RIVOLTA Ettore
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Milano 03.09.1904 / Milano 17.10.1977
1932. Atletica Leggera. 5° Marcia 50 km
1936. Atletica Leggera. 12° Marcia 50 km
Orfano di padre a 2 anni e di madre a 11, viene dapprima allevato dai nonni a Cunardo, in Valganna, e poi dagli zii a Milano dove, dalla fine degli anni Dieci, frequenta la palestra della Pro Patria come ginnasta. Viene però attirato dalla marcia, decidendo di esordire il 14 novembre nel “Giro di Milano” del 1920. Veste la maglia dell’Excelsior e gareggia, come farà per diverso tempo, con lo pseudonimo di Ettore Vezzoli. Sono da percorrere 10,440 km; 153 partenti, 107 arrivati. Vince il campione olimpico di Anversa Frigerio, che precede Bossi e Pozzi. Il 16enne “Vezzoli” parte tranquillo, per poi incrementare progressivamente il ritmo di marcia e conclude al 55° posto. Nel 1921 Rivolta fonda con alcuni amici la società “Forti e Veloci” e partecipa al “Meeting di apertura”, classificandosi al 12° posto. La partecipazione alla “Coppa Malvezzi” svuota le casse dell’improvvisata società, per cui si tessera per lo Sport Club Volta, dove trova anche l’assistenza necessaria per disputare le gare, a cominciare dalla “Coppa Loreto” che lo vede 26° su 130 concorrenti. Sul campo della Moiazza, dell’U.S. Milanese, Rivolta-Vezzoli trova il primo successo in una gara riservata ai “giovanetti”, per poi riprendere il via nel ben più impegnativo “Giro di Milano”, vinto ancora da Frigerio e dove il giovane Rivolta si migliora, giungendo 33° al traguardo. Il calendario di gare si fa più fitto nel 1922, con una serie di prove disputate a Milano (12° nel “Meeting di apertura”, 14° nella “Coppa Malvezzi”, 12° nella “Coppa Loreto”), seguite dall’ottavo posto conseguito nella “Coppa Micotti” a Cannero, sul Lago Maggiore. Il terzo posto di Laveno, oltre alla prima medaglia di metallo prezioso, gli regala quella visibilità che gli permette di gareggiare in una prova a coppie a Cuneo, dove con Brignoli è terzo, seguita dal “G.P. dell’Armistizio” e dalla “Targa Lombarda”, ottenendo rispettivamente il 14° e 10° posto. Il suo miglioramento gli permette nelle gare brevi di mettersi alle spalle atleti affermati come Bosatra e Volpi, ma il vero salto di qualità avviene il 24 settembre allo stadio Vigentino di Milano, sede di partenza e arrivo della gara che assegna la maglia tricolore della 50km. La vittoria va a Brunelli ed il giovane Rivolta-Vezzoli finisce quarto con il tempo di 4h31’31”2/5. Sempre con lo pseudonimo di Vezzoli, gareggia il 19 novembre nella sua prima “100km” dove vince Pavesi sul triestino Umek. Rivolta termina ad un onorevole 10° posto. Nel 1923 passa alla categoria juniori ed è settimo nel consueto “Meeting di apertura”, sesto nel “Meeting di Pasqua” e nella “Coppa Malvezzi”, quarto a Borgo San Lorenzo, secondo a Torino, quinto al “Giro di Sesto San Giovanni”, sesto nella “Targa Lombarda”. Solo la sua inesperienza gli impedisce di conseguire il primo prestigioso successo al Campionato Italiano della 50km: il 30 settembre a Modena nel finale della gara porta l’attacco a Brunelli troppo tardi e giunge al traguardo con un distacco di 35 secondi. La “100km” vede ancora il duello fra Pavesi e Umek, ma questa volta a prevalere è il giuliano.
Per Rivolta-Vezzoli un altro buon risultato: sesta piazza e primo classificato degli juniori. Nelle gare disputate nel corso del 1923 sono da ricordare anche le due vittorie nelle prove sui 10mila metri in pista, organizzata dall’Apef e la “Coppa Esperanto”, dove precede Bosatra. Nella “Milano-Antegnate” di 52km, vinta da Pavesi, è terzo fino alle battute finali ma subisce una crisi dovuta al freddo ed alla pioggia torrenziale. Gli praticano un massaggio che, dato il tempo perduto, lo relega al quinto posto. A fine anno si arruola fra gli allievi sottufficiali e viene mandato al 54° Reggimento Fanteria di stanza a Novara. Essendo militare, dal 1924 deve gareggiare con il suo vero nome. È secondo dietro Bosatra nel “Meeting di apertura” e nel “Meeting di Pasqua” a Torino. L’11 maggio, in una prova di 8 km a Busto vinta da Fradegrada, chiude sesto. Cinque giorni dopo, coglie una vittoria nei 10mila su pista a Torino anche se il campo dei partecipanti è scarso in quantità e qualità. Il 25 maggio Rivolta giunge terzo nella “Coppa Carcano”, superato da Bosatra e Colombo. Le esercitazioni militari lo costringono ad una pausa. Lo si rivede solo dopo l’estate: nei tricolori di “maratona di marcia”, il 14 settembre sul percorso Firenze-Prato-Firenze, Rivolta finisce quarto, sopravanzato nell’ordine da Pavesi, Brunelli e Giani. Lo stesso Pavesi, in grande forma, si aggiudica anche il “Giro di Padova” del 5 ottobre dove Rivolta chiude settimo. Risultati discreti ma c’è sempre qualcuno più forte, e non è una novità. Stesso discorso nel finale di stagione. Il 4 novembre nella “Milano-Antegnate”, di 54 km, Rivolta termina 4°, ben lontano dal vincitore Pavesi. Cinque giorni dopo, a Sesto è 5° (vince Gariboldi). Il 16 novembre a Busto, su 25 km, chiude buon secondo alle spalle del “solito” Pavesi. Infine il 23 novembre nella mitica “cento km”, vinta dal tedesco Hahnel, ottiene la nona posizione. La sua annata è interessante, ma non certo eccezionale. Non cambia molto il discorso nel 1925 quando, terminato il militare, inizia a lavorare come rilegatore di libri. Il 5 aprile, con l’US Lombarda, Rivolta vince la “Coppa Esperanto” a squadre. Con lui gareggiano Giani, Cassani e Volpi. La stessa compagine si impone anche il 17 maggio nella “Milano-Miradolo”. Sette giorni dopo, Rivolta è battuto da Olivari a Sesto in una 5 km. Di nuovo secondo a Vigevano il 16 giugno, superato stavolta dal veterano Brunelli. Trova il successo il 5 luglio a Milano, nella “Coppa Galbusera” su 13 km. 14 giorni dopo, è battuto dal “vecchio” Pavesi nella “Coppa Auna” a Torino. Lo stesso Pavesi il 20 settembre vince a Macerata i tricolori di “maratona di marcia”, con Rivolta che chiude al quarto posto, preceduto anche da Brunelli e Callegari. Sembra più adatto a distanze più brevi. L’11 ottobre, sui 12,5 km del tracciato, chiude al terzo posto il “GP Carobbio”, preceduto da Bernelli e Meazza. 14 giorni dopo, termina solo 12° il “Giro di Milano” vinto da Gariboldi. Torna a cimentarsi su lunghe distanze, ma i risultati non sono lusinghieri: il 4 novembre chiude 7° la “Milano-Antegnate” vinta da Pavesi.
Disputa anche la mitica “cento km” il 15 novembre, chiudendo al sesto posto, dimostrandosi comunque un marciatore di tutto rispetto. Nel 1926 ricomincia la solfa dei piazzamenti: il 21 febbraio è 4° nel “GP d’Inverno” a Milano, sopravanzato nell’ordine da Bosatra, Pelillo e Giani. Esattamente un mese dopo, il 21 marzo, Rivolta coglie un altro successo, sia pure di squadra: è difatti nel quartetto dell’US Carrobbio che si aggiudica la “Coppa Esperanto” sul percorso Milano-Rho-Milano[1]. Il 4 aprile chiude al 5° posto il “GP Pasqua” a Milano (vince Bosatra). Il 2 maggio si piazza 4° sui 20 km del “GP Carrobbio”, preceduto nell’ordine da Callegari, Pavesi e Fradegrada. Sette giorni dopo, chiude invece al terzo posto, sopravanzato da Pavesi e Giani, la 10 km valevole per il campionato lombardo, disputata sulla pista meneghina della “Forza e Coraggio”. Lo stesso Pavesi vince il 13 maggio il “GP Modoetia” a Milano, su 8,45 km, dove Rivolta finisce quarto. Riesce a vincere solo con l’aiuto dei compagni: il 16 maggio Rivolta si aggiudica la “Milano-Miradolo” a squadre[2]. Non riesce a primeggiare nemmeno coi suoi coetanei: il 23 maggio ai tricolori di Ancona finisce difatti 4° nella 10 km vinta da Di Salvo. Il 27 giugno è battuto dal veterano Brunelli in una 30 km a Villapizzone. Rivolta ottiene un’altra piazza d’onore l’8 agosto nella “Milano-Musocco-Milano”: stavolta a superarlo è il semisconosciuto Berlinghieri. Nella “Milano-Miradolo” a coppie, il 12 settembre, ennesimo piazzamento: con Giani è terzo, alle spalle di Callegari-Fradegrada e Bernelli-Bianchetti. Il 1° ottobre a Villa d’Este, nella riunione che segna il rientro vincente di Frigerio, finisce quarto, sopravanzato anche da Gariboldi e Bosatra. Nove giorni dopo, è a Terni per i tricolori di “maratona”, disputati su 42,4 km: finisce terzo, sopravanzato da Callegari e lo sconosciuto De Petra. Rivolta chiude invece ottavo la “Biella-Oropa” del 17 ottobre, vinta da Valente. Va meglio sette giorni dopo nella “Torino-Vinovo-Torino”, di 25 km: secondo alle spalle di Callegari, a 18”. Il 4 novembre termina al terzo posto la classica “Milano-Antegnate”, sopravanzato da Giani e Cassani. Finalmente trova il successo, sia pure in una competizione di secondo piano ed aperta solo ai soci dell’US Carrobbio: si aggiudica difatti il campionato sociale davanti a Giani. Il 14 novembre torna nella sua dimensione: termina il “Giro di Milano” al settimo posto (vince Valente). Sette giorni dopo, nella “cento km”, vinta dal consocio Giani, finisce buon quinto. Si rivede il 19 dicembre nella “Coppa Miozzi” a Milano: vince Bosatra e Rivolta chiude quarto, sopravanzato anche da Giani e Luini. Inizia bene il 1927: il 27 febbraio difatti fa parte della “SG Comense” che si aggiudica la “Como-Moltrasio-Como”, di 20 km[3].
Prosegue col passo giusto: il 13 marzo si aggiudica la “Milano-Rho-Milano” di 20 km. Finalmente sembra aver trovato la forma vincente: il 20 marzo fa sua anche la “Coppa Manfredi”, disputata a Milano con partenza ed arrivo in Via Pascoli. È in forma: il 3 aprile, sul campo meneghino dello “SC Italia”, migliora i record italiani di 25 km, 30 km e 35 km. Perde però il ritmo: il 21 aprile nel “GP Nazionale” a Padova, su 20 km, chiude solamente nono (vince De Petra). Il 28 maggio vince la “Milano-Miradolo”, gara a coppie di 40 km, assieme a Giani. Il 12 giugno si aggiudica il titolo tricolore juniores a Forlì sui 10 km. Il 10 luglio chiude al 4° posto il “GP Michelin”, 10 km a Torino dove giunge terzo sette giorni dopo nel “Giro dei 4 Ponti”: entrambe le gare sono vinte da Valente che il 7 agosto si aggiudica anche il “Giro di Milano”, 22 km, dove Rivolta chiude secondo, a 2’25”. Finisce invece terzo nella 20 km di Castellanza il 4 settembre, superato da Pavesi e Callegari. L’11 settembre è secondo nella “Milano-Miradolo”, battuto da Callegari. Il 6 novembre chiude al sesto posto la “100 km”, vinta da Umek su Pavesi. Ormai è stabilmente tra i migliori anche se i piazzamenti sono sempre parecchi. Esordio col botto nel 1928: il 4 marzo vince difatti la “Como-Moltrasio-Como”, gara a squadre, con SG Comense, assieme a Giani, Bernelli e Milani. Il 29 aprile nei campionati lombardi sui 10 km è superato da Gariboldi. Il 6 maggio chiude al quarto posto il “Giro di Milano”, 24 km, vinto da Valente su Pretti. Stesso risultato 14 giorni dopo nella “Milano-Miradolo” dove però le posizioni dei primi due si invertono. Rivolta ritrova la vittoria il 10 giugno, sul campo meneghino di Via Sismondi, in una 5km dove la qualità dei concorrenti non è altissima. È comunque in forma e lo dimostra 14 giorni dopo quando si aggiudica la “Venezia-Padova” di 42km. Prese le misure alle lunghe distanze, si presenta anche ai tricolori della 50 km che si disputano il 21 ottobre a Padova: chiude però solo quinto, vince il triestino Vecchiett. Il 4 novembre termina al quinto posto la 3 km di Cornigliano, valida per il “Campionato Italiano della Milizia”. Sette giorni dopo, Rivolta è buon terzo nella sempre prestigiosa “cento km”, superato da Brignoli e Giani. Si rivede il 17 aprile 1929 quando chiude secondo sui 18 km della “Coppa Bignami” a Milano, battuto da Bosatra. Trova il grande successo sui 23 km del “Giro di Milano”, disputato il 16 giugno. Sembra aver ottenuto la condizione perfetta: il 23 giugno guadagna la vittoria anche nella “Venezia-Padova” di 40 km, con 5’ di margine su Pavesi. Compie un passo indietro il 4 agosto nella “Parma-Salsomaggiore”, 25 km, dove chiude terzo, sopravanzato da Pretti e Brignoli. Si riscatta il 25 agosto nella “Como-Sala-Como”, 50 km, vincendo nettamente. Il 15 settembre si cimenta nella “Londra-Brighton” dove coglie un buon 4° posto (vince Green).
Si rivede un mese dopo, il 24 ottobre, nei tricolori della 50km a Trieste: chiude 4° alle spalle nell’ordine di Poggiolini, Giani e Pretti. Il 3 novembre chiude al 4° posto la “Coppa Binda” a Castellanza, vinta da Pavesi. Stesso piazzamento sette giorni dopo nella “100 km” guadagnata da Brignoli. Non inizia benissimo il 1930: il 2 marzo a Milano nella “Coppa Galbusera” finisce quinto (vince Bosatra). L’11 maggio termina 15° il campionato inglese sulle 20 miglia a Derby (vince Plumb). Si rivede solo ai tricolori della 50km, disputati a Salsomaggiore: chiude terzo, sopravanzato da Pretti e Brignoli. Identico piazzamento nella “Milano-Como” del 12 ottobre: a superarlo stavolta l’outsider Olivoni e lo stesso Brignoli. Il 19 ottobre chiude 4° la 20km vinta da Valente sulla pista meneghina dello “SC Italia”. Il 9 novembre si ritira nella “100 km” vinta dall’inglese Green. Si rivede solo il 14 giugno 1931 quando viene battuto dal ritrovato Frigerio sui 23 km della “Milano-Rho-Milano”. Frigerio vince anche la 10km che si svolge ad Urgnano il 21 giugno quando Rivolta finisce solo settimo. Chiude invece terzo il “Giro di Milano” del 12 luglio, sopravanzato da Brignoli ed Olivoni: la gara vale come prima indicativa per i Giochi e Rivolta ci fa un pensierino. Anche perchè si aggiudica la seconda preolimpica, disputata il 26 luglio all’Arena di Milano su 30km. È in forma: il 9 agosto a Pardubitz, in Cecoslovacchia, vince la 50km dei cosiddetti “Giochi di Masaryk”, un consesso internazionale cui partecipano atleti di nove nazioni, per lo più mitteleuropee. Rivolta si impone anche il 13 settembre nella “Piacenza-Grazzano-Piacenza” dove sui 29 km del percorso, tra due ali di folla, nel finale costringe alla resa il grande Frigerio. Vittoria prestigiosa, di classe, grinta e stile. Continua a vincere: il 20 settembre a Milano guadagna la “Coppa Mussolini”, una gara di 40 km, con partenza ed arrivo all’Arena. Dopo tanta gavetta, è il più forte marciatore italiano del momento e per lui si parla già di maglia azzurra in vista dei Giochi. Anche perchè continua a vincere: il 27 settembre si aggiudica la “Milano-Como” di 50 km che vale il titolo italiano di long distance. Sette giorni dopo, trionfa anche nei 40 km della “Coppa Ripamonti”, sul percorso Cornigliano-Voltri, costringendo alla resa il quotato Valente. L’11 ottobre finisce terzo sui 24 km della “Coppa Binda” a Castellanza, sopravanzato da Frigerio e Gobbato: la lotta per la maglia azzurra di Los Angeles si fa sempre più incerta. Il 25 ottobre Rivolta a Milano fallisce l’assalto al record di 20miglia e 30 km. Corona però la sua splendida annata il 15 novembre col successo nella “100 km”, con una condotta di gara spavalda e senza tentennamenti anche se molti marciatori di livello hanno rinunciato alla prova. Ha raggiunto finalmente i vertici della marcia italiana.
Nel 1932 inevitabilmente coltiva il sogno olimpico. Il 20 marzo all’Arena di Milano chiude terzo la prima preolimpica, disputata su 20km, alle spalle di Frigerio e Brignoli: può sperare nella maglia azzurra, ma deve confermarsi. Non vi riesce il 24 aprile nel “Giro di Roma”, 31,2 km, dove finisce solo ottavo, molto lontano dal vincitore Olivoni. Si migliora il 7 maggio nel tricolore di “maratonina di marcia”, disputato a Firenze nel parco delle Cascine su 35km: termina terzo, alle spalle di Brignoli e Frigerio. Lo stesso Brignoli si impone anche il 26 maggio nella preolimpica di Bologna, su 40 km, dove Rivolta termina secondo, facendo un passo forse decisivo verso la maglia azzurra. Intanto viene convocato per il ritiro azzurro preolimpico, tenuto allo Stadio Berta di Firenze ed alle Cascine, con sede alla pensione “Monte Senario” di Bivigliano, sulle colline a nord del capoluogo. La scelta dei marciatori non è semplice, vi sono solo tre posti a disposizione: considerando Frigerio intoccabile, per tanti motivi non ultimi quelli “politico-sportivi”, rimangono due maglie. La FIDAL decide di inviare gli atleti in predicato alla 50 km dei Campionati Inglesi che si disputa il 25 giugno a Leicester: in una sorta di trials, i primi due italiani probabilmente saranno designati. Con Brignoli ritirato e Pretti vincitore, Rivolta consegue un buon terzo posto, alle spalle del britannico Johnson. Essendo il secondo italiano al traguardo, si guadagna il viaggio a Los Angeles mentre il “povero” Brignoli, sin lì eccellente, deve rassegnarsi alla dura legge della strada e di una decisione forse più politica che sportiva. Terminato finalmente il collegiale fiorentino, il 1° luglio gli azzurri vengono trasferiti su un treno speciale che li porta a Forlì dove vengono ufficialmente e pomposamente ricevuti dal Duce che li “carica”, augurando loro le migliori fortune nell’agone olimpico. Quindi un altro treno li riporta a Napoli dove nel pomeriggio del 2 luglio sono imbarcati sul transatlantico “Conte Biancamano”. Qui si allenano come possono, sul ponte della nave, cercando di tenersi in forma e mantenere attiva la muscolatura, soprattutto con piccole corse ed esercizi a corpo libero. L’11 luglio arrivano a New York dove rimangono due giorni tra festeggiamenti vari, accolti calorosamente dalla folta ed entusiasta comunità italo-americana. Il 13 ripartono in treno ed attraversano tutto il continente: Washington, St. Louis, Salt Lake City le tappe che finalmente portano il 17 luglio a Los Angeles. Qui iniziano gli allenamenti e Rivolta ritrova presto una buona forma. La 50 km di marcia si svolge per la prima volta ai Giochi. Si parte e si arriva nell’imponente “Coliseum”, con un ampio giro intorno a Los Angeles. Al via solo 15 atleti di 10 nazioni: pochi, ma il livello è alto e la prova molto dispendiosa. Rivolta si batte bene anche se sin dall’inizio, con Pretti e Frigerio scatenati, fa una gara di conserva, pensando a non esporsi troppo. I migliori se ne vanno e Rivolta prosegue col suo ritmo, recuperando qualcosa nella parte finale ed usufruendo delle varie crisi di diversi avversari (l’incauto Pretti si ritira). Così chiude comunque buon quinto, in 5h07’39”, ad otto minuti dal bronzo dell’altro azzurro Frigerio, sopravanzato anche dal tedesco Hahnel, quarto in 5h06’06”. L’oro va al britannico Green sul lettone Dalins.
Per Rivolta comunque una prestazione più che sufficiente. Sulla via del ritorno, gli azzurri si fermano a Toronto dove il 4 settembre Rivolta partecipa ad una gara sulle 3miglia ad handicap: chiude terzo, superato dal padrone di casa Cieman e Frigerio. Rientrato finalmente in Italia, torna ad allenamenti e gare anche se non è semplice, per tutti gli azzurri, smaltire la sbornia olimpica. Il 9 ottobre Rivolta disputa i tricolori della 50km, da Milano a Como: non è ancora perfettamente in forma e finisce sesto, lontano dal vincitore Olivoni. Si rivede solo il 4 giugno 1933 quando a Praga vince la 50km dei “Giochi di Masaryk”. Sette giorni dopo, si ripete sui 32km della “Praga-Melnik”. Rientrato in Italia, affronta la 10km che si svolge il 16 luglio al “Giurati” di Milano: distanza probabilmente troppo corta per lui, finisce terzo alle spalle di Gobbato e Crola. Risultato similare però anche sui 28km della “Como-Moltrasio-Como” che vale il titolo lombardo: Rivolta giunge secondo, a 44” da Gobbato che poi il 24 settembre vince anche il “Giro di Milano” dove Rivolta finisce quarto. Il 15 ottobre è superato solo da Olivoni nel tricolore, disputato sul percorso Milano-Como. Altra piazza d’onore 14 giorni dopo, nella “Varazze-Cornigliano-Varazze” alle spalle di Valente. Il grande riscatto arriva nella prestigiosa “100 km” il 4 novembre dove nel finale ha ragione di Olivoni. Il 26 novembre, in una giornata di forte pioggia, termina terzo i 24km del “Giro di Roma”, superato da De Petra e Pretti. Rivolta si rivede a buoni livelli solo il 20 maggio 1934, sui 25 km della “Milano-Rho” dove termina terzo, alle spalle di Gobbato e Pretti. La gara gli serve da rodaggio per la “Praga-Melnik”, di 32 km, disputata il 3 giugno: ottiene un bel bis. Il 17 giugno è battuto da Valente nella “Roma-Lido”. Il 29 giugno coglie un altro secondo posto: a superarlo nel “Giro di Como” è stavolta Brignoli. L’8 luglio torna al successo nel campionato zonale a Milano sui 30km. 14 giorni dopo, guadagna il tricolore dei 50km, sul circuito nella vecchia Piazza d’Armi a Milano, rilanciandosi come miglior marciatore italiano sulle lunghe distanze. In effetti si conferma nella prima storica edizione degli Europei, disputati a Torino: l’8 settembre Rivolta guadagna un bel bronzo, a 57” dall’argento dello svizzero Schwab, preceduto dal lettone Dalins. 15 giorni dopo, Rivolta è superato da Gobbato nel “GP Beretta” a Baggio, disputato su 16km. Il 25 novembre chiude al quarto posto la “100 km” vinta da Gobbato su Brignoli: ci si aspettava qualcosa in più.
Rivolta si rivede solo il 9 giugno 1935 quando a Milano, assieme a Bosatra, partecipa al “GP Battisti”, 20km a coppie: i due partono forte, ma poi cedono, chiudendo solo terzi, battuti da Crola-Malaspina e Carullo-Canevari. Il 23 giugno chiude al terzo posto la prestigiosa prova internazionale di 22 km disputata a Joinville, nei pressi di Parigi: lo superano lo svizzero Schwab ed il francese Courtois. Il 7 luglio a Milano termina secondo la “Coppa Galbusera” (27 km) vinta da Brignoli. Venti giorni dopo, a Firenze conquista il titolo italiano della 50km, con un tempo di rilievo che fa ben sperare per i Giochi di Berlino. Il 15 settembre affronta la “Milano-San Pellegrino”, che ha valenza di preolimpica, pur sapendo che i 26,5km del percorso non rappresentano forse una distanza ottimale per le sue caratteristiche. Parte bene, ma poi a sorpresa cede alla distanza, anche psicologicamente, e finisce settimo, lontano dal vincitore Gobbato che si ripete il 29 settembre nella “Venezia-Padova” (45 km) dove Rivolta, nuovamente, perde terreno nel finale, chiudendo comunque secondo, a 4’ dal vincitore. La maglia azzurra di Berlino per lui non sembra impossibile. Intanto il 20 ottobre, sotto una fitta pioggia, si aggiudica a Roma il “Trofeo Acquisti” su 20km. Il 17 novembre, in una giornata fredda e piovosa, chiude al terzo posto la “100 km”, alle spalle di Brignoli e Mazza. Il 1936 è annata olimpica ed il responsabile del settore marcia, il grande Frigerio, organizza la prima prova di selezione il 15 marzo a Malnate, una 15km in pista: vince Bosatra e Rivolta delude, finendo solo sesto. Il 5 aprile 1936 si disputa un’altra 15km, oltre tutto ad handicap, il “Trofeo Lorini” a Milano: Rivolta, partito scratch, chiude sesto, non riuscendo a recuperare tutto lo svantaggio iniziale. Il suo tempo comunque è uno dei migliori e Frigerio lo tiene in grande considerazione. Anche perchè a Berlino si gareggerà su 50km. Il 19 aprile Rivolta termina terzo sui 30km della “Coppa Galbusera”: lo superano Brignoli e Gobbato. Per i Giochi tutto ancora da decidere. Sette giorni dopo, si torna ad una 10km, a Milano, e Rivolta finisce quarto (vince Bosatra). Va indubbiamente meglio il 17 maggio nella fondamentale preolimpica di Gallarate, lungo 40km: chiude secondo, a 34” da Brignoli, guadagnando una bella fetta d’azzurro.
Completa il quadro il 7 giugno nei tricolori della 50km, disputati a Milano, con arrivo davanti al “Vigorelli”: vince con 5’ di margine sullo stesso Brignoli. Il 28 giugno è battuto da Gobbato sui 25km della “Coppa Corbellini” a Milano. Il suo nome comunque figura nella lista per Berlino: viene convocato per il ritiro azzurro, tenuto alla “Pensione Monte Senario” di Bivigliano, sulle colline fiorentine, ma per impegni lavorativi rimane a Milano sino a metà luglio quando raggiunge i compagni in Toscana, giusto in tempo per partire, in treno il 19 luglio, alla volta di Berlino. La 50 km di marcia si svolge il 5 agosto: parte ed arriva all’Olympiastadion. Al via 33 atleti di 16 nazioni. L’oro va al britannico Whitlock, argento per lo svizzero Schwab e bronzo al lettone Bubenko. Rivolta è il migliore dei nostri, ma non riesce ad entrare nei dieci. Chiude difatti 12°, a 16’ dal podio. Prestazione dignitosa ma non certo memorabile e figlia di una tattica forse sbagliata: ha cercato di risparmiare energie all’inizio, mantenendosi fin troppo guardingo, per cercare poi il recupero, riuscito solo molto parzialmente. Peccato, perchè un posto nei dieci era alla sua portata. Si rivede in gara il 20 settembre quando chiude terzo la “Trieste-Gorizia” (54,2 km), alle spalle di Somadossi e Bondelli. Il 25 ottobre finisce quarto la “Padova-Venezia” vinta da Gobbato. Un mese dopo, il 22 novembre Rivolta rivince alla grande la “100 km” che l’anno seguente viene sospesa (per un decennio), togliendogli in pratica il palcoscenico preferito. Comunque Rivolta rimane competitivo sino ai primi anni ’40: nel 1937 conquista il titolo italiano dei 25km in pista e nel 1939 quello della 50km dove nei due anni precedenti aveva guadagnato un’ottima seconda piazza. Dopo la Seconda Guerra Mondiale, ormai quarantenne, ritenta l’avventura della “100 km”: il 9 novembre 1947 chiude al 13° posto. È il suo ultimo risultato, guadagnato peraltro nella manifestazione preferita, disputata da lui ben 16 volte.
[1] Con lui gareggiano Bernelli, Bianchetti e Giani
[2] Con lui, per l’US Carrobbio, gareggiano Giani, Bianchetti e Bernelli
[3] Con lui gareggiano Giani, Bernellie Perotti