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ROSSI Marsilio

Rio de Janeiro (Brasile) 03.08.1916 / Filonovo (Russia) 16.12.1942

1936. Atletica Leggera. Eliminato Primo Turno 4x400 (con Ferrario, Spampani, Lanzi)

rossimarsilio grandeNato in Brasile da padre italiano e madre inglese. Rientra a Milano da bambino al seguito della famiglia. Cresce, per l’epoca, a dismisura: alto 190cm, pesa 83kg e possiede una circonferenza toracica di 102cm. Un “gigante buono” che comincia a correre già in età adolescenziale, quando studia al Liceo Parini dove il prof. Goggioso ne intuisce subito le potenzialità: nel 1932 vince la sua prima gara, sui 70m. Prova più discipline e sembra valido dovunque: nel 1933 è secondo nel Pentathlon del “GP Littorio”, riservato agli studenti, e l’anno seguente vi primeggia. Continua la sua crescita tecnica: nel 1935, tra i Giovani Fascisti, si aggiudica i 300m nel “GP Giovani” e nei tricolori Allievi. È talmente forte che in quella stessa annata si aggiudica pure i 200 nei tricolori assoluti di “prima categoria” mentre sui 300 domina anche nell’incontro che vede la sua squadra, il “FGC Rismondo”, opposta al PUC di Parigi, sia in Francia che all’Arena. Non ha soverchie difficoltà a primeggiare pure nel tricolore dei Giovani Fascisti sui 100, specialità in cui esordisce in Nazionale “B” il 1 settembre, a Udine nel triangolare con Austria e Jugoslavia, vincendo. È la principale novità del 1935 nel settore velocità e non sembra più un caso il suo secondo posto ai tricolori di Firenze sui 200, ottenuto il 27 luglio alle spalle di Gonnelli. Nel 1936 viene inserito tra i “probabili olimpici” anche se è il più giovane della nidiata. Non inizia male: il 29 marzo a Rapallo, dove a febbraio si è tenuto il primo collegiale in vista dei Giochi, viene battuto da Turba in una prova sui 350m. Si rivede il 26 aprile nella preolimpica di Firenze: sui 400 è preceduto solo da Tavernari ed un pensierino a Berlino è lecito farlo. Il 17 maggio si conferma sulla stessa distanza nella preolimpica di Bologna dove a batterlo stavolta è Lanzi. Il 30 maggio, altra preolimpica ma all’Arena di Milano: Rossi chiude terzo i 200, alle spalle di Kovacs e Gonnelli. Il 7 giugno, al “Giurati” meneghino, Rossi vince i 400 davanti a Tavernari e Ferrario: i Giochi si avvicinano. Ancor di più quando Rossi, il 29 giugno a Bologna, in un crescendo notevole, vince il tricolore di specialità: la maglia azzurra è sua.

Difatti viene convocato dal CT Comstock per il ritiro collegiale preolimpico, con sede alla “Pensione Montesenario” di Bivigliano, sulle colline fiorentine, con allenamenti allo Stadio Berta. Il 19 luglio, in treno, si parte per Berlino dove le gare di atletica leggera si disputano all’Olympiastadion. Rossi partecipa alla 4x400 che inizia l’8 agosto: con lui Ferrario, Spampani e Lanzi. Al via 12 nazioni. Non va bene: nella batteria gli azzurri chiudono terzi, in 3’16”6, lontani un secondo da Germania e Canada. Riescono a superare Sud Africa e Cecoslovacchia, ma poichè passano le prime due, i nostri sono eliminati. L’oro va alla Gran Bretagna su Stati Uniti e Germania. Per Rossi una partecipazione sottotono ed incolore. Ritrova la Nazionale il 30 agosto a Torino, per Italia-Giappone: vince la 4x400[1], decisiva ai fini del confronto, guadagnato dai nostri 92-81. Il 13 settembre Rossi è superato solo dal grande Lanzi sui 400. 14 giorni dopo, sul campo di Vigentino è di nuovo secondo, ma sui 200 e battuto da Ragni. Il 4 ottobre guadagna il tricolore della 4x400 a Parma: con lui, per la “Pro Patria” meneghina, gareggiano Raddrizzani, Ferrario e Turba.  Il 18 ottobre a Treviso sui 400 è superato da Lanzi che lo batte anche sette giorni dopo a Roma, campo Guardabassi, in Italia-Austria. Rossi, assieme allo stesso Lanzi, vince però la staffetta olimpionica[2] ed i nostri si impongono 73,5-50,5. Il 1° novembre Rossi è nuovamente battuto sui 400 da Lanzi a Venezia. Sette giorni dopo, vince i 300 a Rapallo. Nelle stagioni successive non ha la crescita che da lui ci si aspettava. Si segnala l’11 luglio 1937 per un 49”6 ottenuto in un incontro a Milano nel Campionato di società e per la presenza nella staffetta azzurra del miglio nell’incontro Francia-Italia il successivo 12 settembre a Colombes: il quartetto italiano (completato da Ferrario, Sarti e Lanzi) è primo con 3’19”3. Rossi ottiene l’ultima vittoria il 18 maggio 1939, quando a Firenze è primo nei Littoriali con il tempo di 49”8. Durante il secondo conflitto mondiale chiede di non combattere contro gli inglesi (data la nascita della madre) e viene mandato in Russia, dove perisce nel 1942.


[1] Con lui gareggiano Ferrario, Spampani e Lanzi

[2] Con loro anche i velocisti Ragni e Gonnelli