Seleziona la tua lingua

Image
images/atleti/olympiabolario/logobis.jpg

PALESTRA GINNASTICA FERRARA

1908. Ginnastica. 6Concorso a Squadre

Nel 1908 la Federazione Ginnastica Italiana decide di operare un’apposita selezione per i Giochi, sia per le gare individuali che per il concorso a squadre, invitando le compagini di tutto il paese a partecipare alla prova, una specie di “saggio ginnico”, atta a premiare la migliore società col viaggio a Londra. A parte che, secondo molti osservatori la Federazione temporeggia troppo e fa disputare la selezione troppo tardi rispetto alle prove olimpiche, il pronostico sembra scontato in quanto favorita appare la “Francesco Ferrucci” di Pistoia che ai Giochi “intermedi” di Atene del 1906 ha guadagnato una splendida medaglia di bronzo in questo concorso che prevede l’esibizione di un’intera squadra in un certo lasso di tempo (a Londra saranno 30 minuti) con esercizi coordinati e disciplinati, ritmici ed eleganti, anche marziali e virili, atti ad esaltare la collettività della compagine. Una specie di coreografico “balletto ginnastico globale”. La “Ferrucci” fa così tanta...paura che a Milano il 22 giugno, a sole tre settimane dalla prevista gara londinese, una sola squadra osa sfidarla, la “Palestra Ginnastica Ferrara”, guidata da Alfonso Manarini, grande stratega e mente operosa della società estense fondata nel 1879. In realtà altre due società sono iscritte ma, per cavilli burocratici tra cui il ritardo nell’iscrizione, non vengono ammesse alla prova, tra mille polemiche. Alla fine la giuria delegata premia invece col primo posto, soprattutto grazie al lato “artistico” della prova, proprio la compagine ferrarese che quindi, in blocco, va a Londra, raggiunta con un viaggio non proprio semplice ed organizzato in fretta e furia, complici i tempi ristretti. Gli atleti prescelti sono 29 (al massimo possono essere 40) più il portabandiera, Bragaglia, che non gareggerà e sarà utilizzato nel ruolo di alfiere dell’intera spedizione azzurra (caso più unico che raro). La squadra è ben amalgamata, con molti elementi sotto i 20 anni e qualche ginnasta più esperto, con un’età media di 21.3 anni, tutti ferraresi che si conoscono da tempo e si sono allenati insieme per diversi mesi con grande sacrificio e passione.

Ma si trovano di fronte compagini ancora più attrezzate e favorite anche da un regolamento che tende a privilegiare il cosiddetto “metodo svedese”, ideato da Pehr Henrik Ling un secolo prima e che mira a fondere esercizi tradizionali con criteri moderni (ricerca di un miglior equilibrio psico-fisico), estetici e fisioterapici come elasticità e stretching. Bisogna essere coordinati, uniformi, compatti come un blocco di granito, tutti insieme, senza un movimento fuori posto. Questa visione ginnica tende difatti a privilegiare una certa marzialità disciplinata nei movimenti, se vogliamo anche un certo culto del machismo, diremmo oggi, piuttosto che gli esercizi agli attrezzi e la gara individuale, da alcuni considerata addirittura “diseducativa” soprattutto ai fini militari per i quali la ginnastica è stata molto utilizzata e plasmata nella seconda metà dell’Ottocento. Dunque non appare un caso che nel concorso olimpico, tenuto dal 14 al 16 luglio nel nuovo stadio di White City, costruito appositamente per i Giochi, i primi 4 posti sono occupati dagli scandinavi con l’oro proprio alla Svezia cui i giudici, a detta di tutti, usano più di un occhio di riguardo nei punteggi. Argento alla Norvegia su Finlandia e Danimarca. L’Italia (che si esibisce per ultima, il 16 luglio alle ore 16) è sesta (su 8 partecipanti), lontana 89 punti (su un massimo di 480 ottenibili) dal bronzo ma solo 3 punti dalla Francia (quinta), penalizzata comunque da un metodo di giudizio troppo diverso dai canoni estetici ed artistici cui il nostro movimento tende ed è abituato. Da noi gli attrezzi (vedi il successo di Braglia proprio in quel 1908) mantengono una valenza fondamentale che si perpetuerà in una tradizione più volte vincente. In ogni caso il risultato della “Palestra” non lede l’entusiasmo intorno ai nostri rappresentanti i quali saranno molto festeggiati al ritorno in patria ed a Ferrara in particolare.

palestra ginnastica ferrara grande