DEZULIAN Francesco
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Predazzo (TN) 29.08.1908 / Predazzo (TN) 27.12.1979
1932. Sci di Fondo. Ritirato 50 km
Detto[1] bonariamente “el mazaròn”. Brilla già a 17 anni. Il 28 febbraio 1926 chiude al secondo posto il Campionato Trentino di fondo, disputato su 18 km: giunge a 3’51” dal vincitore Mazzel. Il 27 febbraio 1927 è nella squadra della Val di Fiemme che chiude al 23° posto la tradizionale “Valligiani” a Bormio: non una prestazione esaltante. Il 20 marzo chiude terzo il “Campionato delle Dolomiti”, disputato a San Martino di Castrozza su 20 km: vince Vuerich su Volcan. Il giorno seguente si piazza quinto in un’anomala gara di discesa, dal Passo Rolle a S. Martino, vinta da Massari. Nel 1928 entra nella Scuola Alpina della Guardia di Finanza, con sede proprio a Predazzo[2], sua città natale. Inserito nel quartetto della Val di Fiemme nella “Valligiani”, termina secondo nella semifinale a S. Martino di Castrozza il 22 gennaio. Nove giorni dopo, chiude al 10° posto la 30 km dei tricolori vinta dal gardenese Demetz. Viene definito come uno dei giovani più interessanti a livello nazionale. Il 12 febbraio ad Ortisei vince la staffetta disputata intorno al Sella, con la squadra della Guardia di Finanza. Il 26 febbraio è a Roccaraso, insolita sede della tradizionale “Valligiani”: con la squadra della Val di Fiemme chiude al secondo posto[3]. Vince la Val Formazza. Il 2 aprile chiude la stagione col sesto posto nel “Campionato delle Dolomiti”, su 19 km, vinto da Tavernaro. Si rivede in piena estate, il 21 luglio, nella “Staffetta dello Stelvio” che si aggiudica con la squadra dei finanzieri, assieme a Marich e Zardini. Nella stagione invernale 1929 non brilla e torna in forma solo in estate, ancora nella “Staffetta dello Stelvio” che si tiene il 30 giugno. Con la squadra della Guardia di Finanza, assieme a Canu ed Andren, coglie una bella vittoria. Si rivede il 26 dicembre quando a Lavazè si aggiudica una 18 km. Nel 1930 rimane su alti livelli di rendimento. Il 19 gennaio è nella squadra della Guardia di Finanza che vince la “Staffetta del Sella” a Selva di Val Gardena[4]. Il 9 febbraio termina all’8° posto la 18km del campionato svizzero ad Engelberg, vinta da Bussmann. Il 14 febbraio si aggiudica il tricolore di fondo a Ponte di Legno, disputato su 17 km: per soli 7” prevale su Bacher. Il 9 marzo è grande protagonista del “Trofeo Lavazè”, disputato su 17 km: ottiene il miglior tempo assoluto e trascina al successo la Val di Fiemme. Con lui gareggiano Volcan e De Florian. Indubbiamente è tra i nostri migliori fondisti.
Difatti il 25 gennaio 1931 è il favorito del campionato fiemmese a Ziano, ma si ritira e vince Zanon. Il 1° febbraio ad Asiago termina al terzo posto il “Campionato delle Tre Venezie”, sopravanzato da Vuerich e Tavernaro. Sette giorni dopo, guida da capitano la Val di Fiemme nella “Valligiani”, disputata a S. Martino di Castrozza: chiudono quinti, vince la sorprendente Val Cismon. Il 10 marzo nella 18 km dei tricolori di Cortina l’intera squadra della Guardia di Finanza sbaglia sciolina: Dezulian arranca fin dai primi km e si ritira, capendo di non poter competere coi migliori (vince Tavernaro). Cinque giorni dopo, ancora a Cortina, tocca alla 50 km: Dezulian chiude terzo, alle spalle di Sertorelli e Delago, ma il CT della Nazionale, il norvegese Peder Kjellberg, lo tiene già in grande considerazione in vista dei Giochi di Lake Placid e lo convoca per un primo stage di confronto che si tiene al Passo Rolle. Si rivede in estate, nell’ormai tradizionale “Staffetta dello Stelvio”, disputata il 28 giugno: la vince, con la squadra II della Guardia di Finanza. Con lui Vuerich e Menardi. I tre sono presenti anche nel successivo collegiale azzurro, tenuto ad ottobre e novembre al Passo dello Stelvio: sembrano pedine fondamentali della nostra Nazionale in vista dei Giochi. Difatti Dezulian è convocato anche per il ritiro definitivo, in cui verrà scelta la Nazionale, tenuto a dicembre in un isolato albergo in Val Lunga, nei pressi di Selva di Val Gardena. Qui viene tracciata, con l’aiuto in prima persona del CT Kjellberg, un’apposita pista di una ventina di km in cui gli azzurri vengono ripetutamente testati. Alla fine Dezulian, costantemente tra i migliori, è inserito nella lista per Lake Placid. Arrivare in America non è a quel tempo uno scherzo. Imbarcati sul transatlantico “Conte Biancamano” l’8 gennaio a Genova, dopo uno sbarco tecnico a Napoli con grandi festeggiamenti, gli azzurri hanno attraversato lo Stretto di Gibilterra per sbarcare a New York undici giorni dopo. Un giorno di riposo e poi un altro lungo trasferimento, stavolta in treno, verso Lake Placid, a Nord, non lontano dal confine canadese. Hanno dunque avuto modo di acclimatarsi. Dezulian partecipa alla 50 km che si svolge il 13 febbraio ed alla quale prendono parte 32 sciatori di nove nazioni. La gara, impegnativa già di suo, viene stravolta dalle condizioni meteo: le alte temperature hanno sciolto gran parte della neve e costringono gli organizzatori a cambiare percorso, partendo ed arrivando in un bosco dove il manto nevoso ha resistito di più. Vengono percorsi due giri di 24 km, per un totale quindi di 48 km: in certi punti del tracciato lo spessore della neve è soltanto di pochi centimetri. Tuttavia il giorno della prova la temperatura riscende intorno allo zero e si gareggia in condizioni accettabili.
Emergono difatti i reali valori in campo, con dominio dei finlandesi: oro a Saarinen, già bronzo della 18 km, in 4h28’00”, argento a Liikkanen, con un distacco di soli 20”. Il bronzo va al norvegese Rustadstuen. Dezulian non va bene: perde presto contatto dai migliori e, stanco nonchè sfiduciato, si ritira mestamente, non terminando la competizione. Indubbiamente una prova incolore. Si rivede solo il 26 giugno nella “Staffetta dello Stelvio” dove, con la squadra della Guardia di Finanza, chiude al secondo posto, assieme a Zardini ed A. Vuerich: vince l’altra squadra dei finanzieri. Si cimenta anche nello slalom: il 1° gennaio 1933 termina al quinto posto la gara vinta da Menardi al Passo Rolle. Convocato di nuovo in Nazionale dal CT Kjellberg, segue il ritiro collegiale a Dobbiaco, per poi presentarsi ai Mondiali di Innsbruck: il 7 febbraio chiude al 5° posto la 4x10[5]. I nostri sono preceduti nell’ordine da Svezia, Cecoslovacchia, Austria e Germania. Tre giorni dopo, chiude solo 41° la 18km vinta dallo svedese Englund. Si riscatta il 18 febbraio a Cortina quando vince il tricolore sulla stessa distanza. Quattro giorni dopo, si disputa il Campionato Italiano della staffetta 4x10km[6]: vince la Guardia di Finanza, con Dezulian. I suoi compagni sono Menardi, Elia Vuerich e Demenego. Il 5 marzo Dezulian è il capitano della Val Travignolo nella “Valligiani”, ma non trova compagni all’altezza[7] e finiscono terzi, superati da Valtellina e Val Formazza. Chiude l’annata il 26 marzo, aggiudicandosi la staffetta 4x5,7km disputata all’Altopiano di Avelengo, nei pressi di Merano: con lui, nella compagine della Guardia di Finanza, i fratelli Vuerich e Menardi. Con quest’ultimo ed Andrea Vuerich partecipa il 29 giugno alla “Staffetta dello Stelvio”: Menardi è l’ultimo frazionista e la vittoria sembra acquisita, con un minuto di vantaggio all’ultimo km. Ma in vista del traguardo, con una mossa da principiante, Menardi inciampa, cade e rompe uno sci. Si rialza e prosegue come può, ma alle sue spalle rimontano gli avversari che lo superano di slancio: vince dunque la squadra di Sondrio sulla Val Formazza, con i finanzieri solo terzi. Nel 1934 Dezulian fatica ad ingranare: il 4 febbraio a Selva Val Gardena chiude solo 11° il “Trofeo Eiar” vinto da Demetz. È un’annata sfortunata: il 28 febbraio, con i compagni finanzieri Valle e Volcan, termina secondo il tricolore di staffetta al Sestriere, alle spalle dell’altra squadra della Guardia di Finanza. Il 3 marzo, a conferma di un periodo-no, finisce solo 13° la gara tricolore sui 18km, disputata al Sestriere e vinta a sorpresa dal piemontese Gerardi.
Il 19 marzo torna alla vittoria ad Avelengo dove si impone in una staffetta internazionale, davanti a squadre austriache e svizzere: assieme a lui, nella squadra dei finanzieri, Senoner ed i fratelli Vuerich. Dezulian si rivede il 19 gennaio 1935 quando sulle nevi del Mottarone chiude al quarto posto la 30km che vale come indicativa per i Giochi dell’anno seguente e viene vinta da Demetz. La FIS, che ha indicato in Gianni Albertini il supervisore della nostra preparazione, ha fatto le cose per bene: già in ottobre ha convocato i “probabili olimpici”, tra cui Dezulian, per uno stage a secco nei locali della Farnesina a Roma. Poi si è tenuto un collegiale a Claviere, quindi è arrivato il nuovo CT del settore fondo, il finnico Sares che proprio al Mottarone prende confidenza coi nostri atleti. Il 27 gennaio Dezulian chiude al 13° posto la 50km di Garmisch, disputata sotto la neve sullo stesso percorso previsto per i Giochi dell’anno successivo e vinta dal norvegese Hatten: prestazione comunque onorevole anche se due italiani (Scalet e Demetz) fanno meglio. Il 10 febbraio Dezulian chiude all’11° posto la 18km dei tricolori, disputata a Cortina e vinta da Demetz: delude un po’ le attese. Riscatto parziale nella 50km di tre giorni dopo: terzo posto, alle spalle di Kasebacher e Scilligo, ma staccato di 11’ dal vincitore. A novembre viene convocato per l’ulteriore collegiale azzurro, tenuto di nuovo alla Farnesina di Roma, con esercizi atletici “a secco”. Si va poi al Passo Rolle dove, con sede nella Scuola Alpina della Regia Guardia di Finanza, i “probabili olimpici” si allenano intensamente, sotto la guida del responsabile settore fondo, il finnico Vaino Sares. Sono in una dozzina ed alla fine si dovranno scegliere 7-8 uomini per Garmisch. Il primo test di verifica si svolge il 22 dicembre, al Passo Rolle su una 10km: Dezulian finisce quinto, vince Menardi. Il risultato è buono ma non eccezionale e le carte per i Giochi si ingarbugliano. Anche perchè Dezulian non brilla neppure ai tricolori, disputati a Madonna di Campiglio: il 9 gennaio finisce solo 11° nella 18km vinta da Gerardi mentre tre giorni dopo termina quinto la “gran fondo”, disputata su 38km invece dei 50 previsti causa la temperatura primaverile che altera il fondo nevoso e vinta da Kasebacher. Dezulian ha troppi sciatori davanti, in molti forniscono maggiori garanzie: viene comunque convocato, ma il suo destino pare la riserva e così sarà, anche perchè nei due test eseguiti “in famiglia” il 23 ed il 31 gennaio, con tutti gli azzurri al via, termina sempre nelle posizioni di rincalzo. Dunque niente Giochi. Negli anni seguenti Dezulian continua a gareggiare, ma non più a primeggiare: nel 1941 termina terzo nella 50km dei tricolori, battuto da Sertorelli e Delago. È il suo ultimo risultato di spicco.
[1] Per quanto spesso indicato come De Zulian, questa indicata è la dizione esatta, certificata dall’Ufficio Anagrafe
[2] La scuola viene fondata nel 1921 e si dedica alla formazione militare degli Allievi finanzieri, soprattutto in funzione del soccorso alpino e dell’addestramento alpestre. Il Gruppo Sportivo Fiamme Gialle viene fondato nel 1925 dal tenente Ottavio Berard
[3] Con lui gareggiano Volcan A. e G., Felicetti F. e G.
[4] Con lui gareggiano A. Vuerich, E. Vuerich, Andrei e Volcan
[5] Con lui gareggiano Menardi, Scilligo ed Elia Vuerich
[6] È la prima volta che viene assegnato questo titolo in Italia
[7] Con lui gareggiano R. Dezulian, Zanon, Bonora e Felicetti