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FINK Massimo

23.11.1896 / 19.03.1956

1924. Bob a Quattro/Cinque. Ritirato

A Vipiteno la tradizione per il bob è molto radicata fin dagli anni ’10 anche se l’attività di questo sport in Italia inizia in Cadore, in particolare a Tai e Calalzo, sin dal 1903. A Vipiteno non esiste una pista, ma si gareggia sulla strada in discesa che dal Passo di Monte Giovo porta a Gasteig, un tracciato che col tempo diventa tradizionale e consente di mettere in luce i migliori piloti. Tra questi svetta Obexer insieme al quale gareggiano diversi uomini: tra questo Fink è molto assiduo. Non esistendo ancora un vero e proprio Campionato Italiano nè tanto meno apposite selezioni, la squadra italiana di bob per i Giochi di Chamonix, i primi riconosciuti ufficialmente dal CIO, viene approntata in maniera estemporanea, sul “sentito dire”, sul passaparola. Il deus-ex-machina della nostra spedizione è il conte Bonacossa, pioniere degli sport invernali in Italia assieme al fratello Aldo, che si occupa in prima persona di scegliere i bobbisti. Essendo Vipiteno la “culla” di questo sport, non può che affidarsi ai migliori della zona: per questo seleziona anche Fink che fa parte dell’equipaggio denominato “Italia 1”, guidato proprio da Obexer. Le gare olimpiche di bob si svolgono sulla pista di Les Pelerins, lunga 1370 m e caratterizzata da 19 curve.

Al via 9 equipaggi per un totale di 39 concorrenti di 5 nazioni. Il regolamento prevede indifferentemente squadre di 4 o 5 componenti: in quel periodo difatti non si ritiene così importante il peso totale da portare a valle al punto che gli equipaggi di 5 persone sono solo 4, i due italiani e belgi. Su “Italia 1”, con Fink ed Obexer troviamo anche Herbert, Steiner e Trenker (l’unico “intruso” visto che è di Ortisei). La gara è semplice: vince chi totalizza il tempo minore su quattro discese. La prova di “Italia 1” è però pessima: nella prima discesa il bob si rovescia, riesce a ripartire ma il suo tempo è altissimo, 4’08”44, chiude al settimo posto ed il limite è talmente alto da precludergli ogni possibilità di successo. Inoltre alcuni componenti sono infortunati, la slitta è mal ridotta e la squadra è costretta al ritiro. L’oro va alla Svizzera su Gran Bretagna e Belgio. L’altro equipaggio italiano finisce sesto, ben lontano dal podio. Certo non una partecipazione memorabile per il nostro bob. Di Fink poi non si conoscono altri risultati di spicco: è comunque il padre di Brigitte, grande slittinista[1] e poi CT della nazionale di slittino.

fink grande

Chamonix 1924. Il bob pilotato da Obexer pronto alla partenza: a bordo anche Fink


[1] Nel 1957 conquista un bronzo ai Mondiali