PISTOLESI Ugo
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1936. Tiro a Segno. 36° Pistola Libera 50m
A livello nazionale inizia a segnalarsi intorno alla metà degli anni Venti: gareggia sempre e solo con la pistola, da 50m. Nel 1927 è selezionato per i Mondiali di Roma dove chiude 20° l’individuale e 5° la prova a squadre. L’anno seguente si ripete con identici piazzamenti nella kermesse iridata di Loosduinen. Poi attraversa un momento buio ed i risultati non arrivano: non riesce più a qualificarsi per i Mondiali nè per i Giochi di Los Angeles del 1932, finendo lontano dai primi nelle relative selezioni. Ha un sussulto alla fine del 1932, ad ottobre nei tricolori, disputati nel poligono della Farnesina di Roma: chiude al quarto posto nella pistola libera vinta da Capone, ma si aggiudica la seguente “gara d’onore”. Ha ritrovato la forma ottimale: l’8 ottobre 1933, nello stesso poligono capitolino, vince il titolo italiano. Nel 1934 si conferma su buoni livelli. Ai primi di giugno al poligono di Mompiano è battuto solo da Tosana. Pochi giorni dopo, partecipa al triangolare con Francia e Portogallo, caratterizzato dalle prove con pistola e carabina piccolo calibro: l’Italia vince grazie anche al suo contributo. Nel 1935 è sempre coi migliori. Il 5 aprile vince la gara di pistola al poligono della Cagnola dove è grande protagonista nelle selezioni “Alta Italia” per i Mondiali di Roma, disputate a metà maggio: prima è battuto dal bresciano Archetti, poi vince la prova decisiva. Il 9 giugno dà il suo contributo fondamentale, ottenendo il miglior punteggio, nella vittoria della nostra Nazionale nell’incontro internazionale contro Francia e Portogallo. Ai Mondiali, pur non brillando ed ottenendo ancora il 20° posto nella prova individuale, guadagna un bell’argento a squadre grazie all’ottimo rendimento dei compagni. A settembre consegue un altro titolo italiano e si aggiudica la “gara reale” tra “tiratori maestri”. Nel 1936 punta ovviamente i Giochi.
Il 3 maggio chiude secondo la preolimpica disputata al poligono della Cagnola a Milano: chiude ad una manciata di punti dal vincitore, Margotti. Ai primi di luglio vince con l’Italia il “torneo delle nazioni latine”, contro Francia, Portogallo e Monaco: con la pistola è battuto da Margotti, ma fornisce un contributo fondamentale alla causa azzurra. Il CT Battistoni lo inserisce nella lista azzurra per Berlino, raggiunta in treno con partenza da Verona il 27 luglio. Le gare olimpiche di tiro a segno si svolgono al poligono di Wannsee, nei pressi di Potsdam, nella periferia sud-occidentale di Berlino. Il 6 e 7 agosto Pistolesi partecipa alla pistola libera da 50 metri cui prendono parte 43 tiratori di 19 nazioni. La prova è prevista su 60 colpi in sei serie da 10, con bersaglio che ha punteggi a scalare, col centro che vale 10. Pistolesi va decisamente male: totalizza 502 punti che gli valgono solo il 36° posto. L’oro va allo svedese Ullmann che, con 559, ottiene pure il record del mondo. Argento per il tedesco Krempel con 544 e bronzo al francese des Jammonieres con 540. I 38 punti di distacco dal gradino più basso del podio rappresentano un fardello troppo pesante per la gara di Pistolesi che non può certo essere considerata sufficiente. Peccato perchè comunque Pistolesi è uno dei nostri migliori tiratori e lo conferma negli anni seguenti. Alla fine del 1936 vince il suo terzo titolo italiano. Nel 1937 e 1939 torna ai Mondiali, pur non ottenendo risultati di spicco[1]. Nel 1938 e 1940 riguadagna altri due Campionati Italiani, portando il suo bottino a cinque titoli totali. Nei primi anni ’50 guadagna altri tre titoli nella pistola libera, ma nella categoria Veterani. Sono le ultime vittorie di una carriera certamente ammirevole anche se l’appuntamento olimpico, il più importante, non è andato bene.
[1] Nel 1937 termina 40° a livello individuale e 9° a squadre; due anni dopo finisce 31° individuale e 8° a squadre