MORISETTI Guglielmo Walter
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Chene Bourg (Svizzera) 09.10.1882 / Cannobio (VB) 14.12.1967
1908. Ciclismo. Eliminato Semifinali Velocità, Eliminato Primo Turno 5000 m e 20 km
La[1] famiglia è originaria di Ghiffa, nel Verbano, dove torna quando Guglielmo è ancora un bambino. Morisetti inizia a segnalarsi come buon pistard intorno ai 20 anni di età. Poi si trasferisce a Londra, dove diventa “William” e per questo alcuni lo considerano inglese e non italiano. Invece è “italianissimo” e nella metropoli britannica rivaleggia con i più forti corridori di casa, e spesso riesce a superarli: nel 1907 vince il Campionato delle 5 Miglia nel velodromo di Paddington, uno dei più antichi anelli della metropoli inglese. Sull’anello di Kensal Rise si aggiudica invece il Campionato di Velocità del Cycling Club Italiano e guida i corridori italiani residenti a Londra al successo contro i francesi, nel tradizionale incontro annuale, cogliendo due vittorie nella sfida che arride ai nostri 17 a 23. A fine stagione è primo pure nel Campionato delle 25 miglia e viene salutato, un po’ troppo entusiasticamente, come “invincibile”: difatti selezionato per i Mondiali di Velocità dilettanti, non va oltre il primo turno. In inverno rientra in Italia e poi torna a Londra dove si prepara al meglio per i Giochi: viene selezionato anche seguendo criteri di geopolitica visto che i costi per la spedizione azzurra risultano piuttosto elevati rispetto agli scarsi finanziamenti. Comunque nella metropoli inglese è sempre tra i migliori nelle varie prove al velodromo di Kensal Rise: vince soprattutto gare di velocità, Miglio e Due Miglia, sollevando entusiasmi tra i connazionali che lo attendono primattore sulla nuovissima e scorrevole pista dello stadio di White City, realizzato appositamente per i Giochi.
Morisetti prende parte a tre prove ma, fortemente condizionato dai postumi di una caduta occorsagli qualche giorno prima, delude le aspettative. Il 14 luglio, nei 20 km, giunge 4° su 5 nella batteria vinta dal britannico Denny ed è subito eliminato. Il 16 luglio, nel torneo di Velocità, passa il primo turno perché i suoi avversari non si presentano al via e dunque gareggia...da solo (walk over in gergo tecnico). Nella semifinale giunge 2° su 3, battuto dal forte britannico Kingsbury, già oro nei 20 km, e deve fermarsi. Lo stesso Kingsbury, sua “bestia nera” in questi Giochi, il giorno seguente (17) lo supera anche nella batteria dei 5000 metri, sia pure per una ruota e, pur 2° su 6, viene ancora eliminato al primo turno. Morisetti negli anni seguenti rimane comunque tra i migliori velocisti italiani: guadagna due titoli nazionali di Velocità tra i dilettanti (1909 e 1910) e nel 1910 viene eliminato in semifinale ai Mondiali di specialità. Nel 1911 passa professionista, giunge 3° nei tricolori di velocità e viene selezionato per i Mondiali di specialità dove però è subito eliminato. Continuerà a correre, spesso all’estero e rientrerà in Italia durante gli anni della Prima Guerra Mondiale, disputando numerose riunioni al Velodromo Sempione di Milano che, in quel periodo, diventa il fulcro dell’intera attività ciclistica nazionale. Terminato il conflitto però a poco a poco sparisce dalle cronache e nel 1923 abbandona l’attività., stabilendosi ad Oggebbio dove esercita a lungo la professione di fotografo.
[1] Alcune fonti lo indicano nato a Ghiffa (VB) il 18.03.1886