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TESTONI Claudia

Bologna 19.12.1915 / Cagliari 17.07.1998

1936. Atletica Leggera. 4a 80hs, 4a 4x100 (con Bongiovanni, Valla, Bullano), Eliminata Primo Turno 100m

A 15 anni appena compiuti è già in pista, tesserata per la “Bologna Sportiva”. La sua prima grande stagione è il 1931. Il 3 maggio è grande protagonista al “Littoriale” di Bologna: vince 60m e lungo mentre nell’alto e sugli 80hs è battuta da Valla con la quale già esiste un rapporto di amiche-nemiche: entrambe bolognesi ed ottime atlete, compagne di scuola sin da bambine, le due si rispetteranno sempre ma inevitabilmente dovranno confrontarsi, “sopportandosi” a vicenda, talora con difficoltà e polemiche. Il 17 maggio a Torino, sul campo dello “SC Michelin” e sotto la pioggia, Testoni chiude seconda nel lungo, alle spalle di Viarengo ma davanti a Valla, e terza nell’alto vinto dalla stessa Valla. La sfida si fa elettrica il 23 giugno a Bologna: Testoni primeggia su 60 e lungo, viene battuta da Valla su 50hs, alto e peso. Stessa storia il 12 luglio a Genova, sulla pista della Nafta: Testoni è superata da Valla nell’alto mentre Viarengo la relega alla seconda piazza in 60, 100 e lungo. Sugli 80hs, dominati da Valla, Testoni chiude solo quarta e coglie lo stesso risultato nel peso vinto da Borsani. In quel tempo la poliedricità, soprattutto tra le donne, è la regola di base. Il 28 luglio Testoni è battuta dalla “solita” Valla nel triathlon disputato al “Littoriale” di Bologna. L’8 e 9 agosto esordisce in Nazionale, a Varsavia in Polonia-Italia, vinto dalle padrone di casa 89-61: chiude seconda nel lungo, battuta da Sikorzanka, e terza sugli 80hs vinti da Schabinska su Valla. Il 27 settembre è protagonista ai tricolori di Bologna, disputati nel “Littoriale”: vince il lungo oltre a piazzarsi negli anacronistici salti “da fermo” dove finisce seconda nel lungo (dietro Bertolini) e terza nell’alto alle spalle di Bongiovanni e Valla. La rivalità con quest’ultima è latente, va tra alti e bassi, ma inevitabilmente la pista porta le due a confrontarsi continuamente: l’11 ottobre a Bologna vincono insieme, a pari merito, gli 80hs, realizzando pure con 12”4/5 il record italiano “in coabitazione”, caso più unico che raro. Nella stessa riunione Testoni è battuta da Valla nel lungo “da fermo”. Le due si rivedono solo il 26 maggio 1932 al “Littoriale” dove vincono a pari merito l’alto mentre Testoni prevale nel lungo. Altra sfida il 29 giugno sullo stesso campo: Testoni vince l’alto “da fermo”, con tanto di record italiano (1,29m), davanti a Valla che però la precede sugli 80hs. Il duello è serrato in ogni gara. Il 18 settembre a Torino, sul campo del “Michelin”, Testoni vince alto (su Valla), lungo e 80 piani mentre sugli 80hs è battuta proprio dalla grande rivale. Testoni è strepitosa ai tricolori di Venezia, disputati il 23 ottobre: si aggiudica difatti tre titoli, 80-100-lungo mentre nelle staffette 4x75 e 4x100 la sua “Bologna Sportiva” viene battuta dalle triestine. Valla vince due titoli (60 e 80hs) ed ovviamente la rivalità non cala.

Le due si rivedono in gara solo il 4 giugno 1933, a Bologna: Testoni è superata da Valla nei 60 e nell’alto. Sette giorni dopo, stessa situazione nella stessa sede in 80 e lungo. Ancora a Bologna, ganglio nevralgico dell’atletica femminile di quel tempo, Testoni è protagonista il 29 giugno: vince 200 e lungo, ma è battuta da Valla (2a nel lungo) su 80hs, alto e peso. Storia similare il 2 luglio a Torino: Testoni vince i 200, ma è seconda in alto, lungo, 80 piani ed ostacoli. Ancora nel capoluogo sabaudo, Testoni è grande protagonista il 15 luglio nell’incontro Italia-Francia che le azzurre si aggiudicano 59-48: vince i 200 col record italiano (26”8), finisce seconda gli 80hs (ovviamente dietro Valla) e la 4x100[1], termina terza il lungo e quarta l’alto. Musica similare il 27 agosto all’Arena di Milano dove Valla la supera nuovamente su 100, 80hs e lungo mentre Testoni finisce terza nell’alto, battuta anche da Cosselli. Ai Mondiali Universitari di Torino, tra 8 e 10 settembre, raccoglie due ori: nel lungo e nella 4x100[2] dove oltre tutto le azzurre ottengono il primato italiano (51”5). Consegue però anche diversi piazzamenti: seconda sugli 80hs, battuta ovviamente da Valla, terza sui 100 e quarta nell’alto, gare vinte di nuovo da Valla. Testoni è grandissima ai tricolori di Venezia del 1° ottobre: vince 60, 200 e lungo dove realizza il record italiano con 5,11m, con Valla che opportunamente opta per altre gare (vincendole). Nella staffetta 4x100 però le bolognesi sono di nuovo battute dalle triestine. Testoni ritrova la Nazionale l’8 ottobre a Udine per Italia-Austria dove ottiene solo secondi posti: sugli 80hs (dietro Valla), sui 60 (alle spalle di Kholbach), nel lungo (ancora battuta da Kholbach ma col nuovo primato italiano di 5,15m) e nella 4x100[3]. Finisce invece terza sui 200, superata da Kholbach e Perkaus. Le azzurre sono sconfitte 50,5-42,5. La rivalità Valla-Testoni continua anche nel 1934. Le due sono protagoniste sin dalla prima gara della stagione, il 16 maggio a Bologna: vincono a pari merito l’alto mentre nel lungo e negli 80hs Testoni è battuta dalla rivale. Il 1° luglio a Torino, nella “Coppa Principessa di Piemonte”, si aggiudica lungo, 200 e 4x100. 14 giorni dopo, a Bologna si disputano i tricolori: Testoni primeggia nel lungo, nella 4x100[4] e nei 200 dove realizza con 26”5 il primato italiano. Il 29 luglio a Torino vince lungo e 200 mentre nell’alto è superata dalla solita Valla. Nel weekend 11-12 agosto Testoni è a Londra per i “Mondiali”: chiude undicesima nel lungo però realizza il record italiano con 5,19m. Nessuna delle nostre atlete entra in finale, per un movimento femminile in lenta crescita, ma che ancora stenta ad essere apprezzato da pubblico e dirigenti (poche gare). Però le azzurre non mollano.

Nel viaggio di ritorno si fermano ad Orleans dove affrontano la Francia il 19 agosto: Testoni vince 200 e 4x100[5] (col record italiano di 51” netti) mentre è seconda negli 80hs, alle spalle di Valla, e terza nel lungo, dietro Laudrè e l’immancabile Valla. Le azzurre si aggiudicano il confronto 57-50. Va peggio nel seguente match internazionale, il 23 settembre a Vienna contro l’Austria che vince 52,5-40,5: Testoni comunque primeggia nel lungo dove ottiene il record italiano (5,28m), è seconda sugli 80hs, superata da Valla, e nella 4x100[6] dove arriva un altro primato nazionale (50”8) mentre chiude terza sui 200 vinti da Spenader. Il riscatto azzurro arriva tre giorni dopo a Budapest dove l’Ungheria è superata 52-34: Testoni vince lungo, 60 (col record italiano di 7”8) e 4x100 dove la formazione ormai consolidata abbassa il record italiano a 50”9. Sugli 80hs invece Testoni è battuta da Valla. Le due si ritrovano il 30 maggio 1935 a Torino dove nel frattempo s’è trasferita Testoni, proprio per sfuggire all’opprimente rivalità felsinea, ingaggiata dalla “Venchi Unica”: Testoni è superata in lungo ed alto, ma si consola col successo nei 200 (cui Valla comunque non partecipa). Testoni si vendica presto: il 2 giugno a Trento costringe alla resa Valla su 80 (dove eguaglia il primato italiano con 10”4) ed alto. Otto giorni dopo, a Pisa vince i 200 ed il lungo. Nelle stesse specialità brilla anche il 16 giugno a Piacenza dove le azzurre superano la Francia 63-45: Testoni vince i 200 e chiude seconda nel lungo, battuta da Gruss-Leissner. Si rivede in campo il 28 luglio a Castellanza: vince 100, 200 ed alto (davanti a Valla). Sfruttando l’assenza di Valla, che si dedica solo al pentathlon, Testoni primeggia nei tricolori di Torino del 15 settembre: vince il lungo col record italiano di 5,46m e gli 80hs dove eguaglia il primato nazionale con 12”. Nel 1936 ovviamente punta i Giochi e viene convocata per l’apposito ritiro collegiale di Rapallo, realizzato già a febbraio. Esordisce bene: il 13 aprile, sulla pista genovese della Nafta, batte Valla sugli 80 dove con 10”1 eguaglia il record italiano. Si ripete alla grande il 26 aprile nella preolimpica di Firenze: vince i 100 e gli 80hs, davanti a Valla, col record italiano di 11”8, strappandolo alla rivale. Nella 4x100 viene provata quella che i tecnici ritengono essere già la migliore staffetta possibile[7], e non hanno tutti i torti perchè arriva un altro primato nazionale (49”6). A metà maggio altro collegiale, a Firenze. Il 24 maggio si svolge a Torino un’importante preolimpica: sotto la pioggia, Testoni vince lungo e 80hs. Sembra pronta per Berlino. Difatti è brillante anche il 7 giugno a Piacenza, in Italia-Austria: vince 80hs (davanti a Valla), il lungo e soprattutto i 100 dove realizza il record italiano con 12”4.

Le azzurre primeggiano anche nella 4x100[8], grazie ad un prodigioso recupero finale proprio di Testoni, ma perdono il confronto per un solo punto, 41,5 a 42,5. Testoni ovviamente è convocata per il ritiro azzurro preolimpico, con sede a Fiesole, nella “Pensione Aurora”, ed allenamenti allo stadio fiorentino “Berta”. L’ultimo test probante è rappresentato dai tricolori, disputati il 5 luglio sul campo della “Forza e Coraggio” a Vigentino. Testoni vince gli 80hs, dove è cresciuta molto tecnicamente e supera Valla, oltre alla 4x100[9]: appare in ottime condizioni. Il 19 luglio si parte, in treno, per Berlino. Le gare di atletica leggera si tengono all’Olympiastadion. Testoni esordisce il 3 agosto sui 100 metri cui partecipano 30 atlete di 15 nazioni. Nella sua batteria chiude però al quinto ed ultimo posto, sopravanzata nell’ordine dalla tedesca Krauss, la canadese Meagher, la britannica Brown e la jugoslava Romanic. Ovviamente, è subito eliminata. L’oro va alla statunitense Stephens, argento per polacca Walasiewicz e bronzo per Krauss. Testoni ci riprova il 5 agosto nella batteria degli 80hs che vince con un buon 12” netti. Alle sue spalle la britannica Tiffen e la greca Lanitou, pure qualificate; seguono l’austriaca Puchberger e la francese Mabille. Poche ore dopo, si disputa la semifinale: in un finale serratissimo Testoni, in 11”8, chiude terza, battuta dall’olandese Ter Braake e la tedesca Eckert, ma si qualifica dato che accedono in finale le prime tre. Seguono la statunitense Schaller, Tiffen e l’altra americana Pickett. Il 6 agosto si giunge all’atto conclusivo, ma Testoni non è nelle migliori condizioni psico-fisiche[10]. Parte comunque bene, sembra in testa, ma le atlete sono molto vicine, in pratica sulla stessa linea fin sul traguardo. Difficile giudicare bene l’arrivo, c’è molta incertezza ed è necessario pure analizzare i filmati. Passa mezz’ora, poi arriva il verdetto. L’oro va all’altra azzurra Valla che precede la tedesca Steuer e la canadese Taylor. Testoni è quarta, “medaglia di legno”, davanti a Ter Braake ed Eckert. Testoni termina in 11”7, ma non basta e deve rassegnarsi al piazzamento peggiore in un’edizione dei Giochi. Inevitabile delusione, rabbia (anche contro l’incolpevole Valla) e pianto a dirotto. Peccato: una serie di circostanze sfortunate la privano di una medaglia certamente alla sua portata. L’8 agosto tocca alla 4x100 che vede al via solo otto nazioni. Con Testoni, ultima frazionista, troviamo Bongiovanni, Valla e Bullano. Nel primo turno, che poi è una semifinale, le tedesche volano, stabilendo il primato mondiale con 46”4. Alle loro spalle Gran Bretagna, Italia (48”6) e Finlandia. Poichè passano le prime tre, azzurre qualificate. Il giorno seguente dunque è finale dove si verifica una clamorosa sorpresa: le tedesce filano al comando, con un vantaggio netto, quando sbagliano l’ultimo cambio, con Dorffdelt che lascia cadere il testimone, perdendo così ogni speranza. L’oro va agli USA, argento per Gran Bretagna e bronzo al Canada. Le azzurre chiudono quarte, in 48”7, davanti alle olandesi mentre le tedesche disperate vengono consolate da Hitler in persona.

Testoni dunque chiude la sua partecipazione con due “medaglie di legno” ed il trionfo della sua amica-nemica Valla: c’è poco da gioire, ma nella globalità rimane comunque una prestazione meritevole. Testoni si rivede in gara solo il 27 settembre a Torino dove vince peso, lungo e alto con tanto di record italiano (1,54m). È in grande forma: il 4 ottobre a Parma si aggiudica i 100 con un altro primato nazionale (12”3). Il rammarico per quanto accaduto ai Giochi aumenta. Anche perchè continua a vincere. L’11 ottobre a Parigi, nel match Francia-Italia, Testoni si impone in lungo, 80 e 4x100[11] mentre nell’alto chiude seconda, battuta da Nicolas. Le azzurre vincono il confronto 59-44. 14 giorni dopo, a Biella Testoni vince lungo e 80hs. Mantiene la forma a lungo: l’8 novembre a Rapallo sui 200 ottiene il record italiano con 26”4. La sua carriera, al contrario della grande rivale Valla, prosegue in ascesa. Nel 1937 Testoni difatti migliora il primato nazionale degli 80m con 10”0 (a Torino il 16 maggio), per due volte quello dei 200 (25”8 e 25”4 rispettivamente a Firenze il 17 luglio e a Parigi l’8 agosto) e del salto in lungo dapprima con 5,57 a Biella il 29 giugno e poi con 5,65 a Parigi nella stessa giornata del primato dei 200m. È prima nei 100 e nel lungo ai Campionati italiani disputati a Piacenza e vince 200m, lungo e 4x100 in Italia-Francia a Bologna il 5 settembre. I Campionati d’Europa del 1938 le danno la maggior soddisfazione della carriera: vince gli 80hs in 11”6, risultato messo a rischio da una lesione retinica riportata alcune settimane prima. Fanno da corollario i titoli nazionali della gara ad ostacoli e del salto in lungo e la partecipazione agli incontri Francia-Italia a Coulommiers il 31 luglio (con vittoria nei 200m e 80hs, seconda in staffetta e quarta nel lungo) e Italia-Ungheria a Firenze il 4 settembre dove incassa la vittoria nei 100. Il 1939 è la stagione del grande primato mondiale degli 80hs: dopo averlo uguagliato con 11”6 per due volte, lo porta a 11”5 a Milano il 16 luglio (nella manifestazione in cui con 12”0 stabilisce anche il record nazionale dei 100) e sette giorni dopo a 11”3 sulla pista di Garmisch-Partenkirchen. La splendida stagione è completata dalle vittorie negli 80hs e in staffetta ai tricolori del 30 luglio a Milano e dalle due convocazioni in Nazionale per Italia-Polonia il 25 giugno a Bergamo (prima nella gara ad ostacoli e in staffetta, seconda nel lungo) e per Germania-Italia a Dresda il 13 agosto, quando uguaglia il suo primato mondiale negli ostacoli ed è seconda nei 100 ed in staffetta. L’anno conclusivo della sua carriera, il 1940, la vede al primo posto ai Campionati italiani nei 100 e nei “suoi” 80hs e per tre volte seconda – 100, 80hs e staffetta – in Italia-Germania. La sua attività agonistica viene interrotta dal matrimonio con il cestista ed ex saltatore con l’asta Edoardo Pedrazzini, la cui attività professionale di grossista del farmaco la porta a trasferirsi a Cagliari dove per qualche anno svolge l’attività di allenatrice e ricopre l’incarico di fiduciario per l’attività femminile nel Comitato regionale sardo. Il suo palmares fa invidia a qualsiasi atleta: 32 record italiani, il mondiale sugli 80hs, 22 titoli italiani. In parte soffocata dalla rivalità con Valla, ha saputo uscirne alla grande, dimostrando appieno tutte le sue potenzialità: in sostanza, penalizzata pure dallo scoppio della guerra, gli è mancata solo una medaglia olimpica, certamente alla sua portata.


[1] Con lei gareggiano Conelli, Viarengo e Valla

[2] Con lei gareggiano Bongiovanni, Cosselli e Valla

[3] Con lei gareggiano Valla, Cosselli, Bravin

[4] Con lei gareggiano Tommasini, Salmi e Valla

[5] Con lei gareggiano Bullano, Cosselli e Valla

[6] Con lei gareggiano Bullano, Cosselli e Valla

[7] Con Testoni troviamo Bullano, Bongiovanni e Valla

[8] Con Testoni gareggiano Bongiovanni, Valla e Bullano

[9] Con lei, per la “Venchi Unica”, gareggiano Borsani, Bulzacchi e Bullano

[10] Sul suo stato si è detto e scritto di tutto, talora a sproposito. Girano molto voci e fake news. Certo è che Testoni non affronta la finale in condizioni perfette. Molti, atleti compresi, assicurano che avesse il ciclo. Altri, dell’entourage azzurro, affermano che il giorno prima avesse avuto un forte litigio col fidanzato del momento, il velocista Caldana, e che per questo fosse particolarmente scossa e provata a livello emotivo

[11] Con lei gareggiano Bongiovanni, Valla e Bullano


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