BOCCHI Adolfo
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1924. Bob a quattro/cinque. 6°
Classe 1892, ha l’unico merito di essere amico di Alberto Bonacossa che si fa in quattro per organizzare la nostra spedizione ai Giochi Invernali di Chamonix nel 1924, i primi riconosciuti ufficialmente dal CIO. Bonacossa riesce a convincere alcuni suoi conoscenti a formare una squadra di bob e Bocchi, appunto, è tra questi coraggiosi che, sotto la guida di Tornielli, si buttano in pista, a sprezzo del pericolo. Una partecipazione naif, nel puro spirito olimpico. L’equipaggio si battezza “diavoli azzurri” ed il bob è “Italia 2”: c’è difatti un’altra squadra, costituita tutta da elementi di Vipiteno, che prende il nome di “Italia 1”. Gli elementi di “Italia 2” si allenano come possono: a gennaio partecipano ai campionati di Francia sulla stessa pista olimpica di Chamonix, ma non vanno troppo bene, acquisendo comunque esperienza. Alla vigilia dei Giochi il bob si rovescia due volte e ne fa le spese Arrigo Muggiani che, ferito alla testa sia pur in maniera lieve, non partecipa alle prove olimpiche.
Bocchi invece è regolarmente in pista. Le gare olimpiche di bob si svolgono sulla pista di Les Pelerins, lunga 1370 m e caratterizzata da 19 curve. Al via 9 equipaggi per un totale di 39 concorrenti di 5 nazioni. Il regolamento prevede indifferentemente squadre di 4 o 5 componenti: in quel periodo difatti non si ritiene così importante il peso totale da portare a valle al punto che gli equipaggi di 5 persone sono solo 4, i due italiani e belgi. Bocchi fa parte di un equipaggio a cinque, denominato “Italia 2”: con lui Tornielli, Bonzi, Spasciani e Visconti. La gara è semplice: vince chi totalizza il tempo minore su quattro discese. “Italia 2” non va benissimo: nelle 4 discese ottiene sempre il sesto tempo e quella è la sua posizione nella classifica generale. Non possono esserci recriminazioni: l’oro va alla Svizzera davanti a Gran Bretagna e Belgio che ottiene un totale di 6’02”29. “Italia 2” ottiene solo 7’15”41, ma mai come stavolta vale la massima decoubertiniana “l’importante è partecipare”. L’altro equipaggio italiano addirittura si rovescia nella prima discesa e si ritira. Certo non una partecipazione memorabile per il nostro bob.
Chamonix 1924. La squadra di bob con Bocchi, evidenziato dal tondo. Con lui da sinistra: Spasciani, Bonzi, Visconti e Tornielli. Il primo a destra è Alberto Bonacossa, il deus-ex-machina della nostra spedizione olimpica