LIPPI Giuseppe
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Firenze 15.04.1904 / deceduto nel 1978
1932. Atletica Leggera. 7° 3000m siepi
1936. Atletica Leggera. Eliminato Primo Turno 3mila siepi
Fiorentino purosangue, nato nel popolare quartiere di Santa Croce, inizia a gareggiare intorno ai 18 anni. Leggenda vuole che la sua prima gara sia un mezzo disastro: in un cross, organizzato da “Il Nuovo Giornale”, termina 75° ed è talmente sfinito da rimanere a letto una decina di giorni. In quel 1922, tesserato per la “Libertas”, ottiene comunque qualche buon piazzamento in gare rionali, di poco conto. Passato nelle file dell’“Edera”, acquisisce esperienza e ritmo: ancora sconosciuto, l’11 marzo 1923 chiude buon 7° i tricolori di cross, disputati a Firenze e vinti da Davoli. In estate si distingue in alcune riunioni fiorentine, anche alle Cascine, ma vince raramente: il 19 agosto è battuto da Badiali in una prova su 3500 m. Non va meglio, ovviamente, a livello nazionale: il 23 giugno, ai tricolori di Bologna, s’è ritirato nei 5mila vinti a sorpresa dallo zaratino Busan[1]. Appare ancora acerbo. Nel 1924 ha un unico squillo: il 24 agosto vince i 5mila a Venezia. Nel 1925, passato nelle file del “CS Firenze”, inizia a macinare risultati di alto livello. Il 5 gennaio vince la “Traversata di Lucca”. Venti giorni dopo, è primo nel “Giro di Viareggio”. L’8 febbraio guadagna il campionato provinciale a Firenze. Il 15 febbraio vince il campionato toscano di cross alla Certosa di Firenze. L’8 marzo coglie il suo primo grande successo: favorito dall’assenza di molti assi, passati agli “scissionisti” dell’UISA[2], Lippi vince il tricolore FISA di cross a Torino. Il 5 aprile a Bologna consegue un’americana a coppie di 5 km, con Giovanardi. Il 13 aprile a Bologna, sul campo della Virtus, si aggiudica bene i 5mila. È maturato velocemente e si candida ad un ruolo di primo piano nel panorama nazionale. Il 26 aprile vince la “Coppa USSI” a S. Casciano e sette giorni dopo domina i campionati toscani a Firenze su 1500 e 5mila. Il 10 maggio vince i 1500 a Venezia e viene selezionato per l’incontro internazionale di Berlino. Intanto il 17 maggio si aggiudica la “Traversata di Firenze”. A Berlino termina solo 4° sui 1500 vinti dall’ungherese Belloni. Va meglio a Praga dove, sulla stessa distanza, il 30 maggio è secondo alle spalle del padrone di casa Strniste. Piazza d’onore anche il 3 giugno a Budapest, sui 5mila, di nuovo superato da Belloni. Il 21 giugno a Livorno vince il “GP S. Marco”, 5 km su strada ed il 5 luglio primeggia a Sesto Fiorentino nella “Coppa Marinelli”. Nella stessa località il 9 agosto vince i 5mila. Il 30 agosto si aggiudica la “Traversata notturna di Pistoia”; in Toscana non ha rivali: il 6 settembre fa suo anche il “Giro di Sesto Fiorentino” su 6 km. Qualche problema in più quando si misura coi più forti: sette giorni dopo, a Milano, sul campo del Milan, chiude al quarto posto i 3mila, sopravanzato nell’ordine dal francese Dolques, Garaventa e Speroni. Sulla stessa distanza è terzo il 20 settembre a Bologna, battuto stavolta da Garaventa e lo sconosciuto Menotti. Compie un exploit il 27 settembre a Milano, sul campo della “Forza e Coraggio”: dopo un bel duello, sui 5mila costringe alla resa niente meno che il grande Speroni, cogliendo una vittoria esaltante. Il 4 ottobre si conferma, aggiudicandosi la “Traversata di Livorno”. Sette giorni dopo, a Firenze ottiene il record toscano dei mille, con 2’41”2/5. Il 25 ottobre vince il “Giro delle Mura” a Prato ed il 15 novembre si spinge fino a S. Maria Capua Vetere dove primeggia nel “GP del Re”. 14 giorni dopo, altra bella vittoria nel “Giro di Modena”, disputato peraltro con la neve ai bordi della strada. Lippi chiude la sua ottima stagione il 6 dicembre, aggiudicandosi la “Coppa Ghezzani” a Livorno.
Inaugura il 1926 con una bella vittoria, anzi no. Difatti il 10 gennaio giunge primo sul traguardo della “Traversata di Lucca”, ma viene squalificato per non aver consegnato gli appositi “gettoni” ai posti di controllo. La vittoria passa così all’emergente Badiali. Lippi si riscatta 14 giorni dopo quando a Firenze vince il campionato provinciale di cross. Il 31 gennaio chiude al terzo posto il “Giro di Livorno”, superato da Davoli e Badiali che lo batte il 7 febbraio nel cross all’Ippodromo Zappoli di Bologna. Tre giorni prima Lippi ha vinto a pari merito con lo stesso Davoli il “Giro notturno di Viareggio”. Con Badiali ormai è guerra aperta: Lippi lo supera anche nel campionato toscano di cross a Firenze, il 21 febbraio. Sette giorni dopo, è a Bologna dove, sul campo “Ravone”, si svolge l’incontro “Virtus”-“CS Firenze”: Lippi vince gli 800 e la staffetta olimpionica (con lui Pucci, Fabbri e Parenti). I petroniani restituiscono la visita il 21 marzo, recandosi a Firenze: Lippi vince i 600 e, con Bartolini, è battuto nell’americana da Testoni-Guardoni. Il 18 aprile Lippi si aggiudica il “Giro dell’Oltrarno” a Firenze. Sette giorni dopo, nello stesso capoluogo toscano vince 800 e 4x400 in una riunione già definita preolimpica. Il 30 maggio a Bologna, sul campo della “Virtus”, chiude terzo i 1500, sopravanzato da Davoli e Ferrario. Il 3 giugno a Firenze Lippi vince il titolo regionale dei 3mila. Tre giorni dopo, è in pista per l’incontro Toscana-Cecoslovacchia: sui 3mila è battuto da Nemecky. Il 12 e 13 giugno, sulla pista dell’Arenaccia a Napoli, è buon protagonista dei tricolori: secondo sui 1500, alle spalle di Garaventa, è terzo nei 5mila, sopravanzato da Davoli e Laredo. Il 20 giugno vince la “Traversata di Firenze” e sette giorni dopo, ancora nel capoluogo toscano, si aggiudica un mille. Il 1 luglio chiude al terzo posto la “Coppa Cerulli” a Teramo, superato da May e Speroni. Tre giorni dopo, Lippi si aggiudica il “Giro di Sesto Fiorentino”. L’11 luglio a Roma primeggia nella “Coppa Paskowski”, 7 km su strada. Sette giorni dopo, si aggiudica il “Giro di Livorno”. Il 1 agosto fa sua la “Traversata di Montevarchi” su un percorso di 6 km. Il 18 agosto chiude al quarto posto il “Giro di Pietrasanta” vinto da Badiali. Poi pensa al matrimonio e per un po’ di gare non se ne parla. Si rivede solo ad autunno inoltrato: il 31 ottobre è battuto da Badiali nella “Coppa Ghezzani” a Livorno. Sette giorni dopo, Lippi chiude al terzo posto il “Giro delle mura” a Prato, sopravanzato da Davoli e lo stesso Badiali. Il 21 novembre è battuto da Davoli nel “GP del Re” a Santa Maria Capua Vetere: qualcuno dice che il matrimonio gli ha portato male, non riuscendo più a vincere. Smentisce questa diceria il 5 dicembre quando si aggiudica la “Traversata di Bologna”.
Nel 1927 rimane ad alti livelli. Il 30 gennaio alle Cascine vince il cross che assegna il titolo provinciale. Il 6 febbraio trionfa nel cross di Malnate e sette giorni dopo guadagna il titolo regionale di cross a Firenze. Il 27 febbraio conquista il titolo italiano di cross all’Ippodromo Mirafiori di Torino, lasciando al secondo posto il suo grande rivale e concittadino Badiali. Sette giorni dopo, altro grande trionfo nel cross internazionale di S. Siro a Milano. Il 10 aprile inizia la stagione su pista, a Cesena: Lippi vince i 1500 ed è terzo sui 400, alle spalle di Vianello e Tavernari. Il 18 aprile a Genova stesso risultato sulla stessa distanza: stavolta a precederlo sono Garaventa e Ferrario. Sei giorni dopo, a Firenze, nell’incontro Toscana-Polonia, guadagna i 1500, ma i polacchi vincono 59-50. Il 15 maggio a Bologna, nella prima preolimpica di una lunga serie, Lippi vince i 3mila siepi. Sette giorni dopo, fa sua la “Traversata di Lucca”. Il 29 maggio a Bologna, nel nuovo “Littoriale”, chiude secondo i 1500 ad handicap, superato da Boero. Il 16 giugno a Venezia, nella preolimpica dello stadio S. Elena, vince i 5mila. Tre giorni dopo, si aggiudica la “Traversata di Padova”. Il 26 giugno altro successo, stavolta sui 3mila a Pistoia. Il 2 luglio è a Londra, Stamford Bridge, dove termina settimo le 4miglia vinte dal norvegese Ochrn. Otto giorni dopo, fa il fenomeno a Parigi, nel nuovo stadio intitolato a Jean Bouin: vince i 3mila davanti ai più forti francesi, venendo osannato dalla stampa. Il 31 luglio si aggiudica nettamente i 3mila siepi nella preolimpica sul campo del GSOM. Il 7 agosto vince il “Giro di Bagni di Lucca” e nel weekend successivo si aggiudica il “Giro di Pietrasanta”. Il 21 agosto a Firenze vince 5mila e 4x400 dei campionati toscani. Si ripete sette giorni dopo, guadagnando un altro titolo sui 3mila. Il 4 settembre è in Nazionale, a Brno contro la Cecoslovacchia: chiude secondo i 5mila alle spalle di Boero, ma i nostri perdono per un solo punto, 58,5 contro 57,5. Due giorni dopo, a Praga, Lippi vince i tremila. Passano due settimane e nei tricolori di Bologna è battuto da Boero sui 5mila. Il 25 settembre si aggiudica la “Traversata di Pontedera”. Il 2 ottobre, al “Littoriale” di Bologna, vince i 5mila dell’incontro Italia-Ungheria che i nostri vincono 56-46. Sette giorni dopo, nella preolimpica di Trieste guadagna i 5mila mentre sui 1500 si piazza terzo, superato da Bartolini e Giovannardi. Il 23 ottobre, sul campo meneghino dello “SC Italia”, non riesce a recuperare lo svantaggio iniziale nei 5mila ad handicap e si ritira (vince Pellegrino). Il 30 ottobre grande successo per il “CS Firenze” nella staffetta Milano-Busto, davanti agli idoli locali della “Pro Patria”, con Lippi splendido protagonista[3]. Il 6 novembre a Santa Maria Capua Vetere si aggiudica il “Giro di San Prisco”. Sette giorni dopo, fa suo anche il “Giro di Bologna”. Il 26 novembre primeggia pure nella “Traversata di Vicenza”. Il 4 dicembre, con la squadra del “Giglio Rosso”, vince la “Coppa Mazzuoli” a Firenze, sui viali delle Cascine, una staffetta 3x5mila: con lui gareggiano Badiali e Bartolini, battuti i genovesi del “GS Nafta”. Indubbiamente è tra i nostri migliori fondisti.
Ad inizio 1932, dopo la visita del nuovo CT della Nazionale, l’ungherese Jeno Gaspar, e gli opportuni insegnamenti, Lippi è galvanizzato: il 5 febbraio esordisce vincendo il cross di Malnate e sette giorni dopo domina la campestre di Viareggio, disputata in gran parte nella famosa pineta in riva al mare. Il 19 febbraio altro bel successo nel cross di Varese. Corona la sua stagione invernale col titolo italiano di cross, guadagnato l’11 marzo all’Ippodromo di San Siro a Milano. Il CT Gaspar lo convoca per un collegiale a Bologna: al termine del ritiro, il 1 aprile, Lippi è battuto da Bartolini sui 3mila. Venti giorni dopo, ancora nel capoluogo felsineo, in una preolimpica è superato sui 1500 da Beccali. Il 29 aprile alle Cascine di Firenze guadagna il titolo regionale sui 400 e sette giorni dopo bissa sugli 800. Il 20 maggio nella preolimpica di Bologna vince i 3mila siepi, ma nel momento della verità non convince pienamente: ai tricolori di Milano, disputati sul campo della “Forza e Coraggio” tra la fine di giugno ed i primi di luglio, è battuto sui 5mila da Boero. Il suo posto ai Giochi rimane in bilico anche perchè non sa scegliere la specialità più adatta. Alla fine, il 15 luglio sulla pista bolognese della “Virtus”, opta per i 3mila siepi. Si accorda col concittadino Bartolini ed i due giungono affiancati al traguardo. La Commissione Tecnica, guidata dal CT ungherese Jeno Gaspar, rimane incerta sino all’ultimo, considerando il rallentamento di Lippi (in testa sino a 200 metri dal traguardo) come un cedimento dovuto a scarsa condizione. Alla fine promuove Bartolini e boccia clamorosamente Lippi che non la prende bene e polemizza aspramente con i dirigenti. Secondo alcuni testimoni avrebbe addirittura schiaffeggiato lo stesso CT, in un momento di rabbia: difatti viene squalificato 15 giorni “per indisciplina” nei confronti della dirigenza FIDAL. Rientra il 16 settembre, vincendo la “Traversata di Pontedera”. Quattro giorni dopo, primeggia nel “Giro dei due ponti” a Pisa ed il 23 settembre chiude la sua grande settimana toscana col successo nel “Giro di Montevarchi”. Il 7 ottobre a Roma si aggiudica la “Coppa Paskowski”. Il 28 ottobre sul nuovo campo del Galluzzo a Firenze primeggia sui 5mila. L’11 novembre fa suo il “Giro di Bologna”. Otto giorni dopo, a Firenze si aggiudica la “Coppa Mazzuoli”, staffetta a squadre: con lui, per il “Giglio Rosso”, gareggiano Badiali e Scarpellini. Il 26 novembre fa sua la “Traversata di Vicenza” ed il 2 dicembre si aggiudica il “Giro di Pietrasanta”, in Versilia. Il giorno di Natale viene battuto da Davoli nella “Traversata Notturna” di La Spezia. In inverno si dedica ai cross. Il 3 febbraio 1929 è battuto da Davoli a Malnate. Stesso risultato quattro giorni dopo a Viareggio. Il 24 febbraio si aggiudica il titolo regionale di cross a Firenze ed il 10 marzo all’Ippodromo di San Siro guadagna il tricolore. Il 25 marzo è a Parigi per il prestigioso “cross delle nazioni”: chiude solo 12° e l’Italia finisce sesta su dieci (vince nettamente la Francia). Il 5 maggio nel Parco Ducale di Parma termina secondo i 5mila alle spalle di Furia. Quattro giorni dopo, a Firenze si aggiudica il titolo provinciale sui 400. Il 12 maggio a Roma, nello stadio del PNF, chiude terzo i 3mila siepi, sopravanzato da Beccali e Davoli. Il 26 maggio a Cagliari vince i 3mila mentre il 2 giugno all’Arena di Milano chiude 7° un 2mila ad handicap vinto da Davoli. Il 21 luglio, con i compagni del “Giglio Rosso” Badiali e Bartolini, a Firenze termina al terzo posto la “Coppa Mazzuoli”, gara a staffetta: vincono i francesi del “CS Generaux[4]” sui connazionali del “RC Paris”. In agosto e settembre praticamente non gareggia mai, diserta pure i tricolori.
Si rivede nella sua Firenze il 6 ottobre quando si impone nei 5mila. Sulla stessa distanza è selezionato in Nazionale per Italia-Ungheria che si tiene il 20 ottobre a Genova, sulla pista della Nafta: chiude secondo, battuto da Szerb. I magiari si aggiudicano il confronto 78-64. Quattro giorni dopo, partecipa alla Milano-Busto, gara per squadre a staffetta: col “Giglio Rosso”[5] chiude al secondo posto dietro i meneghini del “GS Berkel”. Il 3 novembre Lippi si aggiudica la “Traversata di Vicenza”. 14 giorni dopo, fa suo il “Giro di Montevarchi” ed il 24 novembre primeggia nel “Giro di Bologna”. Dopo poche ore vince anche la “Traversata notturna di Modena” dove supera l’idolo di casa Tavernari. Si rivede il 9 febbraio 1930 quando chiude al secondo posto il cross di Malnate, superato da Davoli. Il 23 febbraio si aggiudica il campionato toscano di cross. Il 9 marzo vince il cross internazionale di San Siro a Milano, trascinando la “Giglio Rosso” al successo nella prova a squadre. Il 23 marzo altro successo in un cross, a Castellecchio. Il 6 aprile partecipa al prestigioso cross di Bruxelles, una sorta di europeo non ufficiale, ma chiude solo 17°, peraltro primo dei nostri. Dominio inglese, primo Everson. Lippi si rivede l’8 giugno quando, per il “Giglio Rosso”, a Firenze si aggiudica la “Coppa Mazzuoli” a squadre, assieme a Badiali e Bartolini. Il 10 agosto a Borgo S. Lorenzo vince una prova in pista su 4,5 km. Il 7 settembre a Genova, pista della Nafta, vince i tricolori della staffetta a squadre (3x3000): con lui, per il “Giglio rosso”, gareggiano Svampa e Bartolini. Il 21 settembre a Napoli partecipa all’incontro Italia Centro Meridionale-Belgio vinto dai nostri 72-65: Lippi dà il suo contributo, aggiudicandosi i 1500. Il 5 ottobre è a Parigi per un’importante riunione in onore di Jean Bouin: sui 5mila chiude terzo, superato dai francesi Leclerc e Cuignet. Sulla stessa distanza è grande nel “Campionato delle Regioni Alta Italia” che si tiene nel “Littoriale” di Bologna il 19 ottobre: vince nettamente, realizzando il primato italiano con 15’16”1/5. Sette giorni dopo, fa sua la “Traversata di Ferrara”. Il 2 novembre a Firenze, sul campo del suo “Giglio Rosso”, abbassa ulteriormente il record italiano dei 5mila, portandolo a 15’11”4/5. Sfrutta la sua forma ottimale: l’11 novembre, nella stessa sede fiorentina, ottiene pure il record italiano dei 3mila, portandolo a 8’46”3/5. Cinque giorni dopo, coi compagni della “Giglio Rosso[6]”, vince la tradizionale staffetta Milano-Busto. Il 24 novembre al “Littoriale” di Bologna Lippi consegue un altro record, stavolta sui 10mila con 31’24”1/5 e di passaggio nella mezz’ora copre 9,543 km, stabilendo un ulteriore primato. Si rivede il 15 febbraio 1931 quando si aggiudica il cross di Malnate. Trova poi nel concittadino e compagno di colori Bartolini un avversario insuperabile che lo costringe alla piazza d’onore sia nei tricolori di cross, disputati il 22 febbraio all’ippodromo Mirafiori di Torino, che nel prestigioso cross internazionale di San Siro a Milano sette giorni dopo.
Il risultato non cambia ai tricolori dei 3mila siepi, disputati il 15 marzo a Bologna: Lippi non resiste al passo di Bartolini e, nella foga del recupero, aggira un ostacolo invece di saltarlo. Per questo, pur secondo al traguardo, viene squalificato. Si rivede in pista il 6 aprile a Genova, sull’anello della Nafta: sui 5mila è battuto da Franceschini. Venti giorni dopo, arriva un’altra sconfitta: a Firenze nei 1500 dei campionati regionali è superato da Svampa. Il 10 maggio a Monaco sui 5mila chiude secondo alle spalle del tedesco Helber. Il 31 maggio a Bologna altra piazza d’onore sulla stessa distanza, battuto da Franceschini. La situazione non muta, di nuovo nel capoluogo felsineo, il 7 giugno nel match Italia-Francia: a superarlo stavolta è Beddari. Sette giorni dopo, a Firenze chiude al secondo posto la “Coppa Mazzuoli”, staffetta a squadre: con lui Franceschini e Bartolini, vincono i genovesi della “S. Giorgio[7]”. Il 28 giugno a Genova, pista della Nafta, Lippi finisce quarto i 1500 della seconda prova tricolore vinti da Beccali. Il 5 luglio è battuto dal genovese Lazzerini nella “Coppa Carafa” a Siena. Il 26 luglio chiude al quarto posto i 5mila di Roma, valevoli come prova tricolore e vinti da Franceschini. Sulla stessa distanza vince a Bologna il 9 agosto. Il 22 agosto è a Londra, Stamford Bridge, per Inghilterra-Italia, vinto 83,5-62,5 dai padroni di casa: sulle 3 miglia finisce terzo, superato da Burns e Tomlin. Il 6 settembre, nell’ultima prova tricolore, a Firenze termina di nuovo terzo sui 1500, preceduto da Bartolini e Furia. Il 12 e 13 settembre a Posen partecipa all’incontro Polonia-Italia dove chiude terzo i 5mila, sopravanzato da Kusocinski e Boero. I nostri si impongono 73-69. Nel weekend successivo è primattore: il sabato si impone nella “Traversata di Viareggio” e la domenica, sul campo bolognese della “Virtus”, con la squadra del “Giglio Rosso”, vince il tricolore della staffetta 4x1500; con lui Giovanardi, Svampa e Bartolini. Il 27 settembre, al “Brumana” di Bergamo, partecipa ad Italia-Svizzera, vinto dagli azzurri nettamente, 104,5-69,5: Lippi chiude secondo i 5mila, battuto da Boero che sulla stessa distanza vince anche l’ultima prova tricolore, disputata il 4 ottobre all’Arena di Milano, con Lippi che finisce terzo. Lo supera difatti anche Franceschini che il 18 ottobre a Firenze vince i 5mila del “GP Regioni” dove Lippi chiude solo quinto. Dieci giorni dopo, finisce invece quarto sui 3mila del “GP Milano” all’Arena vinti da Beccali che l’8 novembre si impone anche nel “Giro di Bolzano”, bruciando lo stesso Lippi il quale all’inizio del 1932 si dedica di nuovo ai cross. Il 10 gennaio vince difatti il titolo provinciale a Firenze. Il 31 gennaio è battuto solo dal francese Rerolle sui 6 km del cross internazionale di S. Siro a Milano. Il 14 febbraio Lippi primeggia nel cross di Malnate e 14 giorni dopo vince il cross “dei 7 campanili” a Cavaria. Rientra in pista solo il 15 maggio nella seconda preolimpica, disputata all’Arena di Milano: chiude terzo i 3mila, sopravanzato da Bartolini e Cerati. Sette giorni dopo, a Firenze, viene battuto dall’amico-nemico Bartolini sui 400hs che valgono il titolo regionale. Il 5 giugno a Bologna, nell’ultima preolimpica, Lippi chiude terzo i 3mila siepi, superato da Furia e lo stesso Bartolini.
Viene comunque selezionato per i Giochi dal CT Contoli che, forse, si ricorda dello “sgarbo” patito da Lippi quattro anni prima. Impegnato col lavoro, Lippi partecipa a sprazzi al ritiro collegiale preolimpico, tenuto peraltro nella sua Firenze, con allenamenti intensi allo Stadio Berta. Ritrova poi la Nazionale il 19 giugno a Zurigo per Svizzera-Italia: chiude secondo i 1500 alle spalle di Furia. I nostri si aggiudicano il confronto 92-65. Permane incertezza sul ruolo di Lippi a Los Angeles. Nell’ultimo test sui 3mila siepi, disputato il 26 giugno a Firenze, Lippi chiude terzo, battuto da Furia e Bartolini, ma correndo in 9’32” che non è tempo da disprezzare. Alla fine, forse largheggiando un po’, Lippi viene comunque inserito nella lista azzurra definitiva per Los Angeles: sui 3mila siepi saremo rappresentati da tre uomini. Poi è tempo di pensare al viaggio verso l’America. Dapprima, il 1 luglio, tutti gli azzurri sono trasferiti su un treno speciale che li porta a Forlì dove vengono ufficialmente e pomposamente ricevuti dal Duce che li “carica”, augurando loro le migliori fortune nell’agone olimpico. Quindi un altro treno li riporta a Napoli dove nel pomeriggio del 2 luglio sono imbarcati sul transatlantico “Conte Biancamano”. Qui si allenano come possono, sul ponte della nave, cercando di tenersi in forma e mantenere attiva la muscolatura, soprattutto con piccole corse ed esercizi a corpo libero. L’11 luglio arrivano a New York dove rimangono due giorni tra festeggiamenti vari, accolti calorosamente dalla folta ed entusiasta comunità italo-americana. Il 13 ripartono in treno ed attraversano tutto il continente: Washington, St. Louis, Salt Lake City le tappe che finalmente portano il 17 luglio a Los Angeles. Qui iniziano gli allenamenti di rifinitura e Lippi sembra in buone condizioni. Le gare olimpiche di atletica si svolgono nell’immenso “Coliseum”. Lippi gareggia nei 3mila siepi cui prendono parte 15 atleti di 8 nazioni. Pochi al via, ma il livello è elevato. Il 1 agosto nella semifinale Lippi è autore di una buona prova, chiudendo quarto dietro il britannico Evenson, lo statunitense Pritchard ed il finnico Toivonen. Precede l’altro azzurro Bartolini ed il francese Vigneron. Poichè si qualificano i primi cinque, gli italiani entrano in finale. Qui, il 6 agosto, le cose si complicano ed i nostri finiscono lontani: Lippi chiude 7° in 11’04” e Bartolini 10° ed ultimo. Tra l’altro, per un errore dei giudici, gli atleti compiono un giro di pista in più. L’oro va al finnico Iso-Hollo, argento per Evenson e bronzo allo statunitense McCluskey. Lippi è preceduto anche dal finnico Matilainen, il britannico Bailey e lo statunitense Dawson: una prestazione comunque sufficiente, se non altro per essere stato il migliore dei nostri. Nel viaggio di ritorno i nostri si fermano a Chicago dove il 18 agosto è prevista una grande riunione post-olimpica. Lippi chiude terzo i 3mila siepi vinti dallo statunitense Johnson. Rientrati finalmente in Italia, si torna ad allenamenti e gare, ma Lippi non ha ancora smaltito del tutto la sbornia olimpica: ai tricolori di Pisa, 17-18 settembre, si limita a gareggiare nella 4x400, peraltro vincendo[8].
14 giorni dopo, primeggia nel tricolore dei 5mila, disputato al “Littoriale” di Bologna. Su questa stessa distanza è impiegato in Nazionale il 16 ottobre a Torino, in Italia-Ungheria: chiude secondo, sopravanzato da Cerati, ed i nostri si impongono 72-69. Sette giorni dopo, a Bergamo, coi compagni del “Giglio Rosso[9]”, termina al secondo posto il tricolore della staffetta 4x1500 vinto dalla “Pro Patria” guidata dal grande Beccali. Il 4 novembre a Napoli, nella finale del “GP Regioni”, si aggiudica i 5mila. L’11 novembre, coi compagni della “Giglio Rosso” Scarpellini e Betti, chiude al secondo posto la “Coppa Mazzuoli” a Firenze, disputata a staffetta e vinta dai genovesi del “S. Giorgio”. Si rivede il 12 febbraio 1933 quando è battuto da Betti nel campionato toscano di cross. Sette giorni dopo, finisce quinto nel cross di Malnate dove si impone Cerati. Il 5 marzo chiude al terzo posto i tricolori di cross, disputati a Venezia e vinti da De Florentis che si impone anche sette giorni dopo a Cavaria, nel cross “dei 7 campanili” dove Lippi si ritira. Il 2 aprile Lippi vince i 3mila dei campionati sociali della “Giglio Rosso” a Firenze dove il 14 maggio si aggiudica la “Coppa Mazzuoli”, staffetta a squadre 3x5mila: con lui Lazzarini e Betti. Il 4 giugno termina quarto sugli 800 a Bologna: vince Gordini. Il 29 giugno è battuto da Betti nella “Traversata di Firenze”. Si prende la rivincita il 16 luglio quando a Firenze si aggiudica il titolo regionale sui 1500, bissando il successo sugli 800 sette giorni dopo. Il 30 luglio, ancora a Firenze, viene invece battuto da Betti nel tricolore dei 5mila. L’8 ottobre è in Nazionale, a Padova per Italia-Svizzera: chiude secondo sui 5mila, battuto da Mastroieni. Gli azzurri si impongono 93-65. Il 29 ottobre a Genova si aggiudica il tricolore dei 3mila siepi. Il 1 novembre è battuto da Bacchi nel “Giro di Bologna”. Si rivede il 18 marzo 1934 quando vince a Firenze il campionato zonale di cross. Non ha la stessa fortuna sette giorni dopo quando a Cavaria chiude nono i tricolori di cross vinti da Pellin. Il 15 aprile allo Stadio Berta di Firenze è battuto da Furia in un 3mila. Torna comunque in Nazionale il 17 giugno a Bologna, in Italia-Polonia: sui 5mila è battuto da Kusocinski. I nostri si aggiudicano l’incontro 69-51. Sette giorni dopo, Lippi è ad Anversa per un’importante riunione internazionale nello Stadio Olimpico: sui 5mila chiude terzo, sopravanzato dal belga Marechal e lo svedese Petterson. L’8 luglio a Firenze è battuto nel campionato zonale dei 1500 da Bartolini. Si rivede solo il 15 settembre a Trieste dove chiude secondo i 5mila, alle spalle di Burlo. Il 21 ottobre a Firenze vince la “Coppa Mazzuoli”, staffetta 3x5mila, assieme a Betti e Bartolini. Con gli stessi compagni il 1 novembre vince la 3x3mila a Napoli, nei cosiddetti “Giochi Partenopei”, voluti da Mussolini in persona per celebrare i fasti atletici nazionali. Tre giorni dopo, chiude quarto i 5mila viti da Bartolini. Si rivede nei cross dell’anno seguente: il 17 febbraio termina al terzo posto la “Cinque Mulini”, superato da Pellin e De Florentis i quali, a posizioni invertite, lo battono anche a Malnate sette giorni dopo. Lo stesso Pellin lo brucia, proprio negli ultimi metri, ai tricolori di cross, disputati il 31 marzo a Romagnano Sesia. Lippi si prende la rivincita sette giorni dopo nel cross “dei 7 campanili” a Cavaria. Sulla scia, compie un bell’esordio su pista il 21 aprile a Genova: si aggiudica difatti i 5mila.
Il 19 maggio, allo Stadio Berta fiorentino, tenta di stabilire il record dei 3mila, ma non vi riesce: vince la gara, peraltro su una scarsa concorrenza, ma rimane lontano dal limite causa anche un sensibile vento che disturba la prova. Sulla stessa distanza il 9 giugno chiude al secondo posto all’Arena di Milano, battuto dal grande Beccali. Sette giorni dopo, ancora sui 3mila, finisce terzo, sopravanzato non solo da Beccali ma anche da Pozzo. Il 6 luglio a Firenze vince i 5mila ed il 27 luglio sulla stessa pista si laurea Campione Italiano dei 3mila siepi. Il giorno seguente, ancora nei tricolori, finisce terzo sui 5mila, alle spalle di Beccali e Pozzo. Il 17 agosto a Firenze, in un test durante il primo ritiro collegiale preolimpico, vince una gara sulle 4miglia. Il 1 settembre torna in Nazionale, a Berlino per il pentagonale con Germania, Ungheria, Svezia e Giappone: chiude secondo i 10mila, alle spalle del nipponico Murakosa, ma gli azzurri finiscono quinti nella classifica finale vinta dalla Svezia, per una prestazione globale poco esaltante. Il 22 settembre è a Torino per Italia-Francia dove termina terzo i 5mila, alle spalle di Mastroieni e Lefebvre. Gli azzurri si aggiudicano il confronto 83-65. I nostri vincono pure il 6 ottobre a Vienna, superando 78-54 gli austriaci: Lippi finisce secondo i 5mila dietro Mastroieni. Sette giorni dopo, al “Giurati” di Milano, Lippi chiude secondo anche il tricolore di staffetta 3x5mila: il “Giglio Rosso” (con lui corrono Betti e Renzoni) è difatti battuto dalla “Fratellanza” savonese. Il 20 ottobre a Rapallo è nuovamente superato da Mastroieni in un 5mila. Chiude l’annata il 10 novembre, stabilendo a Bologna il record italiano sulle 4miglia, con 20’04”3/5: è una grande iniezione di fiducia per puntare ai Giochi di Berlino. Tuttavia non sta affrontando un periodo felice a livello personale: non ha un lavoro fisso e sicuro, limitandosi ad eseguire attività saltuarie (garzone di macelleria, accordatore di pianoforti, impiegato da un notaio). Proprio al fine di favorirlo nella preparazione olimpica, gli viene offerto un lavoro al Comune di Firenze. Una grande occasione, per lui e la famiglia, ma trova un ostacolo difficile da affrontare: è necessaria la tessera fascista che Lippi, ovviamente per motivi politici, non ha mai preso. Alla fine, soprattutto per il bene dei figli, cede e si sistema presso il municipio fiorentino. Può così affrontare il 1936, annata olimpica, con maggiore serenità. Il 23 febbraio a Pontremoli è battuto da Betti nel campionato toscano di cross.
L’8 marzo finisce quarto nei tricolori di cross vinti a Piacenza da De Florentis. Stesso piazzamento il 29 marzo nel primo test preolimpico: una prova sui 4mila a Rapallo, vinta dal concittadino Betti. Il 26 aprile a Firenze si ritira sui 5mila vinti da Cerati e suona un campanello d’allarme. Il 17 maggio a Bologna gareggia sui 1500, ma non va al di là del quarto posto (vince Torrassa). Il 7 giugno si aggiudica la preolimpica di Firenze sui 3mila siepi, specialità per cui è in predicato di andare ai Giochi e nella quale il 28 giugno si aggiudica a Bologna il titolo italiano: la maglia azzurra è sua. Ovviamente è convocato dal CT Comstock per il ritiro collegiale azzurro, a Bivigliano, sulle colline fiorentine, presso la “Pensione Montesenario”. Il 4 luglio Lippi chiude al terzo posto un test sui 3mila vinto da Mastroieni. Si parte per Berlino, in treno, il 19 luglio. Le gare di atletica leggera si svolgono all’Olympiastadion. Lippi gareggia nei 3mila siepi cui prendono parte 28 atleti di 13 nazioni. Il 3 agosto si schiera nella batteria, ma non va bene: difatti termina solo ottavo, preceduto nell’ordine dal tedesco Dompert, il finnico Matilainen, il lettone Vitols, lo statunitense Dawson, il britannico Evenson, lo svedese Ekman ed il ceco Hosek. Riesce a superare solo il francese Cuzol. Troppo poco. Poichè accedono al turno successivo solo i primi quattro, Lippi è subito eliminato, al termine di una prova insufficiente. L’oro va al finnico Iso-Hollo, con tanto di record mondiale (9’03”8), davanti al connazionale Tuominen ed il tedesco Dompert. Lippi si rivede in gara solo il 13 settembre a Firenze dove vince bene i 1500, ripetendosi sette giorni dopo sui 3mila. L’8 novembre a Rapallo si impone sui 3mila siepi. Negli anni seguenti si mantiene ad alti livelli. Nel 1938 partecipa ai Campionati d’Europa di Parigi nei 10mila (settimo con 31’51”6) ed all’incontro fra le nazionali di Italia e Ungheria disputato a Torino ai primi di luglio del 1939, dove incappa in una squalifica nella gara dei 10mila. Resta ai vertici del mezzofondo italiano ancora per molti anni, vincendo due titoli di cross (1937 e 1938), dei 10mila (1938 e 1939) e dei 3mila siepi (1940 e 1948). È ancora in attività nel 1949, quando è settimo nei tricolori di cross disputati a San Vittore Olona e primo nella “Coppa Carnevale” a Viareggio. È in prima fila nella rinascita sportiva di Firenze dopo la guerra sia nella riorganizzazione dell’atletica, sia nella cura degli impianti sportivi.
[1] Nato a Zara il 31.01.1898. Ottiene buoni risultati a livello regionale, tra Istria e Dalmazia. Nel 1923 vince i 5mila del Concorso Adriatico a Zara e giunge 3° ai tricolori sulla stessa distanza. Dopo l’exploit del titolo italiano 1925, non si ripete a livello nazionale anche se rimarrà tra i migliori in ambito locale. Ha 8 figli che scompariranno tutti prima di lui, durante la seconda Guerra Mondiale: il maggiore nella tragica campagna di Russia dell’ARMIR, gli altri sette (e la moglie) periranno nei bombardamenti alleati su Zara
[2] Acronimo di Unione Italiana Sport Atletici: appena fondata, raccoglie numerose società lombarde e liguri (ma anche piemontesi) in forte contrasto con la dirigenza FISA fino al punto di costituire un’apposita “contro-federazione”
[3] Con lui gareggiano Bartolini, Giovanardi, Federighi e Vettori
[4] Beddari, Chapuis, Dartigues
[5] Con lui gareggiano Giovannardi, Badiali, Scarpellini e Bartolini
[6] Con lui gareggiano Scarpellini, Betti, Rossini e Bartolini
[7] La squadra è composta da Boero, Malachina e Lazzarini
[8] Con lui, per la “Giglio Rosso Firenze”, gareggiano Orlandini, Giovanardi e Giacomelli
[9] Con lui gareggiano Betti, Scarpellini e Giovannardi