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TOETTI Edgardo

Milano 10.07.1910 / Milano 02.06.1968

1928. Atletica Leggera. Eliminato Primo Turno 100 m, 200 m, 4x100 m (con Castelli, Reyser e Torre)

1932. Atletica Leggera. MEDAGLIA DI BRONZO 4x100m (con Castelli, Maregatti, Salviati)

Gareggia sin da giovanissimo, tra gli Allievi, tesserato per lo “SC Italia” meneghino. Alto 1,87m, possiede leve lunghe e potenti. Già a 15 anni ottiene risultati interessanti. L’11 aprile 1926, sul campo della “Forza e Coraggio” a Milano, è battuto sui 100 da Torregiani. Il 30 maggio dà spettacolo nei tricolori per “Avanguardisti”: vince 100, 200, 4x100 e peso, mostrando grandi qualità e venendo subito inevitabilmente considerato una “grande promessa”. Si conferma il 1° agosto a Legnano dove si impone nei 100 tra gli “juniores”. Il 17 ottobre a Trento è battuto sui 100 dallo stagionato Orlandi. Nel 1927 si conferma. Il 22 maggio vince a Turro il Campionato Italiano Avanguardisti su 100 e 4x100[1]. Sette giorni dopo, si aggiudica i 100 ad handicap nel nuovo “Littoriale” di Bologna. Il 5 giugno, sul campo dello “SC Italia”, prevale sui 100 in un’altra gara riservata ai suoi coetanei. Sette giorni dopo, a Forlì nei tricolori juniores vince 100, 200 e 4x100 (con Carugati, Rovati e Fortina). Il 16 giugno a Venezia, nella preolimpica dello stadio S. Elena, è secondo sui 100, battuto da Maregatti. Identico risultato il 29 giugno sul campo meneghino dello SC Italia. Il 17 luglio, sul nuovo campo della “Pro Patria” a Busto, vince i 100 e la 4x100 (con lui Orlandi, Bonacina e Colombo). Sette giorni dopo, si aggiudica i 100 a Torino, nello Stadio Militare. Il 28 agosto a Gallarate chiude al secondo posto i 100 dei campionati lombardi, battuto da Reyser. Il 4 settembre esordisce in Nazionale, a Brno contro la Cecoslovacchia: chiude terzo i 100, superato da Maregatti e Vykoupil. I nostri perdono per un solo punto, 58,5 contro 57,5. L’11 settembre, allo stadio militare di Torino, è battuto sui 100 da Reyser. Il 9 ottobre vince a Napoli i 100 del “GP Giovani”, grande manifestazione organizzata su scala nazionale alla ricerca di talenti emergenti. Il 6 novembre a Bologna sulla stessa distanza è superato da Reyser. Venti giorni dopo, a Genova, partecipa all’inaugurazione del nuovo campo del “GS Nafta”: chiude secondo su 100 e 200, vinti rispettivamente da Reyser e Gargiullo. Per un giovane che ha appena compiuto i 17 anni, si tratta di risultati eccellenti. Il 1928 è annata olimpica e Toetti sogna addirittura i Giochi. Debutta l’8 aprile sul campo della Nafta a Genova: chiude terzo sui 100, battuto da Carlini e Reyser. Si riscatta il 21 aprile nella preolimpica di Bologna, aggiudicandosi i 100. Il 6 maggio a Milano, sul campo dello “SC Italia”, primeggia nei 200 del campionato lombardo. 14 giorni dopo, sul campo della “Virtus” a Bologna si aggiudica i 100 dell’ennesima preolimpica. Sulla stessa distanza il 27 maggio si ripete sul campo dello “SC Italia” a Milano mentre il 3 giugno è bruciato da Maregatti a Bologna. Sette giorni dopo, è selezionato per il triangolare Francia-Svizzera-Italia che si tiene nello stadio parigino di Colombes: chiude terzo sui 100, battuto dal francese Cerbonney e Maregatti, e nella 4x100[2] dove comunque i nostri stabiliscono il nuovo record italiano con 42”2/5. Gli azzurri perdono il confronto con la Francia (132-108), pur superando nettamente la Svizzera (ferma a 69).

Toetti si rivede, alla grande, nei tricolori, disputati il 30 giugno e 1° luglio a Milano, sul campo della “Forza e Coraggio”: vince 100 e 200, guadagnando ovviamente la maglia azzurra per i Giochi. Ad Amsterdam sarà il più giovane della spedizione atletica. È in forma: l’8 luglio a Bologna stabilisce il nuovo record italiano sui 150 con 16”2/5 e sette giorni dopo, sulla stessa pista della “Virtus”, vince i 60. Poi tutti nei Paesi Bassi. Le gare di atletica leggera si tengono all’Olympisch Stadion. Toetti esordisce il 29 luglio nei 100 cui prendono parte 76 atleti di 32 nazioni. Preceduto dall’argentino Pina (che corre in 11” netti) e dal canadese Adams, chiude terzo la sua batteria, riuscendo a precedere il giapponese Aizawa ed il turco Turkdogan. Tuttavia, poichè accedono al turno successivo solo i primi due, Toetti viene subito eliminato. L’oro va al canadese Williams sul britannico London ed il tedesco Lammers. Toetti ci riprova sui 200 cui partecipano 59 atleti di 29 paesi, ma il risultato non cambia. Il 31 luglio è di nuovo terzo (su tre) nella sua batteria, alle spalle del britannico Gill e del sudafricano Kinsman: altra eliminazione al primo turno. L’oro va di nuovo a Williams, per una grande doppietta, sul britannico Rangeley ed il tedesco Kornig. Toetti gareggia anche nella 4x100, assieme a Castelli, Reyser e Torre. Alla prova prendono parte 13 nazioni ed i nostri non vanno molto lontano. Il 4 agosto giungono difatti terzi nella loro batteria, battuti da Canada e Gran Bretagna, sopravanzando comunque Grecia e Spagna. Ma il terzo posto non basta ed è un’altra eliminazione immediata per Toetti. L’oro della staffetta va, immancabilmente, agli USA davanti a Germania e Gran Bretagna. Per Toetti prestazioni poco lusinghiere. In Italia va certamente meglio: il 2 settembre a Genova si aggiudica i 100. Sulla stessa distanza gareggia anche il 16 settembre a Budapest, nell’incontro Ungheria-Italia, vinto dai magiari 55-47: chiude terzo, sopravanzato da Raggambi e Gero. Vince però la staffetta olimpionica[3]. Il 30 settembre si aggiudica il campionato provinciale milanese sui 100, distanza sulla quale si impone il 4 novembre nel “Campionato della Milizia” a Cornigliano, bissando il successo sui 200. L’11 novembre a Milano vince i 100 del “Campionato Provinciale Fascista”. Sulla stessa distanza si impone a Trieste il 19 novembre quando realizza il nuovo record italiano con 10”3/5: primato messo in discussione per alcune problematiche regolamentari, ma alla fine omologato quasi a furore di popolo. Chiude così alla grande un’ottima annata, deludente solo ai Giochi dove comunque la concorrenza era elevata. Si rivede in gara solo il 1° aprile 1929, a Genova, sulla pista della Nafta dove si aggiudica i 100. Il 28 aprile dà spettacolo all’Arena di Milano: vince 100, 150 e 200, dominando il “Premio Torretta” per velocisti. Si conferma il 9 maggio nei campionati provinciali all’Arena, correndo in 10”3/5, uguagliando il suo primato nazionale.

Tre giorni dopo, altro trionfo, nella “Coppa Picchiani” a Roma, nello stadio del PNF: vince bene i 200. Il 2 giugno primeggia sulle 100y all’Arena di Milano: da tutti viene giudicato il miglior velocista italiano del momento. Si conferma anche all’estero: il 19 maggio a Parigi vince sulle 100y ed il giorno seguente bissa sulla distanza doppia. Il 16 giugno dà spettacolo all’Arena di Milano, dominando i 150m con diverse lunghezze di vantaggio ed ottenendo, con 16” netti, il nuovo record italiano: grande prova sia pure su una distanza spuria e raramente praticata. Il 30 giugno si impone sui 100 a Torino, sul campo dello “SC Michelin”. Sette giorni dopo, è a Londra, Stamford Bridge, per i campionati inglesi: chiude terzo sulle 100y, battuto da London e Simmons. Il 14 luglio a Bologna vince 100 e 4x100 nel triangolare Italia-Francia-Svizzera che i nostri si aggiudicano con 127 punti contro i 125 dei francesi ed i 62 degli elvetici. Nella staffetta gli azzurri uguagliano il primato italiano con 42”2/5[4]. Il 28 luglio a Bergamo si aggiudica il campionato lombardo di 100 e 200. Altra doppietta, di spessore, a Barcellona il 25 agosto, nell’incontro Spagna-Italia, cui aggiunge il successo nella 4x100[5]: Toetti è indubbiamente il miglior velocista azzurro. Gli azzurri vincono nettamente il confronto globale con gli iberici. Il 21 e 22 settembre al “Littoriale” di Bologna si disputano i tricolori: Toetti vince i 100 mentre sui 200 è superato da Maregatti. Quest’ultimo risultato viene ripetuto esattamente sette giorni dopo, ancora a Bologna, ma sul campo della “Virtus”. Il 24 ottobre Toetti a Mestre viene battuto sui 100 dal magiaro Raggambi. Inizia bene il 1930: il 6 aprile, sul campo meneghino dello “SC Italia”, batte il suo eterno rivale Maregatti sui 100. L’11 maggio, sulla stessa pista, si aggiudica il “GP Torretta” che prevede una classifica a punti basata su tre prove (100, 150 e 200): Toetti le vince tutte e tre. Il 25 maggio è di nuovo grande a Genova: con 22”1/5 realizza il primato italiano sulle 220y. Il 1° giugno è a Lione dove viene battuto sui 100 dal francese Auvergne. Si rivede a fine mese, il 29 giugno, quando vince il titolo regionale sui 100. Il 5 luglio a Londra è battuto dall’olandese Berger sulle 100y. Otto giorni dopo, è a Parigi, stadio di Colombes, per il match Francia-Italia: vince i 100, ma soccombe nella 4x100[6], dove comunque gli azzurri realizzano con 41”3/5 il nuovo record italiano, ed i nostri perdono il confronto 67 a 81. Il 20 luglio Toetti gareggia a Liegi dove vince 100 e 4x100[7]. Sui 100 uguaglia il primato italiano con 10”3/5. Due giorni dopo, ancora nella città vallone, con la 4x200 ottiene il record italiano di 1’30”4/5[8]. Il 27 luglio coglie una bella doppietta ai tricolori di Udine: vince i 100, uguagliando ancora il primato italiano, e la 4x100[9]. Il 7 settembre guadagna i 100 sulla pista genovese della Nafta, successo bissato 13 giorni dopo a Cesena sui 150m. È la sua ultima gara stagionale.

Nel marzo del 1931 parte militare, di stanza al Centro Aeronautico di Parma, ma riesce comunque ad ottenere licenze per gareggiare: il 10 maggio, sul campo meneghino del “Giurati”, si aggiudica il campionato lombardo dei 200. 14 giorni dopo, a Firenze, è battuto dal rivale Maregatti sui 100 nella prima prova tricolore. Il 31 maggio è superato a Bologna da Carlini sui 200. Torna nel capoluogo felsineo con la Nazionale il 7 giugno per Italia-Francia: sui 100 è superato da Maregatti, ma vince la 4x100[10] ed i nostri si impongono 78-69. Il 28 giugno Toetti vince i 100 della seconda prova tricolore, disputata sulla pista genovese della Nafta. Il 4 luglio a Stamford Bridge, Londra, finisce terzo sulle 100y, sopravanzato dagli inglesi Page e Reid. Nel viaggio di ritorno verso l’Italia si ferma a Rotterdam dove vince i 100. Torna in pista a Roma il 26 luglio, per una delle varie prove tricolori dell’annata[11]: vince i 200. Il 9 agosto gareggia a Budapest nell’incontro Ungheria-Italia vinto dai magiari 78-64: secondo nei 100, superato dal rivale Maregatti, si aggiudica la staffetta olimpionica assieme a Gerardi, Maregatti e Beccali. Rimane nella capitale ungherese e quattro giorni dopo vince una prova sui 100. Il 22 agosto è a Londra, Stamford Bridge, per Inghilterra-Italia, vinto 83,5-62,5 dai padroni di casa: vince sulle 220y mentre sulle 100y è battuto da Cohen. Otto giorni dopo, si impone sui 100 ad Alessandria. Il 6 settembre vince a Firenze l’ultima prova tricolore sui 100 e si aggiudica il titolo. Il 12 e 13 settembre a Posen partecipa all’incontro Polonia-Italia ed è grande: vince difatti 100 e 200, portando punti fondamentali alla causa azzurra, con i nostri che alla fine si impongono 73-69. Ritrova la Nazionale il 27 settembre, al “Brumana” di Bergamo, per Italia-Svizzera, vinto dagli azzurri nettamente, 104,5-69,5: vince 200 e 4x100 dove lo affiancano Castelli, Giovenzana e Maregatti. Lo stesso Maregatti si aggiudica il titolo italiano nei 200, primeggiando nell’apposita classifica a punti basata su varie prove e nella quale Toetti chiude secondo. Il 18 ottobre a Firenze, nella finale del “GP Regioni”, si aggiudica 200 e staffetta olimpionica assieme a Facelli, Beccali e Maregatti. Dieci giorni dopo, all’Arena nel “GP Milano”, supera Maregatti sui 100. Nel 1932, ovviamente, vuole i Giochi ma non inizia benissimo: nella prima preolimpica, il 21 aprile a Firenze, è battuto sui 100 dal rampante Salviati. Si riscatta l’8 maggio quando, sulla stessa distanza, a Vimercate guadagna il titolo lombardo. Tuttavia mostra qualche battuta a vuoto di troppo: il 29 maggio a Bologna sui 100 è di nuovo superato da Salviati. Ritrova il successo che conta il 5 giugno nell’ultima preolimpica a Bologna, sui 100: ovviamente è inserito nella lista degli azzurri che partono per il collegiale, tenuto a Firenze, allo Stadio Berta, con sede nella pensione “Monte Senario”, a Bivigliano, sulle colline a nord del capoluogo toscano dove Toetti si segnala, nei momenti di relax, come fortissimo giocatore di...ping-pong. Il 12 giugno, in un test di allenamento ma ufficiale, la 4x100 uguaglia il primato italiano, correndo in 41”3/5[12].

Toetti torna in Nazionale il 19 giugno a Zurigo per Svizzera-Italia: chiude secondo sui 100, a pari merito con Salviati, dietro a Vogler, autore di una splendida partenza. I nostri però si aggiudicano la 4x100[13] ed il computo globale per 92 a 65. Sette giorni dopo, è la volta dell’ultimo test dove la 4x100 dà spettacolo e con 41” netti ottiene il record italiano ma anche un tempo di tutto rispetto che accende speranze olimpiche: con Toetti la squadra titolare è formata da Salviati, Maregatti e Castelli. Poi, terminato finalmente il ritiro fiorentino, è tempo di pensare al viaggio in America. Il 1° luglio gli azzurri vengono trasferiti su un treno speciale che li porta a Forlì dove vengono ufficialmente e pomposamente ricevuti dal Duce che li “carica”, augurando loro le migliori fortune nell’agone olimpico. Quindi un altro treno li riporta a Napoli dove nel pomeriggio del 2 luglio sono imbarcati sul transatlantico “Conte Biancamano”. Qui si allenano come possono, sul ponte della nave, cercando di tenersi in forma e mantenere attiva la muscolatura, soprattutto con piccole corse ed esercizi a corpo libero. L’11 luglio arrivano a New York dove rimangono due giorni tra festeggiamenti vari, accolti calorosamente dalla folta ed entusiasta comunità italo-americana. Il 13 ripartono in treno ed attraversano tutto il continente: Washington, St. Louis, Salt Lake City le tappe che finalmente portano il 17 luglio a Los Angeles. Qui iniziano gli allenamenti di rifinitura: Toetti perfeziona la forma e l’amalgama coi compagni della staffetta, ottimizzando il sempre complicato sincronismo dei cambi. Le gare olimpiche di atletica si svolgono nell’imponente “Coliseum”. Toetti gareggia nella 4x100 assieme a Castelli, Maregatti e Salviati. Al via solo 8 nazioni, ma livello elevato. Il 6 agosto in semifinale i nostri giungono ottimi secondi, in 42”8, alle spalle dei fortissimi USA che con 40”6 ottengono il nuovo record mondiale. Il giorno seguente tocca alla finale. USA inarrivabili, con un altro splendido primato, 40” netti. I nostri compiono l’impresa, segnando 41”2, cogliendo un favoloso bronzo alle spalle della Germania (40”9) e battendo di misura Canada, Giappone e Gran Bretagna. Grandi azzurri! Nel viaggio di ritorno i nostri si fermano a Chicago dove il 18 agosto è prevista una grande riunione post-olimpica. Toetti chiude quinto i 100 vinti dallo statunitense Metcalfe. Rientrati tutti in Italia, si torna ad allenamenti e gare. Il 17 e 18 settembre si disputano a Pisa i tricolori e Toetti si aggiudica il titolo sui 100. 14 giorni dopo, a Bologna guadagna il campionato italiano anche sui 200. Poi partecipa alla grande celebrazione dei successi di Los Angeles, il 2 ottobre all’Arena di Milano dove con la 4x100 del bronzo olimpico infiamma il pubblico con una facile vittoria sui quartetti di “SC Italia” ed “Ambrosiana”.

Sette giorni dopo, vince i 100 a Valenza. Il 16 ottobre a Torino partecipa ad Italia-Ungheria: vince i 100 e l’anomala staffetta (400-200-200-800). I nostri si impongono 72-69. Il 28 ottobre all’Arena, nella manifestazione che celebra il decennale della Marcia su Roma, vince i 150. Il 4 novembre a Napoli, nella finale del “GP Regioni”, vince 100, 200 e staffetta olimpionica (con lui Beccali, Facelli e Maregatti). Sette giorni dopo, a Firenze chiude terzo i 200 ad handicap, avendo probabilmente concesso troppo vantaggio (14m!) a Torre e Lucci che lo precedono sul traguardo. Però il suo tempo, 21”2/5, vale il record italiano. Rimane nel capoluogo toscano: il 20 novembre vince una gara ad handicap sulle 220y. Inizia il 1933 col successo sui 100 metri a Genova, pista della Nafta, il 23 aprile. Il 14 maggio a Firenze sui 100 è battuto dal tedesco Jonath, ma si prende la rivincita sui 200. Il 23 luglio chiude al secondo posto il campionato lombardo dei 100, superato a sorpresa dal giovane Ferrario. Sei giorni dopo, ai tricolori di Firenze, sui 100 vince un altro giovane, il 18enne Mariani, e Toetti chiude solo quarto. Si riscatta col titolo italiano della 4x100[14]. Il 3 settembre vince i 100 a Bergamo. Il 17 settembre è in Nazionale per Italia-Inghilterra all’Arena di Milano: vince i 200 e chiude secondo sia i 100, battuto da Saunders, che la 4x100[15]. I nostri si aggiudicano l’incontro 85-62. Il 1° ottobre ancora in azzurro, stavolta a Vienna per Austria-Italia: vince i 100 ed i nostri primeggiano 73-58. 14 giorni dopo, a Torino vince i 100 e la staffetta svedese[16] con cui ottiene il record italiano (1’59”2). Il 22 ottobre a Venezia primeggia sui 200. Il 4 novembre fa sua la gara sulle 100y all’Arena di Milano. Sette giorni dopo, si aggiudica il campionato sociale della “Pro Patria”, disputato in un anomalo esathlon dove Toetti è primo non solo sui 100, ma anche nel peso. Toetti si rivede solo l’11 maggio 1934 a Gallarate dove si impone sui 100 che vince pure il 20 maggio all’Arena di Milano dove primeggia anche il 10 giugno. Sette giorni prima, ha vinto a Torino nel “GP Fidal”. A sorpresa, il 17 giugno a Bologna è battuto sui 100 dal friulano Di Blas nell’incontro Italia-Polonia, vinto dagli azzurri 69-51. Un mese dopo, il 15 luglio, vince agevolmente i 100 ad Ancona. Il 22 luglio a Milano guadagna il titolo zonale dei 200. Nel weekend successivo Toetti è primattore all’Arena meneghina dove conquista i titoli italiani di 100 e 200. Il 12 agosto a Bologna è di nuovo spettacolare, con la tripletta 50-100-150 e relativa classifica del “GP Velocità”. Toetti torna in Nazionale il 19 agosto per Ungheria-Italia, disputata di fronte a 30mila spettatori: chiude secondo i 100, battuto da Sir, ma vince la staffetta olimpionica[17].

I nostri perdono 76-65. Poi tocca alla prima storica edizione degli Europei, disputati a Torino, ma Toetti non va benissimo: l’8 settembre è eliminato in semifinale nei 200 mentre il giorno seguente è “medaglia di legno” nella 4x100 dove i nostri[18], dai quali ci si attendeva qualcosa in più, sono preceduti da Germania, Ungheria e Paesi Bassi. Toetti si rivede in pista il 23 settembre, all’Arena di Milano dove vince i 100. Il 2 ottobre a Napoli vince 100 e staffetta olimpionica[19] nell’incontro Italia-Austria che i nostri vincono 76-56. Toetti torna in pista solo il 2 giugno 1935 quando a Locarno la Pro Patria affronta la squadra locale, vincendo 66-48: vince in scioltezza i 100. Sulla stessa distanza delude il 9 giugno all’Arena di Milano, chiudendo solo quarto (vince il francese Paul). Finisce invece terzo sui 200 il 6 luglio a Firenze, alle spalle di Gonnelli e Ragni. Sulla stessa pista, ai tricolori del 27 e 28 luglio ottiene altri due terzi posti sia nei 100 che nei 200, vinti entrambi da Gonnelli. Il 4 agosto Toetti è a Berna dove si tiene una riunione per velocisti nella quale colleziona solo secondi posti su 100, 100y, 200 e classifica finale, sempre superato dall’elvetico Hanni. Sembra in calo, ma viene comunque convocato per il primo ritiro preolimpico, tenutosi a Firenze sotto la guida di Boyd Comstock: al termine del raduno, il 17 agosto vince sui 100. Sulla stessa distanza si ripete otto giorni dopo all’Arena di Milano dove, sotto una fitta pioggia ed alla presenza di 25mila persone, batte il quotato colored statunitense Peacock. Torna in Nazionale il 31 agosto e 1° settembre, per il pentagonale con Germania, Ungheria, Svezia e Giappone: chiude quinto la 4x100[20] ed i 100, vinti rispettivamente da Germania e giapponese Suzuki. Anche gli azzurri finiscono quinti nella classifica finale, per una prestazione globale poco esaltante. Il 15 settembre Toetti vince i 100 a Firenze e sette giorni dopo si ripete a Torino per Italia-Francia dove si aggiudica pure la 4x100[21]. Gli azzurri vincono il confronto 83-65. I nostri primeggiano pure il 6 ottobre a Vienna, superando 78-54 gli austriaci: Toetti dà il suo ottimo contributo, aggiudicandosi 100 e staffetta olimpionica[22]. Il 13 ottobre, al “Giurati” di Milano, guadagna il titolo italiano nella 4x100: con lui, per la Pro Patria, gareggiano Cani, Gesa e Ferrario.

Per la sua squadra, a caccia di punti per il tricolore, si “sacrifica” al punto da disputare, il 20 ottobre a Bologna, il Campionato Italiano di decathlon: chiude 15°, ben lontano dal vincitore Gasti, rivelandosi però atleta a tutto tondo. Nel 1936 viene selezionato dal CT Comstock per un primo collegiale preolimpico di velocisti, tenutosi alla fine di febbraio a Rapallo: la terza maglia azzurra per i Giochi pare alla sua portata. Anche perchè nella stessa località il 29 marzo, nel primo test preolimpico, domina 80 e 90. Il 17 maggio nella preolimpica di Firenze suona un piccolo campanello d’allarme: Toetti si ritira sui 100. Il riscatto arriva subito: nella preolimpica dell’Arena di Milano, il 30 maggio, vince bene i 200 e la staffetta dove si cerca di approntare la formazione migliore per i Giochi (con lui gareggiano Ragni, Caldana e Mariani). Il 28 giugno Toetti si infortuna nella batteria dei 100 ai tricolori e suona un altro campanello d’allarme. Viene convocato dal CT Comstock per il ritiro collegiale preolimpico, con sede di nuovo alla “Pensione Montesenario” di Bivigliano, sulle colline toscane, con allenamenti al “Berta” di Firenze. Qui il 14 luglio, nell’ultimo test di verifica, Toetti finisce terzo sui 100, superato da Mariani e Gonnelli. Non è ancora a postissimo fisicamente, ma c’è ancora tempo per migliorare. Invece non migliora, non dà le giuste garanzie di tenuta fisica e clamorosamente rimane escluso dalla lista azzurra per i Giochi dove, oltre tutto, la 4x100 guadagna uno splendido argento. Cerca il riscatto nel finale di stagione: il 13 settembre finisce terzo sui 100 a Firenze, superato da Gonnelli e Ragni. Sette giorni dopo, al “Giurati” di Milano vince una prova sui 100, ma la concorrenza è scarsa. L’11 ottobre a Firenze è superato da Gonnelli sui 200 ed il 28 ottobre finisce terzo sui 100 a Novara, superato da Mariani e Ragni, esponenti di quella nouvelle vague di velocisti cui Toetti non ha saputo rispondere a tono. A 26 anni Toetti non può certo essere considerato “finito” però la sua carriera è ormai in forte declino. Gareggia difatti ancora qualche stagione, con sussulti soprattutto ai tricolori della 4x100 (secondo nel 1938 e 1939) e con la staffetta 4x110y della Pro Patria che giunge seconda ai Campionati inglesi del 1938. Ormai però Toetti ha dato il meglio di sè e la guerra pone irrimediabilmente fine alla sua attività.


[1] Con lui gareggiano Ragni, Maineri e Camisasca

[2] Con lui gareggiano Torre, Bonacina e Maregatti

[3] Con lui gareggiano Castelli, Facelli e Tavernari

[4] Con lui gareggiano Piva, Reyser e Maregatti

[5] Con lui gareggiano Carlini, Tavernari e Torre

[6] Con lui agreggiano Lucci, Salviati e Maregatti

[7] Con lui gareggiano Maregatti, Carlini e Salviati

[8] Con lui gareggiano Castelli, Carlini e Maregatti

[9] Con lui, per lo SC Italia, gareggiano Gnecchi, F. Gesa e Ragni

[10] Con lui gareggiano Giovenzana, Castelli e Maregatti

[11] Il titolo italiano infatti viene assegnato a punti, in base ai piazzamenti ottenuti in prove prefissate

[12] Con Toetti troviamo Castelli, Salviati e Maregatti

[13] Con lui gareggiano Salviati, Maregatti e Piva

[14] Con lui, per la Pro Patria, gareggiano Cani, Ferrario e Maregatti

[15] Con lui gareggiano Di Blas, Ferrario e Gesa

[16] Con lui gareggiano Gerbella, Ferrario e Gesa

[17] Con lui gareggiano Tavernari, Gonnelli e Lanzi

[18] Con lui gareggiano Di Blas, Ragni e Larocchi

[19] Con lui gareggiano Tavernari, Zonzini e Lanzi

[20] Con lui gareggiano Gonnelli, Ragni e Mariani

[21] Con lui gareggiano Mariani, Caldana e Ragni

[22] Con lui gareggiano Lanzi, Ferrario e Mariani


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