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LUCCHESI Salvatore

1924. Tiro a Volo. 9° Fossa a Squadre

Siciliano di Modica dove nasce nel 1882, si trasferisce presto a Milano. Si guadagna la convocazione olimpica nell’apposita selezione che si tiene il 24 e 25 maggio 1924 allo stand della “Società dei Cacciatori” a Genova. Lucchesi in effetti vi brilla: è terzo (a pari merito con Rebisso) con 94 su 100, battuto solo da Rosasco con 96 e Serra con 95. La maglia azzurra è sua. Le gare olimpiche di tiro a volo, specialità fossa (o trap), si svolgono sul campo di Issy-les-Moulineuax, a sud-ovest di Parigi. Si inizia con la prova a squadre, disputata il 6 e 7 luglio da 12 nazioni ciascuna con sei tiratori: vengono scelti per la classifica i migliori 4 risultati. Ogni tiratore spara 100 colpi per centrare altrettanti bersagli: dunque il massimo punteggio ottenibile da una compagine è 400. I nostri deludono: ottengono complessivamente 328 punti e si collocano soltanto in nona posizione, a soli 4 punti dalla Gran Bretagna, ottava. Sopravanzano Ungheria, Francia e Cecoslovacchia. L’oro va agli USA con 363 punti davanti a Canada e Finlandia. Lucchesi si difende, non è il peggiore nè il migliore dei nostri: centra 75 piattelli, risultato comunque mediocre. Gli altri non brillano ed alla fine non riusciamo a guadagnare un piazzamento nella prima metà della classifica. In definitiva per Lucchesi una partecipazione olimpica che non lascia segno. Negli anni seguenti rimane sulla breccia, dedicandosi pure al tiro al piccione dove si impone in numerose gare. Nel tiro a volo chiude al 4° posto i tricolori del 1926, disputati al Kursaal di Varese e vinti dal milanese Cavaliere. L’anno seguente alla Farnesina, a Roma, vince una gara di contorno ai Mondiali di tiro a segno, centrando 20 piattelli su 20. Si ripete a Monza il 4 novembre, pari merito con Rossi. Vince finalmente il titolo italiano il 30 giugno 1929 a Savona. Poi le sue apparizioni si diradano.