Seleziona la tua lingua

Image
images/atleti/olympiabolario/maregatti_piccola.jpg

MAREGATTI Ruggero

Milano 14.07.1905 / Milano 20.10.1963

1932. Atletica Leggera. MEDAGLIA DI BRONZO 4x100 (con Castelli, Salviati, Toetti)

maregatti grandeGià a 18 anni si tessera per il “GS Marelli”: il 3 giugno 1923 vince i 100 a Sesto. Nel 1924 gareggia con continuità e coglie ottimi risultati. Il 4 maggio, sul campo del Milan, vince i 100 e 14 giorni dopo sulla stessa distanza si aggiudica il tricolore juniores a Forlì. Il 29 maggio, sul campo del “GS Breda” a Sesto, è secondo sui 100 alle spalle di Torre. Certamente è tra i giovani velocisti più interessanti ed anela una maglia azzurra per i Giochi. La concorrenza però è forte. Tutto si chiarisce nell’ultima prova di selezione olimpica, disputata il 7 e 8 giugno sul campo di Viale Lombardia a Milano: Maregatti viene eliminato in semifinale sui 100, ma è giovane e ha mostrato buone qualità. La Commissione Tecnica lo inserisce nella lista dei “rivedibili”: lo invita al ritiro collegiale di Busto, dandogli un’ultima chance in chiave staffetta. Il 29 giugno, nell’ultimissima rifinitura prima della partenza per Parigi, Maregatti è secondo sui 100, superato solo da Torre, ma davanti a Bonacina. Dopo qualche incertezza, Maregatti è relegato al ruolo di riserva anche se va comunque a Parigi: la Commissione preferisce puntare su elementi più esperti anche se non tutti concordano su questa decisione, passibile comunque di verifica, anche a seguito di infortuni, nella capitale francese. A Parigi però non vi sono novità e Maregatti non gareggia ai Giochi. Stempera la delusione con le trasferte post-olimpiche. Il 20 luglio a Francoforte è 4° sui 200. Il 22 luglio a Dusseldorf è terzo sui 100 vinti dal tedesco Houben. Identica situazione a Krefeld il 27 luglio. Il 10 agosto a Venezia sui 100 è battuto da Bonacina. Maregatti brilla poi sul campo di Vigentino il 14 settembre: sui 100 batte l’olimpionico Torre, come a dire che forse ai Giochi un posto lo avrebbe meritato. In effetti conferma questa ipotesi ai tricolori di Bologna, disputati il 20 e 21 settembre sul campo della “Virtus”: Maregatti si prende una sontuosa rivincita sugli staffettisti di Parigi, bruciandoli tutti sia sui 100 che sui 200. Ai tecnici non tocca che recitare il mea culpa. Anche perchè Maregatti continua a vincere: il 6 ottobre è primo sui 100 ad handicap sul nuovo campo del “GS Marelli” a Sesto. Il 12 ottobre invece regola i conti definitivamente con Pastorino con cui, dopo i tricolori, è in atto una polemica finita anche sui giornali, con dichiarazioni di fuoco: Maregatti batte nettamente il rivale sui 200 e chiude la questione.

La rivalità continua e sono scintille già nella prima gara del 1925, il 12 aprile, giorno di Pasqua, sul prato di Marassi, il campo del Genoa. Sui 100 Maregatti è battuto di misura da Pastorino. Il 19 aprile Maregatti vince sui 100 a Busto e sette giorni dopo bissa a Menaggio sulle 100y. Il 3 maggio a Sesto è di nuovo sconfitto sui 100 da Pastorino che però, in un duello infinito, riesce a superare 14 giorni dopo a Busto. A sorpresa, il 14 giugno è battuto sui 100 che valgono il campionato lombardo: vince Rayser su Maineri, con Maregatti solo terzo anche se vince la 4x100[1]. Il 21 giugno a Mantova si impone sui 100; non può esservi miglior viatico per i tricolori di Bologna. Difatti il 28 giugno Maregatti si laurea campione italiano dei 100, battendo Reyser e Torre. In estate non gareggia, complice un infortunio. Si ripresenta solo il 27 settembre, sul campo meneghino della “Forza e Coraggio” dove rivince i 100, superando ancora Reyser. L’11 ottobre è battuto sui 100 da Maineri a Sesto e sette giorni dopo a precederlo sulla stessa distanza, a Firenze, è l’eterno rivale Pastorino. Nel 1926 la stagione inizia il 28 marzo sul campo meneghino della “Forza e Coraggio”. Si parla già di riunioni “preolimpiche”: la Commissione Tecnica, presieduta da Cartesegna, mette subito le cose in chiaro e non vuole perdere tempo. Maregatti non è da meno e vince subito 100 e 4x100 (con lui Falconi, Dazio e Reyser). Il 5 aprile si ripete in Piazza di Francia a Genova, battendo Gargiullo sui 100. Sulla stessa distanza un mese dopo, il 2 maggio, primeggia a Sesto. Si ripete sette giorni dopo nel campionato lombardo, disputato sul campo meneghino della “Forza e Coraggio”, dove vince anche la 4x100[2]. Il 30 maggio, a Bologna, nella selezione per l’incontro Italia-Cecoslovacchia, vince i 100 e dunque viene convocato per l’atteso confronto che va in scena il 3 giugno sul campo del Milan di Viale Lombardia: Maregatti vince i 100 ed i nostri si impongono 62-54 nel computo totale. Il 12 e 13 giugno si disputano a Napoli, all’Arenaccia, i tricolori: Maregatti è battuto nei 100 sul filo di lana dal sorprendente D’Agostino anche se il verdetto (non unanime) dei giudici lascia più di una perplessità. A niente valgono, nei giorni seguenti, le proteste ed i reclami di Maregatti, corredate anche da appositi documenti fotografici: la vittoria rimane al bolognese D’Agostino. Inoltre in quella stessa sessione dei tricolori Maregatti chiude terzo i 200, sopravanzato stavolta da Pastorino e Reyser. Si consola, ma non troppo, col successo nella 4x100: assieme a lui, per il GSOM, gareggiano Mainieri, Rayser e Dazio. Il 27 giugno è bruciato da Bonacina sui 100 a Sesto. Si riscatta un mese dopo, il 25 luglio quando, nella selezione meneghina per il match contro l’Ungheria, vince 100 e 200. L’8 agosto a Budapest, contro i magiari, è battuto sui 100 da Hajda, ma corre in 10”7, uguagliando il record nazionale di Zucca. I nostri perdono l’incontro 49 a 53: decide tutto la staffetta “olimpionica” dove pure è schierato Maregatti[3].

Per una quarantina di giorni, di gare non se ne parla: Maregatti torna in pista il 20 settembre a Bologna dove ottiene un ottimo 22”2/5 sui 200. Sei giorni dopo, è a Genova, in Piazza di Francia, per la grande manifestazione in memoria di Lunghi: vince i 100. Sulla stessa distanza si infortuna il 3 ottobre a Torino dove vince a sorpresa D’Ambrogio. Nel 1927 per Maregatti l’esordio stagionale arriva il 15 maggio nella preolimpica di Bologna, davanti al neo CT, l’ungherese Gaspar: vince bene i 200. Selezionato per la riunione internazionale di Atene, il 22 maggio vi vince i 100 ed il giorno seguente è battuto sui 200 da Torre. Vince anche 4x100 (assieme a Carlini, Torre e Baracchi) e l’anomala staffetta dei 3mila, con Ferrario, Carlini, Garaventa e Torre. Il 16 giugno a Venezia, nella preolimpica allo stadio S. Elena, vince i 100. Sulla stessa distanza si impone anche il 29 giugno a Milano, sul campo dello “SC Italia”, quando realizza pure il primato italiano sui 150m (con 16” netti), mentre invece il 17 luglio a Busto è battuto da Toetti. Il 24 luglio a Genova, in Piazza di Francia, non riesce a recuperare lo svantaggio iniziale nei 150 ad handicap e chiude terzo, superato da Gandini e Dazio. Il 21 agosto a Busto si aggiudica i 200 dei campionati lombardi. Sette giorni dopo, è solo quarto a Gallarate sui 100 che assegnano il titolo regionale a Reyser. Il 4 settembre è in Nazionale, per l’incontro con la Cecoslovacchia a Brno: vince bene i 100 e la staffetta olimpionica[4]. I nostri perdono per un solo punto, 58,5 contro 57,5. 14 giorni dopo, è a Bologna per i tricolori: battuto su 100 e 200 dal compagno Reyser, si aggiudica la 4x100 assieme allo stesso Reyser, Maineri e Dazio. Il 20 settembre, ancora nel capoluogo felsineo, chiude terzo una prova sui 200, alle spalle di Gargiullo e D’Agostino. Il 2 ottobre, di nuovo nel “Littoriale” di Bologna, partecipa all’incontro Italia-Ungheria: sui 100 è battuto da Hajdn, ma si aggiudica la staffetta olimpionica[5]. I nostri vincono 56-46. Il 6 novembre chiude al terzo posto i 100 sulla pista del nuovo “Littoriale” di Bologna, alle spalle di Reyser e Toetti. In chiave olimpica è certamente un papabile. Nel 1928 però forse la prende un po’ troppo comoda ed esordisce solo il 27 maggio nella preolimpica di Milano, disputata sul campo dello “SC Italia”. Sui 100 è battuto da Toetti sul quale però si prende la rivincita il 3 giugno a Bologna, sul campo della “Virtus”, in un’altra prova di selezione. Sette giorni dopo, è convocato per il triangolare Francia-Svizzera-Italia che si tiene nello stadio parigino di Colombes: chiude secondo sui 100, battuto dal francese Cerbonney, e terzo nella 4x100[6] dove comunque gli azzurri ottengono il nuovo record italiano con 42”2/5. I nostri perdono il confronto con la Francia (132-108), pur superando nettamente la Svizzera (ferma a 69). Tra la fine di giugno ed i primi di luglio Maregatti partecipa ai tricolori di Milano, disputati sul campo della “Forza e Coraggio”: non emerge sui 100, ma vince la 4x100[7].

Troppo poco, viene clamorosamente escluso dalla lista per i Giochi anche perchè nell’ultimissima prova di appello, il 15 luglio a Bologna, è sconfitto sui 60m da Toetti. Dunque per la seconda volta non riesce a qualificarsi per i Giochi proprio sul più bello, escluso all’ultimo tuffo. Deluso, Maregatti si rivede solo il 4 novembre a Cornigliano, nel “Campionato della Milizia”, dove chiude secondo sui 100, di nuovo battuto da Toetti che lo supera anche nel “Premio Torretta[8]” all’Arena di Milano il 28 aprile 1929. Identico risultato nella stessa sede il 9 maggio nei campionati provinciali. Toetti è la sua “bestia nera”: viene difatti da lui battuto anche tre giorni dopo sui 200 allo stadio del PNF a Roma e pure il 2 giugno sulle 100y all’Arena di Milano. Maregatti ritrova il successo il 9 giugno a Lione sui 100. Il 30 giugno a Torino viene di nuovo sconfitto sui 100 da Toetti il quale lo brucia pure il 14 luglio a Bologna, nel triangolare Italia-Francia-Svizzera che i nostri si aggiudicano con 5 punti di margine sui francesi (127-122) mentre gli elvetici finiscono addirittura doppiati (62 punti). Maregatti però vince la 4x100 dove gli azzurri uguagliano il record italiano con 42”2/5[9]. Altro primato italiano, ma nella staffetta “svedese”, sette giorni dopo a Firenze, con 2’00”1/5[10]. Il 28 luglio a Bergamo nei campionati lombardi è battuto dal “solito” Toetti su 100 e 200. Guadagna finalmente il successo sui 100 l’8 settembre a Genova, sulla pista della Nafta, nel “GP Regioni Alta Italia”. Il 21 e 22 settembre al “Littoriale” di Bologna si disputano i tricolori: Maregatti vince i 200 e la 4x100[11] mentre sui 100 viene squalificato dopo due false partenze. Sui 200 si impone anche sette giorni dopo, di nuovo a Bologna ma sul campo della “Virtus”. Il 20 ottobre, sulla pista della Nafta a Genova, partecipa all’incontro Italia-Ungheria: vince i 100, ma perde la staffetta olimpionica dove con lui gareggiano Piva, Carlini e Tavernari. Gli azzurri vengono sconfitti 78-64. Maregatti si rivede il 3 novembre, nel “GP Regioni” organizzato a Napoli, nel nuovo “Stadio del Littorio”, zona Vomero: vince i 100 e la staffetta svedese (con lui Facelli, Vianello e Reyser).  Non inizia bene il 1930: il 6 aprile, sul campo meneghino dello “SC Italia”, sui 100 è battuto dall’eterno rivale Toetti. 15 giorni dopo, a Genova, nella “Coppa Piaggio”, si impone sulla stessa distanza (ma Toetti non c’è). Il 4 maggio a Torino si aggiudica i 100. Poi torna a Genova dove il 25 maggio primeggia sulle 100y. Il 1 giugno a Brescia vince 100 e 200 nell’incontro Italia-Spagna che gli azzurri si aggiudicano nettamente 86-60. Il 16 giugno vince i 200 all’Arena di Milano dove guadagna pure la staffetta “svedese” col record italiano di 1’59”4/5[12]. Tre giorni dopo, Maregatti si impone nei 100 a Treviso. Il 13 luglio è a Parigi, stadio di Colombes, per il match Francia-Italia: è secondo sui 100, dietro Toetti, e nella 4x100[13] dove comunque gli azzurri con 41”3/5 realizzano il nuovo record italiano. I nostri perdono il confronto 67 a 81. Il 20 luglio Maregatti gareggia a Liegi dove vince la 4x100[14] e finisce 4° nei 100 appannaggio di Toetti. Due giorni dopo, ancora nella città vallone, con la 4x200 ottiene il record italiano di 1’30”4/5[15].

È in forma e lo conferma il 26 luglio ai tricolori di Udine dove si aggiudica il titolo sui 200. Si rivede solo dopo due mesi, il 21 settembre, quando vince i 100 a Borgosesia. Il 19 ottobre si aggiudica 100, 200 e staffetta olimpionica[16] al “Littoriale” di Bologna, nel “Campionato Regioni Alta Italia”. Sette giorni dopo, sulla pista dello “SC Italia” a Milano, eguaglia il record italiano di Toetti sulle 220y con 22”1/5. Ci riprova il 28 ottobre nella stessa sede e stavolta segna 22” netti. Il 1 novembre a Roma, nella finale del “GP Regioni”, vince 200 e 100 dove uguaglia il primato italiano con 10”3/5. Il giorno seguente a Firenze, sul campo del “Giglio Rosso”, si impone su 100 e 150. Il 9 novembre, al campo “Giurati” di Milano, vince le 100y. Inaugura il 1931 all’Arena di Milano il 22 marzo, vincendo sugli 80m. Il 6 aprile è battuto da Castelli sui 100 a Genova, pista della Nafta. Venti giorni dopo, sul campo dello “SC Italia”, guadagna il titolo lombardo sui 100. Il 9 maggio a Monaco sui 200 è battuto dal tedesco Kornig che il giorno seguente lo brucia pure sui 100. Il 24 maggio a Firenze Maregatti vince la prima prova tricolore sui 100. Sette giorni dopo, a Bologna sui 200 chiude terzo, superato da Carlini e Toetti. Si ripresenta nel capoluogo felsineo il 7 giugno per Italia-Francia e stavolta si impone bene sui 100 e 4x100[17]: i nostri vincono 78-69. Il 28 giugno Maregatti è battuto dall’eterno rivale Toetti sui 100 metri della seconda prova tricolore, disputata a Genova sulla pista della Nafta, ma migliora il record italiano della staffetta “svedese” con 1’59”2/5[18]. Il 12 luglio all’Arena di Milano, con 16”, eguaglia il primato nazionale sui 150m. 14 giorni dopo, a Roma, in una prova tricolore, è battuto sui 200 da Toetti. In quella stessa riunione fa parte del quartetto che ottiene il record italiano della 4x200 con 1’30”1/5[19]. Il 9 agosto gareggia a Budapest nell’incontro Ungheria-Italia vinto dai magiari 78-64: vince 100 e staffetta olimpionica[20]. Il 6 settembre a Firenze, nell’ultima prova tricolore, viene battuto sui 100 da Toetti che gli soffia anche il titolo italiano, superandolo per un solo punto nella classifica finale. Il 27 settembre, allo stadio “Brumana” di Bergamo, Maregatti coglie una bella doppietta nell’incontro Italia-Svizzera: vince i 100, eguagliando con 10”3/5 il record italiano, e la 4x100 dove lo accompagnano Castelli, Giovenzana e Toetti. I nostri si aggiudicano il match nettamente, 104,5-69,5. Il 4 ottobre all’Arena i Milano vince i 200, eguagliando con 21”3/5 il primato italiano, e guadagna il titolo italiano nell’apposita classifica a punti. Nella stessa riunione ottiene il primato nazionale della staffetta olimpionica, con 3’30”1/5: al suo fianco Gerardi, Fusarpoli e Facelli. Il 18 ottobre è protagonista al “GP Regioni” di Firenze: vince 100 e staffetta olimpionica assieme a Beccali, Facelli e Toetti. Sette giorni dopo, si ripete a Torino dove si aggiudica i 100, distanza sulla quale il 28 ottobre è battuto dal “solito” Toetti nel “GP Milano” all’Arena.

Nel 1932, ovviamente, punta i Giochi, ma nella prima preolimpica, il 21 aprile a Firenze, pur qualificato non partecipa alla finale per un leggero infortunio (primeggia Salviati). A sorpresa, viene superato nella seconda indicativa, disputata il 15 maggio all’Arena di Milano dove vince nuovamente Salviati. Sette giorni dopo, a Gallarate, Maregatti ritrova la via del successo, sui 200. Il 29 maggio a Bologna chiude invece terzo i 100, sopravanzato da Salviati e Toetti che lo batte anche il 5 giugno, ancora nel capoluogo felsineo, nell’ultima preolimpica dei 100. Viene comunque convocato per il ritiro azzurro preolimpico, tenuto allo Stadio Berta di Firenze, con sede alla pensione “Monte Senario” di Bivigliano, sulle colline a nord del capoluogo dove Maregatti si segnala grandissimo giocatore di...ping-pong. Tuttavia va forte anche in pista: il 12 giugno, in un test di allenamento ma ufficiale, la 4x100 uguaglia il primato italiano, correndo in 41”3/5[21]. Ritrova quindi la Nazionale il 19 giugno a Zurigo per Svizzera-Italia dove viene impiegato solo nella 4x100 che peraltro vince nettamente e con un buon tempo[22]. I nostri si aggiudicano il confronto 92-65. Sette giorni dopo, è la volta dell’ultimo test dove la 4x100 dà spettacolo e con 41” netti ottiene il record italiano, ma anche un tempo di tutto rispetto che accende speranze olimpiche: con Maregatti la squadra titolare è formata da Salviati, Castelli e Toetti. Poi, terminato finalmente il ritiro fiorentino, è tempo di pensare al viaggio in America. Il 1 luglio gli azzurri vengono trasferiti su un treno speciale che li porta a Forlì dove vengono ufficialmente e pomposamente ricevuti dal Duce che li “carica”, augurando loro le migliori fortune nell’agone olimpico. Quindi un altro treno li riporta a Napoli dove nel pomeriggio del 2 luglio sono imbarcati sul transatlantico “Conte Biancamano”. Qui si allenano come possono, sul ponte della nave, cercando di tenersi in forma e mantenere attiva la muscolatura, soprattutto con piccole corse ed esercizi a corpo libero. L’11 luglio arrivano a New York dove rimangono due giorni tra festeggiamenti vari, accolti calorosamente dalla folta ed entusiasta comunità italo-americana. Il 13 ripartono in treno ed attraversano tutto il continente: Washington, St. Louis, Salt Lake City le tappe che finalmente portano il 17 luglio a Los Angeles. Qui iniziano gli allenamenti di rifinitura e Maregatti perfeziona la forma e l’amalgama coi compagni della staffetta, ottimizzando il sempre complicato sincronismo dei cambi.

Le gare olimpiche di atletica si svolgono nell’imponente “Coliseum”. Maregatti gareggia nella 4x100 assieme a Castelli, Salviati e Toetti. Al via solo 8 nazioni, ma livello elevato. Il 6 agosto in semifinale i nostri giungono ottimi secondi, in 42”8, alle spalle dei fortissimi USA che con 40”6 ottengono il nuovo record mondiale. Il giorno seguente tocca alla finale. USA inarrivabili, con un altro splendido primato, 40” netti. I nostri compiono l’impresa, segnando 41”2, cogliendo un favoloso bronzo alle spalle della Germania (40”9) e battendo di misura Canada, Giappone e Gran Bretagna. Grandissimi azzurri! Per Maregatti, dopo qualche ingiusta esclusione dai Giochi nel passato, è il coronamento di una bella carriera. Nel viaggio di ritorno i nostri si fermano a Chicago dove il 18 agosto è prevista una grande riunione post-olimpica. Maregatti chiude quarto i 100m vinti dallo statunitense Metcalfe. Rientrati in Italia, si torna agli allenamenti ed alle gare. Maregatti delude ai tricolori di Bologna dei 100, disputati il 17 e 18 settembre, dove non entra neppure in finale, ancora stanco per i postumi della sbornia olimpica. 14 giorni dopo, a Bologna è battuto nel campionato italiano dei 200 dal rivale Toetti. Poi partecipa alla grande celebrazione dei successi di Los Angeles, il 2 ottobre all’Arena di Milano dove con la 4x100 del bronzo olimpico infiamma il pubblico con una facile vittoria sui quartetti di “SC Italia” ed “Ambrosiana”. Il 16 ottobre a Torino partecipa ad Italia-Ungheria: chiude secondo sui 100, superato da Toetti, ma vince l’anomala staffetta (400-200-200-800). I nostri si impongono 72-69. Il 28 ottobre all’Arena è superato dal “solito” Toetti sui 150. Ancora Toetti lo batte il 4 novembre a Napoli su 100 e 200 nella finale del “GP Regioni”: i due poi vincono la staffetta “olimpionica” (con loro anche Beccali e Facelli). Maregatti si rivede solo ai tricolori del 1933, disputati a Firenze il 29 e 30 luglio: spento e deludente, finisce solo quinto sui 100, vinti a sorpresa dal 18enne Mariani. Sui 200 fa addirittura peggio, chiudendo sesto. Si riscatta col titolo della 4x100[23]. Nel 1934 sparisce di scena e molti ritengono chiusa la sua attività. Invece si rivede il 2 giugno 1935 quando la Pro Patria a Locarno affronta la squadra locale, vincendo 66-48. Maregatti chiude secondo sui 100, alle spalle di Toetti, e terzo nel lungo vinto dal padrone di casa Romerio. Si vede anche ai tricolori di Firenze, alla fine di luglio, ma nei 100 viene eliminato in semifinale. Sono le ultime battute di una carriera comunque importante ed illuminata dalla gemma del bronzo olimpico.


[1] Insieme a lui lo stesso Reyser, Maineri e Oldani

[2] Con lui gareggiano Mainieri, Reyser e Dazio

[3] Con lui anche Reyser, Carlini e Facelli

[4] Con lui gareggiano Torre, Gargiullo e Tavernari

[5] Con lui gareggiano Reyser, Gargiullo e Tavernari

[6] Con lui gareggiano Torre, Bonacina e Toetti

[7] Con lui, per il GSOM, gareggiano Reyser, Fortina e Maineri

[8] La gara prevede tre prove: 100, 150 e 200. Maregatti viene sempre preceduto da Toetti

[9] Con lui gareggiano Piva, Reyser e Toetti

[10] Con lui, per la SS Ambrosiana, gareggiano Facelli, Vianello e Mainieri

[11] Con lui, per la SS Ambrosiana, gareggiano Battocchi, Mainieri e Facelli

[12] Con lui gareggiano Facelli, Falconi e Reyser

[13] Con lui gareggiano Lucci, Salviati e Toetti

[14] Con lui gareggiano Toetti, Carlini e Salviati

[15] Con lui gareggiano Castelli, Carlini e Toetti

[16] Con lui gareggiano Beccali, Facelli e Fusarpoli

[17] Con lui gareggiano Giovenzana, Castelli e Toetti

[18] Assieme a lui gareggiano Fusarpoli, Facelli e Foresti

[19] Con lui, per l’AS Ambrosiana, gareggiano Fusarpoli, Camar e Facelli

[20] Con lui gareggiano Gerardi, Toetti e Beccali

[21] Con Maregatti troviamo Castelli, Salviati e Toetti

[22] Con lui agreggiano Piva, Salviati e Toetti

[23] Con lui gareggiano Cani, Toetti e Ferrario