RESTELLI Antonio
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Ancona 13.06.1877 / Milano 08.03.1945
1900. Ciclismo. Eliminato Semifinale Velocità
Tra i migliori sprinters italiani a cavallo del 1900. Si segnala già intorno ai 20 anni e nella primavera del 1898 è grande protagonista al Velodromo di Porta Salaria a Roma, anche in tandem, accoppiato in particolare al noto “Negher”[1]. Poi, in estate, si sposta al Ciclodromo Milanese dove fa coppia anche con Dei[2], primeggiando in alcune riunioni e diventando meneghino d’adozione. Rivaleggiando con Brusoni, futuro oro olimpico, si afferma definitivamente nel 1899 quando si segnala diverse volte, aggiudicandosi numerose prove di velocità (Como, Reggio Emilia, Voghera, Pavia, Ciclodromo Milanese) e diventando Campione Italiano di Velocità tra i dilettanti a Como[3], chiudendo la stagione col buon bottino di 13 successi, nettamente superato però da Brusoni (con 19). L’anno seguente Restelli bissa il titolo tricolore, superando in finale proprio lo stesso grande rivale Brusoni, relegato al terzo posto[4]. Ai Giochi del 1900, dove arriva con buone credenziali e diverse vittorie nelle riunioni estive (Como, Ciclodromo Milanese, ecc.), è il migliore dei nostri velocisti. L’11 settembre vince la batteria, superando il belga Vincent ed il francese Mallet, poi è primo anche nel quarto di finale, sul britannico Hildebrand ed il francese Daumain, correndo gli ultimi 200 m col tempo di 13”, nuovo record olimpico (peraltro di breve durata[5]). Il 13 settembre però cede in semifinale al francese Sanz (poi argento dietro al connazionale Taillandier). Si vendicherà sportivamente dei transalpini, superandoli quattro giorni dopo nella prima riunione di rivincita, a Nantes dove sconfigge nettamente l’oro olimpico Taillandier, suscitando ammirazione generale. Restelli, protagonista in centinaia di riunioni su pista, si distinguerà anche nella categoria maggiore: suo infatti il titolo nazionale di Velocità Professionisti nel 1902[6], anno in cui sarà pure azzurro ai Mondiali nella stessa specialità, per essere eliminato in semifinale. La sua carriera su alti livelli termina praticamente qui.
[1] Nomignolo con cui è universalmente conosciuto il milanese Roberto Messa, buon pistard ma capace di vincere anche prove su strada come la Brescia-Chiari nel 1900 e la Milano-Limito-Milano nel 1903
[2] Umberto Dei, nato a Monzano di Jesi il 25.07.1879, sarà poi buon pistard professionista nel primo Novecento, correndo in tutto il mondo ed aggiudicandosi il Campionato Russo di Velocità nel 1902. Diventerà poi rinomato costruttore di biciclette
[3] I battuti sono Colombo e Ghirardelli
[4] Il secondo è Ghirardelli
[5] Il primato difatti viene subito battuto, nella batteria seguente, dal francese Taillander che corre in 12”6
[6] I battuti sono il suo grande rivale Brusoni, con cui ha dovuto confrontarsi per l’intera carriera, e Singrossi