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PIERSANTELLI Emilio

Ascoli 1888 / deceduto

1924. Tiro a Segno. 37° Pistola Libera

Ufficiale dell’Esercito, spara per professione e diletto, utilizzando esclusivamente la pistola. Si segnala soltanto dopo la Prima Guerra Mondiale anche se rimane sempre un po’ “estraneo” al giro della Nazionale: non risulta difatti mai presente ai Mondiali. Però ottiene grandi risultati nelle gare riservate ai militari dove è spesso il migliore: tenente colonnello del Comando Divisionale Ravenna, vince tre titoli italiani di pistola riservati ai militari (1919, 1921 e 1922). Pur mancandogli il confronto internazionale, quando arriva il momento di selezionare gli uomini per i Giochi di Parigi, si fa trovare presente. La Commissione Tecnica, presieduta da Cesarano, lo convoca per i ritiri collegiali che si svolgono tra Pisa e Viareggio dove viene utilizzato il Balipedio, struttura della Marina Militare, la quale offre ampi spazi di tiro. Piersantelli si conferma in buona forma ed alla fine si guadagna il viaggio in Francia. Le prove di tiro a segno si svolgono al poligono militare di Chalons, a Mourmelon-le-Grand, nei pressi di Reims. Piersantelli gareggia il 28 giugno nella pistola libera cui prendono parte 55 tiratori di 17 nazioni. Si tira da 25 m, in tre serie da sei, su bersagli visibili dieci secondi e dalla forma umana: punteggio massimo ottenibile 18. Piersantelli totalizza 14 punti e si piazza solo 37°. Vince il marine statunitense Bailey, al termine di un lunghissimo spareggio che inizia con gli otto tiratori che hanno totalizzato punteggio pieno. Argento allo svedese Carlberg e bronzo al finnico Hannelius. Non una prestazione brillante per Piersantelli che può consolarsi col fatto che l’altro azzurro in gara, Scarella, chiude addirittura 51°. Certo non una partecipazione memorabile per entrambi, ma tutto il nostro settore del tiro esce dai Giochi...con le polveri bagnate. Di Piersantelli a livello internazionale non si parlerà più.