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MICHELI Giuseppe

1924. Pentathlon Moderno. 33°

micheli giuseppe grandeIl pentathlon moderno è un’invenzione di de Coubertin, uno sport multidisciplinare creato appositamente per cercare il “soldato perfetto”, e che ha esordito ai Giochi del 1912. Sport militare per antonomasia, quando si devono scegliere gli azzurri per Parigi, i vertici del nostro Esercito non si lasciano sfuggire l’occasione: i nostri rappresentanti saranno alcuni esponenti delle forze armate. Si scelgono coloro che dimostrano le migliori attitudini in alcune delle cinque discipline e Micheli, classe 1888 e buon cavaliere, è tra i prescelti. Non essendosi disputate gare di preparazione, tutto pare possibile anche se la nostra spedizione va un po’ allo sbaraglio. Le prove valide per il Pentathlon Moderno si svolgono dal 12 al 17 luglio. Partecipano 38 atleti di 11 nazioni. La generale viene stilata in base alla somma dei punti assegnati in base ai piazzamenti (1 al primo, 2 al secondo e così via): vince perciò chi totalizza il minor numero di punti. La prima gara in programma è il tiro a segno, con pistola automatica, su 200 colpi e si svolge al poligono di Versailles, nei pressi della celeberrima reggia. Vince il danese Olsen che totalizza 186 punti. Male i nostri: il migliore è Corradi, con 140 punti, che chiude 26° davanti a Chiesa (29°) mentre Micheli è solo 32° (134 punti) ma comunque davanti a Pasta (36° con 126). Lo stesso giorno, qualche ora dopo, si disputano i 300 m sl a nuoto, nella Piscine des Tourelles, in Rue de Tourelles, nella parte orientale di Parigi, nei pressi della Porte des Lilas, praticamente dove oggi sorge lo “Stadio Nautico Georges Vallerey”. Chiesa, ricordandosi del suo passato natatorio, è grandioso e termina secondo, col tempo di 5’21”6, alle spalle dello svedese Lindman (futuro oro) che chiude in 5’18”6.

Male gli altri azzurri: 22° Corradi, 35° Micheli (in 8’10”6) e 36° Pasta. Dopo la prima giornata Micheli è già lontanissimo e senza speranze perfino per un posto nei primi 15. Il 14 luglio tocca alla scherma, prova di spada, tutti contro tutti. Qui è grande Pasta, secondo dietro lo svedese Dyrssen, mentre Micheli termina 22° p.m. assieme a Chiesa, con Corradi 26° p.m. Il 16 luglio si disputa la prova di equitazione, un cross di steeple-chase, nell’ippodromo del Grand Parquet a Fontainebleau, pochi km a sud di Parigi. Vince il finlandese Avellan, con Micheli migliore degli azzurri (17° p.m.) mentre Chiesa è 19° p.m., Corradi 22° p.m. e Pasta non conclude la gara. Infine il 17 luglio, ultima prova, il cross di 4 km a piedi, nello stadio di Colombes. Vince alla grande lo svedese Lindman, in 12’40”. I nostri terminano lontanissimi e compromettono le già residue speranze di una discreta posizione nella generale: Micheli, con 15’28”, è il migliore ma chiude 30°, subito davanti a Corradi e Pasta, con Chiesa addirittura solo 36°. L’oro va al grande svedese Lindman (primo nel nuoto e nella corsa) che totalizza 18 punti davanti ai connazionali Dyrssen (39.5) e Uggla (45.0) per un assoluto trionfo scandinavo. La posizione ottenuta da Micheli nella generale, 33° con 137 punti, la dice lunga sulla sua prestazione. S’è difeso, ha lottato generosamente, ma non è bastato. Meglio di lui, tra i nostri, hanno fatto Chiesa (24°) e Corradi (30°): Micheli è riuscito a precedere solo un fallimentare Pasta (36°). Certamente per tutti una partecipazione olimpica che non ha lasciato segni significativi.