NASI Raffaele
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Vinadio (CN) 20.10.1909 / Cuneo 08.05.1986
1936. Sci di Fondo. 52° 18 km
Consegue il primo successo importante il 5 febbraio 1933 in una 14km all’Aprica. Si rivede il 18 gennaio 1934 quando chiude all’8° posto il “Giro di Cuneo”, disputato su 22 km e vinto da Colturi. Non sembra un fulmine di guerra, ma entra comunque nell’orbita della Nazionale e nel 1935 viene lanciato dal neo CT del fondo, il finnico Sares, alle preolimpiche di Garmisch, utilizzate anche per testare impianti e percorsi in vista dei prossimi Giochi. Nella 18km Nasi chiude 19°, ma non demerita completamente (giunge infatti vicino al quotato Menardi) e si tratta di una buona esperienza per il futuro. Il 3 febbraio Nasi gareggia nella 4x10: inaspettatamente e davanti a ben 25mila persone che hanno raggiunto Garmisch con ogni mezzo, gli azzurri conquistano uno splendido terzo posto, alle spalle dei “colossi” Norvegia e Finlandia. Con Nasi gareggiano Menardi, Kasebacher e Demetz. Il 10 febbraio Nasi chiude al quarto posto la 18km dei tricolori, disputata a Cortina e vinta da Demetz. A novembre viene convocato per il primo collegiale azzurro, tenuto alla Farnesina di Roma, con esercizi atletici “a secco”. Si va poi al Passo Rolle dove, con sede nella Scuola Alpina della Regia Guardia di Finanza, i “probabili olimpici” si allenano intensamente, sotto la guida del responsabile settore fondo, Vaino Sares. Sono in una dozzina ed alla fine si dovranno scegliere 7-8 uomini per Garmisch. Nasi tra l’altro si dimostra espertissimo di scioline che oltre tutto realizza lui stesso.
Il primo test di verifica si svolge il 22 dicembre, al Passo Rolle su una 10km: vince Menardi, Nasi finisce solo nono e le carte per i Giochi si ingarbugliano. Anche perchè Nasi non brilla neppure ai tricolori di Madonna di Campiglio: il 9 gennaio finisce settimo nella 18km vinta da Gerardi. La sua situazione è al limite, ma viene comunque inserito nella lista per i Giochi, considerando anche il fatto che con la staffetta si apre un ventaglio di ipotesi per i posti da titolare. Il 17 gennaio, via Trento, si va a Garmisch dove sei giorni dopo si effettua un test su 8km: il migliore risulta proprio Nasi che il 31 gennaio chiude quinto un’altra gara sui 10 km. Si guadagna così il posto di titolare ai danni, tra gli altri, dell’appannato veterano Dezulian. Nasi gareggia il 12 febbraio nella 18 km che vede al via 75 sciatori di 22 nazioni. Alla vigilia è stato male, per forti dolori di schiena ma non è possibile sostituirlo, essendo scaduti i termini per farlo a norma di regolamento. Così, coraggiosamente, parte ma risulta il peggiore dei nostri e termina solo 52°, con un distacco abissale (15’13”) dal terzo posto del finnico Niemi (1h16’59”). L’oro va allo svedese Larsson (1h14’38”) e l’argento al norvegese Hagen (1h15’33”). Il trionfo scandinavo non è certo una novità e la prestazione di Nasi non è giudicabile date le sue condizioni fisiche. Peccato che il mal di schiena sia arrivato proprio nel giorno più importante della sua carriera. Negli anni seguenti Nasi insiste ma senza ottenere brillanti affermazioni: ai Mondiali del 1937 di Chamonix chiude solo 36° la 18 km vinta dal norvegese Bergendahl. Poi sparisce di scena.