un tracciato che col tempo diventa tradizionale e consente di mettere in luce i migliori piloti. Tra questi svetta Obexer che fin dai primi anni Venti si dimostra in grado di ben figurare. Non esistendo ancora un vero e proprio Campionato Italiano e non sviluppando apposite selezioni, la squadra italiana di bob per i Giochi di Chamonix, i primi riconosciuti ufficialmente dal CIO, viene approntata in maniera estemporanea, sul “sentito dire”, sul passaparola. Il deus-ex-machina della nostra spedizione è il conte Bonacossa, pioniere degli sport invernali in Italia assieme al fratello Aldo, che si occupa in prima persona di scegliere i bobbisti. Essendo Vipiteno la “culla” di questo sport, non può che affidarsi ai migliori della zona: per questo seleziona Obexer e gli affida il bob denominato “Italia 1”, con equipaggio costituito tutto da vipitenesi che il pilota conosce bene.
Le gare olimpiche di bob si svolgono sulla pista di Les Pelerins, lunga 1370 m e caratterizzata da 19 curve. Al via 9 equipaggi per un totale di 39 concorrenti di 5 nazioni. Il regolamento prevede indifferentemente squadre di 4 o 5 componenti: in quel periodo difatti non si ritiene così importante il peso totale da portare a valle al punto che gli equipaggi di 5 persone sono solo 4, i due italiani e belgi. Su “Italia 1”, con Obexer troviamo Herbert, Fink, Steiner e Trenker (l’unico “intruso” visto che è di Ortisei). La gara è semplice: vince chi totalizza il tempo minore su quattro discese. La prova di “Italia 1” è però pessima: nella prima discesa il bob si rovescia a causa di uno sfortunato imprevisto. Il casco difatti scivola sugli occhi ad Obexer che non riesce più a tenere dritta la slitta. I cinque risalgono in fretta sul bob e ripartono ma giungono al traguardo con un tempo altissimo, 4’08”44, che vale il settimo posto. Il risultato è talmente alto da precludergli ogni possibilità di successo. Inoltre alcuni componenti sono infortunati, la slitta è mal ridotta e la squadra è costretta al ritiro. L’oro va alla Svizzera su Gran Bretagna e Belgio. L’altro equipaggio italiano finisce sesto, ben lontano dal podio. Certo non una partecipazione memorabile per il nostro bob.
Chamonix 1924. Il bob pilotato da Obexer pronto alla partenza