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MANGIANTE Giovanni

Brescia 28.08.1893 / Brescia 06.12.1957

1912. Ginnastica artistica. MEDAGLIA D’ORO Concorso a Squadre

Detto Gianni, appartiene alla “Gymnasium”. Inizia presto l’attività ginnica, seguendo il fratello maggiore Lorenzo che gli fa da “chioccia”. I due, figli di un agiato imprenditore edile, già nel 1910 sono tra i grandi protagonisti che guidano la loro squadra al successo nel prestigioso concorso ginnico internazionale di Lione. Pur rimanendo un gradino sotto lo stile e l’eleganza del fratello, anche Giovanni viene inserito nella lista dei ginnasti per i Giochi per i quali la guida tecnica della Nazionale è affidata al “caposquadra” Cornelio Cavalli ed a Cesare Tifi, presidente della Commissione Tecnica della Federazione. A coadiuvare i due il noto maestro Giacomo Fumis che fa gli onori di casa a Brescia, sede del ritiro collegiale preolimpico. Gli azzurri raggiungono Stoccolma in treno, con un disagevole viaggio durato tre giorni attraverso Austria e Germania. Il concorso a squadre si svolge l’11 luglio nel nuovissimo Olympiastadion. I ginnasti si esibiscono tutti insieme su 4 attrezzi, ciascuno dotato di 4 postazioni: anelli, cavallo con maniglie, parallele e sbarra. Sono previsti poi esercizi in piedi e liberi. Tempo massimo della performance, un’ora. I punteggi vanno da 0 a 12 per i 4 attrezzi e da 0 a 10 (per i “liberi”); cinque i giudici. Punteggio massimo 58. Partecipano solo 5 nazioni, assenti gli scandinavi che amano poco gli attrezzi, preferendo col loro “metodo” una ginnastica più marziale, di gruppo, artistica nel senso letterale del termine. L’Italia domina la prova, realizzando 53,15 punti ovvero il 91% dei punti ottenibili! Seconda è l’Ungheria con 45,45 e terza la Gran Bretagna con 36,90. Un grande trionfo per i nostri, guidati dal fenomenale Braglia: per la prima volta due fratelli italiani, appunto i bresciani Mangiante, conquistano insieme l’oro olimpico. Poi però Giovanni si eclissa e la guerra fa il resto. Non abbandona completamente l’attività, si ripresenta nel 1920 e nell’apposita prova di selezione olimpica, tenutasi a Genova il 27 giugno, si comporta onorevolmente, guadagnandosi la pre-convocazione per Anversa. Difatti è tra i 32 ginnasti che svolgono il collegiale di rifinitura presso la Villa Badia del conte Raggio a Cornigliano, nei pressi di Genova, sotto la guida del CT Manlio Pastorini, professore ed ex ginnasta di buon livello. Sembra avviato alla sua seconda edizione dei Giochi quando improvvisamente si ammala, ha la febbre, non riesce a recuperare. Tra i 32 atleti, ne vengono esclusi 8: i titolari difatti devono essere 24 ed alla fine Mangiante, non ancora guarito, non dà le giuste garanzie. Viene così escluso dalla lista dove entra invece il fratello Lorenzo. Termina praticamente qui la carriera ad alti livelli di Giovanni che avrà un sussulto nel 1924 quando tenterà di nuovo la qualificazione olimpica ma, complice pure una frattura della mano, non riuscirà nemmeno stavolta.


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