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PREDA Roberto

1920. Tiro a Segno. 7° Pistola Libera a Squadre, 9° Pistola Automatica a Squadre

Romagnolo di Faenza, specialista della pistola. Nei primi anni ’10 è tra i migliori tiratori italiani e nel 1914 viene selezionato con la Nazionale per i Mondiali di Vyborg, in Russia. Il suo esordio è fortunato: vince difatti l’oro a squadre anche se nella prova individuale, col suo 18° posto, è il peggiore dei nostri[1]. A differenza di molti suoi colleghi tiratori, non gareggia anche col fucile, limitandosi all’arma più corta. La guerra però interrompe tutto. Terminato finalmente il conflitto, è già tempo di preparare la spedizione per i Giochi di Anversa. Preda si mantiene su buoni livelli di rendimento ed il segretario dell’Unione Tiratori Italiani, Vitali, incaricato di selezionare gli uomini per i Giochi, non lo ha dimenticato. Con la pistola, Preda ha pochi rivali anche nel 1920: difatti è tra i migliori anche nel collegiale di rifinitura, tenuto al poligono del Martinetto di Torino, e guadagna il biglietto per Anversa, raggiunta in treno via Modane e Parigi. Le gare olimpiche di tiro si svolgono nel poligono militare di Beverloo, a Leopoldsburg, una sessantina di km ad est di Anversa. Preda, come suo solito, si presenta solo nella pistola ed esordisce il 2 agosto nella pistola libera a squadre da 50 metri. 60 colpi a testa, 3000 il punteggio massimo ottenibile. 13 nazioni al via, con lui presentiamo Ticchi, Galli, Boriani e Frasca.

Non sviluppiamo una grande prestazione e ci fermiamo a metà classifica: settimi, con 2224 punti, ad un solo punto (su duemila!) dalla Francia. Oro, ovviamente, agli USA con 2372, argento alla Svezia (2289) e bronzo al Brasile (2264). Classifica corta, con maggior fortuna e precisione potevamo ambire pure ad una medaglia. Il giorno seguente, 3 agosto, tocca alla pistola automatica a squadre, distanza 30 metri e 30 colpi a testa, punteggio massimo 300. Preda è di nuovo in campo, assieme agli stessi uomini di 24 ore prima: Ticchi, Galli, Boriani e Frasca. Stavolta andiamo proprio malissimo: nona ed ultima posizione, con soli 1121 punti. Ennesimo oro agli USA con 1310 punti, argento alla sorprendente Grecia (1285), bronzo alla Svizzera (1270). Si chiude l’amara esperienza olimpica di Preda, con due risultati al di sotto della sufficienza: il nostro movimento, soprattutto nella pistola, esce con le ossa rotte dalle gare di Anversa dove raramente siamo riusciti ad entrare in corsa per una medaglia che, oltre tutto, non è arrivata. Il riscatto dei nostri arriva però subito: sulla via del ritorno dal Belgio, la comitiva azzurra si ferma a Rennes dove l’11 agosto è prevista una grande gara internazionale. L’Italia, con Preda in prima fila, vince la classifica a squadre nella pistola. Peccato non essere stati altrettanto validi ad Anversa. Negli anni seguenti Preda gareggia ancora, ma senza ottenere risultati eclatanti finchè lascia l’attività.


[1] Con lui gareggiano Moretti, Frasca, Ticchi e Galli. L’Italia totalizza 2518 punti su tremila disponibili, superando nell’ordine Francia (2497) e Belgio (2483)