LUNGAVIA Alberto
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Sampierdarena – Genova 24.02.1901 / deceduto
1920. Pallanuoto. 11° p.m.
Scampa[1] alla Prima Guerra Mondiale per la giovane età e fin da adolescente nuota agonisticamente. Il suo primo risultato di spicco è datato 8 giugno 1919: nel tratto di mare davanti ai bagni “Colombo” di Sampierdarena vince i 200 m sl e la staffetta con i ben più noti Frassinetti e Baiardo, suoi compagni nella “Pro Liguria”. Non sembra un fuoco di paglia: il 6 luglio Lungavia vince sul Naviglio a Milano il Campionato Studentesco Alta Italia sulla distanza del miglio marino (1852 m), sorprendendo i più forti giovani nuotatori meneghini. Tre settimane dopo, rivince la staffetta (ancora con Baiardo e Frassinetti) a Sampierdarena, ma stavolta davanti ai bagni “Bozzano” e giunge 3° nello “stadio” alle spalle di Frassinetti e Mantero. Il 3 agosto, a S. Giuliano di Genova, in una prova organizzata dall’Andrea Doria, Lungavia è battuto di nuovo da Frassinetti nello “stadio”. La “Pro Liguria” non lascia scampo agli avversari nei tricolori di Como del 17 agosto e Lungavia può fregiarsi del primo titolo italiano nella 4x200: oltre ai “soliti” Frassinetti e Baiardo, c’è anche il grande Luigi Bacigalupo, rientrato all’attività dopo alcune importanti ferite di guerra alle gambe. Lungavia chiude l’ottima annata il 24 agosto a Zoagli, con un altro successo in staffetta, assieme a Frassinetti e Bruniera. Nel frattempo ha praticato anche la pallanuoto, o water-polo come si dice comunemente in quel periodo, con la Sampierdarenese. Nel 1920, fondamentale stagione olimpica, Lungavia insiste col nuoto: il 20 giugno vince a La Spezia il Campionato Ligure Studentesco sui 400 (frequenta difatti l’Istituto Nautico di Genova). Tesserato per la “Ginnastica Sampierdarenese”, continua anche a giocare a pallanuoto e partecipa agli incontri per il Campionato Italiano, fin dalle eliminatorie regionali. Nel nuoto però coglie i risultati migliori: il 27 giugno difatti rivince a Milano, sul Naviglio, il Campionato Studentesco Alta Italia. Sette giorni dopo, è battuto sui 100 dal grande Massa a Sampierdarena. Poi il 10 e 11 luglio è alle selezioni olimpiche di nuoto e pallanuoto che si svolgono in una località inconsueta, addirittura sulle Alpi Marittime, a Millesimo, in Val Bormida, sulle alture di Savona. Qui difatti esiste una delle rare piscine olimpioniche italiane (dimensioni 50x20 m), realizzata dai munifici proprietari della SIPE che nei pressi ha un’importante fabbrica. La vasca è situata in un complesso sportivo all’avanguardia che rappresenta una specie di “cattedrale nel deserto” e vi confluiscono tutti i più forti nuotatori e pallanotisti italiani. Lungavia non ha molta fortuna in entrambe le discipline: nel nuoto viene eliminato al primo turno e nella pallanuoto accade altrettanto in quanto la sua Sampierdarenese perde 2-1 con lo “Sturla” e 3-2 con l’Andrea Doria. Lungavia è comunque il migliore dei suoi e si fa notare dall’apposita Commissione Tecnica che lo inserisce nella lista per Anversa: coi suoi 19 anni è il più giovane tra i selezionati dal CT Ernesto Ghiorzi.
Intanto Lungavia si conferma ai tricolori di La Spezia: il 1 agosto vince la staffetta 4x200, con la Sampierdarenese[2] e, con due gol, è grande protagonista dell’incontro che vede la sua squadra vincitrice per 4-1 sul “Plotone Autonomo Nuotatori La Spezia”, compagine di soldati, in un match di contorno alla manifestazione natatoria. Poi finalmente, in treno via Modane e Parigi, si va in Belgio. Al torneo olimpico prendono parte 12 nazioni e le partite si svolgono allo “Zwemstadion”, una sorta di “stadio del nuoto”, situato nella zona sud di Anversa, al confine coi sobborghi di Hoboken e Wilrijk, ricavato in un canale la cui acqua ha una temperatura non certo adeguata. E proprio l’acqua fredda sarà alla base di un clamoroso episodio nella prima partita dei nostri, contro la Spagna, che si gioca il 22 agosto alle 11 di mattina. La temperatura dell’acqua non supera i 12°C e molti giocatori sono restii a scendere ma alla fine si gioca. I nostri attuano una tattica difensiva, con molti falli e riescono a contenere le sfuriate spagnole: i tempi regolamentari si chiudono sull’1-1 e la rete dell’Italia è segnata proprio da Lungavia. Ma qui accade il patatrac. Olivari e Burlando sono semi-assiderati dal freddo, non riescono a proseguire. Beretta è il più sollecito a voler riprendere il gioco, seguito dai fratelli Boero, e si piazza in porta. L’arbitro non sta tanto a guardare e ordina la ripresa del match seppur i nostri siano in chiara inferiorità numerica. Si tuffa pure Lungavia, ma gli spagnoli segnano e la partita termina come da regolamento. I nostri finiscono dunque nel girone di consolazione che assegna le medaglie di argento e bronzo ma al primo turno, il 25 agosto alle 11 di mattina, perdiamo 5-1 contro la Grecia e siamo estromessi definitivamente. Chiudiamo all’11° posto a pari merito con la Cecoslovacchia. Certo, non una bella figura. L’oro (per la terza volta consecutiva) va alla Gran Bretagna davanti a Belgio e Svezia. La brutta prova e, soprattutto, la sorta di “ammutinamento” per non essere scesi in acqua nei supplementari con la Spagna, non va giù alla FIRN che squalifica Lungavia, estromettendolo dalla Nazionale. Lungavia continua comunque a gareggiare nel nuoto: il 26 settembre è battuto dal solo Massa sui 100 a Sampierdarena dove vince pure la staffetta. L’anno seguente è sotto le armi, artigliere di pattugliamento alle coste, e gareggia raramente: l’11 settembre però al Lido d’Albaro vince il Campionato del Corpo d’Armata di Genova sui 100. Lungavia rientra nella pallanuoto solo nel 1922, con la Sampierdarenese, contribuendo al ritorno della squadra in prima divisione dopo l’amara retrocessione della stagione precedente. Continua per qualche stagione ad alternare nuoto e pallanuoto: nel 1923, con la Sampierdarenese, chiude terzo la staffetta 4x200 ai tricolori di Roma. Gioca ancora a pallanuoto, con lo Sturla, anche la “Coppa Esperia” a Genova nel 1924: è in acqua nelle sconfitte contro Andrea Doria (1-0) e RN Milano (4-3). L’anno seguente passa alla Sampierdarenese, superata dalla stessa Doria nel girone eliminatorio ligure del Campionato. Ormai però Lungavia ha dato il meglio di sè e non ottiene ulteriori risultati importanti.
[1] Talora indicato anche col nome di Umberto
[2] Con lui gareggiano Bisagno, Frassinetti e Quintarelli