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MUZZI Oreste

Firenze 07.07.1887 / deceduto nel 1946

1908. Nuoto. Eliminato Primo Turno 1500 m stile libero

Tesserato per la “Florentia”, dal fisico prestante e possente, si fa notare a livello nazionale già prima dei 20 anni di età: nel 1906 giunge 3° in un importante prova sui 300 m disputata nell’Arno, dietro all’imbattibile Albertini ed al forte De Pasquale. L’anno seguente, di nuovo sul casalingo Arno, è primo in una prova sui 4 km, disputata controcorrente, con un tempo di 1h35’ di fronte ai migliori nuotatori dell’Italia centrale. Si difende bene davanti ai più forti avversari italiani del momento: nella “Traversata di Pisa”, sull’Arno, cede di poco al grande Albertini, ma vince nella gara di...tuffi. Si conferma anche a livello nazionale: in quel 1907 giunge 2° anche ai Campionati Italiani nel Miglio, disputati a Salò, sul Lago di Garda, dietro l’emergente Massa. Quindi a Firenze, sull’Arno, domina la Targa Florentia di 300 m e si cimenta nuovamente in una gara di tuffi dove viene battuto dal solo tedesco Haas. A fine stagione, a Livorno, è battuto dal “solito” Massa sullo “stadio” ma vince la prova dei 400. Inaugura la stagione olimpica con una bella vittoria sui 100 nell’Arno a Firenze, confermandosi tra i migliori nuotatori italiani ed il suo nome figura nella lista degli atleti inviati ai Giochi. A Londra le prove si disputano nella smagliante piscina realizzata nello stadio di White City, costruito per l’occasione: è la prima volta che le gare olimpiche natatorie non si effettuano in acque libere ma si deve notare che mancano i blocchi per le partenze, sostituiti da asciugamani disposti a terra sul bordo vasca in modo da non scivolare nello slancio. Muzzi partecipa alla gara più lunga, i 1500 ma, forse anche incapace di adattarsi alle continue virate che richiede la prova in piscina, non ottiene una grande performance: il 21 luglio nella batteria giunge 3° su 3 in 28’52”8, ad oltre 3’ dal vincitore, il britannico Radmilovic. Dopo la sfortunata esperienza olimpica, Muzzi insiste e si “consola” presto: un mese dopo si aggiudica difatti il titolo di Campione Italiano Militari sui 1500 (é difatti caporale in fanteria) e batte in volata Massa nella “Traversata di Padova” (3500 m). Lo stesso Massa però lo supera nel tricolore del Miglio, disputato ad Omegna sul Lago d’Orta: una piazza d’onore cui Muzzi accoppia il 3° posto nella staffetta 3x200 con la sua “Florentia”. A fine stagione guadagna la “Coppa Belgirate”, sul Lago Maggiore, lungo 1000 m. Nel 1909 inizia la stagione il 16 maggio, dominando le gare fiorentine sull’Arno, con partenza da Ponte Vecchio, sullo “stadio” e 400.

Poi vince la prova dei 1200 a Roma, nelle gare organizzate dall’Istituto Nazionale per l’Incremento dell’Educazione Fisica in Italia, nuovo ente fortemente voluto dall’on. Lucchini e destinato teoricamente a propagandare l’attività sportiva. A Firenze Muzzi spadroneggia: fa sua anche la “Coppa Nuovo Giornale” sia pure su un campo di partenti alquanto ridotto. Nei tricolori, disputati sul Trasimeno, a Passignano, trova in Massa un avversario imbattibile che lo supera sia sul Miglio che sui 100 m “sul fianco”; inoltre si piazza secondo anche nella staffetta e terzo nello “stadio”. In Toscana non ha rivali: fa suo il “Giro dei Tre Ponti” a Firenze, la prova sui 1000 a Marina di Pisa ed il 26 dicembre, nelle gare organizzate per le festività natalizie, stravince i 300 nell’Arno a Firenze. Qui però il 27 luglio 1910 viene “umiliato” di fronte al suo pubblico dal fenomenale Massa che gli infligge sonore sconfitte su ogni distanza. Stessa situazione ai tricolori di S. Margherita Ligure, in mare, dove è secondo nel Miglio. Dopo un’annata-no, Muzzi si rivede nel 1912 quando, tesserato per la Canottieri Firenze, si aggiudica la “Traversata di Roma”, ultimo suo risultato di alto livello. Il 10 settembre dello stesso anno, dopo alcune polemiche tra le rispettive tifoserie, sfida sull’Arno il concittadino Aldo Cigheri, della RN Florentia, su un percorso di 250 metri, dal Ponte S. Trinità a Ponte Vecchio, di fronte a migliaia di spettatori assiepati sugli argini del fiume. Perde la sfida nettamente, ma abbraccia alla fine il rivale con cui si riconcilia. Nonostante abbia solo 25 anni, la sua carriera agonistica termina praticamente qui, almeno per quanto riguarda il nuoto. Difatti, sfruttando la sua potente stazza, Muzzi passa al canottaggio, che già ha praticato con diletto assieme ai compagni della Canottieri. Stavolta però fa sul serio ed il 10 agosto i fiorentini, con Muzzi a svolgere il ruolo di “motore”, vincono il tricolore dell’otto a Castel Gandolfo e rientrano sulle rive dell’Arno accolti da una festosa sarabanda generale. È l’ultimo successo per Muzzi che abbandona anche il canottaggio, ma si tiene comunque in forma e con lo scoppio della Prima Guerra Mondiale, clamorosamente, si ripresenta in acqua. Il 21 maggio 1916 difatti gareggia nei laghetti dei Giardini Margherita di Bologna dove in una prova sui 100 m batte addirittura il grande Massa, comunque a corto di allenamento, sorprendendolo con un avvio bruciante. Questo è comunque il suo ultimo squillo. Oggi gli è intitolata una piscina a Firenze, situata nei pressi di Piazza Beccaria.


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