DE ZANNA Francesco
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Cortina d’Ampezzo (BL) 18.01.1905 / Cortina d’Ampezzo (BL) 09.04.1989
1936. Bob a Quattro. Ritirato (con Franceschi, Gillarduzzi, Angeli)
Sin da ragazzino impara a pattinare, dedicandosi all’hockey su ghiaccio e pure al bob dove è protagonista già nel 1923 quando vince il “Trofeo Medici del Vascello” a Cortina. L’anno seguente, ancora nella città natale, si aggiudica il titolo italiano di bob a quattro mentre nell’hockey la squadra cortinese subisce diverse sconfitte ad opera dell’HC Milano, in quel tempo la squadra più forte d’Italia. Nel 1925 (0-8), 1926 (1-8) e 1927 (1-8) il Cortina viene sconfitto al Palazzo del Ghiaccio meneghino dal Milano nella “Coppa Cinzano” che in seguito, con decisione retroattiva, sarà considerata a tutti gli effetti la finale del Campionato Italiano. De Zanna è sul ghiaccio. Negli anni seguenti continua ad alternare hockey e bob dove ai primi di febbraio del 1930 domina i tricolori di Cortina: vince difatti nel bob a due (col frenatore Angeli), e nel bob a quattro, con la slitta denominata “Ridolini”. In questo caso con lui troviamo Giacobbi, Mariotti, Savaris ed il frenatore Valporth[1].
Lo stesso equipaggio, senza Savaris, il giorno seguente si aggiudica anche il “Trofeo Medici del Vascello”. Va peggio nell’hockey: il Cortina, in casa, è sconfitto 0-3 dal Milano nella finale di Campionato. Analogo discorso l’anno seguente quando la finale si disputa al Palazzo del Ghiaccio meneghino ed i padroni di casa si impongono 6-1. Nel 1932 grande sorpresa. La finale di Campionato si rigioca a Cortina, il 7 febbraio. Dopo un viaggio disagevole, arrivati all’una di notte, il Milano scende in campo in formazione rimaneggiata, senza il forte portiere titolare Calcaterra e sottovalutando l’avversario, più volte battuto. Così il Cortina vince 2-1, guadagnando meritatamente il primo titolo della sua storia. Nel 1932, dopo che l’anno precedente non si sono disputati, tornano i tricolori, a Cortina: De Zanna guida al successo il suo equipaggio, costituito da Mariotti, Giacobbi, Savaris e Walporth[2]. Così De Zanna è tra i pochi atleti a potersi fregiare di un titolo italiano in due sport diversi nello stesso anno, a livello di sport invernali. Nel gennaio 1933 la squadra di hockey del Cortina è in tournée tra Austria ed Ungheria. Pareggiano 2-2 col Klagenfurt, poi vincono 2-0 con l’Osterreich Winter SC di Semmering, impattano 0-0 col Modling e col Ferencvaros. Infine perdono 0-6 col Budapest. Il 22 gennaio il Klagenfurt restituisce la visita a Cortina e perde 4-1. Sette giorni dopo, ai cortinesi va peggio, ancora sul ghiaccio di casa, contro gli austriaci del Waehring: perdono difatti 4-2, ma De Zanna comunque è il migliore in campo e segna un gol
Quindi a Cortina si disputa la finale d’andata del Campionato di hockey: vince il Milano 3-0, mettendo una seria ipoteca sul titolo. De Zanna si consola col bob a quattro, aggiudicandosi nella sua città il tricolore: con lui a bordo Angeli, Gorla e Franceschi. Nel bob a due invece, con Angeli frenatore, è superato a sorpresa da Gattorno-Spanò. È convocato, unico non-milanese, in Nazionale per i Mondiali di hockey a Praga, ma non va troppo bene. Il 18 febbraio perdiamo 3-0 con l’Austria, il giorno seguente vinciamo 2-0 con la Romania, ma il 21 febbraio perdiamo 3-1 con la Cecoslovacchia e siamo eliminati. Perdiamo pure la partita di consolazione con la Lettonia (0-2), disputata peraltro sotto un’abbondante nevicata che ricopre a tratti il ghiaccio. Non certo una bella figura. Il 12 marzo si gioca il ritorno della finale di Campionato, al Palazzo del Ghiaccio meneghino: il Milano trionfa 5-0 e guadagna l’ennesimo titolo italiano. De Zanna è sempre il migliore dei suoi, ma può poco contro lo strapotere dei lombardi. Nell’inverno seguente è ancora una colonna portante del Cortina: il 31 dicembre segna due gol nel vittorioso match contro il Bolzano terminato 4-2. È in campo anche pochi giorni dopo nella clamorosa disfatta casalinga (0-8!) contro i campioni austriaci del Wiener che poi il 7 gennaio 1934 rivincono 3-0 sulla stessa pista. Il 14 gennaio arriva per De Zanna e Cortina un’altra sconfitta, stavolta a Bolzano (4-3). Non sembra un’annata fortunata: a Cortina maramaldeggiano pure gli ungheresi del Ferencvaros che vincono 6-1. L’unica rete casalinga è siglata proprio da De Zanna, sempre il migliore dei suoi come accade pure il 4 febbraio quando, sul campo di casa, il Cortina supera 2-1 i viennesi del Winter SC, con un altro gol di De Zanna. Otto giorni dopo, nella sua Cortina, De Zanna guadagna il titolo italiano di bob a quattro, coadiuvato da Angeli, Gorla e Franceschi. Il 18 febbraio De Zanna pilota il suo bob al successo anche nel “Trofeo Medici del Vascello”. Il 6 marzo nella prima finale del Campionato, al Palazzo del Ghiaccio meneghino, il Cortina perde 0-2 con il Milano. Due giorni dopo, sulla stessa pista altra sconfitta, stavolta per 1-4, ed il titolo torna ai milanesi. Nel 1935 il Cortina sembra tecnicamente un gradino sotto le squadre meneghine (stanno emergendo difatti pure i “Diavoli”) ed oltre tutto rinuncia a disputare il Campionato.
De Zanna gioca qualche amichevole prima che le conseguenze di una caduta sugli sci lo tengano lontano tutto l’inverno dall’attività: non riesce a partecipare neppure ai tricolori di bob. Nel 1936 si dedica esclusivamente al bob e viene selezionato per i Giochi. Le gare olimpiche di bob subiscono un rinvio, rispetto al programma originario, per maltempo. Si comincia l’11 febbraio col bob a quattro. De Zanna è il pilota di “Italia II” che vede a bordo anche gli altri cortinesi Franceschi, Gillarduzzi ed Angeli. Al via 18 equipaggi di 10 nazioni. La pista misura 1525m, ha 17 curve ed un dislivello di 790m. La prima manche è molto buona per il quartetto che chiude al quinto posto, a mezzo secondo dalla terza piazza di “Svizzera II”, preceduta da “Germania I” ed il sorprendente “Belgio II”.
De Zanna giocatore di hockey: è stato tra i migliori ampezzani dei primordi
La gara è ancora apertissima, ma la seconda manche, disputata poche ore dopo, chiude ogni speranza per i nostri: “Italia II” infatti si rovescia e non completa la gara, venendo dunque costretta al ritiro. De Zanna si ferisce al viso, procurandosi tagli e ferite ma senza gravi conseguenze. Termina però qui l’avventura olimpica: peccato, perchè sussisteva la possibilità di un buon piazzamento, visto il risultato significativo della prima prova. L’oro va a “Svizzera II” su “Svizzera I” e “Gran Bretagna”. Abbandonato ormai l’hockey, negli anni seguenti De Zanna gareggia esclusivamente col bob. Nel 1938 rivince il titolo italiano a due ed a quattro, partecipando anche ai Mondiali di St. Moritz dove, col frenatore Angeli, termina sesto nel bob a due e nel bob a quattro[3]. Nel 1939 vince il Campionato Italiano di bob a quattro[4] dove finisce 7° ai Mondiali di Cortina. Poi la guerra interrompe tutto. Se ne riparla dopo il conflitto dove De Zanna consegue buoni risultati ai Mondiali: 6° nel 1950 a Cortina e 5° nel 1953 a Garmisch nel bob a quattro, 4° nel 1955 a nel bob a due (con Figoli). Ai tricolori brilla, ma raccoglie solo piazze d’onore: 3° nel 1950 con Angeli, 2° nel 1954 con Dompè; 2° nel 1949 e 1953 nel bob a quattro. De Zanna chiude la sua carriera a 50 anni esatti, nel 1955, con dieci titoli italiani nel bob ed uno scudetto nell’hockey: niente male.
Un bob, a cinque, guidato da De Zanna
[1] In realtà dunque l’equipaggio è composto da cinque atleti, ma in quel tempo ciò era consentito dal regolamento
[2] Il titolo assegnato è di bob “a quattro”, ma in quel tempo i componenti a bordo potevano anche essere cinque
[3] Con loro anche Gorla e Franceschi
[4] Con lui gareggiano Angeli, Gorla e Franceschi