Seleziona la tua lingua

Image
images/atleti/olympiabolario/tabai1_piccola.jpg

TABAI Francesco

Gorizia 22.02.1908 / Gorizia 03.09.1984

1932. Atletica Leggera. 10° Salto Triplo

Detto “Uccio” sin da bambino, si tessera presto per l’Unione Ginnastica Goriziana e trova in Ernesto Fabretto, ex ginnasta ed atleta di discreto livello, un mentore serio ed appassionato. Nel 1926, a 18 anni, comincia a farsi vedere a livello locale, e non in una sola disciplina: appare difatti molto poliedrico e si disimpegna bene in più prove, dai 100 all’alto, dal peso al lungo, ma non solo. Nelle eliminatorie friulane del “GP Giovani” vince lungo e 110hs, specialità in cui il 20 luglio 1927 a Gorizia chiude al secondo posto. E’ buon protagonista ai campionati regionali di Trieste il 4 settembre: vince l’alto, finisce terzo nel lungo e sesto nel triplo. L’anno seguente va ancora meglio. Il 15 aprile a Trieste si aggiudica i 110hs ed il disco mentre è secondo nel lungo. La sua poliedricità è confermata, ancora nel capoluogo giuliano, nei campionati regionali del 29 aprile: vince i 110hs ed ottiene una miriade di piazzamenti (3° nel triplo, 4° nell’asta, 5° nel peso, 6° sui 100m). Pare però ancora troppo acerbo per confronti più impegnativi e difatti non tenta neppure di qualificarsi per i Giochi di Amsterdam. Nel 1929 prosegue la sua crescita, confrontandosi finalmente anche a livello nazionale, alternando allenamenti e gare al lavoro di commesso viaggiatore. Il 30 giugno chiude al secondo posto i 110hs dei campionati italiani juniori, battuto dallo sconosciuto Todiere. A livello regionale va sempre forte: guadagna il titolo giuliano di alto e triplo il 21 luglio a Trieste mentre sette giorni dopo è primo nel lungo a Gorizia. Si rivede l’8 settembre quando consegue buoni piazzamenti nel “GP Regioni Alta Italia”, disputato sulla pista della Nafta a Genova: chiude 3° sui 110hs, alle spalle di due mostri sacri come Facelli e Carlini, e 4° nel lungo appannaggio del grande specialista Tommasi. Il 6 ottobre a Trieste, sfruttando la sua ecletticità, si aggiudica il titolo giuliano di pentathlon mentre su 100 e 200 è battuto dal triestino Giachelli. Chiude l’annata il 27 ottobre, ancora a Trieste: finisce terzo sui 110hs, sopravanzato da Facelli e l’ungherese Kalman, e nel lungo (dietro Tommasi e Facelli) mentre nell’alto termina 4° (primeggia Palmieri). A 21 anni si tratta di risultati interessanti anche se non è certamente ancora “esploso”: può solo migliorare. Inizia il 1930 alla fine di marzo, confermandosi eclettico: a Trieste vince alto e lungo mentre chiude secondo nel disco e sugli 80m, vinti rispettivamente da Spazzali e Drocher. A livello locale non teme confronti: il 14 maggio a Pola si aggiudica alto, lungo, disco e giavellotto; sui 100 è invece battuto da Cerisoli. Il 22 giugno a Bologna finisce secondo nel lungo, sfiorando i 7m (6,97m), alle spalle dello specialista Tommasi che arriva a 7,15. Guadagna così la convocazione in Nazionale per il match Francia-Italia, disputato a Parigi nel mitico stadio di Colombes: salta però solo 6,47m e finisce 4° nella gara vinta dallo stesso Tommasi.

tabai grandeI nostri perdono il confronto 67 a 81. Il 27 luglio è a Udine per i tricolori: finisce 4° nei 110hs vinti da Facelli. A livello locale continua a maramaldeggiare: il 5 ottobre a Gorizia vince 110hs, alto, lungo, triplo ed ovviamente l’esathlon. Il 26 ottobre partecipa all’incontro Italia-Francia di decathlon, tenutosi sul campo genovese della Nafta: chiude 4° della generale, contribuendo in misura importante al successo dei nostri con 500 punti di vantaggio. Si rivede in pista il 10 maggio 1931 quando, sul campo di Sant’Anna a Trieste, si aggiudica il titolo regionale dei 110hs. Sulla stessa distanza è battuto da Caldana quattro giorni dopo a Venezia, nel grande concorso ginnico nazionale dove finisce secondo anche nel lungo, superato da Tommasi. Il 7 giugno Tabai a Trieste conquista il titolo regionale di lungo e triplo mentre nel giavellotto finisce secondo, superato da Spazzali. Sette giorni dopo, a Firenze chiude alle spalle di Torre una gara di decathlon, già indicativa per i Giochi di Los Angeles. Il 6 settembre, ancora a Firenze, nell’ultima prova tricolore, è grande nel triplo dove con 14,15m realizza il record italiano anche se nella classifica finale a punti, avendo disputato poche gare, finisce solo quarto (primeggia Palmano). Inoltre sui 110hs è battuto da Facelli e Caldana. Tenta la via del decathlon e partecipa alle varie indicative per i Giochi: il 13 settembre a Padova chiude secondo, battuto dal triestino Contieri. Sette giorni dopo, finisce terzo il tricolore di pentathlon, disputato sul campo bolognese della “Virtus”: lo superano il compagno Spazzali e Torre. Il 27 settembre, al “Brumana” di Bergamo, partecipa ad Italia-Svizzera, vinto dagli azzurri nettamente, 104,5-69,5: Tabai chiude secondo nel lungo, battuto solo dall’altro azzurro Maffei che lo supera pure il 4 ottobre all’Arena, nell’ultima prova tricolore. Entrambi però sono battuti da Tommasi che si aggiudica il titolo. Tabai è protagonista al “GP Regioni” di Firenze il 18 ottobre: vince difatti il triplo e chiude quarto il lungo appannaggio di Maffei. Conferma la sua poliedricità il 3 e 4 novembre a Napoli dove si aggiudica il titolo italiano di decathlon, sfruttando l’assenza del favorito Carlini. Inizia bene il 1932, annata olimpica: il 10 aprile a Gorizia stabilisce il primato italiano del triplo con 14,19m. Non ha soverchie difficoltà ad imporsi il 21 aprile nel triplo a Firenze nella prima preolimpica: è il candidato numero uno alla maglia azzurra per i Giochi. Intanto l’8 maggio a Udine guadagna il titolo regionale nel lungo. Torna al triplo e fa bene: il 15 maggio all’Arena di Milano, nella seconda preolimpica, salta 14,36m, realizzando di nuovo il record italiano.

Si ripete il 5 giugno a Bologna, nell’ultima preolimpica, arrivando a 14,68m. Si guadagna così la convocazione per il ritiro azzurro preolimpico, tenuto allo Stadio Berta di Firenze, con sede alla pensione “Monte Senario” di Bivigliano, sulle colline a nord del capoluogo. Nell’ultimo test, il 26 giugno a Firenze, arriva a 14,59m, dimostrando appieno di meritare i Giochi. Poi, terminato finalmente il ritiro fiorentino, è tempo di pensare al viaggio in America. Il 1° luglio gli azzurri vengono trasferiti su un treno speciale che li porta a Forlì dove vengono ufficialmente e pomposamente ricevuti dal Duce che li “carica”, augurando loro le migliori fortune nell’agone olimpico. Quindi un altro treno li riporta a Napoli dove nel pomeriggio del 2 luglio sono imbarcati sul transatlantico “Conte Biancamano”. Qui si allenano come possono, sul ponte della nave, cercando di tenersi in forma e mantenere attiva la muscolatura, soprattutto con piccole corse ed esercizi a corpo libero. L’11 luglio arrivano a New York dove rimangono due giorni tra festeggiamenti vari, accolti calorosamente dalla folta ed entusiasta comunità italo-americana. Il 13 ripartono in treno ed attraversano tutto il continente: Washington, St. Louis, Salt Lake City le tappe che finalmente portano il 17 luglio a Los Angeles. Le gare olimpiche di atletica si svolgono nell’imponente “Coliseum”. Il 4 agosto Tabai partecipa al salto triplo che vede al via 16 atleti di 12 nazioni. Non va troppo bene: chiude difatti al 10° posto con 14,29m, rimanendo lontano 83 cm dal bronzo del giapponese Oshima (15,12). L’oro va all’altro nipponico Nanbu con 15,72, argento per lo svedese Svensson con 15,32. Per Tabai una prova al limite della sufficienza, con un risultato ben al di sotto dei suoi standard abituali. Nel viaggio di ritorno i nostri si fermano a Chicago dove il 18 agosto è prevista una grande riunione post-olimpica. Tabai chiude quarto nel lungo vinto dall’haitiano Cator. Rientrati finalmente in Italia, si torna ad allenamenti e gare. Il 17 e 18 settembre Tabai partecipa ai tricolori di Pisa, ma nel triplo viene battuto dal sorprendente Guglielmi che arriva addirittura al record italiano. Tabai si rivede solo il 4 novembre a Napoli, nella finale del “GP Regioni”: vince il triplo mentre nel lungo chiude terzo, battuto da Tommasi e Maffei. Nel 1933 esordisce il 14 maggio a Firenze dove nel lungo finisce terzo, sopravanzato da Biebach e Maffei. Sette giorni dopo, è in Nazionale, allo stadio parigino di Colombes, per Francia-Italia: chiude terzo nel lungo, battuto da Robert e Maffei. I nostri si aggiudicano l’incontro 80-68.

Tabai si rivede ad alti livelli solo il 16 luglio quando, allo stadio Moretti di Udine, guadagna il titolo regionale in lungo e triplo. Sette giorni dopo, fa tripletta sui 110hs. Il 29 luglio a Firenze nei tricolori di triplo è di nuovo superato da Guglielmi, ma il giorno seguente guadagna il titolo nel lungo. Il 3 settembre a Bergamo chiude secondo i 110hs, battuto da Caldana. Cinque giorni dopo, a Torino chiude al quarto posto il salto in lungo dei Mondiali Universitari vinto dall’estone Kuttis. Il 17 settembre è in Nazionale per Italia-Inghilterra all’Arena di Milano: vince il lungo ed i nostri si aggiudicano l’incontro 85-62. Il 1° ottobre ancora in azzurro, stavolta a Vienna per Austria-Italia: primeggia nel lungo e gli azzurri vincono 73-58. Sette giorni dopo, ritrova la Nazionale, a Padova per Italia-Svizzera: chiude secondo nel lungo, battuto da Eberli. Gli azzurri si impongono 93-65. Il 29 ottobre a Trieste vince il lungo mentre sui 110hs è battuto dal magiaro Kovacs. Tabai si ripresenta in campo solo il 3 giugno 1934 nel “GP Fidal” a Torino: vince nel lungo con la bella misura di 7,24m. Il 22 luglio a Trieste si aggiudica il campionato zonale di lungo e triplo. Sei giorni dopo, all’Arena di Milano vince il titolo italiano nel lungo. Tabai torna in Nazionale il 19 agosto per Ungheria-Italia, disputata a Budapest di fronte a 30mila spettatori: chiude terzo nel lungo vinto da Dombovari ed i nostri perdono 65-76. Poi tocca alla prima storica edizione degli Europei, disputati a Torino: l’8 settembre Tabai non riesce a superare le qualificazioni del lungo. Un mese dopo, il 7 ottobre, vince alto e lungo a Udine. Si rivede il 18 novembre a Napoli, nei cosiddetti “Giochi Partenopei”, voluti personalmente da Mussolini per esaltare e salutare lo sport italiano: Tabai vince il triplo e termina secondo i 110hs, alle spalle di Caldana. Si rivede in campo solo il 16 giugno 1935 quando a Torino viene superato nel lungo da Maffei. Il 14 luglio a Gorizia Tabai si aggiudica il campionato provinciale di lungo e 110hs mentre nell’alto è battuto da Cumar. Il 27 luglio a Firenze, in non perfette condizioni fisiche, finisce terzo nei tricolori del lungo, alle spalle di Maffei e Caldana che vince il 25 agosto all’Arena di Milano, sotto la pioggia e davanti a 25mila spettatori, quando Tabai termina quarto. Nel 1936 ovviamente, come tutti, cerca la qualificazione olimpica, ma non va bene: il 17 maggio nella preolimpica di Bologna finisce terzo nel lungo, sopravanzato da Maffei e Luccotti. Il 1° giugno vince a Gorizia i campionati giuliani di lungo e 110hs. Il 28 giugno a Bologna primeggia nei tricolori del triplo, ma i suoi risultati non sono sufficienti a farlo prendere in considerazione dal CT Comstock per i Giochi di Berlino. Tabai torna in gara a buoni livelli solo l’11 ottobre quando a Firenze vince il triplo, ma la sua carriera volge al termine. Nel 1937 comunque a Firenze guadagna il titolo italiano nel triplo mentre chiude terzo nel lungo. Gareggia ancora per qualche anno, ma senza grandi squilli. Tabai rimane nella storia del nostro sport per essere il primo azzurro presente ai Giochi in una gara di triplo.