MAFFIOLINI Ennio
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Gallarate 1902 / deceduto nel 1945
1924. Atletica Leggera. 6° 4x400 m (con Cominotto, Facelli e Gargiullo), Eliminato Primo Turno 400 m
Tesserato per la “Gallaratese”, ottiene i primi risultati significativi al termine della Prima Guerra Mondiale cui riesce a scampare data la giovane età. Manifesta subito una certa predisposizione per la velocità, meglio se prolungata, entrando con disinvoltura nel frenetico mondo dell’atletica lombarda. Il 22 febbraio 1920 è 4° nei 400 vinti da Orlandi nel meeting di Busto. Il 7 marzo è primo su 100 e 400 al campo dello SC Italia, zona Baggina di Milano. Sette giorni dopo, sulla stessa pista è battuto sui 100 da Sauro. Il 18 aprile a Castellanza è 4° sui 100 vinti da Riccoboni ed il 9 maggio chiude 5° sui 100 vinti da Croci a Gallarate dove si aggiudica la staffetta olimpionica, correndo i 200. Dopo una lunga pausa estiva, si rivede il 10 ottobre a Novara, superato nei 400 da Ponzona. Non ha ancora evidente quale possa essere la sua “vera” specialità. Oltre tutto gareggia ancora a sprazzi, tenendosi lontano dai campi anche per diversi mesi. Nel 1921 difatti consegue la sua prima vittoria solo il 3 luglio, sui 100 disputati al campo dello SC Italia. Sette giorni dopo, nella stessa sede è 4° sui 400 ad handicap vinti da Piccio, non riuscendo a recuperare lo svantaggio iniziale. Il 17 luglio è invece solo 5° sui 100 a Gallarate. Il 7 agosto prova i 110hs a Busto e vince. Il 4 settembre è quarto sui 100 dei campionati lombardi sul campo dello SC Italia a Milano. Il 12 settembre vince 100 e 400 a Gallarate. Sette giorni dopo, ecco il primo grande successo: a Bologna conquista il titolo tricolore della 4x400 con la Ginnastica Gallaretese[1]. Il 20 settembre è 5° nei tricolori dei 400hs vinti da Contoli. Cinque giorni dopo, è 4° sui 400 a Laveno (vince Bonini). Il 9 ottobre a Varese è battuto sui 100 da Croci ed è terzo sui 400 dietro Bertoni e Bonini, ma vince la staffetta. Il 13 novembre è sopravanzato sui 100 a Seregno da Scuri, ma rivince la staffetta. Il 20 novembre vince i 400 a Busto, chiudendo la sua prima annata su buoni livelli. A soli 19 anni, può solo migliorare.
Nel 1922 parte bene. Il 9 aprile vince i 400 a Codogno davanti a Simonazzi che lo supera nei 400hs. Maffiolini si ripete sui 400 sette giorni dopo a Legnano, davanti all’emergente Cominotto. Il 23 aprile, sul campo del Milan, è secondo sia nei 110hs che nei 400 battuto da Contoli e Bogani. Il 2 maggio sul campo della “Spes” a Genova altre due piazze d’onore sulle stesse distanze superato ancora da Contoli e Bertoni. Il 7 maggio è a Venezia, sul campo di S.Elena, battuto nei 110hs dal triestino De Jurco. Il 14 maggio coglie due secondi posti a Bologna, sui 110hs (battuto ancora da Contoli) e sui 400 (Bogani). Finalmente arriva un successo: il 28 maggio si laurea campione lombardo dei 110hs a Legnano dove è quarto sui 400 vinti da Tosi. Il 2 luglio a Lodi primeggia sui 400 davanti al sempre valido Bonini, ma sulla stessa distanza è battuto da Cominotto sette giorni dopo sul campo della Pirelli alla Bicocca. Il 3 settembre a Genova, sul campo Torbella, vince i 400, distanza sulla quale chiude invece terzo il 9 settembre a Gonzaga, sopravanzato da Tosi e Bogani. Non ha effettuato quella crescita che tutti si attendevano: il weekend seguente ai tricolori di Busto è battuto sui 400 da Cominotto. Per una stranezza dell’epoca i tricolori proseguono sette giorni dopo sul campo della “Forza e Coraggio” in Via Trento, a Vigentino: qui Maffiolini chiude terzo i 400hs, superato da Braccini e Cavalleri. Il 22 ottobre a Saronno è 4° sui 100 (vince Ferrari) e 3° sui 400 appannaggio di Cavalleri. Il 1 novembre Maffiolini vince i 400 e la staffetta 4x250 sul campo della “Forza e Coraggio” a Vigentino. In sede di bilancio non si tratta di un’annata eccezionale, complice comunque anche il servizio militare che sta espletando nel 12° Bersaglieri, reggimento famoso per accogliere numerosi atleti. Nel 1923 tuttavia gli obblighi militari non gli permettono un’attività continua e completa. L’11 maggio è 4° sui 400 vinti da Ferrari nella riunione organizzata a Milano dallo SC Italia. Il 24 giugno ai tricolori di Bologna, poco allenato, giunge 4° sui 400hs vinti da Scapin e si ritira sui 400 di Cominotto: due prestazioni poco esaltanti. A fine luglio è secondo sui 400, battuto da Tosi, nella preolimpica di Roma.
Il 10 agosto vince i 500 nella riunione organizzata dallo SC Italia sul campo di Viale Lombardia. Il 26 agosto a Busto vince i 400: rimane questa l’ultima gara di una stagione troppo condizionata dal servizio militare. Nel 1924 parte alla caccia dei Giochi, ma la forma tarda ad arrivare. L’11 maggio nella preolimpica di Busto è solo 4° sui 400 vinti da Facelli e le sue speranze di una maglia azzurra sembrano affievolirsi. Ha un bel sussulto il 31 maggio nel prestigioso concorso ginnico internazionale di Firenze dove si aggiudica i 400 davanti allo stesso Facelli. Ritrova una certa speranza. Il 7 e 8 giugno si disputa a Milano, sul campo di Viale Lombardia, la selezione olimpica decisiva: Maffiolini chiude solo 4° i 400 e, in un primo momento, viene escluso dalla lista per Parigi, stilata dalla Commissione Tecnica presieduta dall’ex ostacolista Colbachini. Il suo nome però rientra tra i cosiddetti “rivedibili”, in pratica riserve che possono ancora rientrare in gioco a seguito di eventi fortuiti o prestazioni brillanti. Maffiolini si impegna a fondo e nell’ultimissima prova prima della partenza per Parigi, il 29 giugno a Busto, chiude al secondo posto i 400, superato da Gargiullo, ma con un tempo non lontano dai 50” netti che in pratica gli vale, in extremis, la convocazione olimpica, anche se solo in chiave staffetta. Le prove olimpiche di atletica si svolgono nel mitico stadio di Colombes, ancora oggi esistente ed immortalato dal celebre film “Momenti di Gloria”. Maffiolini esordisce il 10 luglio sui 400 ai quali partecipano 60 atleti di 27 nazioni. Nella sua batteria giunge 4° su cinque, sopravanzando solo lo svizzero Simmen. Vince il britannico Butler sul francese Fery ed il brasiliano Costa. Poichè passano i primi due, Maffiolini è subito eliminato. Tenta di rifarsi con la staffetta 4x400, assieme a Cominotto, Facelli e Gargiullo. Al via solo sette nazioni. Il 12 luglio gli azzurri giungono secondi nella semifinale, in 3’30”, nettamente preceduti dalla Gran Bretagna (3’22”) ma davanti alla Finlandia, passando comunque il turno. In finale però, il 13 luglio, giungono sesti ed ultimi, migliorando comunque il tempo del giorno prima (3’28”). Oro agli straordinari statunitensi, col nuovo record mondiale (3’16”) davanti alla sorprendente Svezia ed alla Gran Bretagna la quale precede Canada e Francia. Per Maffiolini prestazioni dignitose ma niente più. Si rivede il 10 agosto a Venezia sul campo di S. Elena dove vince la 4x400[2]. Stesso risultato, con gli stessi compagni il 24 agosto ancora a Venezia. Il 21 settembre ai tricolori di Bologna, sul campo della Virtus, è secondo nei 400, alle spalle di Gargiullo ma vince la 4x400[3]. Ha ritrovato competitività anche se il picco della forma probabilmente è arrivato tardi rispetto ai Giochi. Bloccato da un infortunio ed impegni vari, si rivede solo alla fine dell’estate 1925: il 13 settembre a Milano, sul campo del Milan, è battuto sui 400 dallo sconosciuto Falconi. Sette giorni dopo, vince sulla stessa distanza a Menaggio, ma su una concorrenza limitata per qualità e quantità. Difatti quando incontra i più forti, subisce secche sconfitte: il 27 settembre, sul campo meneghino della “Forza e Coraggio”, chiude al terzo posto, sopravanzato da Gargiullo e Vianello. Nel 1926 non ottiene risultati di spicco ed in pratica, ancorchè giovane, termina presto la sua carriera.
[1] Insieme a lui gareggiano Rossi, Bonini e Bertoni
[2] I suoi compagni, della Ginnastica Gallaratese, sono Facelli, Mappelli e Bertoni
[3] I suoi compagni, della Ginnastica Gallaratese, sono Facelli, Tosi e Bertoni