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CAVALLA Mario

1924. Salto con gli sci. 19°

Torinese, classe 1901, ottiene i suoi primi risultati sugli sci ancora adolescente: il 29 febbraio 1920 vince difatti il Campionato Nazionale Studentesco di Fondo, su 12 km, a Limone Piemonte. Si ripete due anni dopo a Claviere, sui 15 km ed è secondo nel salto: nel campionato assoluto è battuto da Collino mentre per il titolo studentesco da Sala. Continua la sua ascesa. L’11 e 12 febbraio 1923 si svolgono a Valtournenche i campionati studenteschi: vince sia la gara di stile che il salto mentre è secondo nel fondo, battuto da Tonella. Si aggiudica comunque il titolo assoluto, combinata delle tre prove. Il 25 febbraio è ad Oropa per i campionati piemontesi: vince la gara di stile ed è secondo nel salto battuto di misura da Antonietti. Alla fine del 1923 ci si prepara per i Giochi di Chamonix, i primi riconosciuti ufficialmente dal CIO. Il 31 dicembre, a Claviere, Cavalla vince l’apposita selezione olimpica di salto. Ottiene 34 punti e precede per un solo punto Faure.

Ai primi di gennaio ci si ritrova a Cortina per un ritiro collegiale sotto la guida di Schneider, ex ottimo saltatore che diventa una sorta di CT. Si salta nel grande trampolino di Cortina, l’unico esistente in Italia con le misure riconosciute a livello internazionale e similare a quello di Chamonix. Cavalla si conferma il migliore dei nostri e si va in Francia con qualche piccola speranza. La prova di salto con gli sci si svolge il 4 febbraio dal trampolino di 70 m. Partecipano 27 atleti di 9 nazioni. La classifica è stilata sulla base di due salti e, come adesso, vale non solo la lunghezza del salto ma anche lo stile. Vince il norvegese Thams davanti al connazionale Bonna ed allo statunitense Haugen che si vede attribuire il bronzo solo dopo...50 anni[1]. Cavalla non brilla, anzi. Si piazza difatti solo 19°, preceduto anche dall’altro italiano Faure. I due rispettivamente saltano 32,5 m e 34 m, con stile sufficiente. I migliori sfiorano però i 50 m. Per i nostri una partecipazione dignitosa ma senza slanci particolari. Cavalla poi sparisce di scena, senza conseguire ulteriori vittorie eclatanti.


[1] Revisioni storico-statistiche dei documenti ufficiali dei giudici di Chamonix hanno portato a rilevare un errore nell’attribuzione del punteggio relativo al terzo classificato, il norvegese Haug, che in realtà aveva ottenuto un risultato minore rispetto al quarto classificato, appunto Haugen. In un’apposita cerimonia, tenuta ad Oslo il 12 settembre 1974, la figlia di Haug, nel frattempo deceduto, ha consegnato la medaglia di bronzo a Haugen, all’epoca 85enne