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SERVENTI Clemente

Roma 07.09.1989 / Roma 19.01.1974

1924. Tennis. Eliminato Ottavi Doppio (con De Morpurgo), Eliminato Primo Turno Singolare

È un conte: la famiglia possiede ampi terreni appena fuori Porta Maggiore e vive in una lussuosa villa. Alto 1,71 m per 64 kg, da giovane pratica calcio come portiere: gioca nel Roman, poi nella Lazio con la quale disputa da titolare l’ottimo Campionato 1913/14 in cui i biancocelesti, vinto il girone centro-meridionale[1], perdono la finale per il titolo assoluto col Casale[2]. La stagione seguente Serventi gioca solo 5 partite da titolare, nel torneo che viene interrotto per l’entrata in guerra del nostro paese[3] che blocca l’attività agonistica. Serventi è arruolato, col grado di caporale, in un reparto del Genio Automobilisti. Tutto sommato gli va bene e fa il suo dovere per intero. Terminato il conflitto, riprende una sua antica passione, il tennis. Nel contempo, gaio viveur, scorrazza con la sua moto Garelli sui Castelli, sempre a caccia di trattorie ed avventure galanti. Introdotto a corte, gioca a tennis coi Savoia e col Re in persona. Comincia a giocare anche veri e propri tornei: nei tricolori di Genova del 1921, assieme al concittadino Sabbadini, in finale è battuto nel doppio dai forti Balbi-Colombo. Entra nel giro dei migliori giocatori italiani. Il 23 e 24 settembre 1922 è a Marsiglia, per un incontro amichevole Francia-Italia: batte Hirsch al 5° set e perde con Brugnon, ugualmente al quinto. Ha un gioco completo, che si adatta a qualsiasi avversario, ma l’amico-rivale Sabbadini lo supera nel campionato romano del 1923 che si disputa alla fine di aprile al TC Parioli dove i due poi vincono il doppio. Serventi non ha paura dei confronti internazionali anche se non coglie risultati eclatanti: sui campi di St. Cloud a Parigi vince con Champin ma è battuto al secondo turno da Johnson. Nel doppio, con Brian, cede invece subito al primo turno. A maggio rivince il torneo del TC Roma, già guadagnato l’anno precedente, superando in finale De Martino 6-1, 6-4, 6-4. Si impone anche nel doppio misto, con la contessa Giannuzzi, battendo Rosembaum-Di Carpegna 6-3, 5-7, 6-4. Serventi è lanciato: il 10 giugno al nuovo TC Milano vince il tricolore di doppio assieme al “solito” Sabbadini. L’11 e 12 agosto è a St. Moritz per l’incontro Svizzera-Italia. In singolare vince con Graffenriet e Raisin, sempre in cinque set, dimostrandosi anche gran lottatore; in doppio, assieme a Sabbadini, vince con Martin-Graffenriet e Lash-Stokum. Ottimo dunque il suo comportamento. Così come ottime sono le sue performances il 12 e 13 settembre al TC Milano nell’incontro Italia-Belgio, ben organizzato dal conte Bonacossa e nel quale gareggiano pure le donne. Serventi difatti vince i suoi due incontri, con Relecom (6-2, 6-2, 9-11, 11-9) e Lammens (6-1, 6-3, 4-6, 4-6, 6-2), con i nostri che alla fine dominano 12-4. Va peggio invece coi fortissimi francesi, guidati dal grande Borotra, nell’incontro che si tiene sui campi dell’Hotel Excelsior a Varese. I nostri perdono 8-4 e Serventi guadagna un punto vincendo con Féret ma solo per abbandono dell’avversario.

Nell’annata olimpica 1924 serventi si concentra ancor di più, si allena intensamente ed i risultati si vedono. Ai primi di giugno vince difatti i tricolori che si svolgono al TC Napoli: in finale nel singolare doma, non senza difficoltà, D’Avalos in cinque set (6-1, 5-7, 4-6, 7-5, 6-1) mentre nel doppio, assieme al fratello Augusto, batte ancora D’Avalos, accoppiato a Jatta, 7-5, 6-0, 6-0. Inevitabilmente, con due titoli in tasca, viene inserito nella lista degli azzurri per i Giochi di Parigi. I tornei olimpici si svolgono allo Stadio del Tennis di Colombes. Serventi esordisce nel singolare cui prendono parte 82 giocatori di 27 nazioni, per una competizione di alto livello tecnico. Il 13 luglio Serventi affronta lo statunitense Washburn e perde in maniera abbastanza netta: 6-4, 6-3, 6-4, risultato che lascia poco spazio alle recriminazioni. Serventi così esce subito di scena. L’oro va a Richards, l’argento al francese Cochet ed il bronzo al grande azzurro De Morpurgo. Serventi ci riprova nel doppio, assieme proprio allo stesso De Morpurgo. Al via 76 tennisti di 24 nazioni. Va un po’ meglio, ma non troppo. Esentati dal primo turno per sorteggio, il 14 luglio i due affrontano i belgi Washer-Delaveleye e vincono bene: 6-4, 6-4, 7-5. Ma il giorno seguente si trovano di fronte i forti francesi Brugnon-Cochet e devono arrendersi piuttosto nettamente: 6-2, 6-4, 6-2 il punteggio, per un’altra partita senza storia nè rimpianti. L’oro va agli statunitensi Richards-Hunter che in finale battono proprio gli stessi Brugnon-Cochet mentre il bronzo è degli altri francesi Borotra-Lacoste. In definitiva per Serventi una partecipazione olimpica che non lascia segno. Continua a giocare con alterni risultati. Il 6 e 7 settembre partecipa all’incontro Italia-Svizzera, al TC Milano: vince un match (con Blanc) ma ne perde altri due (con Martin e il doppio, assieme a Sabbadini, con Martin-Blanc). Nel weekend successivo è ad Aix-les-Bains per Francia-Italia ma non va bene: perde i suoi 4 incontri, due singolari (con Danet e Thurneyssen) e due doppi, assieme a Sabbadini (con Cochet-Féret e Danet-Thurneyssen). I nostri perdono 7-4 mentre l’incontro viene interrotto per pioggia. Nel 1925 Serventi gioca in Coppa Davis contro il Portogallo: vince contro De Verga e perde con Casanovas 8-6 al quinto. I nostri vincono 4-1. È in Nazionale anche nell’incontro amichevole Svizzera-Italia che si tiene il 23 e 24 maggio a Territet: Serventi vince i suoi 4 incontri (2 singolari e 2 doppi) ed i nostri si aggiudicano il match 16-8. Il 7 giugno a Firenze Serventi si aggiudica il tricolore nel doppio, assieme a D’Avalos, superando in finale Prouse-Bonzi. Pochi giorni dopo è a Bruxelles, al Leopold Club, dove gli azzurri, donne comprese, affrontano il Belgio in un match amichevole. Serventi vince due singolari (con Lalou e François), ma i nostri perdono il confronto 7-9. Alla fine di giugno, col suo TC Parioli, in “stile Coppa Davis” affronta Colombo e Bonzi del TC Milano a Roma. I capitolini si impongono 3-2: Serventi batte Bonzi ma perde con Colombo, vincendo però il doppio (con De Lorenzi) che alla fine si rivela decisivo.

Tra l’11 ed il 13 settembre Serventi è a Trieste per il match Italia-Cecoslovacchia: perde con Macenauer, ma vince con Kozeluh. I nostri però alla fine soccombono per 4-9. Così come sono battuti, 3-9, dalla Francia a Cernobbio dal 25 al 27 settembre: Serventi perde i suoi due incontri, con Gouttenoire e Samazenil. Nel 1926 rimane sulla breccia. Il 16 aprile si aggiudica il singolare ed il doppio dei campionati romani. 14 giorni dopo, è a Bucarest per la Coppa Davis: i nostri superano agevolmente la Romania 5-0 e Serventi, in squadra con De Morpurgo, vince due singolari ed il doppio. La stessa squadra affronta i Paesi Bassi a metà maggio a Roma: Serventi perde i suoi due singolari, con Temer e Van Lennep, ma il doppio è decisivo ed i nostri vincono 3-2. Doppio decisivo, ma in senso opposto, anche alla fine di maggio, di nuovo a Roma, contro la Gran Bretagna: Serventi perde i due singolari (con Wheatley e Turubun) e, appunto, il doppio con De Morpurgo. I nostri avversari si impongono così 3-2 e l’Italia esce di scena. Serventi torna in Nazionale ai primi di settembre, per il match contro la Francia ad Evian, ma è una vera e propria debacle: i nostri difatti perdono 10-1 e Serventi si vede sconfitto nei suoi tre incontri. A 36 anni Serventi sembra in declino e per qualche stagione, pur rimanendo tra i migliori, non ottiene vittorie importanti. Nel 1928 perde la finale del singolare ai tricolori di Torino contro Sertorio in cinque set: nella stessa manifestazione è battuto in finale pure nel doppio, con Balbi, dai fratelli De Martino. Viene sconfitto, assieme a Colombo, anche nella finale del torneo di Stresa, da D’Avalos-Sabbadini. Gareggia nel match Italia-Spagna a Merano, il 9 e 10 ottobre: vince con Sala e perde con Mayer, l’incontro termina 6-6. Torna in auge nel 1929. Si aggiudica il torneo del TC Roma in doppio, con l’emergente Del Bono, ed il singolare del torneo di Fiuggi. Ritorna anche in Nazionale, nel match Francia-Italia a Parigi, disputato alla fine di agosto, ma perde tutti i suoi incontri. Ritrova il successo di prestigio proprio in coincidenza col suo 40° compleanno, ai primi di settembre, nei tricolori al Lido di Venezia: vince singolare e doppio (con Bonzi). In doppio, a metà ottobre, si impone pure nel torneo del TC Parioli a Roma: assieme a De Stefani batte in finale De Bono-De Martini. Il 23 e 24 ottobre è a Barcellona, selezionato in Nazionale per il match contro la Spagna. Perde tre incontri (Sindreu, Maier ed il doppio assieme a Bonzi contro Maier-Saprissa) e ne vince uno, il doppio con Bonzi contro Tejada-Boter. Alla fine i nostri prevalgono 7-5. Serventi chiude la stagione alla grande, aggiudicandosi col TC Parioli la “Coppa Brian” ovvero il campionato italiano tra i circoli tennistici. Nel 1930 ha qualche pausa, ma si ripresenta in forma ai tricolori di Roma dove finisce secondo, superato solo da De Stefani. L’anno seguente vince il torneo di doppio al TC Parioli, assieme allo stesso De Stefani e giunge quarto ai tricolori di Padova dove perde in finale nel doppio, assieme a De Minerbi, da Gaslini-Sartorio. Poi esce di scena, al termine di una carriera comunque di primo piano.


[1] La Lazio supera in finale l’Internazionale Napoli, 1-0 in casa e 8-0 nel capoluogo partenopeo

[2] Il Casale vince 6-1 in casa e 2-0 a Roma

[3] La Lazio si guadagna l’accesso alla finale del girone centro-meridionale che però non viene disputata per la sospensione del Campionato causa eventi bellici


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