VITTORI Umberto
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Isola d’Istria 22.10.1906 / deceduto
1936. Canottaggio. Eliminato Semifinale Quattro con
Fratello maggiore di Nicolò assieme a cui si tessera per la “Pullino”. Rispetto al fratello ha un inizio più blando e meno ricco di successi. Coglie il primo risultato importante il 1° settembre 1930 a Barcola dove vince la “yole a 4” riservata agli juniores: con lui A. e L. Perentin, Pugliese ed il timoniere Dudino. Il fratello intanto ha già vinto l’oro ad Amsterdam, ma Umberto sembra di una caratura inferiore. Comunque insiste. Si rivede nel 1932. Il 15 agosto è nell’otto che vince la selezione per gli Europei a Pallanza, ma la Federazione non consente ai nove di gareggiare nella massima rassegna continentale in quanto non ritiene significativo a livello internazionale il tempo ottenuto. Il 2 luglio 1933 Vittori è sull’otto della “Pullino” che si aggiudica a Trieste i campionati giuliani. Arriva poi il suo momento. Petronio, deus-ex-machina indiscusso e indiscutibile della “Pullino” ma anche uomo che ha il canottaggio nel DNA, inserisce Umberto sul “4 con” al posto di Delise ed assieme al fratello Nicolò. Fanno parte dell’equipaggio anche Perentin, Chicco e l’inesauribile Petronio che, da tempo, s’è ritagliato il ruolo di timoniere anche se in genere quel posto è ricoperto da ragazzini e, soprattutto, da persone più leggere. Vittori non delude la fiducia ed è la svolta della sua carriera: la “Pullino” supera per 3” gli eterni rivali della “Libertas” di Capodistria ai tricolori di Napoli il 30 luglio. La marcia degli istriani non si interrompe: il 27 agosto vincono l’oro agli Europei di Budapest, con 4” di margine sui magiari. Tra l’altro si tratta dell’unico successo azzurro nella manifestazione e la “Pullino” torna sugli scudi anche per la stampa. Il 3 settembre Vittori è sull’otto della “Pullino che a Trieste si aggiudica il “Campionato Adriatico”. I cinque si ripresentano baldanzosi ai tricolori di Castel Gandolfo del 1934, disputati il 23 luglio e dominano il campo, confermandosi i migliori interpreti del “4 con”.
Non si fermano qui: il 12 agosto a Lucerna vincono l’oro europeo, con 4” di margine sulla Francia. Sono ancora il nostro miglior armo in assoluto. Il 26 agosto festeggiano il titolo con una facile vittoria a Trieste, salutati dall’ovazione generale. L’anno seguente, inserito il “figliol prodigo” Deste al posto di Chicco, la “Pullino” rivince il titolo italiano, superando gli storici rivali della “Libertas” nella regata di Lecco il 6 agosto. Il 18 agosto i cinque sono a Berlino dove nelle acque di Grunau, le stesse previste per i Giochi dell’anno seguente, si svolgono gli Europei: la “Pullino” è poco brillante, ma guadagna comunque il bronzo, alle spalle di Germania e Francia. Nel 1936 gli istriani sono ovviamente molto attesi in vista dei Giochi. Non deludono: il 7 giugno dominano la prima preolimpica, disputata all’Idroscalo di Milano. Si ripetono il 19 luglio, nella selezione decisiva di Pallanza, con 4” di margine sui napoletani dell’Ilva: tornano dunque ai Giochi. Si parte, in treno, il 27 luglio da Verona. Le prove olimpiche di canottaggio si svolgono sul campo di regata di Grunau, sul fiume Dahme, nella periferia sud-orientale di Berlino. Nel “4 con” partecipano 16 nazioni. L’11 agosto, nel primo turno, gli azzurri chiudono secondi, a 8’3 di distacco dai vincitori elvetici. Riescono a superare Ungheria, Uruguay e Belgio, ma non basta dato che solo i primi classificati accedono direttamente alla finale. Due giorni dopo, il 13 agosto, dunque i cinque gareggiano nei “recuperi” che poi rappresentano una sorta di semifinale. I nostri però si trovano in difficoltà e chiudono terzi, battuti da Ungheria e Polonia che li distanzia di 3”2: riescono a superare solo la Jugoslavia. Troppo poco, sono eliminati. L’oro va alla Germania, argento a Svizzera e bronzo a Francia. Per i nostri una prova poco brillante che chiude definitivamente il ciclo, peraltro esaltante, della “Pullino”, con Vittori, che non otterrà ulteriori successi rilevanti, comunque buon protagonista.
Berlino 1936. Il “4con” della Pullino: Umberto Vittori, evidenziato dal tondo, è il primo a sinistra. Con lui, da sinistra: Nicolò Vittori, Petronio, Deste e Perentin