DEIROSSI Nives
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Trieste 18.10.1909 / Roma 01.08.2006
1936. Sci Alpino. 24a Combinata
Sviluppa la sua prima gara importante ai tricolori di Cortina del 1933: il 18 febbraio chiude terza nella discesa, superata da Crivelli e Wiesinger. Due giorni dopo, termina quarta lo slalom (primeggia Wiesinger), ottenendo la terza posizione anche nella combinata dove è superata di nuovo da Wiesinger e Crivelli nell’ordine. Nel 1934 si prende un anno sabbatico e ricompare il 14 gennaio 1935 quando chiude terza la discesa “preolimpionica” del Sestriere, alle spalle di Wiesinger e Frida: le tre, in pratica, si guadagnano già la convocazione tra le “probabili azzurre” da parte del CT per il settore femminile, l’austriaco Wolfgang. Il 30 gennaio Dei Rossi, commettendo troppi errori, chiude 22a la discesa di Garmisch, organizzata proprio per testare gli impianti in vista dei prossimi Giochi (vince la tedesca Cranz). Il giorno seguente termina 19a lo slalom appannaggio nuovamente di Cranz: due prestazioni onorevoli ma niente più. L’11 febbraio a Cortina, nella discesa tricolore, Dei Rossi finisce terza, superata dalle “solite” Wiesinger e Crivelli che in effetti sembrano possedere una marcia in più. Il giorno seguente Dei Rossi è seconda nel gigante vinto nuovamente dalla grande Weisinger. Ormai però è tra le nostre migliori sciatrici e lo dimostra il 13 febbraio quando, sfruttando gli errori di Wiesinger, vince il titolo italiano di slalom, chiudendo seconda la combinata alpina, alle spalle della stessa altoatesina che si salva per centesimi di punto. Il divario è più netto il 10 marzo nello slalom a S. Martino di Castrozza dove Wiesinger rivince e Dei Rossi termina solo sesta. La preparazione olimpica inizia già a novembre quando le migliori sciatrici, tra cui pure Dei Rossi, vengono convocate all’Accademia Femminile di Educazione Fisica di Orvieto dove inizia la preparazione atletica, con lavoro “a secco”. Un mese dopo, si va al Sestriere, sotto la direzione dell’austriaco Wolfgang e la supervisione del Commissario Gianni Albertini. Al termine del collegiale, il 31 dicembre, si disputa un gigante in cui Dei Rossi cade (vince Crivelli). Quindi tocca ai tricolori di Madonna di Campiglio dove tuttavia Dei Rossi non eccelle: quarta in discesa ed in slalom, quinta in combinata.
Poichè viene deciso di inviare ai Giochi quattro atlete, Dei Rossi è comunque selezionata a scapito di una giovanissima ma brillante Seghi[1] (che l’ha preceduta in discesa, slalom e combinata), “sacrificata” probabilmente a causa della sua età e dell’inesperienza internazionale. A Garmisch le medaglie vengono assegnate solo nella combinata che, per la prima volta ai Giochi, consiste di discesa e slalom (in due manches), con classifiche separate in base ai tempi impiegati. Vengono poi assegnati punti (100 alla prima) in base ai distacchi accumulati, a scalare, secondo una determinata tabella. Questa gara assume particolare significato storico: è difatti la prima volta in assoluto che si disputa una prova femminile per le medaglie ai Giochi Invernali. La discesa si svolge il 7 febbraio, su un percorso di 3,3km ed 820m di dislivello, in località Kreuzeck. Temperatura qualche grado sotto zero. Al via 37 sciatrici di 13 nazioni. La più veloce risulta a sorpresa la giovanissima e sconosciuta norvegese Nilsen in 5’04”4 davanti alle tedesche Resch (5’08”4) e Grasegger (5’11”0). Dei Rossi è sfortunata: parte bene, ma si trova sulla sua strada la lentissima cecoslovacca Moraldova che non solo la rallenta, ma la fa pure cadere nel tentativo di sorpasso. Dei Rossi riparte, ma chiude solo 24a in 7’03”2. Il giorno seguente tocca allo slalom in due manche. Con Nilsen in difficoltà, ne approfittano le tedesche: prima Cranz in 2’22”1 e seconda Grasegger (2’33”4). Dei Rossi termina 22a, in 3’56”1. Fatti i conti, è dominio tedesco: oro a Cranz (97,06 punti), grazie ad un fenomenale recupero nello slalom, argento per Grasegger (95,26) e bronzo a Nilsen (93,48). Dei Rossi chiude 24a, con 66,06 punti: certamente non una prestazione memorabile, sia pure con qualche attenuante. Negli anni seguenti gareggia ancora, con ottimi risultati: nel 1937 è seconda nella discesa del Canin alle spalle di Wiesinger. Nel 1938 chiude seconda nei tricolori di discesa, battuta da Frida mentre nel 1939 termina terza, superata dalle sorelle Seghi. Trova la sua grande annata nel 1940 quando fa en plein nei tricolori dove si aggiudica discesa, slalom e combinata. Poi la guerra e l’età interrompono definitivamente la sua carriera. Se ne va, ultima tra i reduci di Garmisch, a 96 anni.
Garmisch 1936. Le azzurre di sci: tra loro anche Dei Rossi, seconda da destra ed evidenziata dal tondo
[1] Celina Seghi, nata ad Abetone (PT) il 06.03.1920. Minuta e di piccola statura, viene detta “il topolino delle nevi”. Vanta un bronzo mondiale in slalom speciale, ottenuto ad Aspen nel 1950 e ben 37 medaglie (record assoluto femminile) ai tricolori dove già nel 1934, a 14 anni, fu terza nello speciale. Ben 25 le sue vittorie ai Campionati Italiani, ottenute in tutte le specialità, dal 1937 al 1954. Indubbiamente è tra le nostre sciatrici più grandi di tutti i tempi. E’ morta a 102 anni