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QUADRELLI Silvio

Milano 01.08.1889 / Milano 1970

1924. Sollevamento Pesi. 14° p.m. pesi leggeri

Pratica sollevamento pesi sin da adolescente. Il suo primo grande risultato data 1910: tesserato per la “Post Resurgo Libertas” milanese, vince a Verona il tricolore dei “minimi”, categoria che vede il peso-limite a 70 kg. Questo exploit sembra però, paradossalmente, frenarlo e per alcune stagioni non realizza altre performances significative. Si rivede nel 1914 quando, tesserato per il Club Atletico Milanese, rivince il tricolore dei “minimi”, alzando 315 kg e giungendo 4° nella classifica assoluta. Si disimpegna bene anche nella lotta, finendo secondo nel Campionato Italiano, superato solo da Corsanego. Nell’aprile 1915 è secondo nella prestigiosa “Coppa Radaelli” di lotta, competizione a squadre[1]. Il 13 maggio, a pochi giorni dall’entrata in guerra del nostro paese, Quadrelli è 3° nel Criterium Nazionale di pesi a Milano, superato da Bottino e Cogliolo (peraltro due “massimi”), ma è il migliore nella speciale classifica del quoziente che rapporta i kg alzati al peso corporeo di ogni atleta. La guerra però interrompe tutto. Dopo il conflitto Quadrelli si rivede ai tricolori dei pesi, tenutesi a Genova nel dicembre 1919, organizzati dalla “Colombo”. Nei “leggeri” viene battuto per soli 5 kg da Monti (290 contro 285), rammaricandosi (forse non a torto) per l’annullamento di un sollevamento lento di 35 kg ad un braccio che ai più è apparso regolare ma non alla giuria. Nel campionato assoluto Quadrelli è 4°, un buon piazzamento. Inizia alla grande il 1920, cruciale annata olimpica. Ai primi di gennaio vince difatti il campionato sociale della sua squadra, il Club Atletico Milanese, soffiando il successo al quotato Merlin, alzando 593 kg totali contro i 586 dell’avversario. Riceve entusiasti commenti dal famoso giornalista ed esperto Balestrieri che lo giudica il migliore della sua categoria ad onta del risultato tricolore.  Il 10 febbraio 1920 nel torneo di Sestri Ponente, categoria “minimi”, vince Monti con 315, Quadrelli è 2° con 300, ma è di nuovo il migliore nel quoziente peso sollevato/peso corporeo. Stessa situazione il 13 giugno nel torneo organizzato dal CAM. Solleva 220 kg, stravince tra i “leggeri” ed è 5° nella classifica assoluta ma primo nella “proporzionale” che rapporta i pesi. Cerca la chance olimpica anche nella lotta. Il 27 giugno gareggia nell’eliminatoria lombarda per le selezioni nazionali, ma nei “leggeri” (peso-limite 67.5 kg) è battuto da Ranghieri. Non va meglio alle qualificazioni olimpiche vere e proprie, disputate a Genova nella palestra della “Colombo”, tra il 10 e 13 luglio. Battuto da Ranghieri ed Aymar, chiude solo terzo e perde la chance. E, clamorosamente quanto sfortunatamente, la perde anche nei pesi perchè il 19 luglio nell’apposita selezione di Genova è costretto al ritiro.

Per il riscatto Quadrelli deve aspettare il 1921. Il 20 marzo si aggiudica, col CAM[2], la “Corona Giudici” a squadre, dominando nettamente davanti all’APEF. Un mese dopo vince il campionato lombardo per la sua categoria, fino a 70 kg, sollevando 315 kg: ciò gli vale il primo posto nella classifica “proporzionale”. Ormai è tornato in forma e pienamente affermato: il 6 novembre è selezionato tra gli italiani che affrontano gli svizzeri in uno dei primi matches internazionali organizzato sul nostro territorio, a Milano. La Svizzera vince, sollevando in totale 1639 kg contro i 1571 dei nostri. La gara è semplice: divisi per categorie, un rappresentante per ogni nazione, vince chi solleva di più. Quadrelli fa il suo dovere, sollevando 325 kg e battendo l’elvetico Wolf (300) ma nel computo generale andiamo sotto, e non di poco, per merito (o colpa...) del “mediomassimo” Hunneberger che solleva 377 kg, facendo addirittura meglio del “massimo” Bottino (fermo a 360). Ci si rivede tutti ai tricolori del 1922, che poi sono quelli del 1921 posticipati al 18 e 19 febbraio dell’anno seguente. Si disputano a Genova, nei locali della “Sampierdarenese”. Quadrelli vince nei “leggeri”, sollevando 325 kg contro i 305 di Monti: a 32 anni ha raggiunto l’apice della sua carriera. Si conferma difatti il 25 giugno al concorso ginnico nazionale di Trieste dove è il migliore di categoria, e quarto assoluto, sollevando 305 kg. Il 22 ottobre a Genova, nei locali della “Sestrese”, rivince il tricolore dei “leggeri”, sollevando 325 kg contro i 310 di Monti. Nel 1923 si mantiene su ottimi livelli di rendimento anche se comincia con una sconfitta. Il 25 febbraio partecipa alla “Corona Giudici”, competizione a squadre che si svolge nelle scuole di Via Pisacane a Milano. Con lui, per il CAM, gareggiano Epicoco, Callegari e Merlin. Sollevano in totale 750,5 kg ma i “Vigili del Fuoco” milanesi fanno meglio, sia pur di poco (753), e vincono il trofeo. Quadrelli si dedica quindi alla caccia di record: l’8 aprile, nella “sua” palestra al CAM, solleva 75kg col braccio destro e realizza il primato italiano di categoria. Il 6 maggio si conferma nel match organizzato dal CAM nei suoi locali contro la compagine francese dello SA Montmartroise: gli italiani vincono 1040-1020 kg e Quadrelli prevale tra i “leggeri” su Dellone.

Si rivede il 24 e 25 novembre a Genova, nei locali della “Colombo”, per i tricolori. Rivince il titolo dei “leggeri”, sollevando 411 kg contro i 404 di Bonetti ed ottenendo ben 4 primati italiani di categoria: strappo col braccio sinistro (67 kg), slancio col braccio destro (75 kg), strappo a 2 braccia (82 kg) e slancio a 2 braccia (110 kg). Ovviamente fa un bel pensierino ai Giochi dell’anno seguente. A metà marzo del 1924 disputa la prima preolimpica, tenuta a Sestri Ponente ed organizzata dalla “Sestrese”. Vince bene tra i “leggeri”, alzando 397,5 kg contro i 380 del secondo, Bonetti. Le speranze di una sua partecipazione ai Giochi, dopo la delusione di 4 anni prima, paiono concrete. Quadrelli si conferma in un’altra prova di selezione olimpica, disputata il 3 e 4 maggio nei locali dell’APEF di Via Vignola a Milano. Rivince nei “leggeri”, sollevando 402,5 kg e bruciando di misura Gabetti (400 kg) e Bonetti (395). Si ripete l’8 giugno a Trieste, in un’altra preolimpica, dove alza 397,5 kg. Va sempre meglio: il 22 giugno, nell’ultima prova di selezione, a Genova nei locali della “Colombo”, solleva un totale di 400 kg esatti, ottenendo pure il nuovo record italiano di slancio col braccio destro (77,5 kg). Ovviamente nessuno può togliergli la maglia azzurra. Le prove olimpiche di sollevamento pesi si svolgono al Vel d’Hiv, il famoso Velodromo d’Inverno della capitale francese, teatro di numerose competizioni ciclistiche di primo piano. Quadrelli gareggia nei “leggeri”, categoria in cui si schierano 22 atleti di 12 nazioni, ed il cui peso-limite è di 67 kg. La competizione, disputata il 22 luglio, prevede cinque prove: strappo ad un braccio, slancio ad un braccio, pressa militare (o distensione a due braccia), strappo a due braccia e slancio a due braccia. Quadrelli non va troppo bene: solleva nel complesso 390 kg, piazzandosi nella seconda metà della classifica, 14° pari merito. L’oro va al francese Decottignies con 440 kg, argento all’austriaco Zwerina con 427,5 kg e bronzo al ceco Durdis con 425 kg. Quadrelli, che alla vigilia ha accusato forti disturbi intestinali e non è in perfette condizioni, ottiene il suo miglior risultato nello strappo dove solleva 80 kg contro i 90 del primo, il ceco Durdis. Le altre prove risultano mediocri: 13° p.m. nello strappo ad un braccio (62,5 kg contro i 75 dell’austriaco Zwerina), 14° p.m. nello slancio ad un braccio (70 kg contro i 95 dello svizzero Bichsel), 11° p.m. nella pressa (72,5 kg contro gli 85 kg degli estoni Vanaaseme e Noormagi), 10° p.m. nello slancio (105 kg contro i 115 del francese Decottignies). Risultati non certo esaltanti, per una partecipazione di Quadrelli tutt’altro che brillante anche se con l’attenuante dei disturbi fisici. Si rivede nel 1925. Il 21 giugno si aggiudica il titolo italiano della FGNI per la categoria “leggeri”, nella prova che si svolge nei locali meneghini dell’APEF: solleva un totale di 412 kg contro i 400 di Bonetti.

Si conferma il 25 ottobre quando guadagna il titolo di campione lombardo. Ai tricolori di Sestri Ponente del 15 novembre trova il grande Gabetti, salito di categoria perchè aumentato di peso, che lo costringe al secondo posto: Quadrelli solleva un totale di 270 kg contro i 277,5 dell’avversario. Nel 1926 Quadrelli gareggia poco anche perchè vi sono poche gare e, per questo, non mancano le polemiche sui giornali. Il 23 ottobre a Pavia si laurea campione lombardo, superando Bonetti per 10 kg (272,5 a 262,5). Il 6 e 7 novembre a Bologna si aggiudica il titolo italiano dopo un bel duello con lo stesso Bonetti, risolto a suo favore per soli 5kg (262,5 contro 257,5). Si ripete a Bologna, nella palestra della “Virtus”, per i tricolori FGNI, ancora davanti a Bonetti. Quadrelli è grande anche nel 1927. Il 3 febbraio nella palestra del CAM realizza tre primati italiani: strappo col braccio destro (66,4 kg), slancio col braccio sinistro (76,2 kg) e slancio con due manubri (98,2 kg). Il 24 luglio si aggiudica il campionato lombardo. Il 7 agosto a Como si laurea nuovamente campione italiano nei “leggeri” dopo l’ennesimo duello con Bonetti. Altra sfida l’11 dicembre a Sestri Ponente in una preolimpica: Quadrelli alza 202,5 kg contro i 200 di Bonetti. Nel 1928 punta ovviamente i Giochi. Il 26 febbraio affronta la preolimpica di Sampierdarena dove, a sorpresa, viene sconfitto dal milanese Cella che solleva 267,5, cinque in più di Quadrelli che si riscatta l’11 marzo nel campionato lombardo di Milano, organizzato dalla “Pro Patria”. Stavolta è lui a sollevare un totale di 267,5 kg, precedendo il “solito” Bonetti, con Cella terzo. 14 giorni dopo, vince anche i tricolori, organizzati a Milano dal “GS Battisti” nel salone di Via Romano: la via per i Giochi sembra spianata. Ma sorgono improvvisi problemi: qualche piccolo infortunio costringe Quadrelli a saltare le ultime preolimpiche. Alla fine non dà le garanzie sufficienti ed il CT Talliani è costretto, suo malgrado, ad escluderlo dalla lista per Amsterdam. Sfuma così per Quadrelli la seconda partecipazione olimpica. Si rivede solo l’8 settembre 1929 quando a Milano si aggiudica il campionato lombardo dei “leggeri”. Un mese dopo, il 6 ottobre, guadagna a Bari il titolo nazionale della categoria: a 40 anni suonati è ancora il miglior “leggero” in circolazione. È questo però l’ultimo suo grande risultato.


[1] Quadrelli gareggia per il Club Atletico Milanese, assieme a Piazza e Folcia. La Coppa è vinta dallo SC Italia, con Bianchi, Geri e Gorletti

[2] Insieme a lui gareggiano Epicoco, Merlin e Callegari


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