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MAZZINI Adolfo

Macerata 01.09.1909 / Roma 16.02.2006

1936. Pallacanestro. 7°

Marchigiano, si trasferisce presto nella capitale, tesserandosi per la “Ginnastica Roma” che forma una squadra di pallacanestro, ereditandola in pratica dalla compagine della Guardia di Finanza, allenata dal maresciallo Angelo Bovi che rimane coach del quintetto capitolino. Mazzini, sin dai 18 anni, è un buon giocatore ed entra in prima squadra. Dopo aver perso nel 1927 la semifinale di Campionato con la YMCA Torino per 18-14, la “Ginnastica Roma” si aggiudica il titolo italiano nel 1928 quando il girone finale si svolge a Milano sul campo di Via Vignola in un’unica giornata, il 21 ottobre. La “Ginnastica Roma”, con Mazzini in campo, dapprima si “vendica” della YMCA, battendola 34-12. Quindi supera in finale la “Costanza” di Milano 27-21, ottenendo così il suo primo titolo. Nel 1929 il Campionato non si disputa, passando direttamente al 1930: nel girone finale, disputato a Bologna il 12 e 13 aprile, la “Ginnastica Roma” supera 26-23 la “Reyer”, ma perde l’incontro decisivo con la Triestina 18-8. I giuliani, che battono di misura (19-18) la “Reyer”, si aggiudicano così lo scudetto. Il Campionato del 1931 ha un finale controverso, da carte bollate. Dopo aver vinto i rispettivi gironi eliminatori[1], in finale si affrontano ancora romani e triestini. I capitolini in casa vincono 23-18, i giuliani rispondono a Trieste con 23-13. Si rende dunque necessaria la “bella”, disputata il 28 giugno a Bologna: vince la Triestina 17-15. Ma s’è verificato un fatto clamoroso: i giuliani difatti hanno effettuato tre sostituzioni contro le due ammesse dal regolamento. Il reclamo dei capitolini viene accolto dalla Federazione: 2-0 a tavolino per la “Ginnastica Roma” che così vince il campionato. Mazzini, sempre grande protagonista ed ormai tra i nostri migliori giocatori, è in campo anche il 19 gennaio 1932 per una storica amichevole tra una rappresentativa laziale e gli estoni del Kalev, in tournée in Italia, che vincono 20-18. A sorpresa, nel 1932 il Campionato non va troppo bene per i romani che nel girone eliminatorio vengono sorpresi dal Napoli: nello spareggio che decide il passaggio alle finali, difatti perdono 15-9. Lo scudetto è appannaggio della Triestina. Mazzini comunque rimane sulla breccia. Non a caso è il capitano della rappresentativa laziale che il 27 dicembre supera la Svizzera a Roma per 15-12. Il 1933 è una grande annata per Mazzini che con la “Ginnastica Roma” si aggiudica nuovamente il Campionato.

Dopo aver vinto tutte le partite del girone eliminatorio[2], nelle finali i capitolini affrontano i milanesi dell’OSA e del Borletti. Vincono le 4 partite[3] e chiudono imbattuti al primo posto: scudetto più che meritato, con Mazzini sempre in evidenza anche se i suoi punti a referto non superano mai la decina. A settembre Mazzini è nella Nazionale che si aggiudica l’oro ai Mondiali Universitari di Torino. Nel 1934 rimane fedele alla “Ginnastica Roma” che inizia bene l’anno. L’11 febbraio i capitolini vincono a Lione 33-27 contro una selezione locale: Mazzini è il migliore in campo, top scorer con 15 punti. Ma in Campionato i capitolini chiudono al secondo posto il girone eliminatorio, dominati dalla Triestina[4], che poi vince lo scudetto, e non accedono alla finale. Non hanno fortuna neppure nella “Coppa Duca di Bergamo”: il 9 dicembre a Milano perdono 28-22 col Borletti. Nel 1935 Mazzini gioca ancora nella “Ginnastica Roma”. A metà aprile vince i “Littoriali”, i giochi riservati agli studenti universitari, con la squadra della capitale, battendo in finale 21-19 i goliardi milanesi. In Campionato i capitolini vincono bene il girone eliminatorio[5]. Nella poule finale dominano, vincendo le sei partite con triestini, “Virtus” e “GUF Bologna”: è un altro scudetto per Mazzini e compagni. Va male invece il 29 settembre nella finale del torneo internazionale di Pavia: dopo un duello accanito, il “Borletti” si impone 27-26. Lo stesso “Borletti” si aggiudica lo scudetto 1935-36. La “Ginnastica Roma”, dopo aver vinto il girone eliminatorio[6], chiude al terzo posto, superata anche dalla “Virtus”, davanti solo al “GUF Trieste”. Finito il Campionato, ai primi di aprile si tiene a Roma il collegiale preolimpico, con una quarantina di cestisti, divisi in tre squadre a seconda della loro provenienza geografica. Si impone la compagine del centro-sud, con Mazzini buon protagonista.

Si svolgono quindi due incontri di preparazione a Padova, il 2 e 3 maggio: i nostri battono l’Austria 30-17 e l’Ungheria 48-14. Il CT della Nazionale è Guido Graziani, fondamentale figura di riferimento della pallacanestro italiana dei primordi. Dapprima vengono selezionati 20 giocatori, convocati il 19 giugno per il ritiro preolimpico a Riva del Garda. Si scende infine a 14 uomini tra i quali figura anche l’esperto Mazzini. Si parte per Berlino il 27 luglio, in treno da Verona. Il torneo olimpico di pallacanestro si svolge dal 7 al 14 agosto nella “Tennisplatze” ovvero uno stadio del tennis, all’aperto, opportunamente attrezzato. Mazzini è riserva e non gioca le prime partite. Gli azzurri iniziano bene: il 7 agosto battono nettamente la Polonia 44-28. Due giorni dopo, altra schiacciante vittoria contro i padroni di casa della Germania, 58-16. L’Italia insiste e l’11 agosto supera anche il Cile che crea qualche difficoltà in più: i nostri si impongono 27-19. Si giunge così ai quarti di finale, il 12 agosto dove arriva il primo stop: il Messico supera gli azzurri, doppiandoli nel punteggio, 34-17. I nostri sono così relegati nel torneo di consolazione. Il 13 agosto arriva il momento anche di Mazzini: giocano difatti le riserve e gli azzurri perdono 32-14 contro le Filippine. Mazzini è il migliore dei nostri con 10 punti: forse avrebbe meritato più spazio. Dovrebbero perciò giocarsi il 7° posto col Perù che però dà forfait e quindi gli azzurri, senza giocare, chiudono proprio in settima posizione. L’oro va, ovviamente, agli USA che sconfiggono il Canada 19-8. Bronzo al sorprendente Messico che supera 26-12 la Polonia. Al quinto posto Filippine ed al sesto Uruguay. Tutto il mondo dunque rappresentato in quello che, con 21 nazioni al via, può essere definito il primo vero torneo di pallacanestro a livello mondiale. Mazzini ha fatto pienamente il suo dovere quando è stato chiamato in causa, ma probabilmente è stato sottoimpiegato. Mazzini continua poi a giocare per alcuni anni, ma ormai il ciclo della “Ginnastica Roma” è terminato e non ottiene più risultati importanti.


[1] I romani superano nell’ordine Napoli, GUF Torino, Giovane Italia Roma e FIAT Torino

[2] Gli avversari sono Napoli e Vomero

[3] Borletti-Roma 18-24, OSA-Roma 22-28, Roma-Borletti 15-12, Roma-OSA 29-13

[4] La Triestina vince le due partite 35-16 e 26-22. I romani terminano secondi il girone, superando “La Filotecnica Milano”, “Ginnastica Torino” e “GUF Padova”, ma solo la prima accede alle finali

[5] Ottengono 18 punti contro i 16 della “Virtus”, i 14 del “Borletti”, gli 8 del Napoli, i 4 del “GUF Torino”, col “GUF Genova che chiude a zero

[6] Vince le sei partite con “GUF Bologna”, Napoli e “GUF Pisa”