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GUARNIERI Adriano

Feltre (BL) 18.11.1914 / Feltre (BL) 05.06.1983

1936. Sci Alpino. 17° Combinata

1936. Portabandiera

Sin da ragazzino scia con una certa disinvoltura. Inizia a segnalarsi nel 1933, nei “Littoriali” di Bardonecchia, sorta di tricolori per universitari: il 27 gennaio vince la gara di slalom dopo essere finito 15° nella discesa libera, causa un errore di percorso. Termina dunque terzo nella combinata vinta dal fiorentino Cobianchi, ma ha molto da recriminare. Pochi giorni dopo, nella stessa località, si disputano i Mondiali universitari: Guarnieri chiude secondo discesa e combinata, alle spalle di Borletti, ma vince lo slalom. A soli 18 anni è già tra i nostri migliori sciatori, senza dubbio il più promettente. Non solo: nella stessa manifestazione goliardica viene difatti schierato nella seconda squadra azzurra nella staffetta di fondo e coglie la piazza d’onore davanti a “Italia I”[1]. Il 18 febbraio è a Cortina per i tricolori di discesa: finisce nono, vince Gillarduzzi. Va meglio due giorni dopo nello slalom: chiude terzo, superato da Valle e Lacedelli. Si rivede nell’inverno successivo. Il 28 dicembre, nelle gare universitarie internazionali al Sestriere, termina quinto la discesa e nono lo slalom, competizioni vinte rispettivamente dall’italiano Holzner e dall’inglese Clyde. Il 9 gennaio 1934, a Cortina, Guarnieri chiude al 4° posto la “Coppa Fasola” di discesa, superato nell’ordine da Lacedelli, Dimai e Menardi: risulta però primo tra gli universitari. Nello slalom, vinto ancora da Lacedelli, termina invece settimo. Il 25 gennaio a Cortina partecipa al “Trofeo Mocenigo-Soranzo”: chiude quarto nello slalom e quinto nella discesa, prove vinte rispettivamente da Merardi e Holzner. Il 18 febbraio è a St. Moritz dove disputa la grande gara internazionale del km lanciato: chiude 15°. Vince il noto austriaco Gasperl, che tra l’altro è stato appena assunto come tecnico dalla nostra Federazione, il quale si impone pure due giorni dopo nella discesa organizzata dallo “SC Alpina”, con Guarnieri di nuovo 15°. Il 4 marzo chiude al terzo posto i tricolori di slalom al Sestriere: lo superano Dimai e Menardi. Due giorni dopo, sulle stesse nevi, cade nella discesa valevole come prima prova della “Coppa Fisi”, vinta da Lacedelli, terminando solo 18°. L’11 marzo chiude ottavo lo slalom di Oropa vinto dal norvegese Sorensen. Nel weekend successivo è a Roccaraso, che è diventata la principale stazione sciistica del sud, dove vince la discesa e finisce terzo lo slalom, alle spalle del torinese Huber e del romano Scialoja. L’8 aprile Guarnieri gareggia nell’ormai consueta “discesa del Canin”, tra la Sella del Monte Forato (oltre duemila metri) al rifugio Nevea, Alpi Giulie: commette però qualche errore di troppo e chiude 19°, vince l’austriaco Pfeifer. La stagione sembra non avere fine: si gareggia difatti in alta quota come sulla Marmolada dove il 6 maggio Guarnieri chiude 14° la discesa vinta dall’austriaco Schroll.

Si rivede il 22 dicembre quando al Sestriere vince discesa, slalom e (ovviamente) combinata in una gara tra universitari. Poi sulle stesse nevi è protagonista nella “Coppa del Re” che prevede sei discese consecutive con classifica generale a punti. Nella prima prova, il 10 gennaio, Guarnieri finisce 11°, lontano dal vincitore Nobl. Il giorno seguente termina nono (primeggia Gasperl), poi cade nella terza prova e, malconcio, si ritira dalla competizione vinta alla fine dallo stesso Gasperl. Il 19 gennaio al Mottarone, Guarnieri termina quarto la prova di gigante vinta dall’austriaco Lantschner che poi sarà estromesso dalla classifica per problemi burocratici, non avendo ricevuto l’autorizzazione a gareggiare dalla sua federazione. Il giorno seguente Guarnieri finisce secondo nello slalom, alle spalle di Petrucci, aggiudicandosi così la combinata alpina, lanciando le sue quotazioni per una maglia azzurra ai Giochi dell’anno seguente: le prove del Mottarone difatti sono già indicative olimpiche. Il 30 gennaio Guarnieri è a Garmisch che sta testando i suoi impianti in vista proprio degli stessi Giochi: nella discesa è sfortunato, cadendo assieme a Bader mentre ne tentava il sorpasso dopo averlo raggiunto. Chiude per onor di firma, venendo classificato 27°. Ci riprova il 2 febbraio nello slalom dove termina 14°, finendo 19° nella combinata alpina vinta dal norvegese Sorensen. Guarnieri ha qualità, ma talvolta sbaglia troppo. Ritrova grandi giornate ai Mondiali Universitari di St. Moritz: il 7 febbraio vince la discesa, il giorno seguente si impone pure nella staffetta di fondo[2] ed il 9 febbraio chiude sesto lo slalom vinto dall’austriaco Schmidseder, per terminare secondo la combinata alpina alle spalle dell’inglese Clyde. Indubbiamente è uno sciatore completo. Si rivede ai tricolori di Cortina: il 14 febbraio finisce secondo nello slalom, battuto da Chierroni. Identico risultato un mese dopo, il 10 marzo, a S. Martino di Castrozza. Il 31 marzo, commettendo ancora qualche errore, termina 11° lo slalom di Oropa vinto dallo svizzero Rominger. Ormai è comunque entrato nel giro azzurro: difatti viene convocato per il primo collegiale preolimpico, sviluppato già a novembre alla Farnesina di Roma dove si lavora esclusivamente “a secco”, dal punto di vista atletico. Quindi a dicembre è al Sestriere dove il CT Gasperl porta nove sciatori tra i quali deve scegliere i quattro per i Giochi.

Poi si va a Madonna di Campiglio per i tricolori: il 9 gennaio 1936 Guarnieri chiude quarto la discesa vinta da Chierroni mentre il giorno seguente ottiene lo stesso piazzamento nello slalom appannaggio di Sertorelli. Termina quarto anche nella combinata dove svetta Chierroni. I risultati gli valgono la convocazione in azzurro per Garmisch dove, dati i suoi successi tra gli Universitari, porta la nostra bandiera nella cerimonia di apertura. Le medaglie si assegnano solo nella combinata che, disputata per la prima volta ai Giochi, consiste di discesa e slalom (in due manches), con classifiche separate in base ai tempi impiegati. Vengono poi assegnati punti (100 al primo) in base ai distacchi accumulati, a scalare, secondo una determinata tabella. La discesa si disputa il 7 febbraio, su un percorso di 3,8km e 959m di dislivello, in località Kreuzeck. Al via 66 sciatori di 21 nazioni. Temperatura qualche grado sotto zero. Il più veloce risulta il norvegese Ruud in 4’47”4 davanti ai tedeschi Pfnur (4’51”8) e Lantschner (4’58”2). Guarnieri è sfortunatissimo nell’attribuzione del numero di partenza: gli tocca il pettorale 64 su 70 partecipanti[3]. Evidente che quando scende, la pista è in condizioni pietose: nonostante questo, chiude 13° in 5’26”4 e si tratta di un mezzo miracolo. Due giorni dopo, il 9 febbraio, tocca allo slalom in due manches. Con Ruud in difficoltà (salta una porta), ne approfittano i tedeschi: primo Pfnur (2’26”6) e secondo Lantschner (2’37”3) mentre Guarnieri finisce solo 25°, in 3’18”6. Prestazione poco brillante e dovuta a due cadute avvenute nella seconda manche. Fatti i conti, dominio tedesco: oro a Pfnur (99,25 punti), argento a Lantschner (96,26) e bronzo al francese Allais (94,69). Guarnieri finisce 17°, con 80,94: partecipazione globalmente dignitosa, ma senza squilli e con qualche errore di troppo. Il 15 marzo Guarnieri è protagonista sulle nevi abruzzesi di Campo Imperatore: vince discesa e combinata (sesto in slalom vinto dall’austriaco Kaech). Due giorni dopo, nelle prove riservate agli Universitari, trionfa in discesa, slalom e combinata. Nel 1937 continua a studiare, ma il servizio militare gli impedisce di allenarsi a dovere. Gareggia comunque ai Mondiali Universitari, disputati a Zell in Svizzera, dove termina 4° in combinata, 5° in discesa e 10° in slalom. Poi la guerra interrompe tutto e Guarnieri non consegue più vittorie di spicco. Si rivede nel 1956 quando è tra i tedofori della fiaccola per i Giochi di Cortina. Poi è tra i pionieri italiani del volo libero in deltaplano, attività iniziata intorno ai 50 anni, ma portata avanti con entusiasmo in pratica sino alla morte.


[1] Con lui gareggiano Perghem, Caroni, Fè d’Ostiani e Castelli

[2] Con lui gareggiano Holzner, Bonicchi, Castelli e De Antoni

[3] L’attribuzione avviene secondo ciò che oggi chiamiamo “punteggio FIS”: si dà la precedenza a chi abbia ottenuto risultati nelle prove internazionali riconosciute dalla Federazione Internazionale. In questo senso Guarnieri non ha piazzamenti validi e dunque parte tra gli ultimi


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