TOTTI Benito
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10.05.1914 / deceduto
1936. Pugilato. Eliminato Ottavi pesi medi
Sale sul ring ancora adolescente, con la “Libertas” di Rimini. Già a 16 anni si mette in mostra: al Teatro del Corso di Bologna, il 7 marzo 1930 Totti batte l’ungherese Ecsegi, ma gli emiliani perdono 9-7 il confronto globale. Un mese dopo, l’8 aprile al Politeama di Rimini, Totti supera Paoluzzi ai punti. Il 18 aprile Totti combatte al Cinema Romano di Campo dei Fiori a Roma: batte ai punti Lami. Nel 1931 insiste. Il 20 settembre a Medicina scatena l’entusiasmo dei tifosi, mettendo il malcapitato Lonati ko alla prima ripresa. Un mese dopo, il 22 ottobre, è nella squadra emiliana che si frappone a quella ungherese al Politeama di Piacenza: supera ai punti Csizar, ma l’incontro finisce in parità 4-4. Nella stessa città padana il 1° febbraio 1932 partecipa all’incontro Emilia-Bavaria: perde con Kluger ed i padroni di casa sono sconfitti 9-7. Il CT Garzena lo chiama in Nazionale per l’incontro con la Svizzera a Losanna: Totti ripaga la fiducia, battendo ai punti Farinelli. I nostri si impongono 8-4. Tra il 20 ed il 23 marzo Totti è tra i favoriti della prima preolimpica, disputata al Teatro milanese di Via Del Sarto: batte bene Guindani, ma poi a sorpresa è sconfitto da Necchi mentre il successo finale arride a Casadei. La scelta azzurra si ingarbuglia ed il CT Garzena attende ulteriori sviluppi. Intanto il 7 maggio Totti a Rimini batte ai punti Necchi. Totti viene comunque convocato, assieme ad una quarantina di atleti, per il ritiro azzurro preolimpico che inizia il 23 maggio, ben organizzato dal podestà Tonetti e supervisionato dal segretario FPI Mazzia che, con Volpi e Teodori, fa parte della Commissione Tecnica la quale alla fine, sentito il parere del CT Garzena, sceglierà gli azzurri per i Giochi. Totti si impegna a fondo: nei matches di selezione supera Oldoini ed il quotato Casadei, ma non convince i tecnici che non lo ritengono all’altezza di ben figurare in un contesto prestigioso come i Giochi. Dunque lo escludono a vantaggio del toscano Fabbroni che ha combattuto, e bene, nella categoria inferiore, faticando molto però a rientrare nei limiti di peso. Scelta che non manca di suscitare qualche polemica, con Totti ovviamente a recitare la parte della vittima. Si rivede solo il 3 dicembre quando a Rimini supera il milanese Longaretti. Quindi 15 giorni dopo, partecipa ai tricolori di Roma, tenuti al Teatro Jovinelli, nei “medio-leggeri”. Batte ai punti il campano Zoff, i lombardi Golinelli e Necchi, ma in finale viene sconfitto dal laziale Binazzi, con un verdetto scandaloso che fa protestare addirittura il pubblico di casa ai danni del proprio beniamino che in pochi, per la verità, avevano visto vincitore. Il verdetto è talmente clamoroso che la FPI annulla la decisione dei giudici. L’11 febbraio 1933 a Pesaro si ritrovano di fronte Totti e Binazzi: vince Totti ai punti e la FPI, con apposito comunicato, lo dichiara Campione Italiano per il 1932. Il 26 febbraio a Rimini batte il piacentino Solini ai punti. Si ripete il 16 aprile al Teatro Comunale di Forlì contro un altro piacentino, Guglielmetti. Totti torna in Nazionale il 20 agosto quando a Nizza perde ai punti col campione francese Chandellier. Ai tricolori di Ferrara, disputati a metà ottobre nel Teatro Verdi, onora il pronostico che lo vede favorito: supera il siciliano Esposito, il ligure Deiana, il corregionale Orsini ed in finale il piemontese Montanari, guadagnando di nuovo il titolo italiano.
Si conferma a Bologna il 29 ottobre, superando nettamente ai punti Ciotti. Chiude l’annata proprio il giorno di Natale, battendo ai punti Strozzi a Rimini. Nei primi giorni del 1934 la “Libertas”, la sua squadra, compie una tournée in Germania. Il 4 gennaio a Monaco i riminesi superano 4-2 una selezione locale, con Totti che batte ai punti Rossmayer. Pochi giorni dopo, Totti batte ai punti anche Knodi, nell’incontro che la “Libertas” sostiene a Strambing con una rappresentativa cittadina (e vince 9-3). Infine la tournée si conclude ad Innsbruck dove Totti supera per ko alla terza ripresa Schintlholzer ed i padroni di casa sono sconfitti 3-2: è l’unico riminese a terminare imbattuto la trasferta. Totti si rivede sul ring solo il 26 agosto quando batte il tedesco Rehm per ko alla prima ripresa, nel match che la “Libertas” domina (13-3) contro una selezione bavarese. Poi un’altra lunga pausa: torna tra le corde ai primi di aprile del 1935 quando a Milano, nel Teatro di Via Vasari, disputa i tricolori tra i “medio-massimi”: parte benissimo, mettendo ko al primo round il veneto Scalabrin. Quindi usufruisce del forfait di Bonciani per approdare in finale dove però è battuto dal veneto Musina ai punti, in un match equilibrato, ma in cui Totti non è stato capace di esprimersi al meglio. Molti però lo vedono comunque vincente ed il verdetto è fortemente contestato dal pubblico. Totti si rivede il 15 settembre quando a Rimini supera ai punti il piemontese Lorenzetti. Poi pensa solo ad allenarsi in vista dei Giochi di Berlino. Risale sul ring ai primi di aprile 1936, nei tricolori di Roma, al Teatro Jovinelli. Strafavorito dei “medi”, batte agevolmente il campano Palumbo (kot al secondo round) ed il ligure Faraone (ko dopo pochi secondi con un potente destro), ma incappa nuovamente nel romano Binazzi che, in un match equilibratissimo, viene dichiarato vincitore ai punti. Totti è eliminato, ma non per questo i tecnici si dimenticano di lui: il suo nome figura nella lista dei 35 “probabili olimpici” che, già a metà maggio, partono per il ritiro di Senigallia, con sede alla “Pensione Azzurra”. Allenamenti intensi e lunghi, come da tradizione, vita spartana ed ascetica. Solo ai primi di luglio avvengono le selezioni decisive: Totti, al Teatro Stamura di Ancona, supera il veneto Gilberti, ma il CT Garzena non è ancora convinto. Si svolge dunque un match supplementare, tra Totti e Bonadio che perde. Totti dunque ottiene finalmente il pass per Berlino. Le gare olimpiche di pugilato si disputano nella “Deutschlandhalle”, grande Palazzo dello Sport. Totti gareggia nei “medi” dove partecipano 19 pugili ed il cui limite di peso, è 72,57kg. Esentato dal primo turno per sorteggio, il 12 agosto Totti negli ottavi perde col tedesco Baumgarten e viene dunque eliminato. L’oro va al francese Despeaux, argento per il norvegese Tiller e bronzo all’argentino Villarreal. Per Totti una partecipazione da dimenticare. Negli anni seguenti alterna la boxe agli studi in Medicina a Bologna, non ottenendo più vittorie rilevanti, pur rimanendo anche nel giro della Nazionale. Nel 1938 disputa i Mondiali Universitari, ma è battuto dal tedesco Stankowski. La guerra lo vedete tenente medico ed allenatore della nazionale militare di pugilato. Poi di lui si perdono le tracce.
Foto di rito durante un ritiro della Nazionale di pugilato. Presente anche Totti, secondo in piedi da sinistra ed evidenziato dal tondo