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MOSCATELLI Roberto

1924. Vela. 7° classe “sei metri”

Nato a Genova nel 1895, appartiene ad una nota famiglia di yachtsmen, ferventi soci del Regio Yacht Club Italiano (RYCI), il circolo che ha fatto la storia della nostra vela, organizzando la prima regata già nel 1880 a La Spezia. Moscatelli inizia a segnalarsi dopo la Prima Guerra Mondiale: nel luglio del 1922 gareggia nelle acque di Sturla, poi a metà agosto è a Portofino: nel Golfo del Tigullio vince la “Coppa Federazione Armatori Liberi” con “Melusina”, un “18 piedi” che brilla parecchio nelle acque liguri. Nel 1923 stessa storia anche se “Melusina” ha qualche difficoltà in più, dovendosi confrontare con “Gigliola” di Levi e “Zezzi” di Rosini che il 26 agosto a Priaruggia la relega al secondo posto. Moscatelli, spesso affiancato dal fratello minore Edoardo, si prende la rivincita il 9 settembre nelle regate genovesi organizzate dalla “Cooperativa Lavoratori del Porto”. Il Regio Yacht Club Italiano è molto attivo anche d’inverno, quando spesso la tramontana spazza il Golfo di Genova e la temperatura si avvicina allo zero: tempo “da lupi”, condizioni considerate ottimali da molti appassionati perchè esaltano barche e velisti. L’annata olimpica 1924 difatti inizia presto: tra il 19 e 24 febbraio, nella settimana velica a Lido d’Albaro, tradizionale “covo” del RYCI, i Moscatelli portano “Melusina” spesso davanti a tutti, nonostante la strenua resistenza di “Zezzi”. Quando si devono scegliere gli uomini da inviare ai Giochi, il RYCI diviene inevitabilmente il fulcro della nostra spedizione. Vengono cooptati gli uomini migliori. Carlo Nasi si fa cedere il “6 metri” ritenuto migliore, il “Mebi”, da Giovanelli e carica a bordo l’amico di tante battaglie Cencio Massola. Ma l’equipaggio deve essere costituito da tre persone e la scelta cade proprio su Roberto Moscatelli, detto Ninin, il più giovane della compagnia ma certo già esperto. Come riserve vengono indicati Guido Giovanelli e Edoardo Moscatelli, il fratello di Roberto. I Moscatelli eseguono la prova generale ai primi di luglio nelle acque di La Spezia dove però sono battuti da “Gigliola” di Leoni. Poi si va in Francia, fiduciosi ma con pronostico incerto. Le regate olimpiche di vela si tengono nel Canale della Manica, con base a Le Havre. Partecipano nove nazioni con altrettante imbarcazioni. Il primo turno prevede tre regate, con punteggi assegnati in base ai piazzamenti: 1 al primo, 2 al secondo e così via. Le prime tre barche della classifica lotteranno poi per le medaglie in altre apposite due regate.

Gara-1 si svolge il 21 luglio: “Mebi” giunge quinta, a 32” dal quarto posto di “Aloha II” (Svezia) e ad oltre cinque minuti dal vincitore, i danesi di “Bonzo”. Il giorno seguente altro quinto posto nella regata vinta dai norvegesi di “Elisabeth V”, nella long distance durata quasi cinque ore. La sfortuna si presenta nella terza regata, il 23 luglio: “Mebi” è costretta al ritiro mentre i norvegesi trionfano nuovamente. “Mebi”, esclusa dalle semifinali, viene dunque classificata al 7° posto mentre le ulteriori due regate sono ancora dominate da “Elisabeth V”, con oro dunque alla Norvegia davanti a Danimarca (“Bonzo”) e Paesi Bassi (“Willem Six”). Per i nostri, che comunque precedono Spagna e Cuba, giungendo a due soli punti dal 5° posto (pari merito Francia e Belgio), prestazione onorevole condita da un pizzico di sfortuna. Rientrato in Italia, Moscatelli torna subito in mare. Ai primi di agosto “Melusina” è di nuovo battuta da “Gigliola”, ma il 25 agosto vince a Celle. Si torna in acqua, almeno ad alto livello, solo nel febbraio 1925: il giorno 8 “Melusina” è battuta da “Twins” e “Zezi” nelle acque genovesi del Lido d’Albaro, nella prima regata di una lunga serie. Due giorni dopo, si prende la rivincita e supera gli stessi avversari. Il 17 febbraio “Melusina” vince la “Coppa Città di Genova” tra i “18 piedi” ed il giorno seguente è battuta da “Zezi”. “Melusina” è grande anche in estate: alla fine di luglio vince diverse regate e la classifica generale delle prove che si svolgono con base a Sturla. Ai primi di agosto “Melusina ci riprova nelle regate organizzate dal “Circolo Filonauta” Genovese”, ma trova un arduo ostacolo in “Twins”, guidata da un’altra coppia di fratelli (gli Oberti), che la relega alla piazza d’onore. Situazione similare 15 giorni dopo quando, a Varazze, “Melusina” è battuta prima da “Gigliola” (proprietario Leone) e quindi dalla stessa “Twins”. Nel 1926 “Melusina” non ottiene risultati strepitosi. Nel mese di luglio è a Sturla, per le consuete regate estive, ma trova di nuovo sulla sua strada “Zezi” e “Gigliola” che la relegano spesso al terzo posto. Il discorso non cambia pochi giorni dopo a Priaruggia ed a Varazze nelle gare di metà agosto. I Moscatelli continuano a regatare, ma sarà Edoardo a strappare al fratello la palma di miglior velista ed a partecipare ai Giochi del 1928. A poco a poco Roberto difatti gli lascerà spazio, non ottenendo più risultati di primo piano.

 moscatelli roberto grande

 “Mebi”, la barca con cui Moscatelli gareggia nel 1924 a Le Havre