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MORELLI DI POPOLO Vittorio

Torino 11.05.1888 / Torino 01.04.1963

1912. Calcio. Eliminato Primo Turno (9° p.m.) 

Di nobile famiglia sabauda, il nome completo è Vittorio Morelli dei Conti di Popolo dei Marchesi di Ticineto. Già da adolescente si appassiona al football, come veniva chiamato il calcio in quel periodo, giocando con la FC Torinese, una delle prime squadre italiane[1]. È poi tra i fondatori del Torino FC[2], compagine con cui milita dal 1907 al 1915, collezionando 81 presenze e 11 reti. Terzino e mediano, più difensivo che offensivo ma capace anche di segnare qualche gol, Morelli trova un posto nella rosa dei calciatori selezionati per i Giochi di Stoccolma dal CT Vittorio Pozzo, alla sua prima esperienza in Nazionale, che lo conosce bene, essendone l’allenatore nel Torino. La spedizione azzurra però è preparata in tutta fretta, male organizzata e proseguita peggio, con pochi soldi e molti problemi contingenti: i nostri dormono in una scuola e per mangiare sono costretti a lunghi spostamenti in modo da raggiungere l’unico ristorante italiano della capitale svedese. Inoltre i calciatori sono molto “attirati” dalle valchirie nordiche: tra l’altro per molti di loro è il primo lungo soggiorno all’estero. Tutto questo spiega comunque solo in parte il mediocre risultato azzurro. Al torneo di calcio prendono parte 11 nazioni in un torneo ad eliminazione diretta. Il sorteggio pone di fronte ai nostri i finlandesi. La gara si gioca il 29 giugno alle 11 di mattina, al Tranebergs Idrottsplats, nella parte settentrionale di Stoccolma, presenti 600 spettatori. È il primo match in assoluto del torneo.

Sulla carta non sembra una partita impossibile, ma le cose si mettono subito male: i finnici passano in vantaggio dopo appena due minuti di gioco, con Ohman. Pareggia Bontadini al 10’, quindi Sardi capovolge il risultato al 25’. Soinio impatta al 40’. All’inizio del secondo tempo Morelli di Popolo entra al posto di De Marchi, tra l’altro suo compagno nel Torino. Ma il risultato non cambia e si va ai supplementari: al termine del primo extra-time segna Wiberg. I nostri non riescono a pareggiare e vengono malamente eliminati al primo turno. Il torneo verrà vinto, anzi dominato, dai maestri inglesi. L’Italia è relegata nel torneo di consolazione anche se Morelli non scende più in campo. Gli azzurri vincono 1-0 contro la Svezia e perdono malamente 5-1 con l’Austria, chiudendo mestamente un torneo olimpico in cui non sono stati brillanti protagonisti, con Morelli che ha guadagnato la sua unica presenza in azzurro. Morelli prosegue la sua onesta carriera, sempre in maglia granata, senza ottenere rilevanti successi a livello nazionale e senza più rivestire la maglia azzurra. Però è in campo in un derby rimasto nella storia: il 17 novembre 1912 il Torino, al campo di Corso Sebastopoli, supera la Juventus per 8 a 0. La guerra chiude definitivamente la sua attività. Poi si dedica ad allenare e per tre stagioni (1924-25, 1925-26 e 1930-1931) sarà alla guida dell’amato Torino, pur senza ottenere risultati rilevanti.


[1] La FC Torinese nasce come sezione calcistica del Circolo Pattinatori Valentino Torino. Maglia giallonera a strisce verticali, gioca sul campo del Velodromo Umberto I dove si tiene la prima storica edizione del Campionato di calcio l’8 maggio 1898. In questo torneo la Torinese perde l’incontro di esordio 2-1 contro l’Internazionale Torino che poi perde la finale col Genoa FC 2-1 dopo tempi supplementari

[2] Il Torino viene ufficialmente fondato il 3 dicembre 1906 dall’unione della FC Torinese con alcuni soci e calciatori dissidenti della Juventus. Il colore della maglia, sin da subito, è lo storico granata


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