POLLEDRI Angelo
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Piacenza 18.01.1904 / 18.07.1997
1928. Canottaggio. Eliminato Quarti di Finale otto con (timoniere)
Dall’età di 17 anni è il timoniere di molti armi della “Vittorino”. Il 28 settembre 1924 vince la Milano-Gaggiano sulla “yole a 4” juniores. Con lui Mezzadri, Merli, Cristalli e Canevari. Lo stesso equipaggio prevale nelle prime regate del 1925 che si tengono il 10 maggio a Cremona, sul Po. Polledri, una sorta di timoniere “scelto” della “Vittorino”, vince anche la prova della “yole a 8[1]”. Nel 1925 non consegue molti successi. Il più importante lo ottiene il 20 settembre, nel “4 con” alle regate di Como, nelle acque di Villa d’Este. Con lui i due Lamberti, Moroni e Borella. L’anno seguente a Piacenza, il 13 giugno, primeggia nel “4 con” e nell’otto. 14 giorni dopo, a Salò vince col “4con” e la “jole a 4” juniores. Il primo anno di svolta è il 1927. Il 24 luglio è sull’otto che si aggiudica la regata a S. Margherita Ligure. Con lo stesso equipaggio a metà agosto è sull’otto che vince il titolo tricolore a Como. Nel weekend successivo, il 21 agosto, i nove si ripetono alla grande negli Europei, disputati nelle stesse acque lariane, vincendo con 4” di margine sulla Svizzera, al termine di un gara emozionante. Il 20 settembre a Lecco l’otto piacentino si impone in una gara internazionale. Cinque giorni dopo, sono i favoriti della Milano-Gaggiano ma si lasciano sorprendere in partenza dallo spunto della “Milano” che diventa irraggiungibile, relegandoli al secondo posto. Nel 1928, dopo un breve interregno di Achilli, ritrova il suo posto come timoniere dell’otto. Ritrova anche il successo, nella preolimpica di Piacenza il 27 maggio e soprattutto l’8 luglio a Pallanza nei tricolori dove i piacentini lasciano a 6” i veneziani della Bucintoro. Con la vittoria arriva anche la maglia azzurra dei Giochi. Il ritiro collegiale preolimpico viene svolto, a luglio, nella stessa Pallanza, sotto la guida degli ex campioni Scipione Del Giudice e Gaetano Caccavallo: l’otto si dimostra in forma, ma nessuno si nasconde la difficoltà della prova olandese.
Le gare olimpiche di canottaggio si svolgono nel Ringvaart, un canale a Stolen, sobborgo a sud-ovest del centro di Amsterdam. Il canale non è molto ampio e si devono confrontare non più di due equipaggi alla volta: dunque i turni sono numerosi ed il torneo diventa macchinoso. Polledri, come timoniere, gareggia nell’otto cui prendono parte 11 nazioni. L’esordio non è positivo: il 2 agosto i nostri sono battuti dalla Gran Bretagna, per 2”6. Il giorno seguente però c’è la scappatoia del repechage ovvero i recuperi: chi vince, continua. E gli azzurri vincono, nettamente, infliggendo alla Francia un distacco di 13”. Dunque il 4 agosto tornano in acqua per il secondo turno, per un altro successo: olandesi lasciati a 5”. Siamo nei quarti di finale e si comincia a sognare in grande, ma il risveglio è brusco. Il 7 agosto difatti gli Stati Uniti ci infliggono una sonora lezione, lasciando i piacentini a 12”: la marcia azzurra termina qui. D’altra parte gli USA sono una potenza: difatti si aggiudicano l’oro davanti a Gran Bretagna e Canada. Per l’otto azzurro comunque una prestazione sufficiente. L’armo piacentino non viene smantellato, anzi. La stessa formazione, con l’unica sostituzione di Maestri al posto di Stocchi, si ripresenta nel 1929: il 16 giugno si aggiudica la regata di Cremona, sul Po. Ai tricolori di Pallanza del 28 luglio finisce terza, battuta da livornesi ed istriani. Se ne riparla nel 1930 quando Polledri coglie i migliori risultati come timoniere del “due con”, assieme a Carubbi e Moroni. Il 25 maggio i tre sono battuti dai cremonesi della “Baldesio” ad Orbetello. Ma si riscattano con gli interessi ai tricolori di Salò del 26 e 27 luglio quando guadagnano il titolo italiano. Ciò permette loro di gareggiare agli Europei di Liegi dove vincono uno splendido oro, superando di misura i francesi al termine di un duello da cardiopalmo. Con l’otto Polledri il 22 settembre vince a Lecco. Insiste ancora per qualche anno nel ruolo di timoniere della “Vittorino” i cui equipaggi però non raggiungono più i vertici precedenti.
L’otto piacentino posa fuori dall’acqua. Il timoniere Polledri è il primo a destra, evidenziato dal tondo
[1] Con lui, oltre agli stessi membri della “yole a 4”, troviamo Galli, Basini, Bottazzi e Guglieri