MASTROMARINO Michele
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Cagliari 01.11.1893 / Cagliari 25.06.1986
1920. Ginnastica Artistica. MEDAGLIA D’ORO Concorso a Squadre
Ammaliato dalle imprese di Braglia, si dedica alla ginnastica ed agli attrezzi in particolare fin da giovanissimo. Prima è tesserato con la “Eleonora d’Arborea”, poi passa all’“Amsicora” dove si ritrova come compagno l’ottimo Loy. Mastromarino si mette in mostra, ma la Prima Guerra Mondiale interrompe bruscamente l’attività. Se ne riparla solo nel 1920 quando Mastromarino, ben spalleggiato dal compagno Loy, cerca la qualificazione olimpica. Le apposite selezioni si svolgono a Genova alla fine di giugno, nei locali dell’Andrea Doria. Mastromarino denota buone qualità, soprattutto alle parallele, ma è sicuro in tutti gli attrezzi, valido ed efficace in ogni circostanza. Non è un campionissimo, ma un buon gregario di lusso sì. Il suo nome entra così nella prima lista di 32 ginnasti che vengono convocati per un ritiro collegiale a Cornigliano, nella lussuosa Villa Badia di proprietà del conte Raggio. Qui il CT Manlio Pastorini ed il Presidente della Commissione Tecnica Federale, Enrico Gualdi, verificano le attitudini di ognuno dal 18 luglio. Alla fine si tiene un’ulteriore prova, una sorta di saggio ginnico, che screma il numero fino ad arrivare alla cifra di 24 titolari e Mastromarino è tra questi. Nell’ambiente c’è fiducia: gli azzurri sono ottimamente preparati, come confermato dall’ultimissima “prova generale” che si tiene a Sampierdarena il 16 agosto, appena prima di partire per Anversa, raggiunta in treno via Modane e Parigi. Le gare di ginnastica si tengono nell’Olympisch Stadion. Nel pomeriggio dei giorni 23 e 24 agosto, si inizia con la prova a squadre, simile ma non uguale a quella del 1912 e redatta sul “modello tedesco”. Consta di 5 tipi di esercizi: prova di gruppo con gli strumenti (clave e bastoni), ostacoli (4 di 70 cm), sbarra, parallele e cavallo con maniglie. Negli attrezzi i ginnasti, che si esibiscono a gruppi, devono eseguire esercizi obbligatori e liberi. Punteggio massimo ottenibile 404. Assenti i massimi interpreti di questa disciplina, svizzeri e tedeschi, i nostri ripetono il trionfo di Stoccolma, ottenendo 359,8 punti ovvero l’89% del possibile. Secondi i sorprendenti padroni di casa del Belgio, con 346,7, che superano la Francia, bronzo con 340,1. Grande successo per gli azzurri (ancora in maglia bianca) ma su un numero alquanto esiguo di squadre: le altre due nazioni partecipanti difatti sono la Cecoslovacchia, “medaglia di legno”, e la Gran Bretagna. Mastromarino s’è comportato bene, sviluppando al meglio i suoi esercizi, senza commettere errore gravi, dando il suo bravo contributo alla causa comune: medaglia d’oro meritata. Ma dopo i Giochi, Mastromarino abbandona l’attività e passa al ruolo di allenatore, insegnando ai giovani i segreti per arrivare ai vertici olimpici.