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MARGOTTI Stefano

Firenze 07.03.1900 / Torino 19.05.1981

1936. Tiro a Segno. 21° Pistola Libera 50m

1948. Tiro a Segno. 36° Pistola Libera 50m

Nato a Firenze, ma torinese d’adozione, gareggia con la pistola, nella prova da 50 metri, ed emerge nel 1935. Il 3 maggio vince la preolimpica al poligono della Cagnola a Milano: mette un’ipoteca sulla partecipazione a Berlino. Ai Mondiali di Roma si conferma: buon settimo nella prova individuale e primo tra gli azzurri, guadagna uno splendido argento a squadre[1]. In quel 1935 vince con l’Italia anche il “torneo delle nazioni latine”, contro Francia, Portogallo e Monaco: è di nuovo il migliore dei nostri con la pistola. Dopo simili prove, è inevitabile la convocazione del CT Attilio Battistoni per Berlino: peraltro Margotti si conferma anche nei vari stage di preparazione. La partenza per la Germania avviene, in treno, il 27 luglio da Verona. Le gare olimpiche di tiro a segno si svolgono al poligono di Wannsee, nei pressi di Potsdam, nella periferia sud-occidentale di Berlino. Il 6 e 7 agosto Margotti partecipa alla pistola libera da 50 metri cui prendono parte 43 tiratori di 19 nazioni. La prova è prevista su 60 colpi in sei serie da 10, con bersaglio che ha punteggi a scalare, col centro che vale 10. Margotti non va benissimo: totalizza 518 punti che gli valgono solo il 21° posto. L’oro va allo svedese Ullmann che, con 559, ottiene pure il record del mondo. Argento per il tedesco Krempel con 544 e bronzo al francese des Jammonieres con 540. I 22 punti di distacco dal gradino più basso del podio rappresentano un fardello troppo pesante per la gara di Margotti che non può certo essere considerata positiva. Peccato perchè le premesse sembravano migliori. Margotti comunque insiste: il 4 ottobre vince la Gara Reale di pistola al poligono della Farnesina di Roma. Nel 1937 non molla ed è in Nazionale ai Mondiali di Helsinki: il risultato però è nuovamente deludente (42° individuale e 9° a squadre). Margotti continua a gareggiare, pur non ottenendo vittorie importanti e la guerra interrompe la sua attività. Si ripresenta comunque dopo il conflitto, ancora in ottime condizioni al punto che nel 1948 partecipa di nuovo ai Giochi, a Londra: chiude 36° ancora nella pistola da 50m, con l’oro che va al peruviano Vasquez. L’ultima sua vittoria importante è il tricolore del 1950, a 50 anni suonati, per una carriera comunque di primo piano.


[1] Con lui gareggiano Boriani (9°), Capone (10°), Maresca (17°) e Pistolesi (20°)