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MARIANI Orazio

Milano 21.01.1915 / Milano 16.10.1981

1936. Atletica Leggera. MEDAGLIA D’ARGENTO 4x100 (con Caldana, Gonelli, Ragni)

mariani orazio grandeCorre sin da adolescente, dimostrandosi subito molto veloce tra i coetanei. Tesserato per la “Mario Asso”, il 3 aprile 1932 vince il campionato lombardo dei 100. Si ripete il 24 aprile nei tricolori Allievi a Busto. Il 14 agosto al “Littoriale” di Bologna si aggiudica gli 80 e la staffetta 4x80[1] del “GP Giovani”. Sette giorni dopo, all’Arena di Milano è battuto sugli 80 da Pellini, ma vince la 4x80 assieme a Verga, Doniselli e Zanella. Il 28 agosto a La Spezia si impone sui 100. Nel 1933 gareggia senza paura contro i “più grandi”. Il 2 luglio a Bologna è battuto da Gesa sui 100 validi per i tricolori di “prima categoria”. Il 23 luglio chiude terzo il campionato lombardo dei 100, alle spalle di Ferrario e Toetti. Il 29 luglio, da outsider ed a sorpresa, si aggiudica il tricolore dei 100 a Firenze: è la sua consacrazione, ad appena 18 anni. Si rivede solo il 10 giugno 1934 quando a Bologna vince i 100. Sette giorni dopo, esordisce in Nazionale a Losanna dove i nostri affrontano la Svizzera: Mariani chiude terzo i 100 vinti da Hanni, ma vince la 4x100[2] e gli azzurri si aggiudicano il confronto 91-66. L’8 luglio a Milano fa suo il campionato zonale dei 100. Venti giorni dopo, all’Arena meneghina coglie il secondo posto ai tricolori dei 100, battuto da Toetti. Il 12 agosto Mariani è a Bologna dove si disputa il “GP Velocità”, basato su tre prove (50-100-150): chiude al quarto posto, vince lo stesso Toetti. Il 26 agosto è battuto da Ragni sui 100 a Torino. Poi tocca alla prima storica edizione degli Europei, disputati a Torino: sui 100 Mariani è eliminato in semifinale. Torna in pista il 23 settembre all’Arena di Milano dove è battuto sui 100 da Toetti che in questa annata gli ha fatto capire quanto sia difficile confermarsi vincente. Nel 1935 l’esordio di Mariani è ottimo: il 21 aprile, sulla pista genovese della Nafta, si aggiudica i 100 della tradizionale “Coppa Piaggio”. Sulla stessa distanza il 9 giugno chiude terzo all’Arena di Milano, superato dal francese Paul e Ragni. Sette giorni dopo, a Torino si aggiudica la staffetta svedese (con Lanzi, Ferrario e Ragni). Il 30 giugno all’Arena di Milano finisce terzo sui 100, sopravanzato da Ragni e Gonnelli. Il 28 luglio ai tricolori di Firenze è battuto sui 100 solo da Gonnelli. Il 4 agosto è a Berna per una riunione di velocisti: termina 3° sulle 100y e 4° sui 100, gare entrambe vinte dall’elvetico Hanni.

Il 25 agosto all’Arena di Milano, sotto la fitta pioggia e davanti a 25mila persone, finisce quarto sui 100 vinti da Toetti, in un prestigioso incontro internazionale con statunitensi e francesi. Il 31 agosto torna in Nazionale, a Berlino per il pentagonale con Germania, Ungheria, Svezia e Giappone: chiude quinto la 4x100[3] (primeggia la Germania) ed anche gli azzurri finiscono quinti nella classifica finale, per una prestazione globale poco esaltante. Il 15 settembre Mariani termina secondo i 100 a Firenze, battuto da Toetti. Identico risultato sette giorni dopo a Torino, in Italia-Francia dove Mariani vince la 4x100[4]. Gli azzurri si aggiudicano il confronto 83-65. I nostri vincono pure il 6 ottobre a Vienna, superando 78-54 gli austriaci: Mariani chiude secondo sui 100, battuto da Toetti, ma si aggiudica la staffetta olimpionica[5]. Nel 1936 viene selezionato dal CT Comstock per un primo collegiale preolimpico di velocisti, tenutosi alla fine di febbraio a Rapallo: una maglia azzurra per i Giochi pare alla sua portata. Tuttavia il 29 marzo, nella stessa località ligure, non brilla nel primo test preolimpico: finisce terzo i 90m, alle spalle di Ragni e Bugna. Si riscatta il 13 aprile sulla pista genovese della Nafta dove, sotto la pioggia, vince i 100. Otto giorni dopo, sulla stessa distanza primeggia anche nella preolimpica di Verona davanti a Toetti: un successo che rilancia le sue quotazioni in chiave olimpica. Si ripete il 17 maggio a Bologna: la maglia azzurra è in valigia. Anche perchè continua a distinguersi: nella preolimpica del 30 maggio all’Arena di Milano rivince i 100 che conquista pure ai tricolori di Bologna, il 29 giugno. La maglia azzurra di Berlino è definitivamente sua. Viene difatti convocato dal CT Comstock per il ritiro collegiale preolimpico, con sede alla “Pensione Montesenario” di Bivigliano, sulle colline toscane, con allenamenti al “Berta” di Firenze dove il 14 luglio Mariani vince i 100 nell’ultimo test di verifica. Si parte per Berlino, in treno, cinque giorni dopo. Le gare olimpiche di atletica leggera si svolgono all’Olympiastadion. Mariani l’8 agosto si schiera nella 4x100 cui partecipano 15 nazioni. Assieme a lui, Caldana, Ragni e Gonnelli. Nella batteria gli azzurri, con un buon 41”1, chiudono al secondo posto alle spalle degli imbattibili USA che eguagliano il primato mondiale (40’0”). Superano il Sud Africa e la Finlandia mentre la Jugoslavia è squalificata: accedono comunque alla finale del giorno seguente. Gli USA danno spettacolo: altro record mondiale (39”8) ed oro assicurato. Ma l’Italia è grandiosa e con 41’1 guadagna uno splendido argento davanti ai padroni di casa tedeschi, per un risultato fenomenale, legato anche ad un perfetto sincronismo nei cambi, studiato e ripetuto più volte in allenamento sotto i dettami del CT Comstock. Quarta l’Argentina e quinto il Canada mentre i Paesi Bassi sono squalificati.

Grandissimo risultato per i nostri, inatteso ma per questo ancor più esaltante. Sulla via del ritorno a casa, alcuni azzurri si fermano a Cassel dove il 18 agosto Mariani è secondo sui 100 alle spalle del tedesco Neckermann, ma con 10”6 ottiene il record italiano, a conferma di un’ottima condizione. Ritrova la Nazionale già il 29 e 30 agosto, a Torino, per Italia-Giappone: vince 100 e 4x100[6], gli azzurri si impongono 92-81, proprio grazie ai successi nelle staffette. Il 13 settembre a Firenze è battuto sui 200 da Caldana, ma si riscatta sette giorni dopo a Vicenza dove si impone sui 100. Il 4 ottobre a Parma vince il tricolore della 4x100: assieme a lui, per lo “SC Italia” meneghino, gareggiano Ragni ed i fratelli Bertoletti. Il 18 ottobre a Treviso è superato sui 100 dal compagno di staffetta azzurra Gonnelli sul quale si prende la rivincita sette giorni dopo a Roma, campo Guardabassi, in Italia-Austria, coi nostri che vincono 73,5-50,5. Il 28 ottobre Mariani vince i 100 a Novara, ripetendosi il 1 novembre a Venezia. Nell’ultimo anno di permanenza allo Sport Club Italia, il 1937, a Firenze conquista il 25 aprile i titoli nazionali dei 100, correndo in 10”7, e della 4x100, conclusa nel tempo di 42”2. Mariani è primo nelle stesse due gare il 12 settembre nell’incontro fra Italia e Francia disputato a Colombes: prevale nei 100 con un 10”4 ventoso per poi aggiudicarsi la gara di staffetta assieme ai compagni della gara olimpica di Berlino. Questa volta il cronometro si ferma a 41”3. È da un paio di anni ai vertici nazionali della specialità dei 100, ma è solo nel 1938 che si applica seriamente anche ai 200, stabilendo il 26 giugno il primato italiano a Firenze con il tempo di 21”2. In questa stagione dapprima uguaglia nuovamente il record nazionale dei 100, correndo a Bologna il 5 giugno in 10”6, per poi migliorarlo di un decimo a Biella il 16 giugno (nonostante una brutta partenza) e successivamente a Colombes, quando conquista un amaro secondo posto nei 100 ai Campionati d’Europa alle spalle dell’olandese Ostendarp. Nella stessa manifestazione gareggia con Gonnelli, Caldana e Daelli anche nella 4x100 che con 41”3 ottiene un deludente quarto posto. Completano i risultati della stagione il 9”8 conseguito a Londra il 16 luglio nelle 100y (secondo dietro ad Ostendarp), che lo porta a eguagliare la miglior presetazione italiana, e la vittoria con il tempo di 43”2 del quartetto del G.S. Baracca composto da Ragni, Gonnelli, Bertoletti e Mariani nella 4x110y dei Campionati inglesi.

Prosegue alla grande nel 1938, ottenendo il titolo nazionale dei 100 e della 4x100 ai tricolori disputati a Bologna il 23 e 24 luglio, gare in cui prevale anche nel 1939 il 23 luglio a Torino, pochi giorni dopo aver gareggiato con la Nazionale contro l’Ungheria sulla stessa pista (3 vittorie) e la Germania a Milano (una vittoria e due secondi posti). Tutte gare svolte nel mese di luglio che si concludono il 29 a Berlino con il nuovo record nazionale della staffetta veloce: 40”8 stabilito assieme a Daelli, Monacci e Gonnelli. Improvvisamente nel 1940 esplode il talento del concittadino Carlo Monti, che ingaggia con Mariani - “spaccatütt” (il suo soprannome) - una serie di duelli nei 100 e 200, per stabilire chi sia il miglior velocista italiano. L’equilibrio fra i due è evidenziato dai risultati ai Campionati nazionali: nel 1940 sui 100 prevale Monti e Mariani si deve accontentare del titolo della 4x100. L’anno dopo Mariani è secondo sia nei 100 che nei 200, in entrambe le occasioni a spalla con il rivale. Nel 1942 a Mariani vanno i 100 ed a Monti i 200. Non possono far testo invece i tricolori del 1943, condizionati dalle troppe assenze dovute alla guerra (Monti compreso), ma nei quali comunque Mariani si impone in 100, 200 e 4x100. Anche gli incontri della Nazionale sono occasioni per confronti fra i due. Il 3 agosto 1940 a Stoccarda Mariani è schierato solo nella la staffetta 4x100 che è seconda ai tedeschi, ma accreditata dello stesso tempo, 41”4. Nell’incontro di ritorno, disputato a Torino il 14 e 15 settembre, tre atleti piombano contemporaneamente sul traguardo dei 100, cronometrati con 10”7: la vittoria va a Mellorowicz, secondo Monti e terzo Mariani. Nei 200 il tedesco si impone con 21”5, staccando Mariani di un decimo. Perfetto equilibrio nell’incontro Italia-Germania del 1941: Monti batte Mariani nei 100; l’ordine d’arrivo si inverte nei 200 ed in entrambe le gare gli atleti ottengono lo stesso tempo (10”6 e 21”8). In agosto a Budapest, nel corso di Ungheria-Italia, le cose vanno meglio per Mariani: primo in 100, 200 e 4x100; Monti, squalificato nei 100, è secondo nei 200. Ormai la guerra condiziona pesantemente l’attività sportiva, e con il 1943 si conclude anche la carriera di Mariani che rimane uno dei più grandi velocisti italiani. Apre con Adolfo Consolini una cartoleria a Milano, per poi entrare in servizio al Totocalcio. Scompare a 66 anni, affetto da un male incurabile.


[1] Con lui gareggiano Marzorati, Lonato e Brunetti

[2] Con lui gareggiano Castelli, Gonnelli e Trevisan

[3] Con lui gareggiano Gonnelli, Ragni e Toetti

[4] Con lui gareggiano Caldana, Ragni e Toetti

[5] Con lui gareggiano Lanzi, Toetti e Ferrario

[6] Con lui gareggiano Caldana, Ragni e Gonnelli