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ZANOLINI Umberto

Brescia 31.03.1887 / 12.02.1973

1912. Ginnastica artistica, MEDAGLIA D’ORO Concorso a Squadre

Tesserato per la bresciana “Victoria”. Si segnala più volte nei concorsi generali a livello nazionale, anche se il suo standard rimane leggermente al di sotto dei migliori in assoluto. Appare comunque un atleta completo, come testimoniato dal bel secondo posto ottenuto nel pentathlon al concorso federale di Torino del 1911. È comunque negli attrezzi ginnici che dà il meglio di sé al punto che si guadagna la convocazione per i Giochi di Stoccolma. La nostra Nazionale è guidata dal “caposquadra” Cornelio Cavalli, una sorta di Direttore Tecnico e da Cesare Tifi, presidente della Commissione Tecnica della Federazione. A coadiuvare i due il noto maestro Giacomo Fumis che fa gli onori di casa a Brescia dove è fissato il ritiro preolimpico in cui non manca il cameratismo tra i nostri atleti che dimostrano un affiatamento, in gara e fuori gara, non comune. Zanolini, pur non venendo selezionato per il concorso individuale, è pedina importante della squadra, per una prova in cui contano, oltre alle qualità tecniche, anche amalgama e sincronismo tra i vari atleti i quali infatti gareggiano contemporaneamente, dovendo quindi eseguire lo stesso esercizio negli identici tempi e modi. La spedizione azzurra parte tra molte speranze anche se il viaggio verso la Svezia, in treno, non è dei più agevoli: dura infatti tre giorni attraverso Austria e Germania, con tanto di ferry-boat. Per i nostri anche una grande esperienza di vita.

Il concorso a squadre si svolge l’11 luglio nel nuovissimo Olympiastadion. I ginnasti si esibiscono tutti insieme su 4 attrezzi, ciascuno dotato di 4 postazioni: anelli, cavallo con maniglie, parallele e sbarra. Sono previsti poi esercizi in piedi e liberi. Tempo massimo della performance, un’ora. I punteggi vanno da 0 a 12 per i 4 attrezzi e da 0 a 10 (per i “liberi”); cinque i giudici. Punteggio massimo 58. Partecipano solo 5 nazioni, assenti gli scandinavi che amano poco gli attrezzi, preferendo col loro “metodo” una ginnastica più marziale, di gruppo, artistica nel senso letterale del termine. L’Italia domina la prova, realizzando 53,15 punti ovvero il 91% dei punti ottenibili! Seconda è l’Ungheria con 45,45 e terza la Gran Bretagna con 36,90. Un grande trionfo per gli azzurri, che gareggiano in maglia bianca, guidati dal fenomenale Braglia. Dopo aver preso parte, al ritorno in patria, ai numerosi festeggiamenti ed alle diverse esibizioni, in teatri e stadi, cui sono chiamati i trionfatori di Stoccolma, Zanolini continua l’attività ma senza risultati eclatanti fino a sparire completamente di scena, complice la Prima Guerra Mondiale. Zanolini non era un campionissimo, quanto piuttosto forse una sorta di “gregario di lusso”, ma ha saputo comunque ritagliarsi il suo spazio vincente, fornendo un contributo di alto livello all’intera compagine italiana.