PREMIANI Egidio
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Trieste 16.02.1908 / Trieste 18.05.2002
1936. Pallacanestro. 7°
Inizia l’attività cestistica nella “Bergamas” alla fine degli anni Venti, poi passa nella “Ginnastica Triestina” che ha vinto il suo primo scudetto di pallacanestro nel 1930. La Triestina, con Premiani primattore, rivince il titolo italiano nel 1932 quando, dopo aver domato a fatica “Reyer” e “Giovinezza” nel girone eliminatorio[1], vince le quattro partite della poule finale, regolando nell’ordine Napoli e Borletti. Il 3 gennaio 1933 Premiani è nella rappresentativa giuliana che a Trieste supera 26-23 la Svizzera, segna due punti. Un mese dopo, il 4 febbraio, è a Praga: la Triestina perde 35-32 con la Cecoslovacchia, subendo la rimonta decisiva negli ultimi minuti di gioco. In Campionato però la Triestina fa un passo indietro. Nel girone eliminatorio arriva a pari punti con l’OSA Milano che però il 21 marzo vince lo spareggio a Venezia 28-21, eliminando dunque i triestini. Nel 1934 i giuliani e Premiani ci riprovano. Dominano il girone eliminatorio[2], approdando in scioltezza alla finale di Campionato contro il Borletti. Nella prima partita, a Milano il 13 maggio, i triestini sono seccamente sconfitti 40-22. A Trieste, nel ritorno di sette giorni dopo, le cose cambiano ed i padroni di casa si impongono 27-17. La “bella” si disputa a Bologna il 3 giugno: la Triestina vince 21-19, con un canestro a pochi secondi dalla fine siglato da Giassetti. Ma la partita viene annullata, causa alcune infrazioni al regolamento e ripetuta sette giorni dopo a Firenze: la Triestina rivince, stavolta 29-20, e guadagna il Campionato, con Premiani sempre in prima fila. È in campo anche il 14 luglio quando la Triestina domina 46-18 il Nizza. Nel 1935 la Triestina parte da favorita nel Campionato, ma qualcosa s’inceppa. Se nel girone eliminatorio si assiste al solito dominio dei giuliani[3], nella poule finale le cose vanno diversamente: la “Ginnastica Roma” si aggiudica tutte le partite, superando anche i triestini, sia pur con minimo scarto[4], i quali chiudono così al secondo posto davanti ai petroniani di Virtus e GUF. Quindi il CT, il triestino Attilio De Filippi, convoca Premiani in Nazionale per gli Europei di Ginevra, ma non va benissimo: il 3 maggio gli azzurri superano nettamente, 42-23, la Bulgaria, ma il giorno seguente tocca alla coriacea Svizzera. Partita equilibrata e difficile, perdiamo 27-17 e siamo eliminati. Nel torneo di consolazione perdiamo 29-27 con la Francia e rivinciamo con la Bulgaria, 35-22. Chiudiamo al 7° posto, vince la Lettonia. Certamente non un torneo eccezionale. Intanto la Triestina affronta una difficile crisi societaria: perse due colonne portanti come Franceschini e Giassetti, la compagine si trasferisce praticamente in massa nel GUF Trieste dove entra anche Premiani. Nel girone eliminatorio chiudono pari merito al Borletti, con 10 punti, precedendo nettamente GUF Pavia e GUF Torino, ferme a due. Poichè passano al turno successivo, i giuliani accedono alla finale.
Qui però chiudono quarti su quattro, vincendo una sola partita (21-19 con la Ginnastica Roma in casa). Vengono preceduti nell’ordine da Borletti, Virtus e Ginnastica Roma. Finito il Campionato, ai primi di aprile si tiene a Roma il collegiale preolimpico, con una quarantina di cestisti, divisi in tre squadre a seconda della loro provenienza geografica. Si impone la compagine del centro-sud, ma Premiani si conferma ottimo elemento, tra i migliori del nord-est. Difatti gioca in Nazionale l’incontro di preparazione contro l’Ungheria, disputato a Padova il 3 maggio e vinto nettamente dai nostri 48-14, realizzando due punti. Il CT della Nazionale è Guido Graziani, fondamentale figura di riferimento della pallacanestro italiana dei primordi. Dapprima vengono selezionati 20 giocatori, convocati il 19 giugno per il ritiro preolimpico a Riva del Garda. Si scende infine a 14 uomini tra i quali figura anche Premiani. Si parte per Berlino il 27 luglio, in treno da Verona. Il torneo olimpico di pallacanestro si svolge dal 7 al 14 agosto nella “Tennisplatze” ovvero uno stadio del tennis, all’aperto, opportunamente attrezzato. Premiani è presenza costante in campo. Gli azzurri iniziano bene: il 7 agosto battono nettamente la Polonia 44-28. Due giorni dopo, altra schiacciante vittoria contro i padroni di casa della Germania, 58-16. L’Italia insiste e l’11 agosto supera anche il Cile che crea qualche difficoltà in più: i nostri si impongono 27-19, con Premiani che segna due punti. Si giunge così ai quarti di finale, il 12 agosto dove arriva il primo stop: il Messico supera gli azzurri, doppiandoli nel punteggio, 34-17. I nostri sono così relegati nel torneo di consolazione. Il 13 agosto gli azzurri perdono 32-14 contro le Filippine, con Premiani che segna altri due punti. Dovrebbero perciò giocarsi il 7° posto col Perù che però dà forfait e quindi gli azzurri, senza giocare, chiudono proprio in settima posizione. L’oro va, ovviamente, agli USA che sconfiggono il Canada 19-8. Bronzo al sorprendente Messico che supera 26-12 la Polonia. Al quinto posto Filippine ed al sesto Uruguay. Tutto il mondo dunque rappresentato in quello che, con 21 nazioni al via, può essere definito il primo vero torneo di pallacanestro a livello mondiale. Buono il torneo di Premiani, con 4 punti all’attivo, peraltro uno dei due azzurri sempre presenti in campo (l’altro è Franceschini). Nel 1937 Premiani rimane alla Triestina[5], ma non gioca più in Nazionale dove totalizza 15 partite con 6 punti. Quindi passa al Napoli nel ruolo di allenatore-giocatore ma senza molto successo. Emigra poi in Argentina, rientrando in Italia dopo molti anni.
[1] La Triestina ottiene 7 punti contro i 6 della “Reyer” ed i 5 della “Giovinezza”, anch’essa di Trieste
[2] Ottengono 14 punti contro i 10 della “Ginnastica Roma”. Seguono “La Filotecnica” di Milano con 8, “Ginnastica Torino” con 6 e “GUF Padova” con 2
[3] La Triestina totalizza 18 punti contro i 10 del “GUF Bologna” e “OSA Milano”. Seguono “Ginnastica Torino” e “La Filotecnica Milano” con 8, “GUF Padova” con 6
[4] I capitolini vincono in casa 13-12 ed a Trieste 26-23
[5] Nel 1937 la Triestina chiude seconda, alle spalle del Borletti, il girone eliminatorio e non accede alla finale. Il Borletti vince poi lo scudetto