PIGHI Albino
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Verona 13.05.1903 / Verona 15.10.1971
1924. Atletica Leggera. 20° Pentathlon, 27° Lancio del Disco
1928. Atletica Leggera. 19° Lancio del Disco
Dal fisico possente, pratica atletica sin da ragazzo ed entra alla Scuola Centrale di Educazione Fisica, a Roma. Per questo gareggia molto nella capitale. Si specializza nei lanci, ma pratica anche i salti. Il 10 giugno 1923 vince il campionato laziale di lungo e disco. Il 27 luglio a Roma è terzo nel disco nella preolimpica disputata a Roma un anno prima dei Giochi: non è facile, ne è conscio, ma punta su Parigi. Il 16 settembre a Milano, sul campo di Viale Lombardia, in un’altra riunione preolimpica, è terzo nel disco e nel triplo. A Roma il 21 ottobre vince lungo, triplo e disco. Il 10 e 11 novembre è a Napoli dove all’Arenaccia[1] si disputa una riunione definita preolimpica e riservata agli atleti dell’Italia centro-meridionale: Pighi vince il disco sul quotato Lanzi, ed il triplo davanti al toscano Torre mentre è secondo nel lungo battuto dal siciliano Frangipane. Pare in crescendo e destinato a migliorarsi. Nel 1924 non si smentisce: il 23 marzo a Roma ottiene il titolo laziale nel peso e nel disco. Il 12 e 13 aprile gareggia nella “preolimpionica” (all’epoca le indicano in questo modo) di Genova dove è secondo nel triplo, battuto da Trabucco. Alle prese col servizio militare, si rivede solo nell’ultima “preolimpionica”, il 25 maggio ad Udine, nel nuovo stadio appena fuori Porta Venezia. Vince il disco ed è terzo nel peso. Viene inserito nella lista degli “azzurrabili” chiamati alla selezione decisiva di Milano. Intanto il 31 maggio vince il disco nel concorso ginnico internazionale di Firenze dove è terzo nel triplo, aggiudicandosi anche la generale della gara atletica. Pighi si concentra sul disco e vince nell’ultima preolimpica, disputata tra 7 e 8 giugno a Milano, sul campo di Viale Lombardia. I tecnici ammirano il suo stile, dallo “scatto fulmineo e rabbioso al momento del lancio”: la maglia azzurra è sua e, date le sue caratteristiche poliedriche, la Commissione Tecnica, presieduta dall’ex ostacolista Colbachini, lo inserisce anche nel Pentathlon. Il 22 giugno, nell’apposita riunione di rifinitura a Busto al termine del ritiro collegiale nella stessa cittadina, Pighi vince nel disco, convincendo tutti: è pronto per Parigi. Le gare olimpiche di atletica si svolgono nel famoso stadio di Colombes, ancora oggi esistente ed immortalato nel film “Momenti di Gloria”. Pighi esordisce il 7 luglio nel pentathlon cui partecipano 30 atleti di 17 nazioni. La competizione prevede le prime tre prove aperte a tutti, poi in base alla classifica a punti (1 al primo, 2 al secondo e così via) solo i primi dodici accedono alla quarta prova (giavellotto) e quindi i primi sei ai 1500. Pighi si difende come può: salta 6,26m nel lungo, lancia il disco a 39,82m e corre i 200m in 25”0. Prestazioni non esaltanti che gli valgono il 20° posto in classifica e quindi l’esclusione dalla quarta prova. L’oro va al finnico Lehtonen sull’ungherese Somfay e lo statunitense Legendre. Il 13 luglio Pighi ci riprova nel disco cui prendono parte 32 atleti di 18 paesi.
Prestazione piuttosto opaca: il suo 34,98m gli vale difatti solo il 27° posto, ad oltre sette metri dalla qualificazione in finale. Oltre tutto il limite è ben inferiore a quanto lanciato nel pentathlon. Troppo poco anche per recriminare. Oltre tutto è pure il peggiore dei tre azzurri in gara: non che gli altri due brillino (17° Zemi e 25° Poggioli), ma almeno gli giungono davanti. L’oro è dello statunitense Houser sul finnico Niittymaa e l’altro statunitense Lieb. Per Pighi, in definitiva, una partecipazione mediocre. Si riscatta presto. Nel disco vince il 20 luglio a Francoforte (dove chiude terzo nel peso) ed è secondo a Dusseldorf due giorni dopo, sopravanzato dal tedesco Steinberger. Il 27 luglio Pighi vince a Krefeld disco e peso, con misure che lo avrebbero sicuramente portato più lontano a Parigi. Il 20 e 21 settembre brilla nei tricolori, disputati a Bologna sul campo della “Virtus”: vince peso e disco, si piazza secondo nel triplo, nuovamente superato da Trabucco. Il 5 ottobre a Venezia chiude l’annata, comunque significativa, vincendo il disco. Nel 1925 Pighi esordisce il 13 aprile nell’importante meeting internazionale organizzato dalla “Virtus” sul suo campo bolognese: vince peso e disco. Il 10 maggio nel disco primeggia a Venezia e viene selezionato per il meeting delle “5 nazioni” a Berlino dove il 24 maggio vince brillantemente. I nostri però chiudono soltanto al quarto posto, riuscendo a superare solo i Paesi Bassi: vince la Germania su Ungheria e Norvegia. Pighi è grande anche a Praga, nell’incontro Cecoslovacchia-Italia, il primo match ufficiale della nostra Nazionale contro la Nazionale di un altro paese: vince nel peso anche se i nostri, peraltro in formazione rimaneggiata, vengono sconfitti nel computo totale dei punti. Il 3 giugno Pighi è secondo nel disco a Budapest, battuto dal padrone di casa Egry. Pighi è grande nei tricolori di Bologna, il 28 e 29 giugno: primeggia nel peso e nel disco dove, in un apposito tentativo, ottiene il nuovo primato italiano del lancio “a due braccia” con 68,10m[2]. Confermandosi buon poliedrico, Pighi ottiene anche un buon terzo posto nel triplo alle spalle di due specialisti come Trabucco e Carlini. Ha una grande giornata il 2 agosto a Brescia: si impone nel lungo ed ottiene il nuovo record italiano del disco “a due braccia”, con 68,59m. Il 20 settembre a Bologna è battuto nel disco dal padrone di casa Poggioli, ma nella stessa specialità vince a Mestre l’11 ottobre. Il 24 e 25 ottobre è grandissimo primattore ai tricolori della FGNI, disputati sul campo meneghino della “Forza e Coraggio”: vince lungo da fermo, peso, disco, triplo e lancio palla vibrata! Inizia il 1926 il 5 aprile in Piazza di Francia a Genova: vince nel peso e nel disco, chiude terzo nel lungo alle spalle di Baracchi e Pennati. Il 9 maggio a Venezia scaglia il disco a 43,90m, ottenendo il nuovo primato italiano. 4 giorni dopo, è grande protagonista dei campionati regionali di Mestre, sul campo di Viale Garibaldi: vince peso, triplo e disco; si piazza secondo nel giavellotto (vince Dominutti) e terzo nel lungo (primo Tommasi).
Il 3 giugno, sul campo del Milan di Viale Lombardia, va in scena l’atteso confronto Italia-Cecoslovacchia: Pighi vince peso e disco. Grazie anche ai punti da lui portati alla causa azzurra, i nostri si impongono 62-54 nel computo totale. Il 12 e 13 giugno è a Napoli, all’Arenaccia, dove si tengono i tricolori: Pighi primeggia in peso e disco. Il 4 luglio è a Londra, Stamford Bridge: finisce 4° nel disco, con una misura inferiore alle sue potenzialità e per questo non gli vengono risparmiate critiche. Il 25 luglio invece è applaudito a Milano nella selezione per il match con l’Ungheria: vince in scioltezza il disco. Il 1° agosto dà spettacolo a Desio: vince peso, disco e triplo; termina secondo nel giavellotto e nel lungo, vinti rispettivamente da Medina e Pennati. È il miglior viatico per l’incontro Ungheria-Italia che si tiene sette giorni dopo a Budapest: Pighi nel disco è battuto dal magiaro Marvalits ed i nostri perdono il confronto 49 a 53. Il 26 settembre è grande protagonista a Genova, in Piazza di Francia, per la manifestazione in memoria di Lunghi: vince il disco mentre nel disco “a due braccia” realizza il nuovo primato italiano con 70,63m[3]. Inoltre si piazza 4° nell’alto, 5° nel lungo e nel martello. Il 17 ottobre a Bologna è primattore nei tricolori FGNI: vince peso e disco; secondo in triplo, lungo e lancio palla vibrata; terzo nell’alto da fermo; 4° nel lungo. Si parla di lui, giustamente, come di atleta a tutto tondo anche se fondamentalmente rimane un lanciatore di primo piano. Nel 1927 Pighi esordisce col botto a Genova il 18 aprile: vince peso e disco. Tre giorni dopo, a Roma, al Motovelodromo Appio, partecipa all’incontro Italia-Polonia: vince il peso ed è secondo nel disco, superato da Baran. I nostri stravincono 78-54. Il 22 e 23 maggio è ad Atene, per una riunione con i più forti atleti greci: vince il disco e si piazza secondo nel peso, battuto da Seraidaris. Il 16 giugno a Venezia, nella preolimpica dello stadio S. Elena, vince peso e disco. Dieci giorni dopo, si ripete tale e quale a Faenza dove chiude anche terzo nel triplo vinto da Trabucco. Primeggia di nuovo nel disco e nel peso anche allo Stadio Militare di Torino il 24 luglio oltre ad essere secondo nel lungo alle spalle di Tommasi. Due mesi dopo, il 25 settembre, a Genova chiude al terzo posto nel disco, sopravanzato da Zemi e Mosca. Il 2 ottobre, al “Littoriale” di Bologna, partecipa all’incontro Italia-Ungheria: nel disco è secondo, battuto da Marvalitz, ma con 44,44m realizza il nuovo record italiano. Sette giorni dopo, nella preolimpica di Trieste vince disco e peso. Il 23 ottobre, sul campo meneghino dello “SC Italia”, si aggiudica il disco. Il 26 e 27 novembre a Genova partecipa al meeting per l’inaugurazione del nuovo stadio del “GS Nafta”, cogliendo numerosi piazzamenti: 2° nel disco e nel triplo, vinti rispettivamente dai magiari Egri e Somfai, oltre che nell’alto, appannaggio di Barbieri, finisce terzo nel peso (1° Egri) e quarto nel martello dove prevale Poggioli. Selezionato tra i “probabili olimpici”, partecipa in inverno a vari collegiali e segue le istruzioni del CT Gaspar. Il 18 marzo 1928 è a Bologna dove vince peso e disco, specialità in cui si ripete a Genova il 9 aprile.
Subisce una battuta d’arresto il 20 maggio nella preolimpica di Bologna, sul campo della “Virtus”: è superato da Mosca nel disco e da Agosti nel peso. Nelle due specialità si riscatta sette giorni dopo a Milano, sul campo dello “SC Italia”, ed il 3 giugno a Bologna. Sette giorni dopo, è selezionato per il triangolare Francia-Svizzera-Italia che si tiene nello stadio parigino di Colombes: chiude terzo nel disco e quarto nel peso. I nostri perdono il confronto con la Francia (132-108), pur superando nettamente la Svizzera (ferma a 69). Tra la fine di giugno ed i primi di luglio Pighi partecipa ai tricolori di Milano, disputati sul campo della “Forza e Coraggio”: vince disco e peso. Nessuno può togliergli la maglia azzurra ai Giochi anche se l’8 luglio a Bologna viene superato da Zemi. Sette giorni dopo, sullo stesso campo della “Virtus”, ristabilisce comunque le gerarchie: è pronto per Amsterdam. Le gare olimpiche di atletica si svolgono all’Olympisch Stadion. Pighi gareggia nel lancio del disco cui partecipano 34 lanciatori di 19 nazioni. Il 1° agosto affronta le qualificazioni, ma va poco lontano. Ottiene difatti 41,42m e chiude solo 19°, lontano quasi tre metri dal sesto ed ultimo posto utile per entrare in finale (il finnico Kentta con 44,17). L’oro va allo statunitense Houser con 47,32, argento al finnico Kivi con 47,23, bronzo all’altro statunitense Corson con 47,10. Per Pighi una prova sostanzialmente incolore. Non così accade a Zurigo il 12 agosto dove vince peso e disco. Delude un po’ invece a Budapest il 16 settembre, nell’incontro Ungheria-Italia vinto dai magiari 55-47: Pighi chiude terzo nel disco, battuto da Egri e Marvaits. Sette giorni dopo, all’Arena di Milano vince il Pentathlon Reale nel grande “Concorso della Vittoria” cui prendono parte oltre tremila ginnasti. Il 30 settembre stabilisce a Modena il nuovo record italiano del disco “a due braccia”, con un totale di 70,86m. Nella stessa riunione è battuto dall’ungherese Egri nel lancio del disco. Il 14 ottobre a Schio vince disco e giavellotto. Il 19 novembre a Trieste primeggia nel disco e nel peso dove stabilisce pure il nuovo record italiano “a due braccia”, con 23,45m. Si rivede in gara il 12 maggio 1929 a Roma, nello stadio del PNF, dove vince il disco. Il 9 giugno a Lione è battuto nel peso dal francese Noel. Sette giorni dopo, vince all’Arena di Milano nel peso. Il 23 giugno bissa il successo in questa specialità a Cesena dove si aggiudica pure il disco. Il 14 luglio gareggia a Bologna nel triangolare Italia-Francia-Svizzera: nel peso viene battuto da Noel che vince pure il disco dove Pighi finisce terzo, superato anche dall’altro francese Winter. I nostri comunque si aggiudicano l’incontro con 127 punti contro i 122 dei francesi ed i 62 degli elvetici. Si rivede l’8 settembre a Genova, sul campo della Nafta, nel “GP Regioni Alta Italia”: domina il peso. Diserta i tricolori di Bologna del 21-22 settembre. Il 6 ottobre a Firenze si impone nel peso e nel disco. 14 giorni dopo, è a Genova, sul campo della Nafta, per Italia-Ungheria: dolorante ad un ginocchio, rinuncia al disco e chiude terzo nel peso vinto da Darany. I nostri, deboli proprio nei lanci, perdono il confronto 64 a 78. Il 24 ottobre Pighi è a Mestre dove vince nel disco. Il 10 novembre si impone in disco e peso a Pescantina.
Riparte da dove aveva finito: l’11 maggio 1930, sul campo meneghino dello “SC Italia”, rivince disco e peso. In queste due discipline primeggia anche il 1 giugno a Lione mentre a Bologna il 22 giugno si impone solo nel disco. Il 6 luglio guadagna il titolo regionale in peso, disco e martello. Sette giorni dopo, è in Nazionale a Parigi, stadio Colombes, per il match Francia-Italia che i nostri perdono 67 a 81: Pighi chiude terzo nel disco e nel peso, gare vinte da Winter e Noel. Torna in azzurro già il 20 luglio a Basilea, contro la Svizzera: vince il disco mentre nel peso è superato da Vogler. Gli elvetici sono battuti 88 a 69. Due giorni dopo, a Zurigo si aggiudica disco e peso. È il miglior viatico per i tricolori di Udine del 26 e 27 luglio dove difatti vince peso e disco oltre a piazzarsi quarto nel triplo e nel lungo “da fermo”. Il 19 ottobre primeggia nel peso e nel disco del “Campionato delle Regioni Alta Italia”, tenutosi al “Littoriale” di Bologna. È la sua ultima gara stagionale. Si rivede il 6 aprile 1931 sul campo genovese della Nafta dove vince il peso. Il 10 maggio si aggiudica a Padova il titolo regionale in peso e disco, lanci in cui prevale pure 4 giorni dopo nel grande concorso ginnico di Venezia dove vince pure la “gara atletica” e finisce terzo nel Pentathlon Reale vinto da Tommasi. Il 31 maggio a Bologna ottiene solo piazzamenti: secondo nel peso, battuto da Rolla, e terzo nel disco vinto da Zemi. Torna nel capoluogo felsineo il 7 giugno con la Nazionale, per Italia-Francia: finisce secondo nel peso, battuto da Noel. I nostri si impongono 78-69. Il 21 giugno lo stesso Noel lo supera nel peso a Lione. Il 26 luglio a Roma, sul campo “Lazzaroni”, si impone nel disco e nel peso, gare valevoli come prove tricolori[4]. Il 9 agosto gareggia a Budapest nell’incontro Ungheria-Italia vinto dai magiari 78-64: chiude secondo nel peso e terzo nel disco, vinti rispettivamente da Darany e Madarasz. Il 16 agosto a Udine vince disco e peso. Il 22 agosto è a Londra, Stamford Bridge, per Inghilterra-Italia, vinto 83,5-62,5 dai padroni di casa: nel disco è battuto da Pridje. Il 6 settembre a Firenze, sul campo del Giglio Rosso, si aggiudica disco e peso. Nel weekend successivo a Posen partecipa all’incontro Polonia-Italia: chiude secondo nel peso e terzo nel disco, gare entrambe vinte da Helyasz. I nostri comunque si impongono 73-69. Il 27 settembre, al “Brumana” di Bergamo, partecipa ad Italia-Svizzera, vinto dagli azzurri nettamente, 104,5-69,5: vince bene nel disco. Stesso risultato il 4 ottobre all’Arena di Milano: con questo successo si aggiudica anche la relativa classifica tricolore, basata su varie prove nel corso dell’annata. Vince anche il peso dove però Rolla, col secondo posto, gli soffia il titolo italiano. Pighi è grande protagonista pure nel “GP Regioni” a Firenze il 18 ottobre: vince disco e peso. Si ripete esattamente dieci giorni dopo a Riva del Garda. Nel 1932 punta i Giochi ed in effetti inizia come meglio non si potrebbe: il 21 aprile a Firenze vince il disco nella prima preolimpica. Si conferma un mese dopo, il 22 maggio, quando a Schio si aggiudica il titolo regionale nel disco e nel peso. Il 5 giugno a Bologna, nell’ultima preolimpica, si aggiudica il peso e finisce secondo nel disco, battuto da Mignani.
Tuttavia il CT Contoli non lo convoca per i Giochi anche perchè la spedizione azzurra deve fare i conti con le forti spese necessarie ad inviare ogni atleta a Los Angeles e dunque si lesina sulle partecipazioni, portando solo atleti in grado di ben figurare. Sotto questo aspetto Pighi, ma in generale tutti i lanciatori tranne i martellisti, non danno sufficienti garanzie. Ritrova comunque la Nazionale il 19 giugno a Zurigo per Svizzera-Italia: chiude secondo nel peso, battuto da Zeli, e quarto nel disco dove primeggia l’altro azzurro Mignani. I nostri si aggiudicano il computo globale per 92 a 65. Torna in azzurro il 24 luglio a Udine per Italia-Austria: vince il disco e chiude quarto nel peso vinto da Vetter. I nostri si impongono 76-55. Si rivede il 25 settembre a Verona dove la “Bentegodi” affronta lo Zurigo: Pighi vince peso e disco, ma gli svizzeri si impongono per un punto. Nel weekend successivo è a Bologna per i tricolori: vince nel peso mentre nel disco è battuto, un po’a sorpresa, da Mignani. Riguadagna comunque la Nazionale il 16 ottobre per Italia-Ungheria a Torino, ma non va benissimo: terzo nel peso e nel disco, gare vinte rispettivamente dai magiari Darany e Donogan. I nostri comunque si aggiudicano l’incontro 72-69. Il 4 novembre Pighi è grande protagonista nella finale del “GP Regioni” a Napoli: vince disco e peso. Si rivede solo il 16 luglio 1933 quando a Schio si aggiudica il titolo veneto nel disco e nel peso. Sembra però ormai aver dato il meglio di sè: ai tricolori di Firenze, il 29 e 30 luglio, finisce quinto nel peso e nel disco, vinti rispettivamente da Garulli e Ponzoni. Torna comunque al successo nel disco il 3 settembre a Bergamo. Pighi si rivede in pedana il 3 giugno 1934 a Torino nel “GP Fidal”: nel disco è superato da Mignani. Sette giorni dopo, a Bologna chiude quinto nel peso vinto da Bononcini. Nonostante questo risultato mediocre, viene comunque convocato in Nazionale per Italia-Polonia, disputato a Firenze il 17 giugno: chiude al quarto posto (su 4) nel peso vinto da Helijasz. I nostri comunque si aggiudicano l’incontro 69-51. L’8 luglio a Padova si aggiudica il campionato zonale nel peso, ripetendosi 14 giorni dopo a Venezia nel disco. Il 28 e 29 luglio è protagonista ai tricolori, disputati all’Arena meneghina: secondo nel peso e quinto nel disco, vinti rispettivamente da Bononcini ed Oberweger. Pighi si rivede solo ai tricolori del 1935, disputati a Firenze il 27 e 28 luglio: chiude ottavo nel peso e nel disco. Risultati che la dicono lunga sul crepuscolo della sua carriera: siamo difatti arrivati alla fine dell’attività di un ottimo lanciatore.
[1] Stadio polifunzionale, di proprietà militare e situato in Corso Malta, inaugurato proprio in quel 1923, comprendente anche una pista in terra per competizioni podistiche e ciclistiche, intitolato ad Alberico Albricci, pluridecorato della Prima Guerra Mondiale. Ancora esistente, negli anni Venti ha ospitato molte partite casalinghe del Napoli
[2] In questa specialità non si lancia il disco impugnandolo con entrambe le mani, ma si eseguono due lanci in successione, uno col braccio destro ed uno col sinistro: la somma algebrica delle misure ottenute fornisce il risultato finale
[3] Col destro lancia 40,84m e col sinistro 29,7m9. Il record precedente già gli apparteneva, con 70,07m
[4] Quell’anno il titolo italiano viene difatti assegnato in base ai piazzamenti ottenuti in prove prefissate