Seleziona la tua lingua

Image
images/atleti/olympiabolario/vallegiuseppe_piccola.jpg

VALLE Giuseppe

Sturla - Genova 15.03.1904 / Firenze 25.09.1990

1924. Pallanuoto. Eliminato Primo Turno

Detto Pino, tesserato per lo Sturla fin da giovanissimo, nuota e gioca a pallanuoto, sport in cui si rivela subito un ottimo elemento. Già a 16 anni difatti è titolare dello Sturla in campionato ed il 12 settembre 1920 gioca la finale del torneo che contrappone la sua squadra alla RN Milano. Vincono i meneghini 4-2. Nel 1921 continua a dividersi tra i due sport natatori. Ai primi di luglio è a Millesimo per l’importante riunione a livello nazionale. Con lo Sturla vince il torneo di pallanuoto, segnando anche alcuni gol. Poi perde 2-0 con la Doria la finale del girone ligure di Campionato. Inizia a nuotare individualmente con più serietà e non va male. Il 31 luglio vince i 1500 a Santa Margherita sul giovane Bacigalupo. Valle sarà spesso criticato per questo dualismo che gli toglie comunque energie: molti ritengono che farebbe meglio a concentrarsi su una sola disciplina, il nuoto, ma non sarà mai così. Nel 1922 difatti la musica non cambia. La pallanuoto lo attrae come una calamita: il 19 giugno perde la finale della “Coppa Esperia” con la Doria, giocata nel bacino di carenaggio del porto di Genova di fronte a duemila spettatori. Sempre tra i migliori dei suoi, il 30 luglio nella partitissima con la Doria per le eliminatorie liguri del Campionato segna un gol nel 2-2. Il 10 agosto Valle fa parte di una selezione ligure che a Sampierdarena affronta l’Otter SC, una compagine inglese in tournée in Italia: i nostri vincono 2-1. Il 15 agosto a Camogli Valle torna al nuoto e lo fa alla grande: vince i 1500, distanza sulla quale addirittura si laurea campione italiano ad Abbazia, dando ragione a chi gli consiglia di concentrarsi solo su questo sport. In quello stesso week-end, 9-10 settembre, disputa anche il torneo di pallanuoto dove guida lo Sturla al secondo posto dietro la RN Partenope: i liguri difatti vincono 4-0 con l’US Triestina e battono 5-1 il Patavium, ma perdono con i napoletani 3-1. Valle è sempre tra i migliori in acqua, ma non sembra redditizio il suo dividersi tra le due discipline. Nel 1923 Valle inizia col nuoto: il 27 maggio a La Spezia vince i 400 davanti a Bisagno che però si prende la rivincita ai tricolori di Roma sulla stessa distanza. Le gare per il titolo si tengono a Roma, nella piscina della Farnesina, tra l’11 ed il 13 agosto e Valle gareggia anche con lo Sturla nella finale del Campionato di pallanuoto che si rivela però una partita molto burrascosa.

La Partenope di Napoli è in vantaggio per 1-0 quando, dopo una serie di interventi piuttosto rudi da ambo le parti, a pochi minuti dalla fine viene espulso il campano Del Giudice. I partenopei protestano vibratamente per l’arbitraggio, si sfiora la rissa ed abbandonano l’acqua. Nessuno riesce a convincerli di proseguire: lo Sturla sarà così dichiarato vincitore e Valle è tra i pochi nella storia a fregiarsi del titolo italiano nel nuoto e nella pallanuoto, sia pure in stagioni diverse. Il 25 dicembre a Roma è sesto nella “Coppa di Natale” sul Tevere vinta da Chiesa. Il 1924 è annata olimpica e Valle non sa decidersi, cerca i Giochi in entrambe le sue discipline. Il 24 febbraio vince i 100 m del “cimento invernale” a Chiavari. Il CT Baiardo, che capisce Valle meglio di chiunque altro[1], lo inserisce subito nella lista degli “azzurrabili” per il nuoto e come tale Valle partecipa ai primi ritiri collegiali che si tengono nella piscina delle Terme di Milano (Foro Bonaparte) nelle domeniche tra la fine di marzo e metà maggio. Valle è un ottimo nuotatore, ma trova sempre qualcuno più forte di lui. Nella prima uscita stagionale, il 18 maggio a Nervi, è battuto sui 400 dal giovane Bacigalupo. Valle rimane però anche un ottimo pallanotista ed alla fine di maggio, con lo Sturla, disputa la “Coppa Esperia”, nel bacino di carenaggio di Genova, di fronte a 1500 spettatori. Lo Sturla perde 1-0 il derby con i tradizionali rivali doriani, ma riesce a superare 5-1 la “Mameli”, con Valle a segno due volte. Valle realizza una doppietta, su rigore, anche in semifinale dove però lo Sturla è battuto 4-3, dopo i supplementari, dalla RN Milano. Valle comunque s’è confermato in questo torneo grande giocatore ed è per lui difficile scegliere lo sport in chiave olimpica anche se vi sono nuotatori più forti di lui. Su tutti il giovane Bacigalupo che lo supera nella “Coppa Cantù”, disputata l’8 giugno nel Naviglio Grande a Milano dove comunque ottiene un brillante secondo posto. Piazza d’onore, di nuovo dietro Bacigalupo, anche sui 1500 il 15 giugno nella prova di selezione olimpica decisiva, disputata a Milano nella piscina di Via Argellati. Rimane l’incertezza: Valle è un ottimo giocatore di pallanuoto, ma anche uno dei nostri più validi nuotatori. Alla fine, dati anche i tempi non eccezionali da lui stabiliti in vasca, Valle è inserito solo nella lista dei pallanotisti. Il torneo olimpico di pallanuoto si tiene nella Piscine des Tourelles, in Rue de Tourelles, nella parte orientale di Parigi, nei pressi della Porte des Lilas, praticamente dove oggi sorge lo “Stadio Nautico Georges Vallerey”.

Partecipano 13 nazioni, col criterio dell’eliminazione diretto ed un complicato girone di consolazione che attribuisce le medaglie dei piazzati. L’Italia esordisce il 13 luglio ed è una debacle clamorosa, storica ed estremamente deludente: perdiamo difatti 7-0 con la Svezia e siamo subito eliminati. Non siamo ammessi neppure al girone per argento e bronzo: dunque disputiamo solo una partita. Visto l’esito, e la pessima figura, potevamo anche risparmiarci il viaggio. L’oro va alla Francia che in finale batte 3-0 il Belgio, che poi nel girone di consolazione conquista l’argento ai danni degli USA, bronzo. La partecipazione a Parigi nel 1924 rimane per la pallanuoto italiana una brutta macchia, di cui peraltro (comprensibilmente) s’è sempre parlato poco. Anche se, ancora a Parigi, si nota un segnale di risveglio: il 15 luglio, nella stessa piscina olimpica, si svolge un incontro amichevole tra i nostri e la Svizzera, pure eliminata nelle prime fasi del torneo: l’Italia vince 3-0. Dopo i Giochi scatta per Valle il servizio militare che lo tiene lontano dalle gare, tricolori di nuoto compresi. Si ripresenta nell’estate 1925, ancora con lo Sturla, ma ha una “parentesi”: viene difatti ingaggiato dalla RN Milano per una torunée in Spagna, a Barcellona, per un incontro col “Club Natacio”, disputato alla fine di giugno. Valle è il migliore degli italiani che comunque perdono il match ai punti: vince 400 e 500 mentre nelle partite di pallanuoto i catalani si impongono il primo giorno per 6-4 mentre il giorno dopo è pareggio 3-3. Nel viaggio di ritorno i meneghini si fermano a Marsiglia dove affrontano una selezione locale, vincendo 5-2. Valle, ben supportato dal “vecchio” ma sempre gagliardo Beretta, gioca bene ogni incontro, confermandosi un pallanotista di ottimo livello. Peccato che i compagni dello Sturla, o meglio “La Sportiva” come viene chiamata la compagine sui giornali d’epoca, non siano altrettanto capaci. Difatti gli sturlesi in Campionato non riescono a superare il girone eliminatorio ligure, terminando lontani non solo dall’Andrea Doria, che vince, ma pure dalla Sampierdarenese, seconda. Valle torna al nuoto, ma non tutto fila per il verso giusto: il 21 luglio nella “Coppa Bissolati”, sul Tevere a Roma, chiude quinto, ben lontano dal vincitore Bacigalupo. Si riscatta cinque giorni dopo a Firenze, sull’Arno, dove vince il miglio. Il 2 agosto si aggiudica i titoli liguri su 400 e 1500 mentre chiude secondo la staffetta.

Sette giorni dopo, è terzo a Finalmarina sul miglio, alle spalle di Bagnasco e Gamba: non è il miglior viatico per i tricolori di Pusiano dove difatti non va oltre il terzo posto nei 1500, dietro Bacigalupo e Perentin. Il 30 agosto, nel porticciolo di Sampierdarena, Valle chiude secondo i 1500, superato dal “solito” Bacigalupo che si aggiudica anche i 400 dove Valle termina terzo, sopravanzato anche da Bagnasco. 14 giorni dopo, Valle è a Pesaro dove, nel porto-canale, si svolge un importante meeting internazionale. Si disputa anche un incontro di pallanuoto, tra Italia e Cecoslovacchia: i nostri vincono 2-1 e Valle realizza il gol decisivo (l’altro lo firma Frassinetti). Il 17 settembre è a Fiume dove vince la staffetta 4x200[2] e chiude secondo, alle spalle di Quarantotto, i 400 in una riunione riservata alle “legioni fasciste”. Tre giorni dopo, è a Viareggio dove termina secondo la “traversata” della città, disputata sul Canale Burlamacca, alle spalle del forte Bacigalupo. Si rivede solo il 29 giugno 1926 nella “Coppa Cantù” a Milano, disputata sul Naviglio Grande: vince Bacigalupo e Valle chiude quarto. Il 18 luglio, nelle stesse acque, si aggiudica la “Coppa Brioschi”, 3 km da Corsico a Restocco, riuscendo nel finale a domare la resistenza del compagno Ghirimoldi. Tre giorni dopo, a Roma viene battuto dal giovane Perentin nella “Coppa Bissolati” sul Tevere. L’intensa settimana di Valle, un su e giù per la penisola, si chiude il 25 luglio nel porticciolo di Sampierdarena dove, a sorpresa, supera Bacigalupo nei 1500 mentre chiude al 4° posto i 400. Il 1 agosto Valle trionfa nella “Traversata di Roma”: sembra aver trovato la sua dimensione. Sette giorni dopo però è battuto da Bacigalupo nei tricolori dei 1500, disputati nel porticciolo di Sampierdarena. Il 22 agosto trova un grandissimo successo nella “Coppa Byron” a Venezia, in un mare di folla ed imbarcazioni che saluta il trionfo più prestigioso della sua carriera di nuotatore. Sette giorni dopo, Valle si impone sui 1500 ad Anzio. Sulla stessa distanza il 5 settembre a Chiavari finisce terzo, sopravanzato da Bacigalupo e Gamba. Il 19 settembre a Firenze vince i 400 e chiude terzo la staffetta[3]. Il giorno seguente è in Versilia dove finisce secondo, alle spalle di Bacigalupo, la “Traversata di Viareggio”, disputata nel Canale Burlamacca. Nel 1927 gioca ancora a pallanuoto con lo Sturla e viene chiamato in Nazionale per gli Europei di Bologna, ma il 31 agosto i nostri perdono 3-1 la prima partita con la Cecoslovacchia e vengono subito eliminati, come ai Giochi di Parigi.

Nel 1928 cambia calottina e si accasa alla 32a Legione di Sampierdarena, ma la squadra non accede alle finali di Campionato, superata da Doria e Mameli. Saltuariamente Valle si dedica anche al nuoto: il 22 aprile chiude al quinto posto la “Coppa Natale di Roma”, sul Tevere, vinta da Gambi. Poi dà una svolta alla sua vita: si trasferisce difatti a Firenze, ingaggiato dalla gloriosa “RN Florentia”: nel 1929 continua a nuotare, con scarsi risultati, ma soprattutto a giocare ed allenare nella pallanuoto che, grazie a lui, a Firenze subisce un notevole incremento nella qualità del gioco e dei risultati[4]. Intanto Valle nuota, gareggiando per la “Florentia” nella “Coppa Federale”, senza primeggiare ma portando comunque punti pesanti alla sua squadra che alla fine guadagna la manifestazione, grazie anche ad uno spettacolare Costoli. Nella pallanuoto italiana terminato il ciclo doriano, nel 1933 inizia quello fiorentino: nelle acque di casa difatti la “Florentia”, con Valle allenatore-giocatore nonchè autore di gol decisivi, guadagna il primo scudetto senza perdere una partita, superando nel girone finale Triestina, Camogli, Mameli e Libertas Sestri, finite nell’ordine. Il 27 agosto Valle gioca in Nazionale a Napoli contro l’Ungheria che si rivela troppo forte per gli azzurri i quali realizzano un gol contro i 12 degli avversari[5]. Nel 1934 mantiene il suo ruolo fondamentale alla “Florentia” e ritrova pure la Nazionale di pallanuoto: il 4 giugno a Budapest gli azzurri vengono sonoramente sconfitti dai forti magiari (0-9) mentre poi pareggiano 1-1 con la Jugoslavia. Quindi, a metà agosto, disputano gli Europei a Magdeburgo, ma non va bene: perdono 0-5 con la Germania, pareggiano 1-1 con la Svezia, sono battuti da Spagna (0-2) e Cecoslovacchia (3-7).

Giungono perciò ultimi del girone e vengono eliminati: vincono gli imbattibili maestri ungheresi. Va decisamente meglio nel Campionato Italiano che la “Florentia” si aggiudica, con un punto di vantaggio sul Camogli[6]. A metà novembre a Napoli Valle partecipa ai cosiddetti “Giochi Partenopei”, appositamente voluti da Mussolini in persona per esaltare lo sport italiano e prepararsi al meglio per i Giochi di Berlino: vince il torneo di pallanuoto con la squadra zonale di Firenze. Nel 1935 Valle prosegue il suo lavoro alla Florentia in versione giocatore-allenatore: i toscani arrivano in finale, ma sono battuti dal sorprendente Camogli che, dopo aver pareggiato 3-3 a Firenze, il 22 agosto vince in casa 2-1 una partita molto vigorosa e si guadagna lo scudetto. Sul Campionato di Valle e compagni pesano comunque assenze importanti dovute ad infortuni ed impegni vari (su tutti Costoli). I fiorentini, con Valle sempre in prima fila, si prendono la rivincita l’anno seguente quando, a settembre, vincono a Merano il girone finale[7] e si laureano nuovamente Campioni d’Italia. Stesso discorso nel 1937 e 1938, ultimo anno in cui Valle si schiera ancora in acqua. A 35 anni difatti si limita al ruolo di allenatore, rivincendo il titolo con la Florentia nel 1940. La guerra interrompe tutto e se ne riparla dopo il conflitto quando Valle si conferma grandissimo allenatore e perfetto conos:citore della pallanuoto: è lui difatti il CT della Nazionale che vince nel 1947 gli Europei a Montecarlo e nel 1948, a Londra, i Giochi, lanciando in pratica l’epopea del “settebello azzurro”. Indubbiamente Valle rappresenta quindi una figura di primissimo piano nella storia della nostra pallanuoto senza dimenticare i suoi ottimi risultati come nuotatore.


[1] Anche Baiardo, da atleta, è stato un ottimo nuotatore e pallanotista

[2] Con lui gareggiano Frassinetti, Minach e Giannitrapani

[3] Con lui, per la SS Sturla, gareggiano Olivari e De Franchi

[4] Dopo il quarto posto nel 1929, la Florentia chiude al secondo posto nel 1930 (perde la finale con la Doria 5-0) e nel 1932 alle spalle della RN Milano. Nel 1931 non giunge alle finali

[5] La partita fa parte di un grande incontro natatorio svoltisi al Molosiglio, comprendente pure nuoto e tuffi. Nel computo globale gli azzurri sono sconfitti 39 a 53

[6] Il torneo di serie A era costituito da 9 squadre, con partite di andata e ritorno: la RN Napoli si ritirò a metà Campionato e le sue partite annullate. La Florentia ottenne 22 punti contro i 21 del Camogli

[7] Vincono 5-1 col Camogli e 2-0 con la RN Napoli


Vai alla gallery