PONTENANI Aristide
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1912. Scherma. Eliminato Quarti di Finale Sciabola Individuale
Barone, discendente di una nobile famiglia fiorentina. I suoi avi vengono inviati dal Granducato di Toscana come ambasciatori a Londra dove poi l’intera genia si stabilisce: Aristide nasce e cresce nella metropoli inglese. Qui impara a tirare di scherma, sport che comunque prosegue a praticare anche quando rientra in Italia, paese di cui mantiene la cittadinanza. Diventa schermidore talmente esperto, che nei Giochi londinesi del 1908, dove in sostanza gioca “in casa”, si cala nei panni del giudice. Poi continua l’attività schermistica e si guadagna la convocazione per i Giochi del 1912 nel torneo di sciabola individuale. Le prove di scherma si svolgono all’Ostermalms Idrottpslats, in centro a Stoccolma, su pedane realizzate sopra campi da tennis. Al torneo di sciabola individuale partecipano 64 atleti di 12 nazioni. Il 17 luglio, nella mattinata, Pontenani vince due incontri nella poule iniziale, col britannico Brookfield e lo svedese Lindholm, perdendo solo con l’ungherese Berti. Passa comunque il turno, giungendo 2° su quattro. Nel pomeriggio dello stesso giorno affronta i quarti di finale dove però si aggiudica un solo incontro, subendo nel contempo tre sconfitte. Inevitabile l’eliminazione. Il suo nome non comparirà più ad alti livelli.
Stoccolma 1912. Pontenani, in borghese ed evidenziato dal tondo, tra gli schermidori azzurri. Immediatamente seduto sotto di lui il grandissimo Nedo Nadi