MANARDI Raffaele
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Amandola (AP) 10.05.1913 / Roma 15.01.1975
1936. Bob a Quattro. 10° (con Brivio Sforza, Soldini, Dell’Oro)
Trasferitosi[1] presto a Milano dove studia all’Università. In vacanza nelle località montane, si appassiona agli sport della neve ed in particolare al bob o, come si chiama allora con un neologismo coniato per la moda di italianizzare i nomi stranieri, “guidoslitta”. Appartenente al GUF Milano, si segnala nelle gare per universitari ed ottiene il primo successo significativo a metà febbraio 1935 nei tricolori di Cortina: è difatti sul bob a quattro che guadagna il titolo italiano[2]. In precedenza, come frenatore del pilota Della Beffa, aveva ottenuto il quarto posto nel bob a due vinto da Gillarduzzi-Franceschi. Prestazioni che gli valgono l’inserimento nella lista azzurra per i Giochi di Garmisch, addirittura su “Italia I”, teoricamente la squadra più forte, pilotata da Brivio Sforza. Gli altri a bordo sono Dell’Oro ed il frenatore Soldini. Le gare olimpiche di bob subiscono un rinvio, rispetto al programma originario, per maltempo. Si comincia l’11 febbraio proprio col bob a quattro. Al via 18 equipaggi di 10 nazioni. La pista misura 1525m, ha 17 curve ed un dislivello di 790m.
La prima manche è deludente e finiscono soltanto dodicesimi, a sei secondi di distanza dai vincitori, i tedeschi di “Germania I” che precedono il sorprendente “Belgio II” e “Svizzera II”. Poche ore dopo, la seconda discesa va leggermente meglio: “Italia I” chiude settima, a poco più di tre secondi dal primo posto, appannaggio di “Svizzera II” davanti a “USA I” e “Svizzera I”. Il 12 febbraio si disputano le altre due manches. Nella terza discesa “Italia I” ottiene un discreto sesto posto, a 1’38” da “Svizzera II” che precede “USA II” e “USA I”. Nell’ultima prova gli azzurri tornano al settimo posto, con due secondi di ritardo rispetto ai primi, “Svizzera I”, che superano “USA I” e “Svizzera II”. La somma dei tempi ottenuti stabilisce la classifica: oro a “Svizzera II”, col totale di 5’19”85, argento per “Svizzera I” (5’22”73) e bronzo per i britannici. “Italia I” chiude solo decima: sul suo risultato finale ha pesato come un macigno la pessima prima discesa. Viene preceduta anche da “USA I”, “Belgio II”, “USA II”, “Germania I”, “Belgio I” e “Francia I”. Di Manardi poi si perdono le tracce.
[1] Molte volte il cognome è riportato come MENARDI
[2] Con lui gareggiano il pilota Della Beffa, Vaghi e Poggi. Il bob si chiama “Tirem Innanz”