Seleziona la tua lingua

Image
images/atleti/olympiabolario/polli_piccola.jpg

POLLI Emilio

Milano 10.04.1901 / Milano 30.01.1983

1924. Nuoto. Eliminato Semifinale 4x200 m sl (con Bacigalupo, Frassinetti e Patrignani)

1928. Nuoto. Eliminato Semifinale 100 m sl, Squalificato Primo Turno 4x200 m sl (con Conelli, Costoli e Perentin)

A 5 anni è già in acqua, per merito del padre che lo ha portato in gita al Lago di Como dove spesso il piccolo Emilio nuota. Pochi anni dopo, si trasferisce a Milano. La guerra, cui scampa grazie alla giovane età, blocca la sua ascesa. Nuota a Milano, nei Navigli ma anche nelle varie vasche della città, specializzandosi nella velocità, appassionandosi pure ai tuffi ed alla pallanuoto. Tuttavia gareggia seriamente, tesserato per la “Canottieri Milano”, solo dai primi anni Venti, ma non ottiene successi rilevanti: talora si presenta con lo pseudonimo Emilio De Franchi in quanto il padre, proprietario di una nota azienda alimentare, non ama che trascuri gli studi per lo sport. Polli fatica abbastanza a mettersi in mostra. Vi riesce, a sprazzi, solo nel 1923. Il 28 luglio si piazza 5° sui 50m del “Memorial Grego” a Pavia. Il 5 agosto è a Camogli per il “Campionato del Mediterraneo” sui 50m. La gara è burrascosa, con scorrettezze reciproche fra i concorrenti. Polli è primo sul traguardo, ma la giuria annulla la prova che viene ripetuta. Polli si rifiuta di ripartire e vince Frassinetti. Polli diserta i tricolori di Roma della settimana seguente. Però s’è fatto notare ed a Milano si parla molto di lui. Tant’è che il nuovo CT del nuoto, l’ex atleta Davide Baiardo, lo ha inserito tra gli uomini che già il 30 marzo si ritrovano a Milano, nella vasca riscaldata delle Terme di Foro Bonaparte, per un primo ritiro collegiale in vista dei Giochi di Parigi. Polli si fa ammirare per il suo crawl anche se lo stile è un po’ troppo scomposto. I ritiri collegiali, che si tengono ogni domenica, durano sino a maggio e Polli si conferma in vasca molto veloce, ricevendo i complimenti di tutti. In effetti il lavoro primaverile dà i suoi frutti: Polli inizia la stagione 1924 il 18 maggio a Nervi dove vince i 75m davanti al “solito” Frassinetti, suo rivale per antonomasia sulle brevi distanze. Il 1° giugno, nella piscina della Canottieri Milano, Polli vince i 200 e la staffetta. Il 15 giugno si disputa a Milano, nella piscina di Via Argellati, l’ultima prova di selezione olimpica: Polli realizza il miglior tempo sui 100 con 1’10” che se a livello italiano è notevole, lo è meno sul piano internazionale. Sui 200 ottiene il quarto tempo (le gare di velocità si svolgono a cronometro e non in gare “testa a testa”), ma in prospettiva staffetta non è male. A sorpresa vince i 100 dorso, ma con un tempo poco significativo a livello internazionale.

Per questo il CT Baiardo lo seleziona solo per le prove di stile libero. Le gare olimpiche natatorie si tengono nella Piscine des Tourelles, in Rue de Tourelles, nella parte orientale di Parigi, nei pressi della Porte des Lilas, praticamente dove oggi sorge lo “Stadio Nautico Georges Vallerey”. Polli gareggia solo nella staffetta 4x200 cui partecipano 13 nazioni: accanto a lui Bacigalupo, Patrignani e Frassinetti. La mattina del 18 luglio, nel primo turno, i nostri vanno molto bene, chiudendo secondi dietro agli USA che stravincono in 10’41”6 mentre il tempo degli azzurri è 11’05”2. Riescono a precedere nettamente Jugoslavia e Spagna, per una prestazione più che buona. Nel pomeriggio tocca alla semifinale: i nostri si migliorano, sia pur leggermente, ottenendo 11’04”, ma gli altri stavolta sono nettamente più forti. USA ancora primi, col nuovo record mondiale di 9’59”4 (per la prima volta si scende sotto i 10’). La Svezia è seconda, in 10’08”2 e qualificata mentre terzo giunge il Giappone in 10’12”4. Gli azzurri hanno lottato al limite delle loro possibilità, ma non è bastato. L’oro va agli inarrivabili statunitensi, che in finale schierano il mito Weissmuller, davanti all’Australia ed alla Svezia. Polli comunque non ha niente da rammaricarsi: ha svolto diligentemente il suo compito. Rientrato in Italia, il 27 luglio vince i 100 a Desenzano e quindi si prepara bene per i tricolori di Pesaro dove il 15 agosto vince i 100 dorso, battendo nettamente lo specialista Biach. Quindi il giorno seguente si aggiudica anche i 100sl col bel tempo di 1’07”, davanti a Frassinetti, dimostrandosi il re della velocità. Fa ancora meglio il 24 agosto a Bordighera dove supera di nuovo Frassinetti con 1’04”. Peccato che i tempi ottenuti in mare non possano essere omologati a livello ufficiale: ormai il nuoto “vero” è in piscina anche se in Italia strutture di questo genere si contano ancora sulle dita di una mano. Chiude l’annata con altri successi: il 7 settembre ad Abbazia su 100 e 4x50 mentre il 20 settembre ad Arona si aggiudica la 3x200 con Gaal e Mandelli. Polli può essere soddisfatto della sua prima vera stagione ad alto livello: titolo italiano e partecipazione olimpica non sono cose di tutti i giorni, anzi di tutti gli anni. Si tratta comunque del primo mattone di una carriera notevole. Nel 1925 difatti Polli continua a primeggiare. Il 7 giugno, nella piscina meneghina di Via Argellati, vince la 4x60 mista, nuotando il crawl in ultima frazione[1]. 14 giorni dopo, si aggiudica i 100 nella piscina S. Cristoforo a Milano, appena ristrutturata dalla “Canottieri” che ne è la proprietaria: un piccolo gioiello, in muratura, lunga i regolari 50 metri.

Nella stessa sede, di cui è il pupillo, rivince i 100 il 12 luglio, ma è battuto sui 100 dorso dal compagno Von Bulow, di evidente origine teutonica. Sette giorni dopo, chiude al terzo posto una prova sui 300 disputata nel Lago d’Elio, alle spalle degli sconosciuti Casalone a Mondelli. Grande performance il 2 agosto alla piscina della Canottieri Milano: vince i 100 col nuovo record italiano di 1’06”3. È indubbiamente il miglior velocista italiano del momento, erede del grande Massa. Lo stesso giorno vince anche sui 100 dorso e le due staffette[2]. Ai tricolori di Pusiano, 15 e 16 agosto, si conferma: guadagna il titolo sui 100sl e 100 dorso. Sette giorni dopo, si impone agevolmente sui 100 dorso a Padova. Il 30 agosto è a Sampierdarena dove, nel piccolo porticciolo, si disputa una bella riunione: Polli vince i 100sl davanti all’idolo di casa Frassinetti. Tra 12 e 13 settembre Polli gareggia in un importante meeting organizzato a Pesaro, nel porto-canale: battuto sui 100 dorso dal cecoslovacco Legat, trionfa sui 100 sl di cui è ormai il massimo esponente italiano. I nostri invece, con Polli ultimo frazionista, sono battuti dai cechi nella 4x200[3], ma vincono la “mista” (con sole tre frazioni e senza il “delfino”) dove Polli si esibisce nel dorso[4]. Il 27 settembre un altro exploit: nei campionati sociali della “Canottieri” Polli domina i 50 col tempo di 27”2 che gli vale il nuovo primato italiano. Poi si aggiudica anche 100sl e 50 dorso. Nel 1926 entra presto in acqua. Già il 31 gennaio è in piscina, a Torino, nella sede dell’YMCA: vince 100 sl e 60 dorso, ad handicap, recuperando bene lo svantaggio iniziale di fronte comunque ad avversari non di primo piano. Si rivede il 6 giugno nella piscina della Canottieri Milano: vince bene 50 e 100. 14 giorni dopo, nella stessa sede, dà spettacolo: rivince 50 e 100, ma anche i 100 dorso dove con 1’21” stabilisce il primato italiano. La piscina della “Canottieri” è ormai il suo regno e nei campionati lombardi del 18 luglio vi coglie ben 5 successi: 50, 100 e 400sl; 100 dorso e staffetta 4x50. Sette giorni dopo, è a Sampierdarena dove, nel porticciolo, batte di nuovo l’enfant du pays Frassinetti sui 100. Nella stessa sede ligure l’8 agosto si svolgono i tricolori, in una grande cornice di pubblico, assiepato sulle tribune appositamente erette. Polli è strepitoso: vince 50 e 100sl oltre ai 100 dorso, confermandosi il nostro velocista principe. Non va altrettanto bene agli Europei di Budapest, nella prima storica edizione della manifestazione, disputata ai Bagni Imperiali: terzo nella batteria dei 50sl, alle spalle dei magiari Gaborfy e Maijar, viene subito eliminato[5]. Stesso risultato il 21 agosto nei 100 dorso dove a superarlo sono l’ungherese Bartha ed il tedesco Trenschel.

Giunge terzo anche nella batteria dei 100sl, alle spalle del magiaro Barany e dello svedese Werner, ma stavolta entra in finale. Il giorno seguente però è 7° ed ultimo, in 1’08”, mentre l’oro va allo stesso Barany in 1’01”. Il 22 agosto con la 4x200 Polli ottiene un discreto 5° posto nella prova appannaggio della Germania che stacca i nostri di ben 52”[6]. Tre giorni dopo, nel viaggio di ritorno, si ferma a Trieste dove, al Bagno Savoia, vince 90m dorso e 90m sl, in questo secondo caso a pari merito con Parenzan. In Italia è il migliore, ma per svettare a livello internazionale gli manca ancora qualcosa, se non molto. Il 5 settembre Polli si aggiudica 100 sl e dorso a Como, nelle acque antistanti Piazza Cavour. Il 19 settembre a Firenze è clamorosamente battuto sui 100 dal padrone di casa Banchelli, ma vince la 3x100, affiancato da Cazzaniga e Masera. Si allena bene tutto l’inverno nella piscina riscaldata delle Terme di Milano. La sua prima uscita del 1927, come l’anno precedente, si sviluppa nella piscina torinese dell’YMCA, il 5 febbraio: vince agevolmente i 100 ed i 60dorso. Il 19 giugno, all’esordio estivo, vince bene i 50 nella piscina della sua “Canottieri Milano”. Sette giorni dopo, arriva un bell’exploit nella stessa vasca: ottiene il record italiano sui 50 in 28”2/5[7]. Vince anche i 100. Il 24 luglio, ancora nella piscina della “Canottieri”, si aggiudica il titolo lombardo su 100, 200 e staffette (4x200 e mista[8]). Il 14 e 15 agosto dà spettacolo nei tricolori di Bologna che si tengono nella nuovissima piscina del “Littoriale”, appena inaugurata: vince 50, 100, 200, 5x50[9] e 4x200. Sulla distanza più breve stabilisce pure il primato italiano, abbassando il suo limite di un quinto di secondo. Stesso exploit nella 4x200, dove gareggia con Andreae, Crosio e Masera: 11’06”3/5 il nuovo limite. Due giorni dopo, è a Cattolica dove si impone sui 100. Ai primi di settembre partecipa agli Europei di Bologna: termina 5° sui 100 vinti dal fuoriclasse svedese Borg, ottenendo comunque il record italiano con 1’05”1/5. Con la 4x200 chiude al quarto posto, dietro Germania, Svezia ed Ungheria[10]. Polli finisce l’annata il 18 settembre a Lovere, primeggiando su 100 e 400. Il 1928 è annata olimpica e Polli ovviamente vuole la maglia azzurra per la quale pare favorito indiscutibile. Il 7 giugno vince i 50 del campionato lombardo universitario, nella piscina della “Canottieri”. Dieci giorni dopo, è a Napoli dove domina la preolimpica, disputata al Molosiglio: vince 50, 100 e 200. Evidente che il suo nome entra di diritto nella lista per Amsterdam. Il 1° luglio si conferma nella preolimpica del “Littoriale” di Bologna con un’altra tripletta: oltre ai 200 vince 50 e 100, con due record italiani, rispettivamente di 27”3/5 e 1’03”4/5. L’8 luglio, con i compagni della “Canottieri Milano[11]” ed in ultima frazione, nella piscina della società, stabilisce il record della 5x50, con 2’28”3/5. Sette giorni dopo, è di nuovo a Bologna, per l’ultima preolimpica: rivince i 200 ed i 100 dove ottiene il nuovo primato italiano con 1’03”2/5.

Il CT, l’ungherese Paul Domonkos ed il supervisore Corbari non possono che inserirlo nella lista per i Giochi: è il nostro uomo di punta e conferma di essere in buona condizione nel ritiro collegiale preolimpico di Menaggio. Le gare olimpiche di nuoto si disputano nello “Zwemstadion”, “stadio del nuoto”, ubicato in un canale, lo Stadiongracht, in pieno centro di Amsterdam, nei pressi dello Stadio Olimpico. Polli gareggia nei 100 cui partecipano 30 atleti di 17 nazioni. La mattina del 10 agosto esordisce bene, piazzandosi secondo nella batteria vinta dall’ungherese Barany in 1’01’2. Polli ottiene 1’04” e si qualifica (passano i primi due), sopravanzando l’olandese Van Essen, lo spagnolo Gonzalez ed il polacco Kuncewicz. Nel pomeriggio dello stesso giorno Polli affronta la semifinale dove però giunge 5° su cinque, superato nell’ordine dal grande statunitense Weissmuller, Barany, il tedesco Heitmann ed il norvegese Olsen. L’oro va allo stesso Weissmuller, il futuro Tarzan di tanti film, davanti a Barany ed al nipponico Takaishi. Avversari in effetti troppo forti per Polli che ci riprova nella 4x200[12], cui partecipano 13 nazioni, ma l’esito è catastrofico: il 9 agosto nel primo turno gli azzurri giungono terzi, alle spalle di Germania ed Ungheria, ma sono squalificati per cambio irregolare (come i tedeschi) e dunque subito eliminati. L’oro è degli inarrivabili statunitensi (con Weissmuller e record del mondo di 9’36”2) su Giappone e Canada. Per Polli in sostanza una partecipazione di basso livello. Peccato, perchè in Italia non teme rivali. Ai primi di settembre, a Roma, vince difatti il titolo nazionale in 50, 100 e staffetta 5x50[13]. Nella prima gara realizza anche il primato italiano con 27”2/5. Si rivede il 16 giugno 1929: nella piscina della “Canottieri” a Milano si aggiudica i 50 e la “staffetta svedese[14]”. Nelle stesse acque dà spettacolo anche il 14 luglio dove la “Canottieri” affronta gli jugoslavi del Club Viktoria di Susak: Polli vince 50, 400, staffette 5x50 e 4x200, ma sui 100 è battuto da Conelli. Sette giorni dopo, è a Bologna dove, nella piscina del “Littoriale”, si disputa il match Italia-Ungheria. Polli delude: 4° sui 100 vinti dal forte magiaro Barany, è nella staffetta azzurra 4x200[15] che viene battuta dagli ungheresi. I nostri perdono nettamente il confronto totale. Il 28 luglio gareggia nell’inaugurazione della piscina meneghina di Via Ponzio: vince le staffette 4x50 e 4x200[16]. Il 4 agosto la “Canottieri” restituisce la visita agli slavi di Susak: Polli vince 50, 100 e 4x200[17], ma i meneghini perdono il confronto per un punto (44-43). Polli è di nuovo grande ai tricolori di Roma, disputati a metà agosto nella nuova piscina dello stadio PNF: vince 100 e 4x200[18]. Il 1 settembre è protagonista anche a Pusiano dove si impone su 100, 400 (a pari merito con Conelli) e 4x200 assieme allo stesso Conelli, Partesi e Mandelli.

Si rivede solo il 20 luglio 1930 quando, nella piscina della “Canottieri Milano”, si aggiudica la “Coppa Federale” a staffetta. Il 17 agosto è protagonista ai tricolori che si svolgono nella piscina del “Littoriale” a Bologna: con la “Canottieri Milano” vince 3x100 mista[19] e 4x200sl[20] mentre nei 100 arriva a pari merito con Costoli. Qui però nasce un contenzioso con la giuria che decide di svolgere uno spareggio per designare un unico vincitore: Polli non ci sta, protesta e non prende il via. Così il successo va a ufficialmente a Costoli che gareggia da solo. Polli si rivede in acqua il 7 giugno 1931 a Milano dove la “Canottieri” sfida la Doria: vince 400 e 3x200. Sette giorni dopo, a Trieste, nel match contro la “Bergamas”, Polli si aggiudica i 100 mentre il 21 giugno, a Milano, fa suoi 400 e 3x200 nella sfida con la “Libertas” di Sestri. Sette giorni dopo, a Genova contro la Doria, bissa i due successi. Il 5 luglio a Trieste, nell’incontro tra “Canottieri” e “Bergamas”, vince 100 e 3x200. Il 19 luglio, nella prima prova di finale della “Coppa Federale” a Genova, Polli chiude secondo sui 100, superato da Capellini, e 3x200. Il 6 settembre a Bologna si aggiudica il titolo italiano sui 100 e nella 4x200[21]. Tesserato per il TC Milano che ha appena inaugurato una piscina nel suo circolo, Polli si rivede il 22 maggio 1932 a Rapallo dove chiude al quarto posto la “Coppa Bacigalupo” vinta, sui 200, da Perentin. Quattro giorni dopo, proprio nella piscina del TC Milano, è protagonista del record italiano nella staffetta 5x50, col tempo di 2’33”2/5: assieme a lui Borletti, Marra, Jellinek e Ricci. Il 29 maggio a Roma, nella piscina dello Stadio Nazionale, chiude quinto i 200 vinti dal magiaro Barany: la prova vale anche come indicativa per i Giochi, ma i suoi tempi sono lontani dall’eccellenza e dunque non viene inserito nella lista azzurra. Si deve pure considerare che, per le ingenti spese di trasferta, il CONI non largheggia nella spedizione: in America difatti vengono inviati solo due nuotatori, Costoli e Perentin. Polli si segnala ripetutamente nelle gare della “Coppa Federale”, imponendosi ripetutamente sui 400 e nelle staffette, anche nelle finali: grazie al suo contributo, il TC Milano si aggiudica la competizione. Polli si rivede ai tricolori di Bologna del 17 e 18 settembre: finisce solo quarto sui 100 (vinti da Banchelli), ma si impone nella 4x200[22]. 14 giorni dopo, è ancora protagonista delle staffette: nel confronto tra “TC Milano” ed i nizzardi del “Cercle des Naugers” si aggiudica 3x100 mista e 5x50sl.

Nel 1933 è ancora sulla breccia: gareggia molto, e vince sui 100, nella “Coppa Federale” con la “Canottieri Milano”, anche nella finale di Bologna, ma i compagni non sono all’altezza. Difatti la “Canottieri” chiude la coppa al terzo posto, dietro “Bologna Sportiva” e “Lazio”. Il 15 agosto a Roma guadagna il titolo italiano della 4x200: con lui gareggiano Martinotti, Costa e Cappellini. Il 24 settembre, con Baldo al posto di Martinotti, altro successo in staffetta, ma stavolta nella “Coppa Mussolini”. Il 1° ottobre affronta la “Traversata di Milano”, oltre 3,5km nel Naviglio: chiude 16°. Nel 1934 passa alla “RN Milano” dove gioca pure a pallanuoto, ma non ottiene risultati eclatanti anche perchè inizia ad occuparsi dell’azienda di famiglia alla cui direzione subentra dopo la morte del padre. Nel 1935 comunque gareggia ancora: il 16 giugno chiude quarto sui 100 e 200 a Desenzano (vince Gambetta). Il 10 agosto a Firenze vince, assieme a Signori, una staffetta su 2mila metri con frazioni di 100m. Si cimenta anche in acque libere: il 15 settembre termina buon secondo la “Traversata del Lago di Varese”, vinta dallo specialista Gamba. Non molla: nell’aprile del 1936 ottiene il primato italiano della 3x200[23]. Il 6 giugno partecipa, nella piscina “Cozzi”, all’incontro tra RN Milano ed una rappresentativa bavarese: vince 5x100, 4x200 ed il match di pallanuoto (1-0) mentre chiude terzo i 200 alle spalle di Signori e Kienzle. I meneghini trionfano 52-39. Il giorno seguente a Modena, dove si inaugura la nuova piscina comunale, è battuto sui 100 da Costa. Il 21 giugno termina secondo, superato da Signori, la tradizionale “Coppa Cantù”, un miglio sul Naviglio Grande a Milano. Fa un pensierino ai Giochi. Può sembrare pretenzioso, ma nella preolimpica di Genova, il 27 e 28 giugno, vince i 200 mentre nella 4x200, dove si sperimentano i vari staffettisti, finisce secondo[24]. Però i tempi, ed il livello medio, dei nostri nuotatori non soddisfano i tecnici della Federazione che tagliano subito la testa al toro: si decide difatti di non inviare nessun nuotatore a Berlino in quanto si ritiene opportuno selezionare solo atleti in grado di giungere in finale. In effetti si chiede troppo, ma una bella smentita potrebbe cambiare le carte in tavola. Non arriva, ma ovviamente l’attività continua. Polli si rivede ai tricolori di Roma, nella piscina dello Stadio PNF: il 25 luglio finisce sesto i 200 vinti da Signori, ma il giorno seguente si aggiudica la 4x200 (con lui Costa, Conelli e lo stesso Signori). Il 20 settembre Polli finisce quinto il “Miglio Marino” a Sturla vinto da Gamba. Ormai ha dato il meglio di sè e gli impegni dell’azienda familiare non gli consentono di allenarsi con regolarità. Ha un sussulto nel 1938 quando consegue l’ennesimo titolo italiano, nella 4x100 della “RN Milano”, con Rota, Signori e Costa. È l’ultimo successo di una brillante carriera, condita da ben 25 Campionati Italiani (14 individuali e 11 in staffetta) e da due partecipazioni olimpiche. Polli indubbiamente è stato un grande velocista ed uno dei nostri migliori nuotatori per tre lustri.


[1] Con lui, per la RN Milano, gareggiano Mandelli, Bulow e Kumritz

[2] Nella 4x200 sl gareggia con Casalone, Pater e Mandelli. Nella “mista” i suoi compagni sono Bottgher, Von Bulow e Souvent. Nella “mista”, rispetto ad oggi, manca il “delfino” (o “farfalla”) che non è ancora codificato, sostituito dall’over

[3] Con lui gareggiano Patrignani, Frassinetti e Bacigalupo

[4] Con lui gareggiano Andreancich nella rana e Bacigalupo nello stile libero

[5] La prova è un “fuori programma” e non fa parte delle gare ufficiali

[6] Con lui gareggiano Bacigalupo, Patrignani e Parenzan

[7] Il primato già gli apparteneva, con 29”1/5

[8] Rispettivamente con lui gareggiano Masera, Crosio e Andreae; Battiti, Souvent e Masera

[9] Con lui gareggiano Andreae, Crosio, Capodacqua e Masera

[10] Con lui gareggiano De Barbieri, Bacigalupo e Conelli

[11] Con lui gareggiano Scazzola, Crosio, Schneider e Masera

[12] Con lui gareggiano Perentin, Conelli e Costoli

[13] Con lui gareggiano Scazzola, Crosio, Capodacqua e Masera

[14] La prova comprende 4 frazioni a stile libero di 50, 100, 200 e 400m. Con lui gareggiano Conelli, Masera e Scazzola

[15] Con lui gareggiano Conelli, De Barbieri e Banchelli

[16] Con lui gareggiano rispettivamente Conelli, Schneider, Souvent e Conelli, Crosio, Occhetti

[17] Con lui gareggiano Conelli, Martinotti e Crosio

[18] Con lui gareggiano Conelli, Martinotti e Crosio

[19] Con lui gareggiano Crosio e Schneider. Gli stili sono tre pechè, rispetto ad oggi, manca il delfino

[20] Con lui gareggiano Crosio, Marra e Conelli

[21] Con lui gareggiano Crosio, Marra e Conelli

[22] Con lui gareggiano Marra, Martinotti e Cappellini

[23] Con lui, per la RN Milano, gareggiano Signori e Costa. Il tempo è di 7’27”

[24] Con lui gareggiano Costoli, Signori e Perentin. I vincitori, a sorpresa, sono Conelli, Vecchi, Bachi e Giunta


Vai alla gallery